LA CAPACITA D’ONNIPOTENZA O MIRACOLO D’AMORE DEL VERO ED UNICO DIO IN TRE DIVINE PERSONE.

LA CAPACITA D’ONNIPOTENZA O MIRACOLO D’AMORE DEL VERO ED UNICO DIO IN TRE DIVINE PERSONE.

Ovviamente, l’Apostolo Giovanni non aveva visto il Figlio di Dio prima della Sua Incarnazione fare dal nulla insieme al Padre l’universo intero, ma, dopo l’Incarnazione, l’aveva visto fare dal nulla (=creare), ad esempio, migliaia di pani e di pesci in un deserto (Mt 14,19..etc.) o annientare l’acqua in alcune giare sostituendola con dell’ottimo vino fatto dal nulla (Gv 2,7-11), oltre che ridurre al nulla senza lasciar traccia alcuna (=annientare) innumerevoli e gravi malattie mortali come la lebbra (si veda, ad esempio: Lc 5,12-13).

Tutte azioni queste che richiedono la stessa divina capacità d’onnipotenza che occorre per fare e mantenere dal nulla (=Creare e sostentare) l’intera realtà dell’Universo. (Gn) 1,1-51).

Per questo il Prologo del Vangelo di Giovanni presenta il Figlio di Dio partecipe alla universale onnipotenza creatrice del Padre (Si veda Gn1,1-51 in relazione a Gv 1,1-31).

Ricordiamo che Giovanni, il Battista – l’uomo mandato da Dio (Gv 1,6) – aveva anche lui misticamente ricevuto da Dio la lieta notizia che l’atteso Messia era giunto ed era presente nella Persona dell’uomo-Dio Gesù-Cristo, il Figlio unigenito di Dio-Padre, da Questi inviato al mondo per togliere il peccato dal mondo (Gv 1,29-36).

Anche lui però a nostro conforto – richiese una conferma – di natura obbiettivamente riscontrabile – di tale divina comunicazione mistica.

E la richiese dalla bocca stessa di Colui del Quale aveva reso testimonianza nel modo sopra indicato.

Per questo egli mandò dei suoi seguaci presso Gesù affinché confermasse Lui stesso la Sua vera identità di Figlio naturale di Dio-Padre, che ha tanto amato il mondo da inviare in esso allo scopo di redimerlo per salvarlo l’unigenito Suo Figlio (Mt 11,2-3).

E Gesù non se lo fece ripetere due volte, indicando proprio nei Suoi Atti di onnipotenza (=Miracoli d’Amore) la prova certa, pur se umile e riservata, della Sua Divinità.

Miracoli che non solo Gesù fa per onnipotenza propria (Lc 7,21-23), ma che fa pure fare ai Suoi Santi per onnipotenza delegata (Mt 10,8), e che, come era stato profetizzato, sarebbero stati compiuti in favore del genere umano (Isaia 35…etc. etc.).

I miracoli fatti da Gesù in presenza degli emissari del Battista, come quelli di far vedere i ciechi, di far camminare i paralitici, di sanare i lebbrosi, di far udire i sordi, di far rivivere i morti... (Mt 11,2-5) e molti altri descritti nei Vangeli e fuori dai Vangeli, erano stati profetizzati dal Profeta Isaia (Is, 35).

Per questo, agli emissari del Battista Gesù indica nei Miracoli D’Amore che compie (e fa compiere) la prova certa della Sua Divinità e Messianicità, quale Figlio inviato dal Padre per redimere e salvare il Mondo.

Chi possiede di suo una potenza del genere è Dio, l’Autore ed il Signore di tutto ciò che realmente esiste: in questo senso “tutto Gli è possibile e niente Gli è impossibile“ (Mt 19,26; Mr 10,27).

E’, dunque, il miracolo d’Amore inteso come Atto d’Onnipotenza che depone per la divinità dell’unitrino Dio in tre divine Persone: Padre e Figlio e Spirito santo.

VICE

LA CAPACITA D’ONNIPOTENZA O MIRACOLO D’AMORE DEL VERO ED UNICO DIO IN TRE DIVINE PERSONE.ultima modifica: 2023-12-23T06:24:19+01:00da pisodgl7

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