La Verità corrisponde alla Realtà

ALLE RADICI DELLA CIVILTA’: LE DUE TERRE


ALLE RADICI DELLA CIVILTA’: LE DUE TERRE

La Chiesa cristiana in embrione nasce con la scelta dei dodici Apostoli da parte di Gesù a seguirlo al fine di rappresentare con il loro numero le dodici tribù di Israele e simbolicamente tutta l’umanità alla quale il suo messaggio era ed è rivolto.

Il 17 ottobre, la Chiesa cattolica celebra la festa liturgica di Sant’Ignazio di Antiochia (nato ad Antiochia il 35 e morto martire in Turchia il 107), vescovo e martire dei primi tempi del cristianesimo. Fu proprio lui il primo santo ad applicare l’aggettivo “cattolico” alla Chiesa fondata da Gesù Cristo, prima che essa si chiamasse in qualsiasi altro modo.

L’origine etimologica di “cattolico” discende dal greco katà olos” che vuol dire totale”.

È così che Cristo ha voluto che fosse la Chiesa, quando ha detto: “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura” (cfr. Mc 16,15).

La frase di Sant’Ignazio di Antiochia in cui appare il termine “cattolico mostra chiaramente il legame tra la natura della Chiesa e la Missione che Dio le ha affidato sulla Terra, che è per l’appunto quella cattolica: Volta ad abbracciare cioè tutto il mondo.

La Chiesa di Cristo dunque è una sola ed è quella CATTOLICA per cui ogni chiesa che pretende di richiamarsi a Cristo fuori dalla Chiesa cattolica è fuori dal mondo e disperde così come, ad esempio, sta capitando alla Chiesa ortodossa russa che avvalla l’invasione bellica dell’Ucraina da parte della Russia di Putin che pretende di fare una riedizione dell’impero sovietico con progetti che mirano all’occupazione di Roma attraverso l’assoggettamento di tutta l'Europa.

LA TERRA PROMESSA

GEOVA\Dio disse ad Abrahamo, nel mentre questo Suo fedele patriarca mirava il Territorio di di Canaan:

Io darò alla tua progenie questo paese”.

Circa 470 anni più tardi la progenie di Abrahamo, poi moltiplicatasi in milioni di persone, attraversò il Giordano ed entrò in questa Terra promessa da Dio sotto la concreta direttiva di Giosuè.

Per sei anni combatterono contro gli occupanti illegali, i Cananei, prima di poter dividere la terra a sorteggio fra le tribù d’Israele, e non fu prima di quattrocento anni più tardi che il tipico regno d’Israele sotto i re Davide e Salomone si estese per abbracciare tutta la Terra Promessa.

La Terra Promessa è talmente caratteristica da essere unica al mondo: essa è lunga da Nord a Sud e stretta da Est ad Ovest.

In particolare, lungo tutta la costa del Mediterraneo si estende una striscia di fertile pianura, interrotta qua e là da contrafforti che sporgono verso la costa dalla catena di montagne ad Est.

La prominenza più nota è quella del monte Carmelo, che scende perpendicolarmente a precipizio nelle acque del Mediterraneo.

Il Carmelo (il cui nome significa “giardino” o parco fiorito) era famoso per la sua vegetazione lussureggiante, fiori meravigliosi e fitti boschi.

La cresta del Carmelo si protende dal mare in direzione sudest, e da qui la pianura marittima situata a sud del Carmelo va allargandosi finché raggiunge la sua massima ampiezza nella Palestina meridionale.

La parte più settentrionale si chiama il Libano, la cui vetta, coperta di neve durante la maggior parte dell’anno, raggiunge più di 3.000 metri .

Il Libano è famoso per le sue belle foreste di cedri. A sud del Libano la catena è conosciuta col nome di monte Neftali.

Dalle sommità nevose del maestoso Libano al nord possiamo vedere una verde valle collocata dal lato orientale fra le montagne del Libano e dell’Antilibano.

Per quanto sia stretta, questa valle comincia vicino ad Antiochia al nord per estendersi verso il sud, attraversando tutta la Terra Promessa e proseguendo fino al mar Rosso, che ne forma una parte.

Ai piedi del Libano possiamo vedere il fiume Oronte che scorre verso il nord; mentre poco più in basso si vede il fiume Leonte (140 km) che scorre al sud.

Dal monte Hermon hanno origine le 3 sorgenti del fiume Giordano, il quale attraversa prima le acque di Merom e poi scende al di sotto del livello del mare prima di raggiungere il mar di Galilea o Lago di Tiberiade

La valle rimane sotto il livello del mare fino alla parte centrale del Paese di Edom. Il suo punto più basso è il mar Morto, il cui livello superficiale è 394 metri sotto il livello del mare.

Questa superficie principale della valle è ora asciutta e arida, ma ai tempi biblici era irrigata e molto fertile.

Nella Bibbia quella parte della valle situata fra il mare di Galilea e il mar Rosso viene chiamata l’Araba, mentre la parte che si trova al nord del mar Morto, che ha da 3 a 22 km di larghezza, è quella la parte deserta dove Cristo Gesù digiunò per quaranta giorni e resistette alle speciali tentazioni di Satana il Diavolo.

Riguardando la parte settentrionale della Palestina notiamo verso l’est la catena di montagne dell’Antilibano e il monte Hermon.

Questo monte potrebbe essere quell’alto monte sul quale avvenne la Trasfigurazione di Gesù (Mt 17,1-9)

LA TERRA SANTA.

Se Per Mosè la terra diventa promessa, per Cristo diventa SANTA perché è Dio stesso che nel Figlio si fa carne e scende su quella terra a miracolo mostrare in vista di redimere e salvare onerosamente l’umanità divenuta ormai schiava di satana come cane al guinzaglio.

La Terra promessa allora per Cristo si fa Terra Santa...Cielo promesso e Resurrezione finale in Dio in quanto vedremo Dio come Dio si vede in Sé ( Gv 1,18)

GEOGRAFIA E STORIA SIMBOLICAMENTE TEOLOGICA DELLA TERRA SANTA .

IL LAGO DI TIBERIADE.

Il lago di Tiberiade è situato a 213 metri sotto il livello del mare, ha una profondità massima di 43 metri (4 PIU’ 3=7):

Si tratta del lago d'acqua dolce più grande della Terra Santa pieno di molte varietà di pesci superato per dimensioni solo dal “Mar Morto” che è in realtà un lago d'acqua salata, privo di ogni forma di vita: qualcosa di accostabile al fuoco dell’inferno:

Se infatti i pesci viventi e guizzanti contenuti nel Giordano si lasciano trascinare fino a cadere in questo mar morto o mare della morte ove alla fine del suo corso, il Giordano versandosi termina, rimangono come fulminati...

DA PESCATORI DI PESCI A PESCATORI D’UOMINI.

Vicino al lago di Tiberiade sono state rinvenute le rovine di Betsaida o Betseda che vuol dire "casa della pesca o del pescatore":

Durante la sua esistenza al tempo di Gesù era una piccola città di pescatori nominata dai Vangeli e visitata da Gesù stesso..

Ma è proprio dalle cose piccole ossia da quei poveri pescatori di pesci d’acqua d’olce trasformati da Gesù in pescatori d’Uomini (Mt 4,18-22),che dipenderà il diffondersi del Cristianesimo nel mondo.. per i nuovi Cieli e nuova Terra di una nuova Creazione ove avrà stabile dimora la Giustizia divina (Mt 4,18-22)

Ritornando a Betsaida di essa si persero le tracce fino ai nostri tempi fintanto che un team di esperti archeologi ebrei non ne scoprì i ruderi al confine con la Galilea, a Nord del lago di Tiberiade, confermando i racconti dei Vangeli.

IL TRIANGOLO EVANGELICO E GLI ATTI D’ONNIPOTENZA DIVINA DEI MIRACOLI D’AMORE.

Il Nuovo Testamento riporta che nell'altopiano di Galilea le città ebraiche di Betsaida, Cafarnao e Corazin formavano una sorta di triangolo evangelico proprio perchè in esse il Signore Gesù aveva rivelato la Sua Parola, nonchè compiuto e fatto compiere la maggior parte dei Suoi miracoli d’Amore: ciononostante però i maggiorenti ebrei di queste città, scribi sacerdoti e farisei, NON SI ERANO VOLUTI CONVERTIRE.

(vedasi su questo anche il prologo del vangelo di San

Giovanni: 1,11)

COSA SONO I MIRACOLI D’AMORE FATTI E FATTI FARE DA GESU’ AI SUOI DISCEPOLI?

I miracoli D’Amore verso il Prossimo che Gesù fa e fa fare ai Suoi Discepoli sulla Terra sono degli Atti di onnipotenza che sono propri Di Dio e ne connotano la Divinità.

Essi sono costituiti dal fare dal nulla, sostenere dal nulla ed eliminare nel nulla la realta’ dell’Esistenza: Non c’è una potenza d’Amore più grande di questa, detta appunto : onnipotenza!

Ora storicamente non è mai risultato che qualsiasi altro appartenente ad una Chiesa diversa da quella cattolica abbia mai fatto un qualsivoglia Miracolo..nel mentre innumerevoli sono gli atti d’onnipotenza dei miracoli che i santi di Cristo hanno fatto e continuano a fare da Cristo in poi fino ad ora!

Gesù quindi prosegue l’Opera del Padre e lascia al Mondo lo Spirito Santo affinchè attraverso i Suoi Santi Discepoli si completi il Progetto di redenzione salvifica del Genere umano e dell’Universo, operando i Discepoli nel Nome di Cristo attraverso i Suoi miracoli d’Amore.

Per questo Gesù esultando nello Spirito Santo, esclama:

«Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.

Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

Il Significato della Terra santa è quindi per i Cristiani molto importante principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso risorse ed ascese al Cielo Gesù:

E’ Lui infatti che mediante lo Spirito Santo rivela Dio in Se stesso e nel Padre.

Secondo la narrazione dei due vangeli di Matteo e Luca, raccolta dalla successiva tradizione cristiana, il luogo di nascita di Gesù è Betlemme (in ebraico: בֵּיִת לֶחֶם?, Beit Leḥem, "casa del pane") che di trova in Giudea (M t2,1; Lc 2,4-7[1]).

A Betlemme. Nella Basilica della Natività c'è una stella d'argento su cui è incisa la scritta: “Qui dalla Vergine Maria è nato Cristo Gesù”.

A Nazareth in Galilea è il luogo dove ha trascorso l'infanzia e la giovinezza, per cui Gli venne attribuito il titolo di NAZARENO.

Durante la sua vita pubblica invece la sua residenza più frequente era probabilmente a Cafarnao (Mt 4,13[2] etc).

I principali luoghi santi per i cristiani sonoquindi:

Gerusalemme che è il luogo di alcune predicazioni di Gesù, ma è soprattutto il luogo dell'Ultima Cena, e quindi dell'istituzione dell'eucaristia;

inoltre, Gesù venne crocifisso su un colle vicino a Gerusalemme, il Calvario o Golgota, ma al terzo giorno risuscitò annullando la morte per sempre.

Gesù conferì così, come si suol dire, il “marchio di fabbrica” ai nuovi cristiani, perché, se la morte è entrata nel mondo con il peccato (), essa è stata abolita dalla Sua resurrezione che annienta il peccato.

Se l’acqua fluente e chiara simboleggia la purità, i pesci guizzanti e variopinti fanno pensare ad una vita sana e felice…. Poi c’è Il lago di Tiberiade pieno di ogni sorta di pesci buoni da mangiare

Infine TRE dei discepoli di Gesù… erano pescatori che lasciarono la pesca quando Gesù li fece pescatori d’uomini.

Nel cuore della notte Gesù apparve ai discepoli camminando sulle acque del lago (Giovanni 6,16-21).

Il lago rappresentava il luogo di lavoro dei pescatori tra i quali Gesù scelse alcuni dei suoi apostoli: Pietro, Andrea suo fratello Giacomo e suo fratello Giovanni - questi ultimi figli di Zebedeo - furono chiamati da Gesù mentre sulla riva del lago riassettavano le reti, e immediatamente lasciarono tutto e lo seguirono (Lc1-11 15):

Il Lago di Tiberiade vedrà anche un'apparizione pasquale di Gesù risuscitato che, dalla riva, suggerisce ai discepoli estenuati per la notte passata senza pescar nulla, che calino la rete dalla parte destra della barca e li troveranno: e li hanno trovato una quantità di pesci che quasi le reti si spezzavano!

I Vangeli nominano questo lago varie volte.

In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva».E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.

Costui è Dio!

In un’altra circostanza dopo aver finito di mangiare, Gesù chiede per 3 volte a Pietro se lo ama, e ad ogni risposta affermativa di Pietro Gesù risponde con la frase "pasci le mie pecorelle".

Questo dialogo indubbiamente viene considerato come il momento in cui Gesù affida a Pietro la Chiesa (Gv 21,1-19-8), ed è analogo a quello in cui Gesù dice sempre a Pietro: “Tu sei Pietro e su questa “pietra” edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa” (Matteo 16,13-20).

Quindi, l’unica vera Chiesa di Cristo è quella cattolica. Ne discende che finché sussistono nel mondo fuori della Chiesa cattolica più chiese che si richiamano a Cristo, il progetto di Redenzione salvifica di Dio procede lentamente per scarsa fede dei Cristiani che NON crescono in santità imitando Cristo. Ivi compresi quelli purtroppo che pur fanno parte della Chiesa cattolica.

In nessuna altra chiesa infatti se non in quella cattolica, né “ortodossa russa” né “evangelica” né “’protestante” sono mai avvenuti quegli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore che visibilmente Cristo fa e fa fare ai Suoi Santi rendendoli partecipi della Divinità.

Non c’è altra Chiesa quindi che quella di Cristo fondata da Cristo sulla Pietra di Pietro (CEFA...) e sotto il manto di Maria, che è la Chiesa cattolica.

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