Anna B. Savage – “in|Flux” (City Slang Records, 2023).

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Dalla cantautrice londinese dal canto ancora timido e molto acerbo, il terzo album della sua carriera terrena da solista alternativa, arriva come una provvidenziale psicoterapia. Fortemente folk ma anche prolissa nel suo pop di provincia che dà fiato alle improvvisazioni jazz e agli strip del trip-hop del mondo underground, e anche ai brevi cenni alla trance mitteleuropea degli anni 90, il vissuto orizzontale di una donna non sempre completamente verticale. “in|Flux”, che piacerà sicuramente ai fan di Anthony & The Johnsons, Joan As Policewoman o CocoRosie, è il trattato di verità e concessioni ma anche di divieti e ferite laceranti che si mostrano puntualmente all’incontro del cambiamento e del coraggio. Voce che graffia, musica che gratta le pieghe dell’animo umano;  fragilità e voglia di esprimersi comunque e a qualunque costo fanno di Anna B. Savage un soggetto da tenere fortemente presente nell’evoluzione del genere umano al femminile.