È passato molto tempo dall’ultima volta che ti ho scritto, ti immagino letteralmente, rubando tempo al tempo, cercando di trovare un posto per la tua anima libera che possa sentirsi un po ‘imprigionata, e sono felice di non avere tue notizie, anche se lo è strano, dato che la mia totale ignoranza presume che questo sia un buon segno anche se potrei sbagliarmi terribilmente, dato che i problemi fanno parte della vita, come i colori del cielo, ma immagino che ora siano altri e che “altri” ti aiuteranno con loro, Devo dirti che ricordo ancora le foreste e il freddo, la luna e il sole, a Paulo e Isabel, e certe cose dicevano che come una roccia è rimasta nella parte più profonda di me, ti scrivo perché a volte è necessario che qualcuno ti dica certe cose, qualcuno che capisca cosa Cosa dici e chi sa rispondere anche quando non faccio domande … e col tempo ho imparato che mi occupo più di lettere che di parole, che mi occupo più di ascoltare che di dire, che sono più di sempre che di istanti, di cui sono scrivere. … in quei tempi in cui NON eravamo felici, ma lo eravamo, eravamo e saremo. Un abbraccio .