La Verità corrisponde alla Realtà

COME NASCE LA CHIESA INDIVISIBILE DI CRISTO.


COME NASCE LA CHIESA INDIVISIBILE DI CRISTO.

Gesù ammaestra i Suoi Discepoli affinché insegnino alla folla (Mt 5,1).

Chi sono i Suoi Discepoli che a loro volta devono ammaestrare la folla trasformandosi in Apostoli, inviati cioè di Cristo?

Sono soprattutto coloro che seguono Gesù a tempo pieno, vale a dire i Dodici al tempo di Gesù ed i Sacerdoti di Cristo dopo Cristo ed ai tempi nostri, i quali fanno parte della Sua Chiesa.

LA PENTECOSTE CRISTIANA.

La “Pentecoste cristiana”, è il giorno in cui lo Spirito Santo che è Dio scende ‘sui discepoli di Gesù.

E’ il giorno in cui è nata la Chiesa indivisibile di Cristo.

L’accaduto viene riportato nella Bibbia al capitolo 2 degli Atti degli Apostoli.

Quel giorno, lo Spirito\ Dio scese sui primi 120 seguaci di Gesù, che iniziarono a parlare ad alta voce, in tutte le lingue del mondo di allora: segno miracoloso della Verità e dell’universalità del Vangelo di Cristo.

Ci fu un tale trambusto che migliaia di persone che erano a Gerusalemme, uscirono per vedere cosa stesse succedendo. Di fronte alla folla riunita, Pietro pronunciò il primo messaggio evangelico e “quel giorno furono aggiunte a loro circa 3000 persone” (Atti 2:41).

Fra alterne vicende Il numero di seguaci del Vangelo è cresciuto a partire da quella prima domenica di Pentecoste cristiana.

Certo sappiamo bene che, sia al tempo di Gesù – come anche dopo, fino a noi - tra i discepoli “a tempo pieno“ di Gesù, ossia tra i sacerdoti della Chiesa di Cristo, ci sono anche i Giuda, che, purtroppo, dando cattivo esempio, non solo ritardano il compimento del Regno dei Cieli ma rischiano pure di far perdere le anime loro affidate.

Ad oggi, infatti, il termine “fariseo” nel linguaggio parlato non denota più un membro della setta religiosa ebraica, ma piuttosto una persona falsa, cattedratica, che guarda più alla forma delle proprie azioni e di quelle degli altri piuttosto che alla loro sostanza soprattutto se si dice appartenere al Clero regolare (cfr.: Mt 23,27-32).

Spesso - ahimè molto spesso! - i sacerdoti di Cristo non vestono l’abito talare quasi l’avessero a spregio, e si incade così nell’inosservanza della raccomandazione papale emanata a suo tempo da Giovanni Paolo Secondo, che in proposito osserva:

La cura dell'amata diocesi di Roma pone al mio animo numerosi problemi, tra i quali appare meritevole di considerazione, per le conseguenze pastorali da esso derivanti, quello relativo alla disciplina dell'abito ecclesiastico!”.

Non si dimentichi, peraltro, che Gesù aveva detto a Pietro: “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.”.

Vade Retro satana” (Mt 16,23)

Certamente Gesù dà a Pietro, CONFERISCE cioè ai Suoi Sacerdoti, le Chiavi che aprono le Porte del Regno dei Cieli; non quelle che aprono le porte spesso immonde della terra! Attenzione, quindi, quali porte si aprono e se le vie che si percorrono non siano quelle larghe sconsigliate da Cristo.

Si ricordi sempre quello che aveva detto Gesù a Pietro dopo avergli assegnato il primato tra gli apostoli attraverso i simboli della pietra, delle chiavi e del potere di “legare e sciogliere” (Matteo 16,13-20): «Lungi da me, Satana!».

L’apostolo aveva reagito in maniera veemente quando Gesù aveva fatto balenare il destino che lo attendeva a Gerusalemme nell’abisso della Passione e della morte in Croce: «Signore, questo non ti deve accadere mai!». E Cristo gli aveva opposto un rifiuto netto, paragonandolo addirittura a satana (Mt 16,23).

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