Molly – “Picturesque” (Sonic Cathedral, 2023).

molly

Che suono ha l’emozione? Tanti, tantissimi. Certo alcuni generi musicali le sono connessi più strettamente di altri, parliamo ovviamente dei vari post-rock, dream-pop e shoegaze, che con le loro tessiture evanescenti, i crescendo emozionali e l’intenso gioco dei chiaroscuri, sembrano inseguirla, catturarla, immortalarla. Il duo austriaco Molly guarda a tantissime di queste esperienze, in particolar modo allo shoegaze e all’inimitabile maniera di Jónsi (Sigur Rós) di vocalizzare le emozioni trascendendo un linguaggio precostituito. Il risultato che consegue alle osservazioni dei Molly è però una formula molto personale. Il duo formato da Lars Andersson (voce, chitarre) e Philip Dornauer (batteria, basso e sintetizzatore) proveniene da Innsbruck (Austria), un luogo non propriamente frequente a proposte che fanno di shoegaze e post-rock il proprio habitat. Appassionato com’è di letteratura e pittura romantica, Lars Andersson non può prescindere infatti dall’emozione, centro pulsante delle sue composizioni, pensate più come immaginifiche astrazioni, “Picturesque” per l’appunto, che come discorsi verbali. L’offerta della band tirolese è un viaggio senza fine attraverso un paesaggio onirico pieno di nuvole mutaforme. Che il loro percorso fosse destinato a superare gli stretti confini austriaci era apparso chiaro già dai primi Ep “Sun Sun Sun” e “As Years Go By”, entrambi del 2016, e soprattutto nell’album di debutto “All That Ever Could Have Been” (2019) che aveva comprovato in modo ancor più coeso l’ottima assimilazione dei dettami provenienti da My Bloody Valentine e Slowdive, nonché le prismatiche divagazioni art-rock care ai Boo Radleys. La formula è semplice e vincente, osserviamo sin dall’opener “Ballerina”: non ci sono barriere tra il post-rock trasognato dei Sigur Rós e le chitarre sgranate degli Slowdive, non mancano nemmeno i momenti in cui la ritmica si inturgidisce e le casse tremano. Nemmeno composizioni più lunghe ed evolutive spaventano i Nostri, che in “Metamorphosis” si imbarcano in dodici lunghi minuti a base di fiato sospeso e cambi di scenario.

Molly – “Picturesque” (Sonic Cathedral, 2023).ultima modifica: 2023-03-25T09:51:45+01:00da clfanzine