CHE COS’E’ L’ONNIPOTENZA.

CHE COS’E’ L’ONNIPOTENZA.

 

Cominciamo subito col dire che non siamo noi a provare l’esistenza di Dio ma è Dio stesso, ossia l’Onnipotente, a mostrarsi esistente.

CHE COS’E’ ALLORA L’ONNIPOTENZA?

Si rivela onnipotente, cioè Dio, chi è capace di fare far fare dal nulla (=Creare), mantenere il creato dal nulla (=sostentare) ed eliminare senza lasciar traccia (=annientare) il Creato nel nulla: In sintesi: fare dal nulla, mantenere dal nulla ed eliminare nel nulla la Realtà dell’Esistenza.

E’ QUESTA L’ONNIPOTENZA OVVERO LA MASSIMA POTENZA PROPRIA DI DIO E DI COLORO A CUI DIO LA VUOL PARTECIPARE, CHE SONO I SANTI: QUELLI CIOE’ CHE FANNO I MIRACOLI NEL SUO NOME.

Soltanto Gesù Cristo rivela ad abundantiam di essere onnipotente, di essere cioè capace di fare e di far fare ai Suoi Santi atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore, che, come è noto, sono stati e sono fatti da più di 2000 anni a questa parte nel Nome di Cristo, che così rivela di essere Dio unitamente al Padre (Antico Testamento) al Figlio ed allo Spirito Santo (=Nuovo Testamento).

La vera Religione, quindi, è quella rivelata da Cristo nei Vangeli, quella, vale a dire, cattolica (=universale).

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NASCITA DELLA CHIESA CATTOLICA

NASCITA DELLA CHIESA CATTOLICA

La Chiesa cattolica in embrione nasce con la scelta dei dodici Apostoli da parte di Gesù a seguirlo al fine di rappresentare con il loro numero le dodici tribù di Israele e simbolicamente tutta l’umanità alla quale il suo messaggio era ed è rivolto.

Il 17 ottobre, la Chiesa cattolica celebra la festa liturgica di Sant’Ignazio di Antiochia (nato ad Antiochia il 35 e morto martire in Turchia il 107), vescovo e martire dei primi tempi del cristianesimo. Fu proprio lui il primo santo ad applicare l’aggettivo “cattolico” alla Chiesa fondata da Gesù Cristo, prima che essa si chiamasse in qualsiasi altro modo.

L’origine etimologica di “cattolico” discende dal greco katà olos” che vuol dire totale”.

È così che Cristo ha voluto che fosse la Chiesa, quando ha detto: “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura” (cfr. Mc 16,15).

La frase di Sant’Ignazio di Antiochia in cui appare il termine “cattolico mostra chiaramente il legame tra la natura della Chiesa e la Missione che Dio le ha affidato sulla Terra, che è per l’appunto quella cattolica: Volta ad abbracciare cioè tutto il mondo.

La Chiesa di Cristo dunque è una sola ed è quella CATTOLICA per cui ogni chiesa che pretende di richiamarsi a Cristo fuori dalla Chiesa cattolica è fuori dal mondo e disperde così come, ad esenpio, sta capitando alla Chiesa ortodossa russa che avvalla l’invasione bellica dell’Ucraina da parte della Russia di Putin che pretende di fare una riedizione dell’impero sovietico co progetti che mirano all’occupazione di Roma attraverso l’assoggettamento di tutta l’Europa.

LA TERRA PROMESSA

GEOVA\Dio disse ad Abrahamo, nel mentre questo Suo fedele patriarca mirava il Territorio di di Canaan:

Io darò alla tua progenie questo paese”.

Circa 470 anni più tardi la progenie di Abrahamo, poi moltiplicatasi in milioni di persone, attraversò il Giordano ed entrò in questa Terra promessa da Dio sotto la concreta direttiva di Giosuè.

Per sei anni combatterono contro gli occupanti illegali, i Cananei, prima di poter dividere la terra a sorteggio fra le tribù d’Israele, e non fu prima di quattrocento anni più tardi che il tipico regno d’Israele sotto i re Davide e Salomone si estese per abbracciare tutta la Terra Promessa.

La Terra Promessa è talmente caratteristica da essere unica al mondo: essa è lunga da Nord a Sud e stretta da Est ad Ovest.

In particolare Lungo tutta la costa del Mediterraneo si estende una striscia di fertile pianura, interrotta qua e là da contrafforti che sporgono verso la costa dalla catena di montagne ad Est.

La prominenza più nota è quella del monte Carmelo, che scende perpendicolarmente a precipizio nelle acque del Mediterraneo.

Il Carmelo (il cui nome significa “giardino” o parco fiorito) era famoso per la sua vegetazione lussureggiante, fiori meravigliosi e fitti boschi.

La cresta del Carmelo si protende dal mare in direzione sudest, e da qui la pianura marittima situata a sud del Carmelo va allargandosi finché raggiunge la sua massima ampiezza nella Palestina meridionale.

La parte più settentrionale si chiama il Libano, la cui vetta, coperta di neve durante la maggior parte dell’anno, raggiunge più di 3.000 metri .

Il Libano è famoso per le sue belle foreste di cedri. A sud del Libano la catena è conosciuta col nome di monte Neftali.

Dalle sommità nevose del maestoso Libano al nord possiamo vedere una verde valle collocata dal lato orientale fra le montagne del Libano e dell’Antilibano.

Per quanto sia stretta, questa valle comincia vicino ad Antiochia al nord per estendersi verso il sud, attraversando tutta la Terra Promessa e proseguendo fino al mar Rosso, che ne forma una parte.

Ai piedi del Libano possiamo vedere il fiume Oronte che scorre verso il nord; mentre poco più in basso si vede il fiume Leonte (140 km) che scorre al sud.

Dal monte Hermon hanno origine le 3 sorgenti del fiume Giordano, il quale attraversa prima le acque di Merom e poi scende al di sotto del livello del mare prima di raggiungere il mar di Galilea o Lago di Tiberiade.

La valle rimane sotto il livello del mare fino alla parte centrale del Paese di Edom. Il suo punto più basso è il mar Morto, il cui livello superficiale è 394 metri sotto il livello del mare.

Questa superficie principale della valle è ora asciutta e arida, ma ai tempi biblici era irrigata e molto fertile.

Nella Bibbia quella parte della valle situata fra il mare di Galilea e il mar Rosso viene chiamata l’Araba, mentre la parte che si trova al nord del mar Morto, che ha da 3 a 22 km di larghezza, è quella la parte deserta dove Cristo Gesù digiunò per quaranta giorni e resistette alle speciali tentazioni di Satana il Diavolo.

Riguardando la parte settentrionale della Palestina notiamo verso l’est la catena di montagne dell’Antilibano e il monte Hermon.

Questo monte potrebbe essere quell’alto monte sul quale avvenne la Trasfigurazione di Gesù (Mt 17,1-9)

LA TERRA SANTA.

Se Per Mosè la terra diventa promessa, per Cristo diventa SANTA perché è Dio stesso che nel Figlio si fa carne e scende su quella terra a miracolo mostrare in vista di redimere e salvare onerosamente l’umanità divenuta ormai schiava di satana come cane al guinzaglio.

La Terra promessa allora per Cristo si fa Terra Santa…Cielo promesso e Resurrezione finale in Dio, in quanto vedremo Dio come Dio si vede in Sé ( Gv 1,18)

GEOGRAFIA E STORIA SIMBOLICAMENTE TEOLOGICA DELLA TERRA SANTA.

IL LAGO DI TIBERIADE.

Il lago di Tiberiade è situato a 213 metri sotto il livello del mare, ha una profondità massima di 43 metri (4 PIU’ 3=7):

Si tratta del lago d’acqua dolce più grande della Terra Santa, pieno di molte varietà di pesci, superato per dimensioni solo dal “Mar Morto”, che è in realtà un lago d’acqua salata, privo di ogni forma di vita: qualcosa di accostabile al fuoco dell’inferno:

Se, infatti, i pesci viventi e guizzanti contenuti nel Giordano si lasciano trascinare fino a cadere in questo mar morto o mare della morte, ove alla fine del suo corso, il Giordano versandosi termina, rimangono come fulminati

DA PESCATORI DI PESCI A PESCATORI D’UOMINI.

Vicino al lago di Tiberiade sono state rinvenute le rovine di Betsaida o Betseda, che vuol dire “casa della pesca o del pescatore“:

Durante la sua esistenza al tempo di Gesù era una piccola città di pescatori nominata dai Vangeli e visitata da Gesù stesso..

Ma è proprio dalle cose piccole ossia da quei poveri pescatori di pesci d’acqua dolce trasformati da Gesù in pescatori di uomini (Mt 4,18-22),che dipenderà il diffondersi del Cristianesimo nel mondo.. per i nuovi Cieli e nuova Terra di una nuove Creazione ove avrà stabile dimora la Giustizia divina (Mt 4,18-22)

Ritornando a Betsaida di essa si persero le tracce fino ai nostri tempi fintanto che un team di esperti archeologi ebrei non ne scoprì i ruderi al confine con la Galilea, a Nord del lago di Tiberiade confermando i racconti dei Vangeli.

IL TRIANGOLO EVANGELICO E GLI ATTI D’ONNIPOTENZA DIVINA DEI MIRACOLI D’AMORE.

Il Nuovo Testamento riporta che Nell’altopiano di Galilea le città ebraiche di Betsaida, Cafarnao e Corazin formavano una sorta di triangolo evangelico proprio perchè in esse il Signore Gesù aveva rivelato la Sua Parola nonché compiuto e fatto compiere la maggior parte dei Suoi miracoli d’Amore: ciononostante però i maggiorenti ebrei di queste città, scribi, sacerdoti e farisei, NON SI ERANO VOLUTI CONVERTIRE (vedasi su questo anche il prologo del vangelo di San Giovanni: 1,11).

COSA SONO I MIRACOLI D’AMORE FATTI E FATTI FARE DA GESU’ AI SUOI DISCEPOLI?

I miracoli D’Amore verso il Prossimo che Gesù fa e fa fare ai Suoi Discepoli sulla Terra sono degli Atti di onnipotenza che sono propri Di Dio e ne connotano la Divinità.

Essi sono costituiti dal fare dal nulla, sostenere dal nulla ed eliminare nel nulla la realta’ dell’Esistenza: Non c’è una potenza d’Amore più grande di questa, detta, appunto: onnipotenza!

Ora, storicamente non è mai risultato che qualsiasi altro appartenente ad una Chiesa diversa da quella cattolica abbia mai fatto un qualsivoglia Miracolo..; nel mentre innumerevoli sono gli atti d’onnipotenza dei miracoli che i santi di Cristo hanno fatto e continuano a fare da Cristo in poi fino ad ora!

Gesù quindi prosegue l’Opera del Padre e lascia al Mondo lo Spirito Santo affinché attraverso i Suoi Santi Discepoli si completi il Progetto di redenzione salvifica del Genere umano e dell’Universo, operando i Discepoli nel Nome di Cristo attraverso i Suoi miracoli d’Amore.

Per questo Gesù esultando nello Spirito Santo, esclama:

«Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.

Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.

Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

Il Significato della Terra santa è, quindi, per i Cristiani, molto importante, principalmente perché è il luogo in cui nacque, predicò, fu crocifisso risorse ed ascese al Cielo Gesù:

E’ Lui, infatti, che mediante lo Spirito Santo rivela Dio in Se stesso e nel Padre.

Secondo la narrazione dei due vangeli di Matteo e Luca, raccolta dalla successiva tradizione cristiana, il luogo di nascita di Gesù è Betlemme (in ebraico: בֵּיִת לֶחֶם?, Beit Leḥem, “casa del pane”), che di trova in Giudea (M t2,1; Lc 2,4-7[1]).

A Betlemme, nella Basilica della Natività c’è una stella d’argento, su cui è incisa la scritta: “Quì dalla Vergine Maria è nato Cristo Gesù”.

A Nazareth in Galilea è il luogo dove ha trascorso l’infanzia e la giovinezza, per cui Gli venne attribuito il titolo di NAZARENO.

Durante la sua vita pubblica invece la sua residenza più frequente era probabilmente a Cafarnao (Mt 4,13[2] etc).

i principali luoghi santi per i cristiani sono, quindi:

Gerusalemme, che è il luogo di alcune predicazioni di Gesù, ma è soprattutto il luogo dell’Ultima Cena, e, quindi, dell’istituzione dell’Eucaristia; inoltre, Gesù venne crocifisso su un colle vicino a Gerusalemme, il Calvario o Golgota, ma al terzo giorno risuscitò, annullando la morte per sempre.

Gesù conferì così , come si suol dire, il “marchio di fabbrica” ai nuovi cristiani, perché, se la morte è entrata nel mondo con il peccato (), essa è stata abolita dalla Sua resurrezione che annienta il peccato.

Se l’acqua fluente e chiara simboleggia la purità, i pesci guizzanti e variopinti fanno pensare ad una vita sana e felice…. Poi cè Il lago di Tiberiade, pieno di ogni sorta di pesci buoni da mangiare.

Infine TRE dei discepoli di Gesù… erano pescatori che lasciarono la pesca quando Gesù li fece pescatori d’uomini.

Nel cuore della notte Gesù apparve ai discepoli, camminando sulle acque del lago (Giovanni 6,16-21).

Il lago rappresentava il luogo di lavoro dei pescatori tra i quali Gesù scelse alcuni dei suoi apostoli: Pietro, Andrea, suo fratello Giacomo e suo fratello Giovanni – questi ultimi figli di Zebedeo – furono chiamati da Gesù mentre sulla riva del lago riassettavano le reti, e immediatamente lasciarono tutto e lo seguirono (Lc1-11 15):

Il Lago di Tiberiade vedrà anche un’apparizione pasquale di Gesù risuscitato che, dalla riva, suggerisce ai discepoli estenuati per la notte passata senza pescar nulla, che calino la rete dalla parte destra della barca e li troveranno: e lì hanno trovato una quantità di pesci che quasi le reti si spezzavano!

I Vangeli nominano questo lago varie volte.

In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.

Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva.

A quel punto lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» Allora si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?»(Mc 4, 35-41).

Costui è Dio!

In un’altra circostanza dopo aver finito di mangiare, Gesù chiede per 3 volte a Pietro se lo ama, e ad ogni risposta affermativa di Pietro Gesù risponde con la frase “pasci le mie pecorelle“.

Questo dialogo indubbiamente viene considerato come il momento in cui Gesù affida a Pietro la Chiesa (Gv 21,1-198), ed è analogo a quello in cui Gesù dice sempre a Pietro: “Tu sei Pietro e su questa “pietra” edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa” (Matteo 16,13-20).

Quindi, l’unica vera Chiesa di Cristo è quella cattolica. Ne discende che finché sussistono nel mondo fuori della Chiesa cattolica più chiese che si richiamano a Cristo, il progetto di Redenzione salvifica di Dio procede lentamente per scarsa fede dei Cristiani che NON crescono in santità imitando Cristo. Ivi compresi quelli, purtroppo, che pur fanno parte della Chiesa cattolica.

In nessuna altra chiesa, infatti, se non in quella cattolica, “ortodossa russa”, né “evangelica”, né “’protestante” sono mai avvenuti quegli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore che visibilmente Cristo fa e fa fare ai Suoi Santi rendendoli partecipi della Divinità.

Non c’è altra Chiesa, quindi, che quella di Cristo, fondata da Cristo sulla Pietra di Pietro (CEFA…) e sotto il manto di Maria; essa è la Chiesa cattolica.

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COME DIO CI PARLA.

COME DIO CI PARLA.

Finché il Figlio unigenito di Dio non si è reso presente sulla Terra incarnandosi e nascendo dalla vergine Madre Maria, Egli per parlare agli uomini si avvaleva dei profeti, i quali non solo comunicavano agli uomini il Pensiero divino ma operavano pure nel Suo Nome degli Atti d’onnipotenza chiamati Miracoli d’Amore, che sono propri di Dio e ne connotano l’esistenza certissima.

Nell’ambito di questo periodo della Storia del Mondo chiamato Testamento antico, vari Profeti avevano profetato circa la venuta sulla Terra del Profeta dei profeti, della Persona divina cioè del Figlio unigenito di Dio, che facendosi anche uomo avrebbe redento l’umanità dai suoi peccati mortali commessi su istigazione di satana, il maligno: nemico eterno di Dio e dell’Uomo.

L’unigenito Figlio avrebbe riportato l’Umanità, dopo averla redenta a caro prezzo (=passione e morte per crocifissione), più vicina di prima al trono di Dio (=Salvezza) da dove l’umanità era caduta per aver liberamente lasciato Dio per ascoltare satana, il serpente.

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DIO, L’UOMO E SATANA.

  • DIO, L’UOMO E SATANA.

  • Dio è Colui che è capace di onnipotenza ovvero di fare dal nulla (:creare Gn1,1-24), mantenere dal nulla (:sostentare) ed eliminare nel nulla (: annientare) la realtà creata dell’esistenza.

  • Dio, che etimologicamente significa “Luce, Cielo”, non solo è capace di onnipotenza, ossia di compiere miracoli d’Amore ma è capace pure di farli compiere anche ai Suoi santi discepoli: come è obiettivamente constatabile a tutti nella religione cristiano-cattolica.

Nulla è impossibile a Dio! (Lc1,37) che è anche Amore (1Gv4,7-16).

Nessuna Religione ha come quella cristiana un Dio onnipotente, capace cioè di fare e far fare Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore.

Nel mondo ci sono, secondo le ultime statistiche, più di 10.000 religioni: ebraismo, musulmanesimo, spiritismo, religioni africane, scuole taoiste, religioni etniche minori e tante altre….

Nessuna di queste però come quella cristiano\cattolica professa un Dio che è capace di fare e di far fare ai Suoi discepoli atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore.

Dunque nessuna di queste è una Religione rivelata dall’Onnipotente, salvo quella Cristiano\cattolica, di cui abbiamo detto.

LA CONOSCENZA UMANA.

Dio ha creato gli esseri umani a Sua immagine e somiglianza per renderli felici come Lui, senza però tenerli legati a Se contro la loro volontà (cfr.: i primi 3 capitoli della Genesi).

Purtroppo però essi, ingannati e sedotti da satana persero la loro similitudine con Dio e, per conseguenza, l’immortalità corporea e gli altri doni di grazia, passando dal Paradiso originario dell’Eden in questo mondo senza Eden, crocifisso e mortale.

Con la caduta dall’Eden e con la perdita dell’immortalità, l’umanità perse pure la scienza infusa che è la capacità umana della conoscenza immediata della realtà.

Non solo ma in conseguenza del peccato originale si fece connaturata all’umanità una certa inclinazione a peccare ovvero a separarsi da Dio col peccato che ancora oggi ritarda il progetto di divinizzazione salvifica di Dio sull’Uomo.

Il peccato originale ha colpito infatti la Natura umana, e quindi, tutti gli esseri umani con la sola eccezione dell’immacolata sempre Vergine Maria.   

                          LA TENTAZIONE.

L’unitrino Dio ha creato l’Umanità a Sua immagine e somiglianza rendendola immortale e felice come Lui ed indicando pure la Via che conduce a Lui per libera scelta umana.

Con la caduta dall’Eden però l’umanità perse molto della sua similitudine con Dio così come era stata fatta dall’Onnipotente nell’Eden.

Questa situazione di piccolezza e povertà rese ignorante l’umanità abbassando così la soglia della sua responsabilità.

Ciò rese inutile ogni intervento sproporzionato di satana sull’uomo per l’intervento vigile dell’Angelo custode.

Si va all’inferno quindi prima coll’anima e poi, alla fine del mondo, col corpo risorto se si lascia questo mondo impenitenti di peccato mortale conosciuto e praticato come tale.

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GIUDA, IL MALIGNO E DINTORNI

      1. GIUDA, IL MALIGNO E DINTORNI

Sappiamo che l’umanità della Genesi perse l’immortalità e cadde dall’Eden in questo mondo senza Eden oltre che crocifisso e mortale per aver voluto ascoltare satana separandosi da Dio.(cfr.: Genesi. Capitoli : 1, 2 e 3).

Non solo ma oltre ad aver perso l’immortalità corporea, la scienza infusa e tutti gli altri doni o grazie di Dio, l’umanità contrasse quell’inclinazione a peccare discendente dal peccato originale che ferì la natura umana e quindi ogni essere umano rendendolo incline a peccare, vale a dire a dividersi da Dio facendo il male.

Si andava formando così una società in cui ciascun uomo era “homo homimi lupus”: sempre più vicino a satana e sempre più lontano da Dio.

Soltanto la Natura umana di Maria, la Madre di Dio, e quella umana del Figlio di Dio fattosi uomo sono esenti da qualsiasi innata inclinazione a peccare discendente dal peccato originale.

Subito dopo aver accennato all’esempio di umiltà che Egli, pur essendo Dio, aveva dato lavando i piedi ai suoi apostoli, Gesù comincia a parlare del caso di Giuda. Giovanni ci riferisce, al riguardo, che Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà» (Gv13,21).

Possiamo quindi supporre che Giovanni, ripensando all’evento, abbia dato alla risposta una evidenza che essa per i presenti, sul momento, non aveva. Il versetto 18 ci mette sulla giusta traccia.

Qui Gesù dice: «Deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane, ha alzato contro di me il suo calcagno» (cfr. Salmi, 41, 10; 55, 14).

Successivamente tali parole diventano totalmente trasparenti; si rende chiaro che la Scrittura descrive veramente il suo cammino – ma sul momento rimane l’enigma. Inizialmente se ne arguisce soltanto che colui che tradirà Gesù è uno dei commensali; diventa evidente che il Signore deve subire sino alla fine e fin nei particolari il destino di sofferenza del giusto, un destino che appare in molteplici modi soprattutto nei Salmi.

Gesù deve sperimentare l’incomprensione, l’infedeltà fino all’interno del cerchio più intimo degli amici e così «compiere la Profezie della Scrittura».

La rottura dell’amicizia giunge fin nella comunità sacramentale della Chiesa, dove sempre di nuovo ci sono persone che prendono «il suo pane» e lo tradiscono.

La sofferenza di Gesù, la sua agonia, perdura sino alla fine del mondo, ha scritto Pascal in base a tali considerazioni (cfr. Pensieri, VII, 553).

Gesù in quell’ora si è caricato del tradimento di tutti i tempi, della sofferenza che viene in ogni tempo dall’essere traditi, sopportando così fino in fondo le miserie della storia.

«Allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui» (13, 27). Ciò che a Giuda è accaduto per Giovanni non è più psicologicamente spiegabile. È finito sotto il dominio di qualcun altro: chi rompe l’amicizia con Gesù, chi si scrolla di dosso il suo «dolce giogo», non giunge alla libertà, non diventa libero, ma diventa invece schiavo di altre potenze – o piuttosto: il fatto che egli tradisce questa amicizia deriva ormai dall’intervento di un altro potere, al quale si è aperto: il potere maligno di satana: il nemico irriducibile per libera scelta di Dio e dell’Uomo.

Tuttavia, la luce che, provenendo da Gesù, era caduta nell’anima di Giuda, non si era spenta del tutto. C’è un primo passo verso la conversione: «Ho peccato», dice ai suoi committenti. Cerca di salvare Gesù e ridà il denaro (cfr. Matteo, 27, 3 ss). Tutto ciò che di puro e di grande aveva ricevuto da Gesù, rimaneva iscritto nella sua anima — non poteva dimenticarlo.

Ma ormai aveva scelto liberamente la menzogna sapendo che Gesù è la Verità e commettendo quel peccato mortale irreversibile che Gesù chiama “bestemmia contro lo Spirito Santo ovvero contro la Verità conosciuta e rigettata per accogliere la menzogna.

«Giuda perciò, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte» (Gv13, 30).
Giuda esce fuori -in un senso più profondo-. Entra nella notte, va via dalla luce verso il buio; il «potere delle tenebre» lo ha afferrato
per non lasciarlo più (cfr. Giovanni, 3, 19-20; Luca, 22, 53).

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IL MIRACOLO D’AMORE DELLA NUOVA EVA, MARIA E DEL NUOVO ADAMO, GESU’.

IL MIRACOLO D’AMORE DELLA NUOVA EVA, MARIA E DEL NUOVO ADAMO, GESU’.

L’immagine di Maria che schiaccia la testa al serpente è una delle più interessanti della Bibbia per l’immediata comprensione del suo significato allegorico.

Maria, infatti, quale nuova Eva, è dotata di una natura umana esente da ogni innata inclinazione a peccare discendente dal peccato originale, ed è l’unica e sola quindi che può schiacciare la testa del serpente, l’UNICA, cioè, che può sconfiggere totalmente satana generando, ma restando sempre vergine, l’uomo-Dio Figlio di Dio Gesù Cristo per la redenzione salvifica del genere umano.

Il serpente rappresenta il maligno, il demonio, che ci ha portati al peccato originale e alle sue nefaste conseguenze, da cui Lei, nuova Eva e Madre del Redentore, è nata immune e collabora col Figlio alla Redenzione salvifica dell’Umanità:

fatto questo di portata onnipotente da non confondere con la concezione virginale di Gesù, la quale è opera tutta diretta di Dio\Spirito Santo, senza alcun apporto umano a parte il consenso consapevole della sempre vergine Madre Maria (Lc 1,26-38).

E’ interessante a questo proposito la testimonianza dell’esorcista Gabriele Amorth (1925-2016) che dice: «Anni addietro un mio amico bresciano, don Faustino Negrini, morto alcuni anni fa, mentre esercitava il ministero d’esorcista presso il piccolo santuario della Stella, mi raccontava come costrinse il demonio a fargli l’apologia della Madonna. Gli chiese: “Perché hai tanto terrore quando nomino la Vergine Maria?”.

Si sentì rispondere, per mezzo dell’indemoniata: “Perché è la creatura più umile di tutte e io sono il più superbo; è la più obbediente e io sono il più ribelle (a Dio); è la più pura e io sono il più sozzo”.

QUANDO IL DIAVOLO HA PAURA.

Ricordandosi di questo episodio, Scrive AMORT: nel 1991, mentre esorcizzavo un indemoniato, ho ripetuto al demonio le parole dette in onore di Maria e gli ho ingiunto (senza avere la più pallida idea di quello che mi sarebbe stato risposto):

La Vergine Immacolata è stata elogiata per tre virtù. Tu ora mi devi dire quale è la quarta virtù, per cui tu ne hai tanta paura”. Subito mi sono sentito rispondere.

È la sola creatura che mi può vincere interamente, perché non è mai stata sfiorata dalla più piccola ombra di peccato”».

SAN BERNARDO.

Anche san Bernardo non esita ad esprimere questi concetti con un’affermazione decisa, che ha ispirato la preghiera di Dante alla Vergine: «Veneriamo Maria con tutto l’impeto del nostro cuore, dei nostri affetti, dei nostri desideri.

Così vuole Colui che stabilì che noi ricevessimo tutto per mezzo di Maria» che ci ha portato il Redentore

La devozione a Maria è così intensa proprio perché, per noi umani, Lei, l’Immacolata, rappresenta la speranza della liberazione dal peccato originale. Con la sua presenza, Maria intercede per noi presso Dio e presso Suo Figlio.

La sua umanità ce la fa sentire vicina e familiare. È una giovane donna nata fra i monti della Bassa Galilea, sposa di Giuseppe. Per volere divino, diventa madre.

Maria è una persona eccezionale in cui Dio ha trovato la piena disponibilità per la realizzazione del suo piano di salvezza. Perché Lui non elargisce i Suoi doni a chiunque, ma a persone fuori dal comune, alle quali può affidare delle missioni da svolgere.

A Maria ha affidato la più importante, quella di dare alla luce Suo Figlio. Il Signore ha colmato di grazie la Vergine Maria, rendendo possibile a noi di ricevere, attraverso di Lei, la grazia della Redenzione.

Il serpente, invece, creatura silenziosa e misteriosa, è simbolo sia del maligno che di tutte le nostre paure.

La paura è un’azione demoniaca che impedisce all’uomo di andare avanti, di superare i propri limiti, di rendere l’impossibile possibile.

L’uomo dovrebbe solo essere timorato di Dio, che è un dono ben diverso dall’aver paura di Dio.

Satana, invece, nella sua sconfinata superbia, vuole che abbiamo paura di lui per tenerci schiavi del peccato.

NEL CIELO.

«Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap 12, 1).

Il Cielo rappresenta l’infinito di Dio; il segno grandioso è Maria la piena di Grazia divina, la Madre di Dio, che viene descritta come la Donna tutta Luce solare che ha posto sotto i suoi piedi – ovvero vinto e superato – la semioscurità della luna.

Ella ha sulla testa una corona di dodici stelle simboleggianti le dodici tribù di Israele ovvero i dodici Apostoli dai quali il Cristianesimo si è diffuso e coprirà tutta la Terra.

Abbiamo dunque una Regina MARIA che è Madre di Gesù Cristo che è Dio, che è stata scelta per stare con noi e con noi sconfiggere le opere del male, lavorando costantemente per far trionfare il Bene e quindi Dio e l’uomo, creato da Dio per essere a sua immagine e somiglianza.

Il suo sguardo purissimo è rivolto sempre al suo Creatore che loda in continuazione.

La sua umiltà le consente di regnare, insieme a suo Figlio, su tutto e tutti senza possedere nulla, nel più perfetto distacco.

Ella può dispensare grazie di intercessione e può essere un esempio per ogni uomo che punta alla perfezione spirituale, in unione con Gesù Cristo.

Nel 2012 Papa Benedetto XVI aveva spiegato che la Madonna esercita la sua regalità “Vegliando su di noi, suoi figli: i figli che si rivolgono a Lei nella preghiera, per ringraziarla o per chiedere la sua materna protezione e il suo celeste aiuto, dopo forse aver smarrito la strada, oppressi dal dolore o dall’angoscia per le tristi e travagliate vicissitudini della vita.”

Maria non è una Regina che si mette al posto del Re. Lei è la Madre. C’è il Re, che è Cristo, che governa la storia, e la Madre che ha un’influenza sul Figlio, lo conosce, sa come prenderlo, lo sa convincere e governa in questo modo (Gv 2,1-11 2) .

I TRE COMPITI FONDAMENTALI DELLA VERGINE MARIA

La sua regalità è un esempio di UMILTÁ. Lei ci insegna l’umiltà perché è la prima ad essere l’umile serva del Signore. Intercede per noi. Sta presso il Figlio, opera per noi e non chiede per noi solo le cose grandi, ma anche quelle piccole e quelle che forse non avremmo il coraggio di chiedere a Gesù, come il perdono dei peccati, la vita eterna, il dono dello Spirito Santo.

A Maria possiamo chiedere questo, ma anche le cose più piccole, perché Lei intercede per noi, anche quando abbiamo una difficoltà in famiglia, quando ci sentiamo tristi, quando desideriamo un po’ di gioia ecc.

Come Regina ci vuole fare il dono più grande! Ogni Santo ha i suoi carismi da condividere con noi; il carisma centrale di Maria è che Lei sa amare Gesù Cristo. Se noi impariamo ad amare Gesù Cristo, è la svolta della nostra vita e Lei ci fa questo regalo, se glielo chiediamo.

Facciamo in modo, attraverso le nostre preghiere colme di fiducia e attraverso le nostre opere piccole ma concrete, di far trionfare il Re e la Regina nei nostri cuori, per diffondere nel mondo quella Luce che ha smarrito, la gioia dell’Amore gratuito e la bellezza del donarsi per Dio.

Concludendo, possiamo fare nostra questa breve preghiera alla Regina del Cielo e della terra:

«Dal Trono di clemenza,

dove siedi Regina,

volgi, o Maria,

il tuo sguardo pietoso

su di noi, sulle nostre famiglie,

sull’Italia, sull’Europa, sul mondo.

Amen».

Tratto da: MARIA INCORONATA REGINA DEGLI ANGELI E DEI SANTI di Sr. M. Elisabetta Pezzutti icms

VICE

COME SARA’ ALLA FINE DEI TEMPI IL CORPO UMANO DELLA RESURREZIONE DAI MORTI.

  • COME SARA’ ALLA FINE DEI TEMPI IL CORPO UMANO DELLA RESURREZIONE DAI MORTI.

  • IL Risorto non appena risorse non si limitò a brevi ed eteree apparizioni perché non si trattava di semplici apparizioni ma di presenze reali.

  • Il Corpo umano di Gesù di prima della Sua Resurrezione era un Corpo mortale come quello di tutti gli esseri umani di questo mondo, anche se senza alcuna inclinazione a peccare discendente dal peccato originale così come quello di Maria Sua Madre.

  • Gesù risorto per quanto concerne l’aspetto identitario è sempre lo stesso Gesù di prima della morte perché ne porta tutti i segni della Passione ().

  • Per quanto invece riguarda il corpo della resurrezione, esso non è più mortale ma immortale .

  • Il corpo della resurrezione infatti è un corpo umano di nuova Creazione che è come quello della prima umanità, di Adamo ed Eva cioè in era precedente al peccato originale che determinò la loro caduta dall’EDEN in questo mondo senza EDEN, crocifisso e mortale.

  • Gesù risorto prima di ascendere al Cielo col nuovo Corpo umano rimase per 40 giorni sulla terra con i Suoi Discepoli allo scopo di meglio perfezionare la loro e la nostra conoscenza sul Regno di Dio (At 1,3).

  • Come sarà allora il nostro Corpo umano quando alla fine dei tempi risorgerà?

  • Sarà rifatto ad immagine e somiglianza di quello di Cristo morto, risorto ed asceso al Padre..

  • Molto numerosi sono stati gli Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore compiuti o fatti compiere nel Suo Nome da Gesù ai Suoi Discepoli mentre ancora Egli viveva sulla Terra prima della Sua Ascensione al Padre (Mc 16,19-20) .

  • Scrive infatti l’Evangelista Giovanni:

  • Molti altri Segni miracolosi fece Gesù in presenza dei suoi discepoli che non sono stati scritti in questo libro. Quelli che sono stati scritti, lo sono stati perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la Vita nel Suo Nome (GV 20,30-31): abbiate cioè la Vita che vive Gesù che è Dio ossia la Vita eterna di Dio, il Suo Regno .

  • Uno degli Atti d’Onnipotenza o Miracoli d’Amore di Gesù per noi cruciale è quello della Sua resurrezione dai morti per non più morire che, oltre alla descrizione evangelica, trova ulteriori variegate conferme concrete anche in questo mondo.

  • Lungo lo scorrere dei secoli infatti e fino alla fine di questo mondo per quello della nuova Creazione, i Cristiani a certi livelli di santità, possono fin da quà vedere l’Aldilà, sperimentando la presenza del Signore risorto, degli Angeli e dei Santi oltre che fare Miracoli d’Amore nel Nome di Cristo Gesù Signore (Gv 14,12-14 .

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I CAVALIERI DELL’APOCALISSE

  • SATANA ED IL QUINTO CAVALIERE DELL’APOCALISSE: V. PUTIN CAPO DELLA FEDERAZIONE RUSSA ED EX CAPO DEL KGB COMUNISTA DELL’EX URSS.

  • Vero è che, senza il libero assenso umano, non c’è responsabilità di peccato, ma non bisogna mai dimenticare anche se satana ha cambiato tattica – che la tentazione parte sempre da lui pur se egli – dandosi per morto cerca di nasconderne provenienza e gravità.

  • di questo mondo al punto tale da essere disposti persino ad uccidere pur di possederle, quando non anche a far sorgere guerre sanguinose come purtroppo è avvenuto nel secolo scorso con Hitler, Mussolini, Stalin e Mao Zedong, i 4 cavalieri dell’apocalisse e come sta avvenendo ancora attualmente (2022) con l’invasione militare dell’Ucraina da parte del quinto cavaliere dell’apocalisse, il dittatore russo Putin, ex appartenente al KG B comunista dell’U R S S.

  • SATANA i spinge gli esseri umani a concupire le cose

    I CAVALIERI DELL’APOCALISSE

  • Satana insomma si comporta come uno che lancia la pietra e nasconde la mano, ma la sua strategia anti-umana, rimane alla fin fine sempre la sessa: ed è il tentativo di annientare la vita di questo mondo prima che la Parusia finale del Signore risorto possa intervenire per la Resurrezione ed il Giudizio universale.

  • Oggi, con la guerra nucleare il progetto omicidiario di satana è diventato possibile.

  • Oggi, purtroppo, non pochi teologi e guide sacerdotali del popolo cristiano affermano erroneamente o che satana non esiste o, se è esistito, è stato buttato fuori da questo mondo dalla Redenzione di Cristo.

  • Va ricordato invece che satana in quanto principe di questo mondo” è stato si buttato fuori da questo mondo dalla Redenzione del Cristo come il Signore stesso rivela (Gv 12,31), ma la Redenzione, abbisognando anche del coinvolgimento umano, non ha ancora raggiunto la sua pienezza per l’indolenza quando non per l’inerzia umana.

  • Satana, pertanto, verrà buttato fuori da questo mondo poco prima della fine di esso, e quindi, al compimento della Redenzione salvifica del Cristo. (Ap 20,1-15; 2Pt 3, 12-13).

  • Non dimentichiamo comunque che satana nella sua sconfinata superbia non si ferma di fronte a nulla, se tentò persino di sedurre Gesù nel deserto (Mt 4,1-11; Mr 1,12-13; Lc 4,1-13).

  • Se però teniamo presente come si comportò Gesù a nostro esempio, satana batterà presto in ritirata (cfr.: Mt 4,1-11; Mr1,12-13; Lc 4,1-13).

  • E’ invalsa anche proverbialmente l’espressione “povero diavolo” sorta per indicare commiserazione nei confronti di sfortunati e tartassati della vita ai quali non va bene niente e che non sanno più dove sbattere la testa.

  • Espressione quest’ultima però quanto mai infelice perché fa pensare a satana come a uno che non ha influenza alcuna nel contrastare la Storia cristocentrica della Salvezza.

Ma non è così: Questa falsa cultura che induce in errore, se non in peccato, è come una nebbia temibile che comincia leggera ma che riduce poi sempre più la visibilità fino a non farci vedere quasi più ad un palmo del nostro naso: alla stregua di un eclissi prima parziale di sole, che volge a farsi totale.

  • SATANA ED IL NEGAZIONISMO PUTINIANO

  • Si tratta – fuori di metafora – di una conquista tacita del mondo al modo di esistere – o regno – diabolico di satana che è eternamente contrario al Regno di Dio rivelato sulla terra da Gesù-Cristo che oltre che Uomo è Dio.

  • Tale conquista occulta dei valori e della cultura cristiana fa parte quindi precipua del progetto diabolico di satana\lucifero (=gnosi diabolica)

  • Un esempio eclatante di menzogna diabolica che viene sostenuta come Verità è l’invasione militare dell’Ucraina che Putin non solo non chiama “guerra” pur essendo palesemente volta e diretta non contro il regime politico ucraino ma contro il popolo ucraino stesso…di cui si mira all’annientamento totale così come Hitler col Popolo ebreo…..

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I CRISTIANI CHI DICONO OGGI CHE GESU’ SIA?

I CRISTIANI CHI DICONO OGGI CHE GESU’ SIA?

I non-cristiani dicono esattamente quello che dicevano più di 2000 anni fa i non cristiani, e cioè che Gesù sia un grand’Uomo, magari un grande profeta ma non Dio.

Ma i Cristiani cosa dicono oggi di Gesù?!

Dicono che Gesù è Dio: ed è vero!

Ma lo dicono con convinzione, sapendo cioè quello che dicono o lo dicono senza convinzione come Pietro prima maniera ?(Mt 16,13-16)?

TOMMASO: VEDERE E TOCCARE PER CREDERE .

Dopo l’Atto di divina onnipotenza o Miracolo d’Amore della resurrezione di Gesù dai morti, seguito dalla Sua miracolosa permanenza tra i Discepoli per quaranta giorni, e della Sua altrettanto miracolosa ascensione al Padre I DISCEPOLI di allora non potevano non essere convinti che Gesù Cristo è realmente Dio, che sia cioè Amore onnipotente o onnipotenza d’Amore

E lo capirono soprattutto perché si resero conto che i Miracoli d’Amore (Deus caritas est) che Egli faceva e faceva loro fare erano degli atti di divina onnipotenza del tutto al di sopra di ogni umana potenza.

Tommaso, però uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore risorto!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco ferito, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso.

Venne allora miracolosamente Gesù Risorto, a porte chiuse, stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».

Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che pur non avendo visto crederanno (a quelli che hanno visto! ».)

Perché Gesù chiama beati quelli che pur non avendolo visto risorto con i segni della Passione, tuttavia credono che Egli sia realmente morto e risorto ?

Li chiama beati perché hanno ricevuto la grazia di capire che i miracoli che Gesù fa e fa fare nel Suo Nome ai Suoi seguaci altro non sono che degli Atti di onnipotenza la quale consiste nel creare (=fare e far fare dal nulla la realtà dell’esistenza) nel mantenerla in esistenza preservandola dal nulla e nell’eliminarla nel nulla senza lasciarne traccia alcuna :

E’ questa la massima potenza, detta onnipotenza. o Parola di Dio !

LA PAROLA DI GESU’.

La Parola di Gesù che è Dio è quindi Parola onnipotente di Dio che mediante lo Spirito Santo ci rigenera in Santi di Cristo, in altri Cristi rifacendoci immortali sul modello di quella originaria immagine e somiglianza con Dio che, cadendo dall’Eden in questo mondo senza Eden crocifisso e mortale, abbiamo perso e dobbiamo recuperare in vista di una nuova Creazione che Cristo e venuto a preparare redimendoci dal maligno.

La prova provata di tutto questo e costituita dagli innumerevoli Atti d’onnipotenza o miracoli d’amore fatti dai Santi in nome di Cristo come per esempio da San Francesco d’Assisi, San Giovanni Bosco, San Pio da Pietrelcina e da moltissimi altri canonizzati o meno.

CHI E’ IL VERO DIO.

CHI E’ IL VERO DIO.

Dio, detto anche l’ONNIPOTENTE, è Colui che è capace di compiere e\o di far compiere ai Suoi Santi Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore.

-In che consistono gli Atti d’’onnipotenza o Miracoli d’Amore?

Consistono nel fare dal nulla (=creare), nel mantenere il Creato dal nulla e nell’eliminare il Creato nel nulla (=annientare).