TEOLOGIA DELLA CONOSCENZA DISCESA E RESURREZIONE DI GESU’ DAGLI INFERI (VANGELO E “COMMENTO).

TEOLOGIA DELLA CONOSCENZA

DISCESA E RESURREZIONE DI GESU’ DAGLI INFERI (VANGELO E “COMMENTO).

VANGELO:

1 Il primo giorno della settimana, mentre stava albeggiando, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. 2 Allora corse verso Simon Pietro e l’altro discepolo che Gesù trattava affettuosamente (=Giovanni), e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo».

3 Pietro e l’altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro 4 I due correvano assieme, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; 5 e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. 6 Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra 7 il sudario, che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l’altro discepolo – Giovanni – che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette.

COMMENTO:

COSA CREDETTE PER PRIMO GIOVANNI, IL PIU’ GIOVANE DEGLI APOSTOLI?

Il primo tra i Discepoli a credere che Gesù non era stato “rubato” dalla tomba rimasta vuota ma che era effettivamente risorto dai morti pur senza averlo visto ancora realmente risorto, fu Giovanni.

Gesù aveva in effetti più volte predetto ai Discepoli poco prima di essere tradito da Giuda e venire crocifisso che sarebbe morto e risorto il terzo giorno, ma nessuno, tranne Giovanni Lo aveva preso in parola.

Fu dunque Giovanni il più giovane degli Apostoli che credette al gran Miracolo dell’autoresurrezione di Gesù dai morti già per la presenza all’interno della tomba vuota del telo sindonico, delle bende che ne avevano avvolto il cadavere e del sudario che ne aveva ricoperto il capo: d’altra parte, chi ruba un cadavere non pensa a spogliarlo dal telo sindonico, dalle bende e dal sudario, prima di portarlo via..

VANGELO:

9 Gli altri Discepoli invece non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva morire, scendere agli inferi e risuscitare dai morti. 10 I discepoli quindi se ne tornarono a casa più tristi di prima.

COMMENTO:

L’espressione Discesa di Gesù agli inferi” indica la solidarietà profonda con cui Cristo volle unirsi, attraverso il sacrificio della Passione e della Croce al destino comune a tutti gli Esseri umani.

Essa è l’estensione dell’opera di redenzione salvifica a tutte le generazioni passate e future.

Gli inferi non sono l’inferno, che è la condizione definitiva del peccatore, segnata dalla sofferenza, ma indicano quello che l’antico Testamento palesa come il soggiorno delle anime di coloro che hanno lasciato questo mondo: in ebraico sheol, in greco: hádes (cfr.: Atti 2,31 ).

Questa parola della discesa del Signore agli Inferi vuol soprattutto dire che anche il passato è raggiunto da Gesù, che l’efficacia della Redenzione non comincia nell’anno zero o trenta, ma va anche al passato, abbraccia il passato, tutti gli uomini di tutti i tempi. I Padri dicono, con un’immagine molto bella, che Gesù prende per mano Adamo ed Eva, cioè l’umanità, e la guida avanti, la guida in alto. E crea così l’accesso a Dio, perché l’uomo, di per sé, non può arrivare fino all’altezza di Dio.

Gesù stesso, essendo uomo, prendendo in mano l’uomo, apre l’accesso, apre cosa? La realtà che noi chiamiamo Cielo. Quindi questa discesa agli Inferi, cioè nelle profondità dell’essere umano, nelle profondità del passato dell’umanità, è una parte essenziale della missione di Gesù, della sua missione di Redentore e non si applica a noi.

La nostra vita è diversa, noi siamo già redenti dal Signore e noi arriviamo davanti al volto del Giudice, dopo la nostra morte, sotto lo sguardo di Gesù, e questo sguardo da una parte sarà purificante: penso che tutti noi, in maggiore o minore misura, avremo bisogno di purificazione. Lo sguardo di Gesù ci purifica e poi ci rende capaci di vivere con Dio, di vivere con i Santi, di vivere soprattutto in comunione con i nostri cari che ci hanno preceduto. (Giovanni Paolo Secondo).

VANGELO

Gesù appare risorto a a Maria Maddalena nativa di Magdala.

Magdala, in ebraico מגדל Migdal, che significa torre è una piccola cittadina israeliana posta sulla sponda occidentale del lago di Tiberiade, detto anche di Genezaret..

11 Maria Maddalena nativa di Magdala, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno al capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?»

Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. 15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse il giardiniere, gli disse: «Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che vuol dire: «Maestro mio!»17 Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». 18 Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore e che egli le aveva detto queste cose.

COMMENTO

Sia gli angeli del Cielo, sia Gesù risorto ma non ancora riconosciuto chiedono a Maria di Magdala perché piange…ed in realtà non c’è da piangere ma da impazzire dalla gioia, perchè Gesù è morto e risorto non per Lui, ma per noi:

affinché cioè noi potessimo morire e risorgere redenti per Lui.

Significativo inoltre è il fatto che Maria riconosce Gesù quando Gesù chiama Maria per nome: segno della reciproca interiorizzazione dell’Umanità redenta in Dio e di Dio nell’Umanità redenta.

E’ in quest’ottica anche che Gesù chiama Fratelli i Suoi Discepoli!

VANGELO

19 La sera di quello stesso giorno (NDR.: il nuovo giorno della resurrezione di Gesù: la Domenica, il giorno del Dominus=Signore ), mentre le porte del luogo in cui si trovavano i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei, Gesù risorto venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E detto questo mostrò loro le mani perforate dai segni dei chiodi ed il costato trapassato dal colpo di lancia.

I discepoli dunque, veduto il Signore risorto, si rallegrarono. 21 Allora {Gesù} disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti». 24 Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».

26 Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente» 28 Tommaso gli rispose: «Signore mio e Dio mio!» 9 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che, pur non avendo visto, hanno creduto 30 Ora Gesù fece in presenza dei {suoi} discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

COMMENTO.

GESU’, dunque, il Figlio di Dio che è Dio uguale al Padre ed allo Spirito si è incarnato facendosi Uomo e nascendo miracolosamente dalla sempre vergine Madre Maria.

Quindi Gesù è MORTO discendendo con l’Anima agli inferi ed è infine RISORTO per noi cristiani e per tutti quelli che da Adamo ed Eva in poi non hanno lasciato questo mondo impenitenti di peccato mortale conosciuto come tale. AMEN!

VICE

 

 

TEOLOGIA DELLA CONOSCENZA. CONOSCERE IL VERO DIO COSI’ COME SI E’ RIVELATO.

TEOLOGIA DELLA CONOSCENZA

CONOSCERE IL VERO DIO COSI’ COME SI E’ RIVELATO

CHI E’IL VERO DIO?

Dio, detto anche l’ONNIPOTENTE, è Colui che è capace di compiere e\o di far compiere ai Suoi Santi Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore.

In che consistono gli Atti d’’onnipotenza o Miracoli d’Amore?

Consistono nel fare dal nulla (=creare), nel mantenere il Creato dal nulla e nell’eliminare il Creato nel nulla (=annientare).

LA RELIGIONE CATTOLICA

La Religione cattolica è l’unica Religione che si richiama a Cristo e che registra innumerevoli Atti d’Onnipotenza o miracoli d’amore che solo il vero Dio può fare e, nel Suo Nome far fare ai Suoi Santi fin da quando soprattutto Gesù Cristo, che è Dio Figlio di Dio Padre, l’Altissimo, è venuto nel Mondo a miracolo mostrare.

Gli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore testimoniano quindi per la Verità assoluta della Religione cattolica principiata dal primo Papa Pietro (Mt 16,13-20).

Essa, pertanto, è l’unica Religione la cui Verità corrisponde alla Realtà e che sarà quella che, prima della Fine (Mt 24,14), conquisterà tutto il mondo…quindi il Risorto ritornerà nella gloria per il nuovo Paradiso terrestre o Eden che sarà partecipato a tutti coloro – speriamo noi compresi – che da Adamo ed Eva in poi non muoiono in peccato mortale conosciuto come tale.

LA SEMPITERNITA’ DI DIO

Ancor prima della Predicazione di Gesù incarnato contenuta nei Vangeli) e prima ancora della Creazione dell’Universo, il vero Dio esisteva già da sempre come appare dalla presenza dello Spirito Santo che è Dio uguale al Padre ed al Figlio e che è presente nel vecchio profeta Simeone e nella vecchia profetessa Anna.

Ecco cosa rivela il Vangelo in proposito:

VANGELO

Ora, a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.

Il bambino Gesù cresceva e si fortificava, pieno di Sapienza, e la Grazia di Dio era su di Lui.

AMEN

VICE

MONOTEISMO EBRAICO E MONOTEISMO TRINITARIO O CRISTIANO

MONOTEISMO EBRAICO E MONOTEISMO TRINITARIO O CRISTIANO

Tra il tredicesimo ed il dodicesimo secolo a.C, Colui che poi si rivelo’ come il vero ed unico Dio in Tre divine Persone, durante la teofania del Roveto Ardente apparve miracolosamente all’Ebreo Mose’ per mandarlo a liberare il Popolo ebraico dalla schiavitù egiziana durata 430 anni e divenuta sempre piu’ dura.


il Popolo ebraico, seppe che quel Dio cosi’ manifestatosi è l’unico Dio, mentre tutti gli altri che venivano chiamati déi, erano in verità delle invenzioni umane come quelli degli Egizi e degli altri popoli pagani: déi, perciò, falsi e bugiardi.

L’intenzione rivelata a Mosé dall’Altissimo era quella di rendere gli Ebrei per mezzo di libere Alleanze con Dio stesso la più grande Nazione della Terra.

I DIECI COMANDAMENTI E SATANA.

Fu per questo che Dio ha dato agli Ebrei tramite Mosè le Sue Leggi ed i Suoi Statuti (i Dieci Comandamenti) perché li osservassero e divenissero così una grande Nazione, in vista di quel progetto divino che mediante l’Incarnazione del Verbo prevede la sconfitta definitiva di satana e il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità del Paradiso terrestre o Eden accanto a Dio..

Mosè ricevette dunque le Divine Leggi – i Dieci Comandamenti – e le trasmise al popolo.

Tutto Israele lo rispettava e seguiva tutte le sue istruzioni perché lo riconosceva come un’autorità di Dio stesso per guidarlo verso la Verità assoluta dell’esistenza .

MA SATANA…non dorme

Satana, però, che scaglia la pietra e nasconde la mano ci mise in mezzo ancora una volta la coda, oscurando la Luce proveniente dai Dieci Comandamenti e con Essa il rapporto di alleanza salvifica degli Ebrei col vero Dio.

Per questo, Gesù, secoli dopo – quando inizia a predicare in Israele -, rivolgendosi alla folla e ai suoi discepoli, comincia col rimproverare proprio i religiosi ebraici di quel tempo, sacerdoti scribi e farisei, che, opponendosi diabolicamente al Progetto d’Amore di Dio sull’Umanità portato da Gesù Cristo si adoperarono per ucciderlo come poi effettivamente fecero mandandolo vigliaccamente a morte crocifisso per mano straniera!

Lo scopo di Gesù infatti era quello di avverttire il Popolo ebraico delle malefatte di scribi e farisei che affermavano di essere i detentori dell’autorità di Mosè:

Ma in realtà essi erano degli ipocriti perché dicevano, ma non facevano. Anzi, predicavano il bene ma facevano il male.

A loro interessava La cattedra di Mosè solo perché era la posizione sociale più importante e rispettata: per questo era molto desiderata da coloro che ambivano agli onori dei pubblici poteri ed ai quali poco importava della diffusione delle divine Rivelazioni.

Ma vediamo quello che dice Gesù di costoroalla folla ed ai Suoi Discepoli:

Osservate dunque e fate tutte le cose che vi dicono di osservare; ma non fate come essi fanno, poiché dicono ma non fanno.(Matteo 23:3)

Qual’è allora la grande differenza tra Mosè e coloro che hanno occupato indebitamente la sua Cattedra?

Mosè deteneva l’autorità divina, non perché semplicemente insegnasse al popolo a obbedire alle leggi dell’Altissimo, ma soprattutto perché era egli per primo un esempio di obbedienza e rispetto per i comandamenti del Signore: ed infatti li osservava lui per primo!

I sacerdoti (Kaifa), gli scribi e farisei di allora erano tutt’altro.

Erano solo uomini disonesti e profittatori.

Non avevano rispetto e considerazione per il sacro.

Poco o niente interessava loro dei problemi delle persone, purché stessero bene loro per cui alla fine, scribi, farisei e sommi sacerdoti di allora commisero quel peccato eterno che non potrà MAI essere perdonato, che è la bestemmia contro lo Spirito Santo (Mt12,31; Mc3,28-29) ovvero contro la Verità evidente della Divinità che con i Suoi Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore si manifesta in Se’ stessa (: cioè in Gesù Cristo) e nei Suoi Santi.

Continuando, infatti, a tenersi separati dal Cristo, gran parte dei “cristiani” ritardano il compimento del progetto trinitario di redenzione salvifica del Genere umano offerto al mondo gratuitamente e misericordiosamente dal Cristo stesso.

Il che, per diretta conseguenza, vuol dire che allontanano il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità dell’Eden o Paradiso terrestre, donde era caduta.

Non bisogna mai dimenticare allora che coloro che servono Gesù in pienezza, gli altri Cristi (Lc 1,26-38) sono dove Lui si trova sempre, e cioè tra gli afflitti, disperati, respinti, malati, depressi, lesi e umiliati.

Questa è la posizione e il luogo in cui si trovano i Santi di Cristo, i Suoi imitatori ravvicinati:

Gesù scese dal suo trono con il Padre per venire in questo mondo e vivere tra i perduti.

Ha dato tutto per darci la salvezza. Ecco perché il Padre Lo ha onorato!

Gesù onora anche coloro che in questo mondo Lo seguono sapendo che l’unica cosa che vuole e che gli dà piacere è salvare le anime perdute, avviandole redente per il Regno sempiterno di Dio. (Lc 5,27-32..etc))

VICE

IL GRAN MIRACOLO DELLA AUTORESURREZIONE CORPOREA Di GESU’ DAI MORTI.

  • IL GRAN MIRACOLO DELLA AUTORESURREZIONE CORPOREA Di GESU’ DAI MORTI.

  • IL Risorto non appena risorse non si limitò a brevi ed eteree apparizioni fantasmiche perchè non si trattava di semplici apparizioni incorporee ma di presenze corporee fisicamente reali. (Marco 6,45-52)

  • Il Corpo umano di Gesù precedente alla Sua Resurrezione dai morti era un Corpo mortale come quello di tutti gli esseri umani di questo mondo, quello invece successivo alla Sua resurrezione dai morti è un Corpo IMMORTALE, che rimarrà sempre tale.

  • C’è ancora da dire che la natura umana del Corpo di Gesù precedente alla resurrezione che quella successiva ad essa erano evidentemente senza alcuna inclinazione a peccare discendente dal peccato originale:

  • Anche la natura umana del Corpo di Maria era immacolata come quella del Figlio Suo Gesù.

  • Riguardo inoltre all’identità di Gesù risorto, essa è sempre la stessa del Gesù di prima della morte anche perché porta i segni della Passione e della crocifissione.(Lc 24,35-45).

Insomma il Gesù prima della resurrezione ed il Gesù dopo la resurrezione sono sempre la stessa Persona!

  • Per quanto riguarda il corpo della resurrezione di Gesù, invece, esso non è più mortale come quello di prima della resurrezione ma immortale come quello di Adamo ed Eva prima della caduta dall’Eden in questo mondo crocifisso e mortale in conseguenza del peccato originale.

  • Gesù risorto prima di ascendere al Cielo col nuovo Corpo umano immortale rimase per 40 giorni sulla terra con i Suoi Discepoli allo scopo di meglio perfezionare la loro e la nostra conoscenza sul Regno o modo di esistere di Dio (At 1,3).

I MIRACOLI DELL’UOMO-DIO GESU’.

  • Ma di questo si tiene meno conto di quanto si dovrebbe!

  • Non è cioè una religione di origine umana come tutte le altre religioni (: paganesimo, buddismo, musulmanesimo..etc)...

  • Solo il Cristianesimo quindi è una religione di origine divina (e quindi assolutamente vera perché fondata da Gesù Cristo che è vero Dio oltre che vero Uomo).

  • Comunque, dopo che Gesù compiuta per noi la Sua missione di redenzione salvifica, è asceso al Padre in corpo anima e Divinità, i profeti che annunciavano Dio non sono più apparsi nel mondo con l’ultimo dei più grandi di essi, Giovanni Battista, contemporaneo di Gesù: colui che su rivelazione divina indicò presente nel mondo Dio nel Suo Figlio.

  • Mosè infatti e gli altri profeti hanno, per ispirazione divina, parlato di Gesù come Dio nonché di quello che Lo riguarda e che si è verificato a suo tempo..

  • Scrive inoltre il cardinale francese Henri-Marie de Lubac (1896 – 1991) che Gesù a differenza di tutti gli altri fondatori umani di religioni, non ha scritto mai niente di Se ma altri, i Profeti, hanno detto e scritto di Lui:

  • Molto numerosi sono stati gli Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore compiuti o fatti compiere nel Suo Nome da Gesù ai Suoi Discepoli mentre ancora Egli viveva sulla Terra prima della Sua Ascensione al Padre (Mc 16,19-20) .

  • SOLO DIO è capace di compiere o di far compiere ai Suoi Santi tali Atti d’Onnipotenza o miracoli d’Amore che consistono nel fare dal nulla, nel mantenere dal nulla e nell’eliminare nel nulla la Realtà dell’Esistenza.

  • Scrive infatti l’Evangelista Giovanni:

  • Molti altri Segni o miracoli fece Gesù in presenza dei suoi discepoli che non sono stati scritti in questo libro. Quelli che sono stati scritti, lo sono stati perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente e perché, credendo, abbiate la partecipazione alla Vita sempiterna di Dio nel Suo Nome (GV 20,30-31).

  • Tutto quello che c’era da rivelare su Dio infatti è stato rivelato da Dio stesso mediante Dio-Figlio che per questo si è fatto uomo.

    VICE

QUANDO SATANA-HAMAS: IMPERVERSA.

QUANDO SATANA-HAMAS: IMPERVERSA.

———————–

I SETTANTADUE DEL VANGELO.

Il Signore Gesù manifesta ai “Settantadue”, che rappresentano simbolicamente in ogni tempo e luogo tutti i Suoi Discepoli-Apostoli, come essi si devono comportare per realizzare al meglio la cristianizzazione del Mondo fino ad interessare tutto il mondo in vista della fine di esso per quello imperituro di una Nuova Creazione (Lc 10,20).

E questo al fine di neutralizzare il dominio di colui che Gesù chiama simbolicamente il principe (maligno) di questo mondo, satana, il quale, caduto per superbia dalla sua posizione di Angelo più vicino a Dio, decadde, industriandosi ad ostacolare e ritardare in questo mondo la conversione a Dio degli esseri umani.

Opera demoniaca quest’ultima, perseverante e continua che non solo arreca pericolo mortale per le anime ma ritarda anche quel beato processo che mira alla cristianizzazione del mondo per una nuova creazione di esso dai nuovi Cieli e nuova Terra ove avrà stabile dimora la Giustizia santificante di Dio.

Sono Rivelazioni quindi volte a salvaguardare il contenuto cristiano dell’attività evangelizzatrice () preservandola da interessi e motivazioni non consoni al suo elevato livello di religiosità, la quale si rifà UNICAMENTE alla imitazione della Vita terrena di Cristo Gesù Signore.

LA GLORIA DI DIO.

Per i falsi evangelizzatori, la “gloria di Dio” si traduce in lusinga, opportunismo ed ipocrisia, sempre al soldo del dio\danaro.

Per quelli veri invece, gloria significa rivestirsi di Gesù Cristo, considerarsi come uno strumento posto nelle mani del Signore. Uno strumento che, a volte, è debole; ma, paradossalmente, a partire da questa debolezza, Nostro Signore Gesù Cristo mostra tutta la sua forza e tutta la Sua amorevole onnipotenza da imitare(cfr. 2 Cor 12, 10). 

La prospettiva in cui si pone Gesù non è quella semplicemente umana ma quello umano divina del Figlio unigenito di Dio, per cui l’evangelizzatore deva avere la dolcezza inerme ed umile della pecora anche di fronte all’aggressività del lupo.

Fidando ovviamente nella presenza sempre attuale del Signore anche quando ci sembra che il Signore non ci sia!

Ma il Signore invece è sempre in colui o di chi Lo ama e Lo predica!

Il nostro obiettivo è cooperare alla costruzione di un mondo più unito, spinti dalla preghiera di Gesù al Padre “perché tutti siano una sola cosa” (Gv 17,21), nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità.|

SATANA ED IL PECCATO ORIGINALE.

L’Amore di Gesu’ Cristo che il Cristiano deve imitare è un Amore universale, rivolto a tutti e che non discrimina nessuno; che prende l’iniziativa; che non rifiuta nessuno, neppure i nemici.

Alla base di tutto c’è la presenza trinitaria di Dio e quindi l’Arte di saper Amare, la Dimensione Comunitaria e il Dialogo. Ci sono Bambini, Ragazzi, Adulti, Famiglie, Religiosi, Sacerdoti; cristiani, persone di altre religioni o con diverse convinzioni ectc…

Ma c’è purtroppo pure satana, il serpente!

Ad eccezione perciò della Natura umana di Maria e di Gesù, fu, proprio in quel tempo, che satana, il nemico di Dio e dell’Uomo, sedusse col peccato originale Eva e per Eva anche Adamo, vale a dire tutta l’umanità colpendola nella sua natura e determinando in essa quell’inclinazione al male, alias a peccare, detta peccato originale.(Genesi: 3,1-24).

Una cosa quindi non bisogna mai dimenticare che cioè lo spirito diabolico di satana e degli altri angeli ribelli, nemici di Dio e dell’Uomo sono in questo mondo presenti fino alla fine di esso per quello nuovo della nuova Creazione, ove avrà stabile dimora il Regno di Dio(cfr.: Apocalisse di Giovanni).

LA PRESENZA EVIDENTE DI SATANA IN HAMAS.

Ḥamās è un’organizzazione araba paramilitare islamista palestinese, sunnita e fondamentalista di tipo terrorista ad alto impatto di pericolosità.

Descrizione

Attualmente, Ottobre 2023 , Hamas sta provocando migliaia e migliaia di morti israeliani vilipesi ed uccisi a sangue freddo sol perché israeliani .

Questo attacco proditorio, scatenato a colpi d’arma da fuoco contro ogni cittadino israeliano INERME ucciso a sangue freddo, ha lo scopo folle ma dichiarato di iniziare l’annientamento di tutta Israele in tutto il Paese, così come vuole l’Islam sciita in Iran. Che è un Paese persiano, non arabo.

Si tratta infatti di un’altra identità culturale, un’altra lingua completamente diversa. Se l’arabo infatti fa parte del ceppo afro-asiatico, il persiano è una lingua indoeuropea.

Supportati quindi da Stati-canaglia come l’Iran sciita che ha inserito in Costituzione l’annientamento dello Stato di Israele, i terroristi di Hamas sono volti a cancellare lo Stato di Israele, uccidendo ogni Israeliano: uomini e donne; adulti, vecchi, e bambini, ivi compresi anche i neonati, che vengono addirittura…decapitati.

Intanto, Netanyahau, il capo di Stato israeliano, svegliatosi dal suo profondo sonno istituzionale, dichiara: “Sarà una guerra lunga e difficile”….non solo contro Hamas, perché dietro Hamas si nascondono gli stati arabi canaglia come l’Iran, mentre la Russia di Putin cerca di invadere l’Ucraina come prima tappa volta a ricostituire contro l’Occidente cristiano, il soviet di Stalin, il quale ha fatto più morti della prima e della seconda guerra mondiale messe assieme.

...Ci sono purtroppo tutti gli elementi perché si aprano le porte per una terza guerra mondiale!

VICE

IL MALIGNO PRINCIPE DI QUESTO MONDO ED IL REDENTORE E SALVATORE DI ESSO.

IL MALIGNO PRINCIPE DI QUESTO MONDO ED IL REDENTORE E SALVATORE DI ESSO.

In questo mondo, Il male, nella sua opposizione al bene, è ciò che è dannoso, inopportuno, contrario alla giustizia, alla morale o all’onestà, ovvero ciò che è considerato indesiderabile, nocivo, dannoso, non buono, omicida, lesivo…: dissacrante.

L’espressione “principe di questo mondo” riferita a satana (2Cor 4,4) indica che Satana costituisce la principale influenza sugli ideali, sulle opinioni, sugli obiettivi, sulle speranze e sui punti di vista della maggior parte delle persone. La sua influenza include anche le filosofie del mondo, l’istruzione e il commercio. I pensieri, le idee, le congetture e le false religioni del mondo sono sotto il suo controllo e sono nate dalle sue bugie e dai suoi inganni.

Satana viene anche chiamato “il principe della potestà dell’aria” in Ef 2:2.

Egli è il “il principe di questo mondo” in Gv 12:31.

Questi titoli e molti altri dimostrano le capacità di Satana. Dire, per esempio, che Satana è il “principe della potestà dell’aria” significa che in qualche modo egli governa il mondo e le persone che si trovano in esso.

Questo non significa che egli governi completamente il mondo; Dio è sempre sovrano.

Ma significa che Dio, nella Sua infinita saggezza, ha permesso a Satana di operare in questo mondo all’interno dei confini da Lui decisi, che sono quelli dei non credenti.

Che sono quelli cioè che in questo mondo, avendo conosciuto Cristo, non Gli hanno VOLUTO LIBERAMENTE CREDERE PRESTANDOGLI FEDE: e ciò allo scopo di aderire al maligno.

  1. Satana nell’Antico Testamento è l’oppositoredi Dio e l’avversario dell’Uomo ,.

Nel Nuovo Testamento è identificato col diavolo, col’‘antico serpente’ tentatore di Eva che spinge gli uomini al male, ; quindi, con la personificazione del male, col maligno, che si oppone all’azione di redenzione salvifica del Cristo, identificandosi con l’anticristo, per cui “satana” il diavolo e l“anticristosi riferiscono alla stessa maligna entità.

LA GEENNA\INFERNO

Ciò che Gesù chiama geenna, o inferno è una sorta di ambiente di sofferenza e di disperazione che attende PER SEMPRE, le anime che hanno lasciato questo mondo senza essersi pentite d’aver, coscientemente, fatto il male, sapendo che nell’aldilà non c’è più speranza alcuna di potersi pentire:

Lasciate ogni speranza voi che entrate”. (Dante, Inferno).

IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO.

Da subito infatti Gesù è confrontato drammaticamente con quella presenza satanica che affascina e sconvolge il cuore dell’uomo per cui tutto il seguito della Vita pubblica dell’Uomo-Dio sarà un’incessante lotta contro quel potere malvagio che è satana e che vuole ridurre in schiavitù ogni essere umano separandolo da Dio, dopo averlo inclinato al male in conseguenza del peccato originale .

Nel giudaismo contemporaneo a Gesù, infatti, il diavolo era letto come una realtà ben concreta e dotata di grande potere: le malattie fisiche come quelle mentali erano opera sua: satana era diventato il signore della morte per essere stato accolto da Eva contro Dio (Gn2..).

La tradizione testimoniata dal più tardivo dei quattro Vangeli, quello di Giovanni, definisce il diavolo come “principe di questo mondo” (Gv 12,31), “omicida fin da principio e padre della menzogna” (Gv 8,44), autentica forza che ostacola e ritarda IN QUESTO MONDO il piano unitrino di redenzione salvifica nei confronti della natura umana, e quindi, di ogni essere umano….

Senza includere ovviamente la sempre vergine Madre MARIA che è stata MIRACOLOSAMENTE concepita piena di grazia divina, e quindi, esente da ogni inclinazione della natura umana al male discendente dal peccato originale.

Fatto questo resosi opportuno anche in vista della redenzione umana che avrebbe operato il Figlio Suo e di Dio, Gesù Cristo.

Si può quindi beatamente accogliere la Rivelazione evangelizzatrice di Dio\Figlio di Dio in Gesù Cristo secondo cui Egli ha espiato, da Innocente assoluto TUTTI i PECCATI dell’Umanità in modo tale da poterle gratuitamente e giustamente rimettere all’Umanità stessa che si fosse pentita d’averli commessi prima di aver lasciato questo mondo!
OGGI SARAI CON ME IN PARADISO”, promette infatti Gesù al malfattore pentito che è stato crocifisso alla Sua Destra .

Né è lecito argomentare che non sarebbe giusto perdonare, conferendo il Paradiso, alle anime di coloro che hanno commesso in questo mondo, seppur pentitesi in exstremis, peccati gravissimi detti mortali.

Gesù risponde infatti a questa obiezione con la Parabola concernente alcuni operai rimasti insoddisfatti della mercede ricevuta dal Padrone in confronto con quella degli operai che avevano lavorato di meno di loro ricevendo la stessa mercede (Mt 20,1-16).

Vero è che se spinti dai dolori di questa vita ci si pente dei propri peccati mortali, sia pure all’ultimo momento, ci si salva, ma è pure vero che rimasti lontani da Dio per quasi tutta la vita terrena, non si può certo dire d’aver fatto in questo mondo un buon viaggio!

VICE

LA VITA DOPO ED OLTRE QUESTA VITA.

LA VITA DOPO ED OLTRE QUESTA VITA.

E’ CRISTIANO (Mt 16,13-20; Mt 16,21-27) unicamente chi crede in Dio, accogliendo Gesù quale Cristo di Dio, Signore e Figlio di Dio fattosi uomo, morto e risorto dai morti per noi.

Questa Rivelazione autentica di Dio distingue i cristiani dagli ebrei!

Non che questi non credano in Dio, ma la loro fede non è completa: Essi infatti non credono in “Colui che Dio-Padre ha mandato” ossia in Suo Figlio, Cristo Gesù Signore, vero Uomo e vero Dio, perché non Lo conoscono…e non conoscendo il Figlio non comprendono appieno neanche Il Padre (Gv17,1-3).

Il vero credere in Dio significa lasciare che Dio penetri sempre più profondamente nella Vita di ogni uomo fino a santificarlo per grazia riempiendolo di Speranza e dandogli motivazioni affinché viva nella carità il rapporto col prossimo.

Il credere del cristiano si distingue, perciò, dal credere di qualsiasi religione perché esso è l’unico acclarato storicamente in questo mondo da Dio come Verità che coincide con la realtà dei Suoi Atti di onnipotenza o Miracoli d’Amore: di Gesù Cristo uomo-Dio ne parla la Storia oltre che i Vangeli!

Alcune religioni non usano nemmeno la parola credere, perché in esse non si parla nemmeno di un Dio personale, e non vi è previsto l’incontro con un Altro: è il caso, per esempio, del Buddismo.

Nelle religioni primordiali, animiste, si pensa all’esistenza di uno o più divinità. Queste possono essere sì pregate, cioè si può chiedere loro di farci del bene e di non farci del male, ma non può esserci con loro come per i Cristiani – un rapporto di fiducia che – vada oltre la morte.

Persino nell’Islam siamo sì certi dell’esistenza di un unico Dio, ma questi non si rende disponibile ad un rapporto vivo con gli esseri umani: a questi ultimi, uomini e donne, rimangono tutte le paure ed i turbamenti che sono la conseguenza della presenza della morte, che come tale resta un assurdo inspiegabile.

LA VITA PARADISIACA DI SANT’AGOSTINO: SE MI AMI NON PIANGERE!

Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami. Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto. Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.

Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!
Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della
felicità.
VICE

CHIESA MILITANTE, CHIESA PURGANTE E CHIESA GLORIOSA.

CHIESA MILITANTE, CHIESA PURGANTE E CHIESA GLORIOSA.

La Chiesa militante, alla quale tutti siamo chiamati in Cristo e nella quale per mezzo della grazia di Dio acquistiamo in questo mondo la santità, non avrà compimento se non nella Chiesa gloriosa allorché nella resurrezione universale dei Giusti avverrà la restaurazione di tutte le cose

Fino a che non vi saranno cieli nuovi e terra nuova, nei quali la giustizia di Dio ha la sua dimora, la Chiesa militante, nei suoi sacramenti e nelle sue istituzioni, che appartengono all’età presente, porta la figura fugace di questo mondo e vive tra le sue creature, le quali sono in gemito e nel travaglio del parto e sospirano la manifestazione dei figli di Dio, fratelli di Cristo risorto (Gv 20,11-17).

Non solo ma Isaia in 66,22 rivela:

«Dice l’Eterno: così come farò nuovi cieli e la nuova terra che sussisteranno stabili davanti a me (ossia non finiranno come finiranno quelli ancora attuali di questo mondo: ndr) così sussisteranno anche la vostra progenie e il vostro nome (si profetizza la resurrezione gloriosa dei giusti per non più morire: ndr).

Questa della resurrezione dei “giusti”, di coloro cioè che non hanno lasciato questo mondo con satana per l’inferno, si trova nel Testamento antico ed è ampiamente confermata da Gesù il Quale ne rivela che

Dai giorni (:fin dalla predicazione) di Giovanni il Battista fino ad ora (:fino all’Avvento del Cristo), il Regno dei cieli (il Modo di esistere di Dio) soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono (:si tratta della santa violenza o indefettibile perseveranza dei Cristiani che entrano nel Regno di Dio a prezzo anche delle più dure rinunce fino alla perdita della vita).

In verità vi dico – rivela Gesù – “tra i nati di donna non è venuto al mondo uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda .

E che cosa c’è da capire?

C’è da capire che , la Legge (=i dieci Comandamenti) e tutti i Profeti (=tutto l’antico Testamento) hanno profetato fino a Giovanni che è è quell’Elia che deve venire (vale a dire colui che indica la presenza corporea del Messia-Dio nel mondo per redimere e salvare il mondo .

Non solo ma Isaia in 66,22 rivela:

«Dice l’Eterno: così come farò nuovi cieli e la nuova terra che sussisteranno stabili davanti a me (ossia non finiranno come finiranno quelli ancora attuali di questo mondo: ndr) così sussisteranno anche la vostra progenie e il vostro nome (si profetizza la resurrezione gloriosa dei giusti per non più morire: ndr).

Questa della resurrezione dei “giusti”, di coloro cioè che non hanno lasciato questo mondo con satana per l’inferno, si trova nel Testamento antico ed è ampiamente confermata da Gesù il Quale ne rivela che:

Dai giorni (:fin dalla predicazione) di Giovanni il Battista fino ad ora (:fino all’Avvento del Cristo), il Regno dei cieli (il Modo di esistere di Dio) soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono (:si tratta della santa violenza o indefettibile perseveranza dei Cristiani che entrano nel Regno di Dio a prezzo anche delle più dure rinunce fino alla perdita della vita).

In verità vi dico – rivela Gesù – “tra i nati di donna non è venuto al mondo uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda .

E che cosa c’è da capire?

C’è da capire che , la Legge (=i dieci Comandamenti) e tutti i Profeti (=tutto l’antico Testamento) hanno profetato fino a Giovanni che è è quell’Elia che deve venire (vale a dire colui che indica la presenza corporea del Messia-Dio nel mondo per redimere e salvare il mondo .

Profetizza infatti il Battista che dopo di lui viene Uno che è prima di lui: Gesù Cristo! (Gv1,19-28).

SI annuncia così l’Incarnazione DEL FIGLIO DI DIO, di Colui cioè che propizierà la creazione di quei nuovi cieli e nuova terra che accoglieranno da Adamo ed Eva in poi e fino alla fine del Mondo le Anime umane di quei miliardi di miliardi di miliardi di Giusti che risorgeranno nei propri corpi per non più morire….AMEN

VICE

ALL’ORIGINE DEL CRISTIANESIMO: IL PROTOMARTIRE STEFANO.

ALL’ORIGINE DEL CRISTIANESIMO: IL PROTOMARTIRE STEFANO.

Saulo di Tarso (14 – Gerusalemma 64 d C ), sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore Gesù, si presentò al sommo sacerdote ebraico e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della nuova Via (quella cristiana), sia uomini che donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme, vale a dire li potesse arrestare e far condannare alla pena prevista che per quasi tutte le violazioni della religione ebraica e soprattutto per la sedicente apostasia cristiana, era la pena di morte (Mt 1, 18-24; Gv 8,3-11).

Ma durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, all’improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?»

Egli allora domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore rispose:

«Io sono Gesù, che tu perseguiti.

La voce sovrannaturale quindi si identifica con quella di Dio-Gesù; ma si identifica pure con quella di tutti i martiri cristiani che Paolo perseguitava a morte!

La Voce di Gesù prosegue dicendo:

Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».

Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero fermi, senza parole, perché udivano la voce ma non vedevano nessuno.

Paolo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda (Atti 9,1-9 At 22:3-16; 26:9-20; Ga 1:11-16; 1Ti 1:12-16).

DA CIECO A VEDENTE

Al tempo di Saulo, poi San Paolo, presso il Popolo ebraico l’osservanza religiosa non era libera ma si confondeva con quella penale che era imposta con legge (Mt 5,21-22).

Gli Ebrei discendono da quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell’ultimo quarto del secondo millennio avanti Cristo occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale.

Presso gli Ebrei manca la libertà di religione che fu introdotta da Gesù Cristo nel senso che Egli non obbliga ad un’osservanza meramente esteriore o legale della Bibbia ma predica una adesione di cuore, spirituale, interiore.

Come sappiamo San Paolo “prima della conversione si distinse per il suo zelo anticristiano, avendo trascinato in catene molti Martiri cristiani;

Assistette purtroppo anche, prestandosi a custodire i mantelli di coloro che lo lapidavano, all’assassinio per mano ebraica del primo martire cristiano, Stefano, nato il 5 in Grecia e ucciso a Gerusalemme il 36.

CRISTO ED I PRIMI CRISTIANI.

Secondo il Vangelo di Giovanni, Gesù, invitato a un banchetto di nozze, trasformò l’acqua in vino, venendo incontro ad una richiesta di Maria sua madre (Gv 2, 1-11).

Descrizione.

Con questo primo Atto d’onnipotenza o miracolo d’Amore rivelò la sua natura divina e compì da quel momento altri segni e prodigi.

Il Cristianesimo è una religione che parte dal Cuore e verte ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutta la forza’: ed il prossimo come se stessi (Mc 12,28b-34).

Il Corpo di leggi ebraico – la Tōrāh – può definirsi l’osservanza della Legge a prescindere dal Cuore, sottovalutando il fatto che Dio è Amore: chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui” (1Gv 4,16).

VICE

ONNIPOTENZA ED UMILTA’ DELL’UNICO E VERO DIO IN TRE DIVINE PERSONE.

ONNIPOTENZA ED UMILTA’ DELL’UNICO E VERO DIO IN TRE DIVINE PERSONE.

Abbiamo già mostrato che non è l’Uomo che prova l’esistenza del vero Dio ma Dio-Figlio fattosi Uomo in Gesù Cristo che rivela Se stesso compiendo e facendo compiere in questo mondo visibili Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore che ne connotano la presenza affinché crediamo (Gv 20,30-41) e, credendo, facciamo in modo da far credere anche a chi non crede!

LA LAVANDA DEI PIEDI.

Si ricordi però l’Ultima cena, quando Gesù istituì l’Eucarestia, salutò i dodici apostoli e perdonò chi lo avrebbe tradito.

Nella Rivelazione che Gesù-Cristo fa della Natura divina, e quindi di Se stesso, emerge oltre all’onnipotenza anche l’umiltà assoluta che risalta nell’episodio della Lavanda dei piedi che Egli inginocchiandosi fa agli Apostoli.

La lavanda dei piedi è uno dei massimi gesti d’amore di Dio verso l’Umanità .

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui (GV 3,16-17).

C’è forse un Amore più grande di Questo?

L’EUCARISTIA.

L’eucaristia, o comunione, o santa cena è il sacramento istituito da Gesù durante l’Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte.

Con essa mangiamo il Corpo di Cristo nella Sua inapparente Sostanza (=Transustanziazione).

No, non c’è un Amore più grande di questo: accoglierlo vuol dire ricevere il potere di diventare Figli di Dio ad immagine e somiglianza del Figlio di Dio (cfr.: Gv 1,1-18).

VICE