La carezza del destino

Carezze: quando l'amore di un uomo viene espresso così

Non c’è freddo nel tuo sguardo
dove il cielo si apre
al rosa e al turchese

i tuoi occhi colmi di mare
non si chiudono alla notte
ma al sogno tremante della luna
che sempre chiama amore

come le gemme verdi sul ramo
che un sole amichevole inonda

ti affacci alla mia mente
e di pensieri nitidi di purezza
nutri il cuore
come l’alba verso la vita
non sparendo
in veli di segretezza

nei giorni accesi di malinconia
porti la poesia delle passioni
dissetando l’anima.

Sai quando è il momento
di cambiare vestito
fra tuoni, fulmini
e dolcezza

con l’indelebile sorriso
nelle idee del vento
che effondono musica.

Web …

La carezza del destinoultima modifica: 2020-11-25T06:14:06+01:00da la_voce_del_vent0
  1. Non smettere di inseguire i tuoi sogni, ma nel contempo non perdere mai il contatto con la realtà, perché è da lì che devi partire.
    ELIO BLANCATO

    UN SORRISO PER UNA BUONA SERATA E UNA SPLENDIDA SETTIMANA NUOVA..CON IL SOLE E SPERANZA NEL TUO CUORE..AGNESE…

    ,CLIKKAMI….

  2. quelle idee nel vento che effondono musica aleggiano sulle note di questa bella canzone, offrendo un quadro estatico del vivere, quando si è proiettati in dimensioni di realtà amorose così descritte

  3. Le cause recondite, remote, profonde della pandemia probabilmente sono l’egoismo e l’avidità di alcuni, la sete irrefrenabile di profitti che hanno i potenti della terra. Il covid ha colpito un po’ tutti, mi dispiace in particolare per la povera gente innocente, per le persone buone e brave, e per i più fragili …..

    Succede che le colpe di alcune persone ricadono, o meglio colpiscono molte altre che non hanno colpe…

    Ad ogni modo, una lezione, molto dura.

    Hai assolutamente ragione, lo sapevamo già, ma ora è proprio certo e sicuro che
    siamo esseri sociali e socievoli,
    per vivere bene abbiamo bisogno di relazioni e incontri.

    Ora lo abbiamo capito meglio, no??
    In futuro non lo daremo più per scontato, credo e spero.

    Come state, carissima?

    Io abbastanza bene, mia mamma benino..

  4. Avanzare, un passo alla volta, per non tradire la vita con i nostri tentativi di eliminare d’un colpo solitudine e paura. Come accade al vecchio conte di Gloucester, nel Re Lear di Shakespeare: dopo essere stato rapito, torturato e accecato da un suo rivale politico, viene abbandonato per strada. Disperato, vuole togliersi la vita ma, ora che è cieco, non è capace neanche di questo. E così, mentre brancola sulla via, incontra un uomo e gli chiede di accompagnarlo sulla scogliera da cui vuole gettarsi. L’uomo, che lui non riconosce, è il figlio Edgar, vagabondo che il padre aveva esiliato dopo aver dato credito ai racconti calunniosi dell’altro figlio geloso di lui. Edgar, che non ha mai smesso di amare il padre, non si rivela, lo asseconda e finge (cosa sa inventare l’amore…) di portarlo su uno strapiombo che, in realtà, è solo una piccola roccia in mezzo a un prato. Il padre si lancia nel vuoto per porre fine al suo dolore… ma rimane illeso. Il figlio lo soccorre, fingendo di aver faticato per raggiungerlo e lo convince che è avvenuto un miracolo: nessuno sopravviverebbe a un simile «salto nel vuoto», se non ci fosse ancora qualcosa in serbo per lui, una vita davanti. L’uomo «sopra-vissuto» torna a credere: grazie all’amore del figlio muore l’io vecchio, quello disperato, e rinasce quello nuovo, quello amato.

  5. Non è affatto retorico, non è retorica, dire che soltanto l’amore può salvare dal dolore, l’amore vero vince e supera la morte.
    O almeno, io credo che ciò sia vero e reale.
    Certo, non è una passeggiata!
    Dolore, vuoto e morte ovviamente sono esperienze molto dure.