Il falso Contatto

Contact

Pur avendo, come la maggior parte di noi, ricevuto una educazione cattolica di base con il tempo ho progressivamente percepito una consistente distanza ed estraneità ad un modo dogmatico di intendere e coltivare il proprio sentimento spirituale.

L’idea di Religione che avevo maturato era diventata quella di un condensato di risposte accettabili al mistero ed alla complessità dell’Universo che tenta allo stesso tempo di regolare la reciproca convivenza in modo da sopravvivere e perpetuarsi come riferimento collettivo.

Meditare e interrogarsi sulle ragioni della propria esistenza e sul modo in cui percepiamo il mondo è una prerogativa umana straordinaria che ha ispirato in alcuni individui una consapevolezza così grande e incontenibile da sentire il desiderio di condividerla, codificarla e tramandarla: a ben guardare la maggior parte dei precetti delle varie religioni sono tutt’altro che campati per aria e, nelle loro enunciazioni non fondamentaliste, sono ampiamente condivisibili per il loro buon senso e la tensione verso un mondo ideale.

Mi sono quindi chiesto come mai ad un certo punto molte delle religioni più antiche siano arrivate alla presunzione di possedere l’unica Verità possibile e la spiegazione che mi sono dato ha sia ragioni legate al controllo delle masse da parte degli abili intermediari del culto, sia alla progressiva idolatria del Libro che le ispira.

Se per trovare consolazione e certezze si ha un bisogno compulsivo di prendere in mano Bibbia o Corano e rileggere e recitarne ossessivamente i passi allora il senso delle parole degli uomini illuminati che le hanno ispirate è stato del tutto travisato perchè invece di trasmettere quella ispirazione primigenia e diventare nutrimento dell’anima sono diventate uno spinello per menti confuse e senza cuore.

La definizione di “oppio dei popoli” tanto cara a Marx alla luce di quanto sopra non sembra tanto lontana dal vero, personalmente però trovo per questa deriva molto più calzante l’esempio dello stolto che invece di guardare la luna fissa il dito che la indica.

La scelta della immagine tratta dal flm Contact del regista Robert Zemeckis non è casuale, se vi capita tra le mani guardatelo ma se non capita cercatevelo perchè non è affatto il solito film di fantascienza ma contiene riflessioni profonde sulla fede, sulla scienza e sulla impossibilità di trasmettere ad altri la propria Verità nello stesso modo in cui noi la percepiamo.

Il falso Contattoultima modifica: 2023-03-18T00:26:57+01:00da Flaneur69

4 pensieri riguardo “Il falso Contatto”

  1. Ho visto CONTACT anni fa e l’ho trovato bellissimo.
    Sono molto affascinato dalla vita su altri pianeti e sono convinto che certi alieni c’entrino con la nostra evoluzione. Infatti per noi non è possibile scientificamente arrivare su pianeti abitati, perchè lontani, questo non significa che altri non lo possano fare. E non è una questione di trovare il carburante giusto per viaggiare nello spazio e andare lontano. C’è sempre la possibilità di utilizzare tunnel spazio temporali….
    Se andiamo a vedere certi prodotti tecnologici di oggi erano impensabili un secolo fa. Quindi una società più evoluta di noi di migliaia di anni può aver fatto scoperte e invenzioni paragonabili a opere compiute da Dei…………….e questo la dice lunga anche sulle religioni….
    Per quanto riguarda la spiritualità, penso che si possa essere spirituali senza appartenere a una religione, anzi questo può permettere una maggiore apertura mentale che altrimenti sarebbe imprigionata da dogmi

  2. Amo il film Contact, realistico quanto ipotetico. Adoro la fantascienza che spesso per me è più scienza della presunta scienza stessa, in cui non credo.
    Ho sempre pensato che un vero “scienziato” (parolone enorme per gli scribacchini di oggi) debba essere un possibilista, ovvero uno che dice <> e studia per comprenderne la possibilità, e non uno che parte dal presupposto che <> e fa di tutto per smentire qualsiasi possibilità. Non penso solo che Contact si basi sul “crederci a tutti i costi”, ma sul “saperlo oltre ogni contraddizione”. Ho sempre creduto nella vita al di fuori della terra e negli anni, tra un credo religioso terrestre e queste possibilità di vita per panspermia e poi per clonazione, ma dallo spazio, mi sono più avvicinata alla seconda ipotesi. Fondamentalmente credo che quello che si è stato imposto come dio (o dei) fosse uno dei nostri manipolatori giunti da altrove. Qualcuno comunque la vita deve avercela pre-impostata, nulla accade per caso, soprattutto in tanta organizzazione, sebbene la vita fosse principalmente basata su flora e fauna e noi fossimo un “di più” messo lì e senza il quale la terra poteva stare benissimo. Sono strapiena di libri di uomini di scienza e possibilisti, che ti mostrano quell’aspetto ignorato e scansato per millenni. La fede in un dio comunque serviva per dare regole, uno statuto a della gente che doveva essere civilizzata in qualche modo e tenuta a freno. La prima religione la portarono dallo spazio imponendosi come dei. Dopo tutto nell’anarchia assoluta non combiniamo nulla, poiché siamo tutti differenti, qualcuno ingegna le idee, altri le realizzano e altri obbediscono. Non si può fare diversamente e imporre un “comandante” assoluto a cui obbedire era fondamentale. Ma sì, credo la vita venga da altrove, altro che brodo primordiale in cui aleggiavano gli amminoacidi, poi organizzati da un fulmine (stile Frankestein). Gli amminoacidi furono assemblati da qualcun altro, lo stesso che ci portò il DNA.
    Beh, ho trascorso la vita guardando lassù, volevo diventare astronomo e magari astronauta per andare alla scoperta della vita altrove, in cui credo fermamente. Troppo spazio sprecato altrimenti, no?

    1. Rimanendo nel tema della fantascienza suppongo tu abbia amato molto la scena iniziale di “Prometheus” in cui l’alieno umanoide sacrifica sè stesso (non ci è dato sapere se per sua o altrui volontà) sciogliendo il proprio corpo nell’oceano primordiale in cui di lì a poco le sue sostanze organiche si sarebbero ricombinate dando avvio alla vita sulla Terra.
      Anche se il film prosegue poi nel filone horror spaziale a cui la serie “Alien” ci ha abituato, questa singola sequenza spiega perfettamente come la panspermia potrebbe essere stata indotta volontariamente e più efficacemente del casuale impatto di un asteroide “vettore” di vita extraterrestre. Difficile dire se da lì in poi ci sia stata una selezione artificiale delle forme di vita che dovevano prosperare e di quelle destinate a soccombere… ritengo tuttavia possibile che ad un certo punto la nostra specie sia diventata abbastanza capace di acquisire ed elaborare informazioni da poterne accogliere altre per così dire “calate dall’alto” e con queste progredire verso la civiltà. Arrivando ai giorni nostri penso che, laddove sia provato il contatto con creature di altri mondi, sia quantomai opportuno che il tutto sia mantenuto segreto perchè il rispetto verso le fedi odierne o più banalmente l’obbedienza alle leggi sarebbe di colpo rimesso in discussione e allora addio ordine pubblico e largo alle nuove divinità.
      Voglio sperare che questo nostro piccolo mondo sia caro ai nostri ancestrali creatori più di quanto sia tenuto in considerazione da noi fastidiose formichine bipedi e che prima della catastrofe finale il loro palesarsi ci riporti ad un più profondo spirito di autoconservazione.
      Grazie per il tuo commento, in merito al quale le mie parole spero siano appropriate e gradite.

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.