La Verità corrisponde alla Realtà

COS’E’ L’ONNIPOTENZA


COS’E’ L’ONNIPOTENZA

(Mc 6,53-56)

Compiuta la traversata, Gesù ed i discepoli approdarono e presero terra a Genèsaret. Appena scesi dalla barca, la gente Lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse.

E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti la toccavano guarivano:

Dunque si tratta di miracoli ovvero di Atti sovrannaturali o d’onnipotenza che solo il vero Dio può fare e far fare a chi ha fede in Lui in questo mondo.

Ma che cosa sono gli atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore che connotano per definizione il vero ed unico Dio?

Sono Atti che fanno dal nulla (:creano), mantengono dal nulla (:sostengono) ed eliminano nel nulla (:annientano) la realtà dell’esistenza.

Non c’è una potenza più potente di questa!

Continua l’Evangelista Giovanni che Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri Segni miracolosi (=Atti d’onnipotenza, miracoi d’Amore) che non sono stati scritti in questo libro: quelli che invece vi sono stati scritti lo sono stati affinché crediamo che Gesù altri non è che il Cristo, il Messia Figlio di Dio inviato sulla terra dal Padre ed affinché, credendo, abbiamo la Vita eterna nel Suo Nome. (Gv20,30-31;Gv21:25.).

Scrive ancora più esplicitamente Giovanni nel suo Vangelo: “Dio ci ha dato la Vita eterna, e questa vita che è divina è nel suo Figlio che è Dio.

Chi dunque ha il Figlio, che si è fatto uomo per questo, ha la Vita eterna di Dio; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la Vita eterna di Dio!”

Ho scritto queste cose a voi che credete nel Nome (=nell’onnipotenza d’Amore) del Figlio di Dio che è Dio, proprio perché sappiate che avete in voi la Vita eterna di Dio ed affinché continuando a credere nel Suo Nome tutto non arrivi al suo divino compimento finale con la resurrezione universale e la nuova vita del mondo che verrà." (1Gv5:11-13).

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