Imprigionata per ore in uno scantinato a Torino, e violentata da due uomini: vittima una ragazza italiana, utilizzata da un'altra donna di origini marocchine come merce di scambio per ottenere delle dosi di droga. La ragazza è riuscita a chiamare la polizia dopo essere fuggita dalla sua prigione.
Secondo quanto scrive il 'Corriere della Sera' «grazie alla sua ricostruzione i poliziotti hanno rintracciato lo stabile e trovato la donna, di nazionalità marocchina, che avrebbe chiuso la vittima nello scantinato per poi costringerla a prostituirsi».
Tutto è cominciato tre sere fa, in via Bra, nel mezzo di una zona di spaccio, quando la vittima è stata avvicinata e minacciata con un taglierino dalla donna marocchina. La donna avrebbe bloccato la giovane e si sarebbe fatta consegnare il bancomat- almeno secondo il racconto della vittima - ma la tessera non sarebbe bastata a soddisfare le richieste della rapinatrice.
A quel punto la decisione atroce: utilizzare la ragazza come merce di scambio per ricevere altre dosi di droga. La donna marocchina avrebbe quindi condotto la ragazza in uno scantinato per poi rinchiuderla e consegnarla ai suoi aguzzini.
Poi la fuga, la denuncia e le indagini dei carabinieri che proprio nelle scorse ore hanno arrestato la donna marocchina