LA SEMPITERNITA’ DI DIO.

LA SEMPITERNITA’ DI DIO.

Ancor prima della Predicazione contenuta neii Vahgeli ad opera di Dio-Figlio di Dio e prima ancora della Creazione dell’Universo, il vero unitrino Dio che esiste da sempre era presente nella Persona di Dio-Spirito Santo nel vecchio profeta Simeone e nella vecchia profetessa Anna.

Ecco cosa rivela il Vangelo in proposito:

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.

Il bambino Gesù cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di Lui.

IL REGNO DI DIO SULLA TERRA

IL REGNO DI DIO SULLA TERRA

PREMESSA

Da che mondo è mondo, nessuno mai tranne Gesù Cristo pur dicendosi “Figlio dell’Uomo” (= essere umano: Mt 10,23..etc..etc) ha dichiarato direttamente o indirettamente di essere ancheDio\Figlio di Dio” (Mt 3,17, Mt 17,5; Mr 14,61-62; Gv 5,19-47; Gv 8,24. 28. 58; Gv 13,19; Gv 18,5).

  1. E non solo a parole ma testimoniandolo con l’onnipotenza dei Suoi miracoli d’Amore che Egli ha fatto pubblicamente (Gv 11,43-45; Gv 6,1-14…etc..etc) e fatto fare – anche attualmente – ai Suoi Santi cristiani.

La Religione cattolica è l’unica Religione che si richiama a Cristo e che registra innumerevoli Atti d’Onnipotenza o miracoli d’amore che solo il vero Dio può fare e, nel Suo Nome far fare ai Suoi Santi fin da quando soprattutto Gesù Cristo, che è Dio Figlio di Dio è venuto al mondo a miracolo mostrare

Gli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore testimoniano quindi per la Verità assoluta della Religione cattolica principiata dal primo Papa Pietro (Mt 16,13-20) e proseguita fino a noi ed oltre

Gli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore che solo l’unitrino Dio può fare e, nel Suo Nome, far fare ai Suoi Santi consistono nel fare dal nulla (=creare), mantenere dal nulla ed eliminare nel nulla (=annientare senza lasciar traccia) la realtà dell’esistenza. (cfr.: Gv3,1-8).

Bisogna considerare pertanto che la Religione cattolica è l’unica Religione rivelata dal vero unitrino Dio ed è quella in cui il Cristo, e nel Suo Nome i Santi di Cristo, compiono quegli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore di cui stiamo parlando e che denotano la Divinità del Cristo e la santità di Coloro a cui il Cristo li fa fare (Gv 21,24-25..etc ).

Essa sarà quella che dovrà riempire tutto il mondo prima che il Cristo risorto ritorni nella Sua gloria divina, (Mt 24,14), per far nuove tutte le cose in vista dei nuovi Cieli e nuova Terra della nuova Creazione ove avrà stabile dimora la Giustizia trascendente di Dio (2Pt 3,13; At 4,23-31).

DISCESA E RESURREZIONE DI GESU’ DAGLI INFERI (VANGELO E “COMMENTO)

DISCESA E RESURREZIONE DI GESU’ DAGLI INFERI (VANGELO E “COMMENTO)

VANGELO:

1 Il primo giorno della settimana, mentre stava albeggiando, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro.2 Allora corse verso Simon Pietro e l’altro discepolo che Gesù trattava affettuosamente (=Giovanni), e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo».

3Pietro e l’altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro 4I due correvano assieme, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; 5e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. 6Giunse intanto a nche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra 7 il sudario, che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l’altro discepolo – Giovanni – che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette.

COMMENTO:

COSA CREDETTE PER PRIMO GIOVANNI, IL PIU’ GIOVANE DEGLI APOSTOLI?

Il primo tra i Discepoli a credere che Gesù non era stato “rubato” dalla tomba rimasta vuota ma che era effettivamente risorto dai morti pur senza averlo visto ancora realmente risorto, fu Giovanni.

Gesù aveva in effetti più volte predetto ai Discepoli poco prima di essere tradito da Giuda e venire crocifisso che sarebbe morto e risorto il terzo giorno, ma nessuno, tranne Giovanni Lo aveva preso in parola.

Fu dunque Giovanni il più giovane degli Apostoli che credette al gran Miracolo dell’autoresurrezione di Gesù dai morti già per la presenza all’interno della tomba vuota del telo sindonico, delle bende che ne avevano avvolto il cadavere e del sudario che ne aveva ricoperto il capo:

d’altra parte, chi ruba un cadavere non pensa a spogliarlo dal telo sindonico, dalle bende e dal sudario, prima di portarlo via..

VANGELO:

9 I Gli altri Discepoli invece non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva morire, scendere agli inferi e risuscitare dai morti. 10 I discepoli quindi se ne tornarono a casa più tristi di prima.

COMMENTO:

L’espressione Discesa di Gesù agli inferi” indica la solidarietà profonda con cui Cristo volle unirsi, attraverso il sacrificio della Passione e della Croce al destino comune a tutti gli Esseri umani.

Essa è l’estensione dell’opera di redenzione salvifica a tutte le generazioni passate e future.

Gli inferi non sono l’inferno, che è la condizione definitiva del peccatore, segnata dalla sofferenza, ma indicano quello che l’antico Testamento palesa come il soggiorno delle anime di coloro che hanno lasciato questo mondo: in ebraico sheol, in greco: hádes (cfr.: Atti 2,31 ).

Questa parola della discesa del Signore agli Inferi vuol soprattutto dire che anche il passato è raggiunto da Gesù, che l’efficacia della Redenzione non comincia nell’anno zero o trenta, ma va anche al passato, abbraccia il passato, tutti gli uomini di tutti i tempi. I Padri dicono, con un’immagine molto bella, che Gesù prende per mano Adamo ed Eva, cioè l’umanità, e la guida avanti, la guida in alto. E crea così l’accesso a Dio, perché l’uomo, di per sé, non può arrivare fino all’altezza di Dio.

Gesù stesso, essendo uomo, prendendo in mano l’uomo, apre l’accesso, apre cosa? La realtà che noi chiamiamo Cielo. Quindi questa discesa agli Inferi, cioè nelle profondità dell’essere umano, nelle profondità del passato dell’umanità, è una parte essenziale della missione di Gesù, della sua missione di Redentore e non si applica a noi.

La nostra vita è diversa, noi siamo già redenti dal Signore e noi arriviamo davanti al volto del Giudice, dopo la nostra morte, sotto lo sguardo di Gesù, e questo sguardo da una parte sarà purificante: penso che tutti noi, in maggiore o minore misura, avremo bisogno di purificazione. Lo sguardo di Gesù ci purifica e poi ci rende capaci di vivere con Dio, di vivere con i Santi, di vivere soprattutto in comunione con i nostri cari che ci hanno preceduto. (Giovanni Paolo Secondo)

VANGELO

Gesù appare risorto a Maria Maddalena nativa di Magdala.

Magdala, in ebraico מגדל Migdal, che significa torre è una piccola cittadina israelianaa posta sulla sponda occidentale del lago di Tiberiade, detto anche di Genezaret..

11 Maria Maddalena nativa di Magdala , invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno al capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?»

Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto». 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. 15Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse il giardiniere, gli disse: «Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che vuol dire: «Maestro mio!»17Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». 18Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore e che egli le aveva detto queste cose.

COMMENTO

Sia gli angeli del Cielo, sia Gesù risorto ma non ancora riconosciuto chiedono a Marria di Magdala perché piange…ed in realtà non c’è da piangere ma da impazzire dalla gioia perchè Gesù è morto e risorto non per Lui ma per noi:

affinché cioè noi potessimo morire e risorgere redenti per Lui.

Significativo inoltre è il fatto che Maria riconosce Gesù quando Gesù chiama Maria per nome: segno della reciproca interiorizzazione dell’Umanità redenta in Dio e di Dio nell’Umanità redenta.

E’ in quest’ottica anche che Gesù chiama Fratelli i Suoi Discepoli!

VANGELO

19 La sera di quello stesso giorno (NDR.: il nuovo giorno della resurrezione di Gesù: la Domenica, il giorno del Dominus=Signore ), mentre le porte del luogo in cui si trovavano i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei, Gesù risorto venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20E detto questo mostrò loro le mani perforate dai segni dei chiodi ed il costato trapassato dal colpo di lancia.

I discepoli dunque, veduto il Signore risorto, si rallegrarono. 21Allora {Gesù} disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». 22Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti». 24Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».

26Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» 27Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente»  28Tommaso gli rispose: «Signore mio e Dio mio!» 9Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che, pur non avendo visto, hanno creduto 30Ora Gesù fece in presenza dei {suoi} discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31ma questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

COMMENTO.

GESU’, dunque, il Figlio di Dio che è Dio uguale al Padre ed allo Spirito si è incarnato facendosi Uomo e nascendo miracolosamente dalla sempre vergine Madre Maria.

Quindi Gesù è MORTO discendendo con l’Anima agli inferi ed è infine RISORTO per noi cristiani e per tutti quelli che da Adamo ed Eva in poi non hanno lasciato questo mondo impenitenti di peccato mortale conosciuto come tale.

COME DIO SI RIVELA PRESENTE IN QUESTO MONDO E PERCHE’

COME DIO SI RIVELA PRESENTE IN QUESTO MONDO E PERCHE’

Va subito precisato che rimangono del tutto sterili quelle “dimostrazioni umane dell’esistenza di Dio” che – prima di Cristo si sono susseguite lungo il corso dei secoli, anche se esse dovessero provenire dai più grandi filosofi dell’Antichità come Platone (427-347 a C) od Aristotele (384-322 a. C.).

Non è infatti l’Uomo che rivela Dio, ma Dio che si rivela all’Uomo. Vediamo come e perché.

Si attribuisca pure alla Scienza la validità che le compete, ma non possiamo sottacere che i Miracoli d’Amore ossia gli Atti di onnipotenza che la scienza non può fare esistono realmente.

Vediamo allora che cos’è l’onnipotenza e Chi è capace di compiere Atti d’onnipotenza?

L’onnipotenza – o Miracolo d’Amore.

Si attribuisca pure alla Scienza la validità che le compete, ma non possiamo sottacere che i Miracoli d’Amore ossia gli Atti di onnipotenza che la scienza non può fare esistono realmente.

Vediamo allora che cos’è l’onnipotenza e Chi è capace di compiere Atti d’onnipotenza?

L’onnipotenza – o Miracolo d’Amore.

Si attribuisca pure alla Scienza la validità che le compete, ma non possiamo sottacere che i Miracoli d’Amore ossia gli Atti di onnipotenza che la scienza non può fare esistono realmente.

Vediamo allora che cos’è l’onnipotenza e Chi è capace di compiere o di far compiere Atti d’onnipotenza, perché quegli è Dio.

L’onnipotenza – o Miracolo d’Amore è un fare benefico che fa e fa fare dal nulla (=crea), mantiene dal nulla (=sostenta) ed elimina nel nulla (=annienta) la Realtà dell’esistenza.

Solo Chi può fare e nel Suo Nome far fare quanto sopra è capace d’onnipotenza e viene chiamato Dio, la cui origine etimologica antichissima contiene dei significati che attengono alla luminosità ed allo splendore del cielo.

Affermare pertanto da parte di qualche teologo cristiano: “io non sono un miracolista”, se intende con ciò misconoscere i miracoli di Gesù Cristo, è come dire: “mi professo cristiano ma non credo che Gesù Cristo sia Dio”.

Con la Sua amorevole onnipotenza, (=Miracoli d’Amore) in favore degli Esseri umani, ovvero con la Sua Incarnazione, morte ed autoresurrezione dai morti… ed anche con gli altri Suoi innumerevoli Miracoli fatti quand’era vivente sulla Terra e fatti tuttora fare nel Suo Nome ai Suoi Santi, Gesù vuol far indubbiamente capire a chi Lo cerca che Lui è realmente Dio senza se e senza ma.

Ciò però non per fede che viene dopo e riguarda l’ambito etico\morale o sociale della vita terrena, ma per umana conoscenza di come Dio mediante lo Spirito Santo vuol farsi conoscere esistente e presente da chi lo cerca.

PERCHE’ DUNQUE DIO SI RIVELA AL MONDO

Il motivo per cui il vero unitrino Dio in tre divine Persone rivela la Sua esistenza e quella dei Suoi Angeli e dei Suoi Santi è per la cristianizzazione di tutto il mondo che costituisce il presupposto indispensabile per la Venuta gloriosa del Signore Risorto in vista dei nuovi Cieli e nuova Terra della nuova Creazione del mondo dei Salvati che verrà (Mt 25,31-36).

Redimere infatti significa “ricomprare “L’Umanità perdutamente incattivita a causa dell’inclinazione naturale al male discendente dall’accettazione diabolica del peccato originale.

In quanto perciò realmente esistenti, Dio e gli altri esseri trascendenti minori (=Arcangeli, Angeli, Santi…) si rendono talvolta presenti in questo mondo come ad esempio l’Annunciazione dell’Angelo a Maria: Lc 1,26-38; o lil sogno salvifico di San Giuseppe).

Oppure anche attraverso le “locuzioni interiori”, quando si tratta delle ispirazioni dello Spirito Santo che hanno portato alla formazione dellaParola di Dio” e di quella del “Figlio di Dio” contenute nella Scrittura del Testamento antico o in quella del Nuovo.

Si tratta quindi di atti di divina onnipotenza o Miracoli d’Amore che Dio in quanto vero Dio fa o fa fare ai Suoi Santi:Uomini ed Angeli, e che provano la Verità assoluta della Rivelazione cristiano\evangelica

GLI ANTICRISTI DURANTE LA VITA TERRENA DI GESU’.

Gli anticristi più feroci del tempo di Gesù non furono gli Ebrei in quanto Popolo ma furono gli scribi i farisei ed i sacerdoti ebraici, vale a dire il potere teocratico di allora.

Gesù In questo contesto Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli

dicendo:2 «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.

(ndr.: gli scribi ed i farisei avevano elaborato un numero impressionante di norme religiose da imporre al Popolo, guardandosi però bene di osservarle loro per primi).

5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;6 amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare “rabbì” dalla gente.8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. 10 E non fatevi chiamare “maestri”, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.

11 Il più grande tra voi sia vostro servo;

12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.

(ndr.: riportando ai preti cristiani quanto sopra, a più di 2000 anni dopo Cristo, dobbiamo però osservare che molti di quei lussi e ricchezze esteriori stigmatizzati da Gesù, non sono ancora del tutto scomparsi soprattutto tra cardinali e vescovi…Non solo ma molti tra i sacerdoti cristiani si lasciano chiamare “padri” o maestri, dimenticando che Uno solo è il loro Maestro, il Cristo e che nell’ambito della diffusione evangelica IL Più GRANDE TRA LORO dovrà farsi SERVO di tutti perchè chi si innalzerà sarà abbassato e che si abbasserà sarà Innalzato).

13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.

14 15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi (la geenna era la valle sotto Gerusalemme ove veniva buttata la spazzatura di tutta la città).

16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati. 17 Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? 18 E dite ancora: Se si giura per l’altare non vale, ma se si giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. 19Ciechi! Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta 20 Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; 21 e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l’abita. 22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
Prosegue Gesù:

23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!

[27] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. [28] Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.

Ndr.:La cifra comune agli scribi e farisei ebraici ed ai sacerdoti cristiani che si oppongono occultamente a Gesù – occultismo – è l’ipocrisia, ossia il voler apparire ciò che non si è: il confondere le chiavi che aprono le porte del cielo (Mt 16,13-19)con quelle che aprono le porte della terra.

ONNIPOTENZA ED UMILTA’ DELL’UNICO E VERO DIO IN TRE DIVINE PERSONE.

  • ONNIPOTENZA ED UMILTA’ DELL’UNICO E VERO DIO IN TRE DIVINE PERSONE.

        • Abbiamo già mostrato che non è l’Uomo che prova l’esistenza del vero Dio ma Dio-Figlio fattosi Uomo in Gesù Cristo che rivela Se stesso compiendo e facendo compiere in questo mondo Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore che ne connotano la presenza affinché crediamo (Gv 20,30-41) e, credendo, facciamo in modo di far credere anche a chi non crede!

  • LA LAVANDA DEI PIEDI.

  • Si ricordi però l’Ultima cena, quando Gesù istituì l’Eucarestia, salutò i dodici apostoli e perdonò chi lo avrebbe tradito.

  • Nella Rivelazione che Gesù-Cristo fa della Natura divina, e quindi di Se stesso, emerge oltre all’onnipotenza anche l’umiltà assoluta che risalta nell’episodio della Lavanda dei piedi che Egli inginocchiandosi fa agli Apostoli.

        • La lavanda dei piedi è uno dei massimi gesti d’amore di Dio verso l’Umanità.

  • Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. (GV 3,16-17):

  • C’è forse un Amore più grande di Questo?

  • L’EUCARESTIA.

    L’eucarestia, o comunione, o santa cena è il sacramento istituito da Gesù durante l’Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte.

  • Con essa mangiamo il Corpo di Cristo nella Sua inapparente Sostanza (=Transustanziazione).

  • No, non c’è un Amore più grande di questo: accoglierlo vuol dire ricevere il potere di diventare Figli di Dio ad immagine e somiglianza del Figlio di Dio (cfr.: Gv 1,1-18).

  • Il mare non c’era più…

LA PRIMA DOMENICA DEL MONDO.

  • LA PRIMA DOMENICA DEL MONDO.
  • La settimana ebraica del Testamento antico viene così superata con quella cristiana del nuovo che culmina nella Domenica. Questo Giorno è detto anche “Pasqua” (=passaggio) perché rende possibile all’umanità caduta dall’Eden in in questo mondo caduto, decaduto crocifisso e mortale di scrollarsi e togliersi di dosso l’inclinazione atavica a peccare ossia a fare il male quale conseguenza discendente dal peccato originale.
  • Pur restando i giorni della settimana sempre 7, la Domenica cristiana rivela che il Giorno del riposo non è quello sabbatico degli Ebrei ma quello cristiano dei Cristiani, chiamato per l’appunto Domenica, Giorno del Dominus, ovvero del Signore Gesù risorto.

  • Gesù è risorto nel giorno successivo al Sabato ebraico, che è la Domenica.

  • LA PRIMA DOMENICA DEL MONDO.

  • La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il Sabato, (=Domenica, la prima Domenica del mondo) mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».(Gv 20,19)

  • RICEVETE LO SPIRITO SANTO

  • Il Signore Gesù (miracolosamente) risorto, detto quanto sopra, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse:

  • «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»

LA REMISSIONE DEI PECCATI E LA NUOVA CREAZIONE.

L’istituzione della remissione dei peccati è un Atto d’onnipotenza divina o miracolo d’Amore in quanto il peccato rimesso è non solo perdonato ma non esiste nemmeno più nella realtà dell’esistenza.

Se qualcuno dovesse lasciare il mondo in questo stato di Grazia divina, la sua anima verrebbe accolta immediatamente nel Paradiso celeste insieme agli Angeli ed alle altre anime dei Santi che l’hanno preceduta, per poi, alla fine di questo mondo, risorgere anche nel corpo per non poi morire in vista dei nuovi cieli e nuova terra di una nuova Creazione del mondo ove satana il maligno non ci sarà più ed ove avrà stabile dimora la Giustizia divina (Mt 25,31-40; 2 Pt 3,13).)

  • I NUOVI CIELI E LA NUOVA TERRA DELLA NUOVA CREAZIONE DEL MONDO.

  • VERSO UNA NUOVA CREAZIONE.

  • Gli Ebrei, per il computo cronologico, adottarono un periodo settenario, facendolo concludere con il giorno di riposo, il sabato (shabbāt «quiete»), le cui origini tradizionali risalgono alla Genesi e che ha quindi il significato di commemorare il riposo di DIO dopo i sei giorni della creazione. Per gli Ebrei nel sabato la sospensione del lavoro era obbligatoria ed era comminata la pena di morte ai trasgressori.

  • Dopo l’Avvento di Gesù Cristo, i giorni della settimana rimasero sempre 7 tenendo presente che essi per i primi 5 giorni conservarono la nomenclatura pagana – lunedì (=giorno della dea Luna); martedì (=giorno del dio Marte ); Mercoledì (=gioono del dio Mercurio); venerdì (=giorno della dea Venere) e sabato, sesto giorno, ripreso dal settimo della settimana ebraica); ed infine Domenica = Giorno del Dominus = del Signore Gesù risorto, che tutti i giorni del mondo sia pagani che ebrei supera e trascende nel nuovo giorno della Domenica, il giorno della resurrezione del Signore Gesù.

  • Questa trascendenza divina del sabato ebraico nella Domenica Cristiana è segno e presagio di un’altra ben più importante trascendenza divina che riguarda una nuova Creazione dei nuovi Cieli e nuova Terra di questo mondo ove avrà stabile dimora la Vita trinitaria di Dio.

    I NUOVI CIELI E LA NUOVA TERRA DELLA NUOVA CREAZIONE DEL MONDO.

    Vediamo come ne parlano i Profeti sia dell’antico che del nuovo Testamento: Ecco Io (=Dio) creo
    nuovi cieli e nuova terra;
    non si ricorderà più il passato,
    non verrà più in mente.
    (Isaia 65,17. 17; 66, 22 ).

  • E poi – scrive Pietro – secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la grazia divina” (2Pietro 3, 13).

VERSO UNA NUOVA CREAZIONE.

  • VERSO UNA NUOVA CREAZIONE.

    Gli Ebrei, per il computo cronologico, adottarono un periodo settenario, facendolo concludere con il giorno di riposo, il sabato (shabbāt «quiete»), le cui origini tradizionali risalgono alla Genesi e che ha quindi il significato di commemorare il riposo di DIO dopo i sei giorni della creazione. Per gli Ebrei nel sabato la sospensione del lavoro era obbligatoria ed era comminata la pena di morte ai trasgressori.

    Dopo l’Avvento di Gesù Cristo, i giorni della settimana rimasero sempre 7, tenendo presente che essi per i primi 5 giorni conservarono la nomenclatura pagana – lunedì (=giorno della dea Luna); martedì (=giorno del dio Marte ); Mercoledì (=giorno del dio Mercurio); venerdì (=giorno della dea Venere) e sabato, sesto giorno, ripreso dal settimo della settimana ebraica); ed infine Domenica = Giorno del Dominus = del Signore Gesù risorto, che tutti i giorni del mondo sia pagani che ebrei supera e trascende nel nuovo giorno della Domenica, il giorno della resurrezione del Signore Gesù.

    Questa trascendenza divina del sabato ebraico nella Domenica Cristiana è segno e presagio di un’altra ben più importante trascendenza divina che riguarda una nuova Creazione dei nuovi Cieli e nuova Terra ove avrà stabile dimora la Vita trinitaria di Dio.

    I NUOVI CIELI E LA NUOVA TERRA DELLA NUOVA CREAZIONE DEL MONDO.

    Vediamo come ne parlano i Profeti, sia dell’antico che del nuovo Testamento:
     Ecco Io (=Dio) creo
    nuovi cieli
    e nuova terra;
    non si ricorderà più il passato,
    non verrà più in mente.
    (Isaia 65,17. 17; 66, 22).

E poi, scrive Pietro, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la Grazia Divina.” (2Pietro 3, 13).

In Apocalisse 21,1 troviamo infine:

“Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più…”

GESU’: LA SALVEZZA VIENE DAI GIUDEI, MA IL PIU’ GRANDE DI LORO E’ PIU’ PICCOLO DEL PIU’ PICCOLO DEI CRISTIANI

GESU’: LA SALVEZZA VIENE DAI GIUDEI, MA IL PIU’ GRANDE DI LORO E’ PIU’ PICCOLO DEL PIU’ PICCOLO DEI CRISTIANI

Oremus et pro perfidis Judaeis (=Preghiamo anche per i perfidi Giudei): è una locuzione latina, presente dal VI secolo fino al XX secolo, nella liturgia cattolica del Venerdì santo con la quale i Cristiani pregavano per la conversione dei Giudei che però chiamavano perfidi.

GLI ANTEFATTI.

Gesùper essersi professato Dio-Figlio di Dio – viene giudicato colpevole di bestemmia dal tribunale ebraico di allora (=Sinedrio: Mc 14,61-64), reato per il quale la Legge giudaica prevedeva la pena di morte (Lv 24,16), che sarebbe stata comminata dal Sinedrio.

Il sinedrio era il supremo consiglio ebraico che in epoca romana (fino alla distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C.) continuò a svolgere in Palestina importanti compiti nella direzione degli affari pubblici e nell’amministrazione della giustizia.

Tale Consiglio ebraico avrebbe certamente condannato a morte Gesù, se non fosse stato che la inflizione delle sentenze capitali era riservata al prefetto\Governatore romano delle forze militari d’occupazione della Giudea che in quel caso era Ponzio Pilato.

Ponzio Pilato però non avrebbe mai ritenuto valido un motivo religioso per emettere una sentenza di condanna alla pena capitale.

DA FIGLIO DI DIO A RE DEI GIUDEI.

Che fare allora?

Ecco che il sinedrio escogita di falsificare da religiosa in politica l’accusa mossa contro l’ebreo Gesù, come se Questi fosse stato reo di aver voluto attentare alla sicurezza delle forze romane di occupazione della Giudea autoproclamandosi “Re dei Giudei” .

Per questo Gesù non venne dal sinedrio consegnato a Pilato come un bestemmiatore religioso ma come un attentatore politico, una sorta di partigiano ante litteram volto a combattere e rigettare l’occupazione militare romana della Giudea facendosi “Re dei Giudei” .

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Questa denuncia da parte di Ebrei di un ebreo volta a tutela della nazione romana occupante avrà fatto sorridere il prefetto\governatore militare romano della Giudea che attorno al 30 fu per un decennio Ponzio Pilato mentre a Roma regnava Tiberio.

Pilato aveva infatti capito che Gesù gli era stato consegnato per invidia (Mar. 15, 9-10).

Tra l’altro Gesù non si era MAI, né in pubblico, né in privato, proclamato Re dei Giudei, per cui è del tutto evidente che l’accusa era stata inventata di sana pianta.

Pilato, però, nonostante trovasse falsa l’accusa “politica” mossa dagli ebrei di quel tempo contro Gesù, tuttavia per sollevarsi da ogni fastidio tacitando la propria coscienza e la folla ebraica che, sobillata dai sommi sacerdoti del sinedrio, tumultuava e gridava “crucifige” turbando l’ordine pubblico, ordinò la morte per crocifissione di Gesù sapendolo innocente…

Coloro, dunque, che in concorso tra di loro ed approfittando della pavidità di Pilato uccisero vigliaccamente Gesù, furono il sommo sacerdote Kaifa ed i componenti religiosi del sinedrio di allora .

La durezza degli Ebrei fa quindi riferimento alla loro “testarda intrattabilità a lasciarsi guidare liberamente da Dio persistendo fino ad oggi, anno 2023 d.C, nel rifiuto del vero Dio.

Per questo gli Ebrei sono chiamati “Un popolo dalla dura cervice” (dalla testa dura), sia nell’Antico che nel nuovo Testamento.

Il “popolo di dura cervice” è proprio quel gregge di schiavi che Dio, tramite Mosè, aveva liberato dalla schiavitù politica e che, appena libero, si ritrova a venerare i consueti idoli di metallo fuso, confondendoli con il Dio della liberazione.

IL VELO DI MOSE’.

«Quando Mosè scese dal monte Sinai non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con Dio. Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo raggiante la pelle del suo viso, ebbero paura di accostarsi a lui… Mosè, allora, si pose un velo sul volto» (Esodo 34, 29-30.33).

A questo proposito San Paolo (Tarso 4 dC – Roma 67 dC) scrive: “…non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli d’Israele non scambiassero per definitivo ciò che era invece solo di breve durata in quanto la luminosità dell’irradiazione divina sul volto di Mosè, dovuta al suo colloquio diretto con Dio, sarebbe presto scomparsa con la morte di Mosè stesso.

Le loro menti erano infatti accecate: e tali resteranno fino a quando non si convertiranno a Cristo.” (2Corinzi 3,13-16)..
Ma, pur correndo ormai l’anno 2023 circa, da quel giorno e pur essendo ormai Il Cristianesimo la religione più diffusa nel mondo con circa un terzo della popolazione della Terra, vale a dire con 2,18 miliardi di persone (ricerca del  21 dicembre 2011 elaborata del The Pew Forum, autorevole centro americano di ricerche), purtroppo, quel velo non è stato dagli Ebrei ancora tolto dal volto di Mosé, e, quindi, dal loro cuore.

Ci sono circa 12 milioni di ebrei nel mondo, 6 milioni dei quali vivono in Israele. In Italia sono 25.000 gli iscritti alle 21 Comunità ebraiche.

LA SALVEZZA VIENE DAI GIUDEI.

Eppure Giuseppe è Ebreo, Maria è ebrea, Gesù è Ebreo ed Ebrei sono pure i genitori di Giovanni Battista, il precursore stesso di Gesù.

Egli che ANNUNCIÒ CRISTO fin DAL GREMBO MATERNO è uno dei Santi più venerati nel mondo.

La Chiesa lo festeggia, come la Vergine Maria, anche nel giorno della sua nascita. La sua vocazione profetica si manifestò ancor prima di nascere attraverso segni messianici come “l’esultanza” davanti a Maria in visita alla cugina Elisabetta. E Cristo stesso lo definì «il più grande tra i nati da donna»….

Rivela ancora Gesù:

«Fra i nati da donna (ndr.: tra tutti gli Esseri umani) non vi è alcuno più grande di Giovanni (ndr.: Giovanni Battista, il precursore), ma il più piccolo nel regno di Dio (=ma il più piccolo dei Cristiani) è più grande di lui» (Lc 7,28).

Gesù attesta la grandezza unica di Giovanni Battista, fondata sulla sua missione: sulle orme di Elia, egli è colui che, invitando la gente a convertirsi seguendo Gesù, ha preparato la strada «a colui che deve venire»: il Messia, che tutti i patriarchi e i profeti hanno anelato e preannunciato, ma che lui solo ha potuto indicare al mondo.

VICE

I MIRACOLI D’AMORE DI MARIA.

  1. I MIRACOLI D’AMORE DI MARIA.

    PREMESSA.

  2. Sappiamo già da qualche tempo (2000 circa) che i miracoli d’Amore sono Atti d’onnipotenza che il Signore fa e fa fare a chi vuole, ma in particolare ai Suoi Angeli e ai Suoi Santi.

  3. Sappiamo anche che i Miracoli d’Amore in quanto Atti d’Onnipotenza, sono Atti che fanno dal nulla (=creano) mantengono dal nulla (=sostengono) ed eliminano nel nulla (=azzerano) la Realtà dell’esistenza.

  4. In particolare, i Miracoli d’Amore o Atti d’onnipotenza che il Signore ha fatto fare a Maria (Madonna di Loreto) negli ultimi tempi sono 1254 e vanno dal 1881 al 2013.

  5. Per valutare i casi di guarigione scientificamente inspiegati che la fede ha ricondotto all’intermediazione della Madonnina nera, su volere dell’arcivescovo delegato pontificio di Loreto monsignor Giovanni Tonucci, nel febbraio 2012 è stato istituito l’osservatorio medico “Ottaviano Paleani” a due passi dalla Santa Casa, un centro in analogia con il “Bureau des constatations médicales” di Lourdes, diretto a oggi dal dottor Fiorenzo Mignini.

  6. IL MIRACOLO MARIANO DEL GIORNO.

  7. Tra i tantissimi miracoli di Maria sta facendo il giro dei più grandi centri di ricerca al mondo il primo caso di guarigione spontanea di un foro maculare miopico avvenuto per intercessione della Vergine.

  8. Gabriella Gardini, 79enne residente a Fiuminata ma originaria della città mariana, era affetta da una patologia che l’avrebbe portata alla cecità nel 2010.

  9. Ma così non è stato: Il foro non c’era più dopo che la donna, diretta verso l’altare della chiesa per toccare il volto della Vergine, si è passata quella stessa mano sugli occhi provando un forte dolore.

  10. IL MIRACOLO DELLA DELOCALIZZAZIONE DELLA CASA NAZERETANA DI MARIA.

  11. Il Santuario della Madonna di Loreto (Ancona, Marche) è in particolare situato nel luogo in cui la dimora della Vergine Maria da Nazaret fu nella notte tra il 9 e 10 dicembre del 1294 miracolosamente trasportata in volo dagli Angeli.

  12. Essa è meta di continui pellegrinaggi ed è considerata la “Lourdes” italiana. La convinzione di questa miracolosa traslazione “volante” spinse papa Benedetto XV a nominare la Beata Vergine di Loreto “Patrona di tutti gli aeronautici”.

  13. Le tradizioni della traslazione della Casa dalla Palestina alla città marchigiana, risalgono al 1296, quando in una visione, ne era stata indicata l’esistenza e l’autenticità ad un eremita, fra’ Paolo della Selva e da lui riferita alle Autorità.

  14. Ciò ci è narrato da una cronaca del 1465, redatta da Pier Giorgio di Tolomei, detto il Teramano, che a sua volta l’aveva desunta da una vecchia ‘tabula’ consumata, risalente al 1300.

  15. Si riportano alcuni passi più significativi, che poi sono stati tramandati nelle narrazioni, più o meno arricchite nei secoli successivi;

  16. L’attuale Chiesa di Santa Maria a Loreto contiene la casetta dove abitò la Madre di nostro Signore Gesù Cristo.

  17. Questa casetta si trovava in una città della Galilea chiamata Nazaret. Qui Maria fu dall’Angelo Gabriele ANNUNCIATA; e nella stessa cameretta nutrì Gesù Cristo, suo figlio… Quindi gli apostoli e discepoli consacrarono quella camera trasformandola in chiesa, ivi celebrando i divini sacramenti.

  18. IL CUORE CRISTIANO DELLA CRISTIANITA’.

  19. Scendendo nei particolari, si può dire che nell’anno 1291 dC, dopo che quel popolo di Galilea e di Nazaret abbandonò la fede in Cristo e accettò la fede di Maometto, allora gli Angeli levarono miracolosamente dal suo posto la predetta casetta nazeretana di Maria e la trasportarono nella Schiavonia, in provincia di Padova depositandola temporaneamente presso un castello a quel tempo chiamato Fiume.

  20. Ma lì non fu affatto onorata come si conveniva alla Vergine… Perciò da quel luogo la tolsero nuovamente gli Angeli e la portarono attraverso il mare, nel territorio di Recanati (1294) e la posero in una selva di cui era padrona una gentildonna chiamata Loreta; da qui prese il nome la chiesa: ‘Santa Maria di Loreta…”.

  21. Da allora moltitudini di fedeli si sono recati in pellegrinaggio al grandioso santuario di Loreto, che racchiude la Santa Casa, iniziato a costruire nel 1468 da Papa Paolo II, e in breve diventò, secondo una felice definizione di papa Giovanni Paolo II, “cuore mariano della cristianità”.

  22. LA SCRITTURA DIVINA ED IL MONOTEISMO TRINITARIO DEL VERO ED UNICO DIO IN TRE DIVINE PERSONE

  23. La Sacra Scrittura si inserisce nel contesto globale della Rivelazione, ossia nell’insieme di tutte le verità oggetto di fede. Poiché Dio ne è l’autore principale, la Sacra Scrittura costituisce una unità organica a motivo, appunto, dell’unicità del suo Autore divino.

  24. Esiste quindi da sempre e per sempre un solo ma in Se non solitario Dio in tre divine Persone che è Padre, Figlio e Spirito Santo:

  25. Tre Persone divine sempiterne nel senso che dove si rivela la Parola del Padre (antico Testamento) ci sono pure presenti ma inapparenti il Figlio e lo Spirito santo….e dove si rivela la Parola del Figlio (nuovo Testamento: Vangeli) ci sono pure presenti ma inapparenti il Padre e lo Spirito Santo e dove si rivela la Parola dello Spirito Santo (nuovo Testamento: Atti degli Apostoli, Lettere, Chiesa di Cristo) ci sono pure presenti ma inapparenti il Padre ed il Figlio.

LA MERAVIGLIOSA BELLEZZA DEL CRISTIANESIMO: CHI E’ DIO E CHI E’ SATANA

  • LA MERAVIGLIOSA BELLEZZA DEL CRISTIANESIMO: CHI E’ DIO E CHI E’ SATANA

  • L’imitazione perseverante e fervente di Cristo da parte dei Cristiani dei primi secoli su imitazione degli Undici Apostoli, pur se perseguitati ed anche ferocemente uccisi dagli imperatori romani di allora che si consideravano déi ma erano personificazioni perverse dello spirito di satana, la si coglie pienamente nella diffusione stessa del Cristianesimo che giunse a soppiantare nel giro di pochi secoli il paganesimo degli “déi falsi e bugiardi” fino ad allora imperante a Roma e nel mondo “classico”.

  • A quei tempi Lo Spirito Santo che è Dio soffiaava con una intensità santificante speciale soprattutto su coloro che ultimi tra i più miseri avevano accolto il Cristo (Prologo del Vamgel di Giovanni:12-13)

  • nel mentre Gesù Risorto era salito al Padre (Gv 20,11-18).

    Ma questa superiore, diffusa, qualità cristiana del Cristianesimo perdurò purtroppo per i primi tre secoli circa del dopo Cristo ed ebbe il merito di far scomparire il paganesimo degli dèi falsi e bugiardi.

  • Poi la diffusa purezza cristiana dei primi secoli a causa di satana e dei cristiani che ne accolgono le tentazionisi è purtroppo offuscata verso un cristianesimo meno performante e più all’acqua di rose, quando non addirittura “anticristico” e non trascendente, vale a a dire manipolato da satana per incuria diabolica dell’uomo.
  • NUMERICAMENTE IL CRISTIANESIMO E’ LA RELIGIONE PIU’ DIFFUSA DEL MONDO.

  • Il Giudizio circa la ridimensionata intensità della devozione a Cristo dei Cristiani successivamente ai primi tre secoli dopo Cristo è mediamente valido tuttora anche se la religione cristiana è per diffusione quantitativa – la prima religione del pianeta con circa 2 miliardi e mezzo di appartenenti, comprendente un terzo della popolazione mondiale (i musulmani sono: 1 miliardo e mezzo; gli induisti 1 miliardo).

  • Dobbiamo allora comprendere bene che una diffusione soltanto quantitativa – diciamo pure culturale e non anche devozionale, qualitativa del cristianesimo, non fa nessuno Fratello di Cristo (Gv 20,18) Santo di Cristo, vero cristiano.

  • Il Cristianesimo infatti è una religione divinizzante fin da questo mondo, nel senso che i veri cristiani sono come, anche se non quanto Cristo, figli di Dio cioè come, anche se non quanto Cristo, Santi di Cristo, capaci di compiere per partecipazione Atti di onnipotenza o Miracoli d’Amore come, anche se non al livello di Cristo.

  • IL REGNO DI CRISTO .

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Gesù rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”, perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!»

  • NDR.: il Regno di Dio, infatti, è il modo di esistere, di vivere di Gesù stesso che è Dio e parla con i farisei, ma essi non se ne accorgono perché sono duri di cuore.

  • Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni (ndr.:si riferisce a quando Egli risorto ascenderà al Ciel in corpo anima e Divinità) in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. (ndr.: la seconda venuta del Signore infatti. verso la fine dei tempi, sarà inconfondibile e riconoscibile da tutti sulla Terra).

  • Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato dagli Ebrei della Sua generazione» (Lc 17, 20-25).

  • LE QUALITA’ DEL REGNO DI CRISTO SULLA TERRA.

  • il Regno di Dio o di Cristo sulla Terra, ovvero il modo divino di esistere, non è invasivo, ma, al suo sorgere, è simile ad un minuscolo granellino di senape che un uomo prese a seminare nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma una volta cresciuto è più grande delle altre piante dell’orto tanto che gli uccelli vengono a fare il nido tra i suoi rami.

  • NDR: il Regno di Dio o di Cristo non si misura in termini di grandezza fisica, ma partecipa dell’onnipotenza della Vita sempiterna di Dio.

  • Il regno di Dio o modo divino d vivere – è simile al lievito che una donna prese e mescolò in tre misure di farina finché non fu tutta lievitata.

NDR: Il Regno è come il poco lievito che nascosto in una gran massa di pasta, tutta la fermenta trasformandola in buon pane.

  • Quando Gesù dice infatti “Amatevi in questo mondo come Io vi ho amato non vuol dire quanto” Io vi ho amato, perché quel modo di Amare è unico ed irripetibile ma in modo simile a come ho fatto Io”).

  • NDR: il modo di Amare di CRISTO rispetto a quello di cui siamo al massimo capaci in questo mondo è qualitativamente incommensurabile, e quindi unico.

  • il Regno di Dio, o dei Cieli assomiglia ad un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una Perla di grande valore (=il Regno di Dio) va, vende tutti i suoi averi e la compra.

  • NDR: vivere il Regno di Dio porta gioia, felicità, come di chi ha avuto la fortuna di aver trovato un tesoro nascosto.

  • Il modo di vivere di Gesù Cristo è simile ad un tesoro nascosto nel campo: un uomo lo trova e lo nasconde, poi va pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

  • E’ vero, perciò, che per chi in questo mondo cerca il Regno di Dio, tutto il resto gli verrà dato in sovrappiù nell’eternità infinitamente felice dell’Aldilà ove sorge il nuovo Paradiso terrestre o Eden, e ove viene per sempre fugata la noia esistenziale infernale dell’eterna ripetizione dell’uguale (Mt 6,33).

  • Anche qui il Regno dei Cieli o di Dio – Il Vangelo, comunque, si espanderà su tutta la Terra. E questo capiterà prima che il Risorto venga a dar nuovo, finale compimento a tutte le cose.

Come abbiamo già avuto modo di accennare, nel secondo millennio dopo Cristo, però, la religione cristiana pur essendo di gran lunga la religione numericamente più diffusa nel mondo con 2,4 miliardi di aderenti su 7,8 miliardi di abitanti del pianeta terra, tuttavia spesso la sua quantità non corrisponde alla qualità evangelica dei Veri Cristiani.

  • Dodici furono gli Dei principali di Roma: Apollo, Cerere, Diana, Giove, Giunone, Marte, Mercurio, Minerva, Nettuno, Venere, Vesta e Vulcano.

  • Tali fatti sconvolgenti e mai visti, esclusivamente propri della nuova religione cristiana, determinarono l’indebolimento di satana\giove e la fine del politeismo con la caduta degli dei falsi e bugiardi dal loro olimpo pagano.

  • L’effusione pentecostale dello Spirito Santo\Dio inoltre deificava coloro che si ponevano all’imitazione di Cristo rigenerandoli Figli di Dio con i poteri del Figlio di Dio (Gv 1,12-13), ivi compresi gli Atti d’onnipotenza dei Miracoli d’Amore che fanno dal nulla, mantengono dal nulla ed eliminano nel nulla la realtà dell’esistenza (Gv 14,12-14).

  • QUANDO NASCE LA CHIESA

  • La Chiesa nasce quando lo Spirito Santo si effonde su Maria e gli Apostoli riuniti in preghiera nel Cenacolo di Gerusalemme: esattamente il giorno di Pentecoste, ossia il cinquantesimo giorno dopo l’Ascensione al Cielo di Cristo risorto (Lc 24,44-50).

  • Comunque sia, la perversa presenza anticristica ed anticristiana di satana fu nei primi tempi dell’era cristiana diretta e visibilmente appariscente in quanto satana ed il suo stuolo di déi falsi e bugiardi dell’olimpo pagano impersonavano addirittura i vizi e le protervie umane in quanto elevavano a livello di divinità e quindi di massima appetibilità l’avere, il piacere e il potere mondani.

  • Si determinava così una società tendente all’ “homo homini lupus” difficilmente regolata da leggi per un minimo di vivibilità.

  • I demoni cercavano di sedurre e\o di combattere i santi di Cristo con false apparizioni, talvolta lascive, talvolta terrificanti.

  • Ma i primi tre secoli circa di rapida espansione cristiana per tutto il mondo di allora avevano relegato satana ai margini della vita umana e facevano ritenere prossimo (v. San Paolo) il ritorno parusiaco del Risorto per la resurrezione universale ed il Giudizio finale.

  • Con l’editto di Costantino del 313, la religione ufficiale in tutto il vasto impero romano diventò formalmente quella cristiana.

  • LA PRESENZA DI SATANA ED I PADRI DELLA CHIESA.

  • Padri della Chiesa lottano contro satana: lo vedono. Per questo ne parlano dettagliatamente ed ordinariamente, vincendolo al solo nominare Cristo. Le loro sono testimonianze uniche, dirette e precise sulle quali è stata scientificamente elaborata la realtà demonologica.

  • I primi monaci compaiano in Egitto all’inizio del terzo secolo. Si chiamano anacoreti, che vuol dire “solitari”. Nel quarto secolo le prime due grandi figure: Antonio e Pacomio, il primo è espressione di un monachesimo appartato, eremitico, il secondo di un nuovo monachesimo comunitario, cenobitico.

  • Cosa hanno in comune questi monaci? Tante cose, ma soprattutto la lotta contro la persona diabolica di satana relegandolo a principe malefico di questo mondo .

  • Quello che ci hanno fatto fermamente capire però è come combattere e vincere satana, anche se egli, come vedremo, si darà presto per morto facendosi ritenere inesistente.

  • SATANA E L’ANGELO CUSTODE.

  • Ricordiamo che satana è un angelo decaduto: un angelo cioè che ha conservato i poteri sovrumani di tipo preternaturale degli Angeli, pur avendoli del tutto scientemente ed irreversibilmente rivolti al male: ossia contro Dio e gli esseri umani di Dio.

  • Ricordiamo pure per completezza che i poteri amorevoli di Dio sono Poteri di onnipotenza, Miracoli d’Amore infiniti che fanno dal nulla (=creano) mantengono dal nulla ed eliminano nel nulla la realtà dell’esistenza.

  • I poteri cosiddetti preternaturali, invece, che sono superiori ai poteri umani, conferiscono agli angeli la capacità di potenza finita, limitata sulla realtà creata sia in bene con orientamento a Dio (=Angeli), sia in male con orientamento a satana (=demoni).

  • Satana può trasferire tali poteri rivolti al male ai propri discepoli: maghi, negromanti, fattucchieri ed affini.

  • Costoro, direttamente – o su richiesta – possono – mediante malefici e sortilegi specifici – provocare a persone che in questo mondo vivono nel peccato e sono quindi lontani da Dio e fuori da ogni difesa del proprio angelo custode, malanni, malattie, legami di schiavitù (fatture), infestazioni, possessioni ed altri fastidi seri, che possono arrivare fino al deperimento organico ed alla morte del soggetto predisposto e preso di mira.

  • E’ chiaro che lo scopo ultimo di satana è sempre quello della perdita eterna dell’anima umana sotto di lui all’inferno, per cui anche le attività diaboliche sopraddette hanno questo stesso scopo finale..

  • L’opera malefica ordinaria di satana è però la seduzione al peccato mediante la tentazione, che attecchisce verso chi gli apre il cuore. La raffigurazione che di satana fa San Pietro è quella di un leone ruggente che va in giro cercando chi divorare (1Pt 5,9).

  • Secondo Sant’Antonio abate (251-356: biografia scritta da Sant’Atanasio: IV°sec.) – satana nei primi tempi della Chiesa adottava la tattica – che poi abbandonò – di importunare i santi di Cristo “visibilmente”, ossia mediante appariscenze spettrali, talvolta lascive, talvolta paurose, talvolta minacciose, talvolta violente…. (vedasi per tutti San Pio da Pietrelcina).

  • Ma era sempre perdente in queste sue seduzioni al peccato per dividere i veri Cristiani da Cristo:

  • Con le nostre preghiere, i nostri digiuni, con la nostra fede in Cristo, i demoni sono deboli, cadono subito.

  • Però anche se cadono non stanno quieti si avvicinano di nuovo, astutamente e subdolamente.

  • Anche seAl nome di Cristo infatti i demoni fuggono, svaniscono come neve al sole. Cristo, venendo al mondo ha reso debole satana, lo ha atterrato e denudato.(cfr.: Mt 12,29).

  • Nei primi secoli della Chiesa, Antonio, come molti altri santi di Cristo, combatteva e vinceva a viso aperto l’eterno avversario nel Nome di Cristo.

  • Satana aveva sempre la peggio. Ma sentiamo Antonio, per renderci conto di come satana cambiò la sua tattica rendendola molto più insidiosa e pericolosa di prima:

  • Una volta venne a trovarmi satana in persona. “Chi sei?”, chiesi.

  • “Sono satana.”

  • “Perché sei venuto fin qui?”

  • Mi sai dire perché si lamentano di me i cristiani?”, chiede satana ad Antonio. Ed Antonio:

  • Perché tu li molesti”.

  • Non sono io che li molesto (e qui mente sapendo di mentire perché in verità è lui che li molesta, cercando superbamente di vincere Cristo nei cristiani), ma sono i demoni a rimetterci.

  • Satana piagnucolando aggiunge anche:

  • Io sono diventato debole” non posso fare nulla contro Cristo ed i Suoi santi cristiani: Questo è vero, ma satana cerca di “darsi per morto”.

  • Ormai io non ho luogo (=non ho un posto sia pure isolato dove mi possa rifugiare), non ho saetta (abbiamo mostrato che Gesù aveva visto satana cadere dal suo olimpo come folgore:

  • Giove, il dio pagano capo degli déi (=demoni) falsi e bugiardi, essendo satana stesso camuffato da dio, era infatti rappresentato con un fulmine in mano che scagliava con ira sulla terra), non ho città (ogni città ha il suo Santo protettore in Cielo).

  • Dopo Cristo e per Cristo non ci sono, infatti, più città chiamate o dedicate agli “dei falsi e bugiardi”=demoni).

    • I cristiani – dice satana – sono ovunque: adesso anche il deserto è pieno di eremiti. “Badino i cristiani a custodire se stessi e non mi maledicano senza ragione”.

  • Poiché satana si vuol dar per morto, intende attribuire le sue tentazioni e seduzioni al peccato a stimoli meramente umani, a moti peccaminosi dei quali egli, mentendo, vuol dare a intendere di non entrarci per nulla.

  • Antonio, che aveva raggiunto un alto livello di santità come cristiano, capì dove voleva andare a parare satana col dialogo sopra riportato e ribatté così al futuro anticristo:

  • Anche se sei un mentitore e non hai mai detto il vero (=satana è un bugiardo che ha connaturato la propensione alla menzogna, ossia è diventato uno che mente su tutto, sapendo di mentire), questa volta però hai detto il vero, Cristo venendo (=incarnandosi) ti ha reso debole, ti ha atterrato e denudato (cfr.: Lc 11,21-22i).

  • Quando satana sentì il Nome di Cristo – conclude Antonio – non resistette (neanche alla semplice pronuncia del Nome) e fuggì via”….?

  • Purnondimeno bisogna sempre stare attenti perché satana non demorde.

  • Rivela infatti Gesù: “Chi non raccoglie con me, disperde.
    Ed aggiunge:

  • Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima» (Lc 11,24-)

  • SATANA E L’OCCULTISMO

  • Dunque, se satana osa apparire per molestare un santo di Cristo, basta che il Santo nomini questo Nome per farlo immediatamente battere in ritirata.

  • Ecco perché satana da quei tempi in poi – per mettere in atto le sue seduzioni opera di solito in modo occulto: occultismo.

  • In modo tale cioè da far sembrare le sue tentazioni al peccato come desideri provenienti soltanto dall’uomo..

  • Ma non è così!