La Verità corrisponde alla Realtà

CHE COS’E’ LA DIVINA ONNIPOTENZA.


CHE COS’E’ LA DIVINA ONNIPOTENZA.

Se a Pietro per aver detto, ispirato da Dio\Spirito Santo, che Gesù è Dio\Figlio, fu conferita – a lui ed ai suoi successori nei secoli - la direzione della Chiesa terrena di Cristo, lo stesso Pietro però fu da Gesù chiamato satana, ossia nemico irriducibile della Chiesa di Dio, per aver ritenuto che il progetto messianico di Gesù non fosse universale ma si riferisse ad una Sua vittoria terrena contro i nemici politici di Israele che era allora occupata militarmente dai Romani (Mt16,12-20) .

Pietro - poi riabilitato da Gesù stesso (Gv 21,1-17) - sarà però lui ed i suoi legittimi successori nel pontificato - “il dolce Cristo in Terra”, così come fu chiamato il Pontefice Romano da Santa Caterina da Siena.

Attenzione quindi che Dio non è di questo mondo ma per questo mondo!

Ben si capisce quindi perché Gesù raccomandasse ai Suoi discepoli di non dire a nessuno che Egli era il Messia (Mt 16,20), fintanto non avessero compreso qual’era la Sua vera Missione .

In caso contrario la sua presenza sulla terra sarebbe stata equivocata dai giudei più di quanto comunque avvenne.

COSA SONO I MIRACOLI DI GESU’.

Dopo l’Atto d’onnipotenza o Miracolo d’Amore dell’autoresurrezione di Gesù dai morti, seguita dalla Sua permanenza tra i Discepoli per quaranta giorni, prima della Sua ascensione al Padre in Corpo\Anima e Divinità i Discepoli capirono bene che Gesù Cristo è realmente Dio:.

... E lo capirono perché compresero che i Miracoli che Egli faceva e faceva loro fare erano degli atti di onnipotenza del tutto al di sopra di ogni umana potenza che creavano (=facevano dal nulla), sostenevano (=mantenevano dal nulla) ed annientavano (=disperdevano nel nulla) la realtà dell’esistenza.

ANCHE L’APOSTOLO TOMMASO CREDETTE.

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne allora Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

Ma chi sono quelli che il Signore chiama beati perché, pur non avendolo visto risorto subito dopo la Sua Resurrezione, credono che sia realmente risorto ?

Quelli possiamo essere noi Cristiani che, a differenza di Tommaso, pur non avendo visto Gesù risorto subito dopo la Sua Resurrezione, crediamo - a più di 2000 anni da quei fatti - che Egli sia risorto davvero (Gv 20,24-29).

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