Cervello riattivato 4 ore dopo la morte. Gli scienziati Usa: «Esperimento riuscito»

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Il maiale era morto da 4 ore ma gli scienziati sono stati in grado di riattivare circolazione sanguigna e attività cellulare nel cervello.

Una scoperta clamorosa, che rievoca in chiave moderna gli esperimenti del dottor Victor Frankenstein descritti da Mary Shelley e, soprattutto sfida le ipotesi sulla tempistica e la natura irreversibile della fine di alcune funzioni cerebrali dopo la morte.

A descrivere la ricerca sulla prestigiosa rivista Nature sono gli scienziati della Yale University (Usa). Il cervello di un maiale morto è stato isolato e trattato con una soluzione chimica progettata ad hoc. Così sono state osservate molte funzioni cellulari di base, che si riteneva si interrompessero definitivamente alcuni minuti dopo lo stop dell’ossigeno e del flusso sanguigno.

«Invece il cervello intatto di un grande mammifero conserva la capacità, precedentemente sottovalutata, di riattivare la circolazione e alcune attività molecolari e cellulari, a diverse ore di distanza dall’arresto circolatorio», ha sintetizzato l’autore senior della ricerca, Nenad Sestan.

Francesca Talpo, dell’Università di Pavia, unica italiana a partecipare alla ricerca coordinata dall’Università di Yale, afferma però che «sono ancora molto lontani gli esperimenti che riprodurranno nel cervello umano quanto si è appena osservato nel cervello dei maiali».

Cervello riattivato 4 ore dopo la morte. Gli scienziati Usa: «Esperimento riuscito»ultima modifica: 2019-04-18T14:48:05+02:00da denisamariutei97