Come fosse il primo giorno

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Quella di oggi è stata una giornata emotivamente pesante, una delle persone a me più care mi ha casualmente informato della imminente morte del suo amato compagno a quattro zampe, questione di ore ed il tumore che gli è stato diagnosticato lo avrebbe portato via per sempre dalla sua vita.
Non ho mai avuto occasione di incontrare il suo cane, ne ho visto alcune foto sullo smartphone e sul profilo Facebook però mi ha raccontato di lui così tante cose da poterne immaginare molto bene il carattere e sentire fisicamente il legame tra loro, così tanto da averlo ritratto una lunga poesia in cui ne raccontavo la vita, dal suo essere cucciolo fino alla odierna vecchiaia.
Quando ho ascoltato il messaggio vocale in cui lucidamente ma disperatamente mi descriveva la situazione mi è venuta alla mente quella magnifica e profonda citazione che recita “L’unica vera colpa dei nostri animali domestici è quella di non vivere abbastanza a lungo” ed anche se questa consapevolezza dovrebbe sempre accompagnare il momento in cui decidiamo di averli accanto a noi, il dolore indescrivibile della loro perdita ci ricorda l’importanza di ogni momento condiviso in cui ogni piccolo istante diventa una perla, e la loro memoria un inestimabile tesoro.
Dopo averle risposto cercando il più possibile di trasmetterle la mia vicinanza in quei momenti precedenti il distacco, ho avuto la suggestione di immaginare cosa poteva diventare quella circostanza dal punto di vista del suo cane.
Ed ecco tornarmi alla memoria la straziante scena del film Highlander in cui la compagna di una vita dell’immortale guerriero sul letto di morte si chiede per quale sortilegio il tempo non sia per lui passato come lo è trascorso per lei, e per quale motivo le sia rimasto accanto nonostante la vecchiaia e la malattia. Forse agli occhi dei nostri animali siamo davvero degli Highlander, sempre giovani e forti, amorevoli guide e dispensatori di cibo, coccole, giochi e talvolta giuste punizioni. E per questo ci amano, per il mondo così diverso dal loro di cui li abbiamo resi partecipi, condividendo i momenti felici e consolando quelli più tristi, per questo e tantissimo altro desiderano che siamo noi l’ultima immagine che vedranno, l’ultimo ricordo destinato a durare per l’eternità, ed il desiderio e la speranza che quel mondo ai loro occhi così bello continuerà ad esistere anche dopo di loro, un mondo per il quale ha realmente meritato arrivare fino in fondo…

Come fosse il primo giornoultima modifica: 2023-10-05T23:28:43+02:00da Flaneur69

2 pensieri riguardo “Come fosse il primo giorno”

  1. I nostri amici a 4 zampe riempiono le nostre vite e noi le loro. Ma è vero solo il secondo caso. Noi avremo altri animali, ma loro avranno solo noi nella loro breve vita. Forse per questo ci amano senza condizioni e non ci tradiscono mai, come invece noi facciamo con loro, molto spesso.

    1. Il tradimento peggiore che un animale possa sperimentare è l’abbandono. Ai suoi occhi è qualcosa di ancora più immotivato e crudele di un maltrattamento fisico perchè mentre quest’ultimo (per quanto odioso) può ancora interpretarlo come una punizione, per un abbandono non riuscirà mai a trovare una spiegazione, un legame di causa ed effetto che abbia irrimediabilmente portato a quel gesto.
      La mia poesia per questa amica si concludeva con questa quartina:

      “Sei il bene profondo
      che lui ha deciso
      ma più del tuo mondo,
      sei il suo paradiso.”

      Ed è davvero tutto qui…

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