Archivio per : giugno, 2022

post image

Dead Can Dance: “Spleen and Ideal” (1985)

Gruppo di difficile “catalogazione” dal momento che hanno sempre sperimentato a confine tra il Dark\Wave anni Ottanta e la musica Etnica\Medieval\Sacra… sono una delle mie band preferite.

Dead Can Dance1.jpgb

Gruppo non scontato, non banale, con una grande caratura culturale e concettuale (hanno sempre evitato le “pacchianate” tipiche di altre band più da clichè) sono stati presi da esempio da diverse band Neoclassical venute dopo di loro.

 Tra tutti i loro cd quello che mi piace di più è “Spleen and Ideal”, dalle atmosfere esoteriche, arcane, di un misticismo ipnotico (anche per via delle vocals quasi sciamaniche, a tratti), oscure, decadenti.

https://www.youtube.com/playlist?list=PLfimnwaZdumjtKM7Do-jHQimyC7hw5Uga

 dead can dance

Ecco, se devo trovare un difetto a questo cd dei Dead Can Dance… è la copertina, che non mi piace… per il resto, sono un gruppo assolutamente fondamentale per capire che cosa siano “le atmosfere oscure messe in musica”. 

Dead Can Dance1

dead can dance

 

post image

Cradle of Filth: “Dusk and Her Embrace” (1996)

Una delle band più famose nel genere “Symphonic Black Metal” (anche se non tutti sono d’accordo nell’etichettarli così…),

cof 3

2 (5)

il primo nome che “viene in mente” (anche ai non appassionati del genere) quando si pensa ad un Black Metal sinfonico che rispetto alla versione “Old School” primordiale, primitiva, “zanzarosa” (i Darkthrone di “Transilvanian Hunger”) o “alla Mayhem” del “De Mysteriis…”, mette dentro la tastiera, le female vocals, le male vocals “anche spoken” (recitate con enfasi, stile teatrale), testi con tematiche vampiriche, gotiche, decadenti e cimiteriali care alla poesia e letteratura inglese ottocentesca… Il loro capolavoro resta “Dusk and Her Embrace”, impreziosito da un artwork stupendo e da testi in un inglese colto “alla Milton”.

byron shelley keats (2)

c

cof67 (2)t

Molto bello e giustamente storico anche “Cruelty and the Beast” (1998), decisamente meno “aulico, intimista e cimiteriale” rispetto a “Dusk…” (che ascoltai nel lontano 1999… ma il cd è del 1996) ma altro loro grande classico amatissimo dai fans della prima ora (come la sottoscritta!).

never leave me (2)

La band va ancora avanti a far uscire con una certa puntualità gli album, ma i fasti e il genio di questi due loro Capolavori sono lontani… e non replicabili, probabilmente, anche se nel complesso, a parte l’orribile “Manticore” (che giudico inascoltabile e pure orribile anche parlando di copertina!) e il non esaltante “Thornography”, non hanno mai fatto uscire cd scadenti (“Midian”, “Nymphetamine”, “Godspeed”, “Darkly…” ecc. contengono tutti delle belle canzoni e anche il recente “Existence is futile” non è per niente male) anche se non arrivano alle vette dei primi tre album (il debut album “The principle…” è piuttosto crudo e rozzo, ma ha il suo fascino e qualcuno lo ritiene persino più “true” rispetto a “Dusk…”! E anche il mini “Vempire” è notevole)

0 (2)

Insomma, per farla breve: se volete ascoltare i Cradle of Filth nella loro essenza più cristallina iniziate da “Dusk and Her Embrace”.

https://www.youtube.com/watch?v=m9zH9clxWJ4