Verso i 14 anni ad un mio amico venne in mente di farsi costruire dalla zio un microscopico acquario per pesci tropicali da tenere in camera sua. Viveva in appartamento e non poteva godere della compagnia di altri animali domestici. Quando la vaschetta fu pronta, e il primo guppo (Poecilia reticulata) fu inserito, mi ricordo che entrambi provammo una forte curiosità.

Ma per me fu un’emozione più profonda: qualcosa che mi è rimasta dentro fino ad oggi.

Allevamento pesci tropicali: perché e come

Perché

Il piacere di vedere delle nuove vite prendere forma, di riuscire a farle diventare adulte e sane, in un habitat adeguato, pronte a riprodursi. Il piacere di poter osservare degli esseri viventi nei loro comportamenti naturali. Il piacere puro dell’acquariofilia: dare senza ricevere niente in cambio se non la vita stessa dell’animale.

Vista così sembra qualcosa di più nobile rispetto al mero aver una vasca con le piante belle in soggiorno no?

Come

Non sono un acquariofilo, non mi interessano gli acquari, mi interessano i pesci e il loro benessere.

Non sono un bambino che legge su google e fa il guappo su fb, senza avere nessuna esperienza, o avendone pochissima. Non punto ad avere delle vasche belle che impressionino la zia, o le morose dei miei amici. Il presepe non mi ha mai attirato.

Un sito di un’associazione italiana di appassionati allevatori.

 
Negli anni mi sono dedicato ai pecilidi, ai killifish ed agli anabantidi. Prevalentemente nelle forme non selezionate dall’uomo, chiamate volgarmente wild.

Purtroppo non sono un bravo fotografo e non ho nemmeno i mezzi adeguati, ma solo il mio cellulare. Cercherò di mettere foto accettabili, ma la mia passione sono i pesci, non la loro fotogenicità.

In Italia non siamo poi in molti ad avere questo hobby, di acquariofili ce ne sono a migliaia, di sbruffoni che fanno finta di essere qualcuno a centinaia, ma di allevatori seri, beh davvero pochi. Mi auguro di poter rimanere dentro a questa nicchia segreta per sempre.

Lele