RITORNO AL FUTURO ED OLTRE

RITORNO AL FUTURO ED OLTRE

Dopo la caduta dell’umanità dal Paradiso terrestre o Eden in questo mondo senza Eden (Genesi 3) Gesù così parlò in terra ebraica rivolto alla folla ed ai suoi discepoli:

«Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè (Matteo 23:1-2)….

Mosè (Nascita: Gosce-Egitto XIII Secolo a.C; Morte: Monte Nebo XII secolo a.C) fu scelto da Dio per liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù egiziana durata 430 anni.

L’intenzione rivelata dell’Altissimo era quella di rendere gli Ebrei per mezzo di libere Alleanze con Lui stesso la più grande Nazione della Terra, in vista del fatto che in essa doveva incarnarsi e nascere il Figlio Suo Unigenito, Gesù Cristo.

E ciò allo scopo di redimere l’Umanità dai Suoi peccati e salvarla in vista di riportarla all’Eden o Paradiso terrestre accanto a Dio ove era in origine quando fu creata e da dove, per colpa di satana ed in conseguenza del peccato originale, era caduta, PERDENDO L’IMMORTALITA’ e precipitando in questo mondo senza Eden oltre che crocifisso e mortale(Gn 3,1-24).

I DIECI COMANDAMENTI E SATANA.

Fu per questo che Dio ha dato agli Ebrei tramite Mosè le Sue Leggi ed i Suoi Statuti (i Dieci Comandamenti) perché li osservassero e divenissero così una grande Nazione in vista di quel progetto divino che mediante l’Incarnazione del Verbo prevede la sconfitta definitiva di satana e il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità del Paradiso terrestre o Eden accanto a Dio..

Mosè ricevette dunque le Divine Leggi – i Dieci Comandamenti – e le trasmise al popolo.

Tutto Israele lo rispettava e seguiva tutte le sue istruzioni perché lo riconosceva come un’autorità di Dio stesso per guidarlo verso la Verità dell’esistenza.

Satana però che scaglia la pietra e nasconde la mano ci mise in mezzo ancora una volta la coda, oscurando la Luce proveniente dai Dieci Comandamenti e con Essa il rapporto di alleanza salvifica degli Ebrei col vero Dio.

Per questo Gesù – quando inizia a predicare in Israele, Eglirivolgendosi alla folla e ai suoi discepoli – comincia col rimproverare proprio i religiosi ebraici di quel tempo, sacerdoti scribi e farisei, che Gli si opponevano interessatamente e che poi l’hanno mandato a morte per mano straniera!

Gesù infatti voleva avvertire il Popolo ebraico delle malefatte di scribi e farisei che affermavano di essere i detentori dell’autorità di Mosè: Ma essi dicevano ma non facevano.

A loro interessava La cattedra di Mosè solo perché era la posizione sociale più importante e rispettata: per questo era molto desiderata da coloro che ambivano agli onori dei pubblici poteri ed ai quali poco importava della diffusione delle divine Rivelazioni.

Ma vediamo quello che dice Gesù di costoro alla folla ed ai Suoi Discepoli:

Osservate dunque e fate tutte le cose che vi dicono di osservare; ma non fate come essi fanno, poiché dicono ma non fanno (Matteo 23:3).

Qual’è allora la grande differenza tra Mosè e coloro che hanno occupato indebitamente la sua Cattedra?

Mosè deteneva l’autorità divina non perché semplicemente insegnasse al popolo a obbedire alle leggi dell’Altissimo, ma soprattutto perché era egli per primo un esempio di obbedienza e rispetto per i comandamenti del Signore: ed infatti li osservava lui per primo!

I sacerdoti (Kaifa), gli scribi e farisei di allora erano tutt’altro.

Erano solo uomini disonesti e profittatori. Non avevano rispetto e considerazione per il sacro. Poco o niente interessava loro dei problemi delle persone, purché stessero bene loro per cui alla fine, scribi farisei e sommi sacerdoti di allora, arrivarono al non plus ultra dell’impenitenza finale da peccato mortale avendo fatto crocifiggere il Giusto, sapendolo innocente.

Essi ierano come quegli indemoniati che pur conoscendo che Gesù è Dio tuttavia non Gli si convertivano, per cui Gesù li tacitava perché non lo rivelassero e passava oltre, predicando in altri luoghi il Suo Vangelo (cfr.: Mc 1,29-38).

Si tratta di quel peccato inespiabile ed imperdonabile che Gesù chiama bestemmia contro la Verità evidente dello Spirito Santo e che consiste nel considerare Gesù, sapendolo innocente, un malfattore da condannare a morte per crocifissione in mano di stranieri .

In che modo tali uomini con intenzioni così irremovibilmente meschine ed egoiste potevano avere l’approvazione di Gesù Cristo che oltre che Uomo è soprattutto Dio?

Costoro – malgrado i Miracoli d’Amore dei Santi cristiani -, continuando a tenersi separati dal Cristo, ritardano il compimento del progetto di redenzione salvifica del Genere umano OFFERTO al mondo dal Cristo stesso.

Il che vuol dire che allontanano il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità dell’Eden o Paradiso terrestre donde era caduta .

Non bisogna mai dimenticare allora che i veri servi del Signore Gesù (Lc 1,26-38) sono dove Lui si trova, e cioè tra gli afflitti, disperati, respinti, malati, depressi, lesi e umiliati. Questa è la posizione e il luogo in cui dovrebbe essere il servo di Dio. Gesù rinunciò al suo trono con il Padre per venire in questo mondo e vivere tra i perduti.

Ha dato tutto per darci la salvezza. Ecco perché il Padre Lo ha onorato!

Gesù onora anche coloro che in questo mondo Lo seguono sapendo che l’unica cosa che vuole e che gli dà piacere è salvare le anime perdute avviandole redente al Regno sempiterno di Dio. (Lc 5,27-32..etc).

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RITORNO AL FUTURO ED OLTREultima modifica: 2023-01-27T22:50:43+01:00da pisodgl7

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