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MATTARELLA, DRAGHI E LA DEMOCRAZIA SOSPESA IN VISTA DELLE ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE 2022


MATTARELLA, DRAGHI E LA DEMOCRAZIA SOSPESA IN VISTA DELLE ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE 2022

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Dopo le dimissioni del Governo CONTE II, avvenute il 26 gennaio 2021, e al termine di un giro di consultazioni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico un mandato esplorativo per verificare l'esistenza di una maggioranza tra Movimento 5 stelle, PD, LtcEU..etc

Mandato che – attesa la notoria situazione parlamentare venutasi a creare – non poteva non avere esito negativo.

A questo punto la legislatura era conclusa in modo evidentemente conclamato!

Cosa fa allora Mattarella per NON chiuderla?

Fa una forzatura! il 3 febbraio 2021 affida l’ennesimo incarico di formare il Governo all’economista Mario Draghi, che poi non essendoci riuscito, si è dimesso per ben due volte

VEDIAMONE GLI SVILUPPI:

Il 14 luglio 2021, Mario Draghi rimette il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, il quale non ne ha accolto le dimissioni e lo ha invitato a presentarsi al Parlamento.

Il 21 luglio 2021 Draghi ha reiterato le dimissioni, dopo l'esito della votazione al Senato del giorno precedente.

Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto e ha invitato il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti, che dal 26 gennaio 2021 ad oggi è diventato il governo retto da un indipendente (Draghi) più lungo nella storia repubblicana….

MA CHI E’ MARIO DRAGHI LA PERSONA SCELTA DA MATTARELLA?

Durante una trasmissione del 5 luglio 2008 condotta da Luca Giurato su Rai1, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga disse le seguenti parole nei confronti di Mario Draghi:

È un vile, un vile affarista; non si può nominare presidente del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana. E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male“.

Cossiga poi rincarò la dose: “È il liquidatore, dopo la famosa crociera sul “Britannia”, dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana quand’era direttore generale del tesoro e immaginati che cosa farebbe da presidente del Consiglio dei Ministri svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni.

Ed a chi li svenderebbe? Certamente ai suoi ex comparuzzi di Goldman & Sachs“.

COS’E LA GOLDMAN & SACHS?

La “Goldman & Sachs“ è la più grande banca ma insieme la più famigerata banca del Mondo sorta nel 1869 a New York al solo scopo di far soldi con poca cura di Leggi e Regolamenti territoriali e legittimi interessi delle controparti.

I dipendenti della Goldman & Sachs si lamentano dei pesanti orari di lavoro e della fatica fisica e psicologica che devono sopportare.

Sostengono di avere appena il tempo per mangiare e\o riuscire a fare una doccia. Propongono di limitare la settimana di lavoro da 95 ad almeno 80 ore di lavoro…

Si tratta evidentemente di strozzinaggio che avviene nella banca americana più grande del mondo con 37mila dipendenti e 486 miliardi di fatturato….!

Si pensi che in Italia il lavoro medio settimanale è di 40 ore.

Cos’altro dell’Italia ha ancora da svendere Draghi alla Goldman & Sahs che non ha ancora svenduto, ora che Mattarella l’ha fatto presidente del Consiglio per..gli affari correnti che purtroppo corrono sempre e con una scusa o con un’altra non riescono mai a fermarsi....

Se prima di Mattarella si diceva: Dio, Patria e Re..

Oggi – che “Dio” è stato tolto - si può dire però:

Mattarella, Draghi e GOLDMAN & SACHS

COS’E’ LA DEMOCRAZIA OGGI IN ITALIA

Viviamo in una dittatura camuffata da democrazia nella quale i partiti non contano più nulla...

Eppure tra i programmi elettorali dei “Fratelli d’Italia, il partito della Meloni, sembra ci sia pure il presidenzialismo secondo il quale il Presidente della Repubblica verrà direttamente - come in America - eletto dal Popolo e non dai partiti come è ancora adesso in ITALIA:

E’ evidente che più democratica di così la Meloni non può certo essere!

Ricordiamo infine che il partito dei 5 stelle che “doveva abolire la povertà” in Italia, in realtà l’ha incrementata, dividendosi in due rami contrapposti: il partito di Conte e quello di Di Maio, entrambi separati in casa e dal PD di Letta, che dal campo largo è passato al campo stretto...mentre il presidente del Consiglio Draghi proposto ed imposto da Mattarella se la tira in vista delle nuove elezioni di Camera e Senato del 25 settembre 2022.

Di Beppe Grillo invece, il comico fondatore del partito cinque stelle se ne sono perse le tracce, tranne le mirabolanti promesse elettorali rimaste però solo tali nel suo ormai sempre meno frequentato Blog!

E che dire per ultimo di Di Maio che con i suoi pentastellati della scorsa Legislatura ha ridotto i componenti di Camera e Senato fino al punto da renderli in rapporto al territorio nazionale tra i meno numerosi d’Europa!

Di Maio che ha lasciato i 5 stelle e fondato un nuovo Partito politico farebbe bene a non vantarsi della riduzione dei parlamentari, dato che assieme ai pentastellati, che oggi rinnega, così facendo, altro non ha fatto che ridurre i poteri democratici del Popolo orientandoli verso il potere assoluto dei dittatori.

A questo punto è forse utile ricordare Il Piano Marshall, ufficialmente chiamato piano per la ripresa europea (in lingua originale "European Recovery Program"), che fu uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale.

Annunciato in un discorso del segretario di Stato statunitense George Marshall il 5 giugno 1947 all'Università di Harvard, questo piano consisteva in uno stanziamento di oltre 12,7 miliardi di dollari.

Ora, stante questi nostri tempi, ci vien fatto di pensare che, “mutatis mutandis”, il Piano Marshall per l’Europa è L’Europa a farlo all’America e non l’America per l’Europa!

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