COME SI DIFFONDE IL VANGELO O REGNO DI DIO.

COME SI DIFFONDE IL VANGELO O REGNO DI DIO.

Ai Santi di Cristo, e cioè a coloro che alla sequela di Cristo sono divenuti Suoi Santi, sono divenuti cioè come altri Cristi, Gesù li manda in missione a predicare il Vangelo per cristianizzare il mondo caduto, decaduto, crocifisso e mortale raccomandando loro quanto segue:

«Strada facendo, predicate, dicendo che il Regno di Dio (=Dio stesso in Gesù Cristo) è vicino.

E cioè in essi e tra di essi: ecco perché essi mediante lo Spirito di Cristo o Spirito Santo, partecipano all’onnipotenza d’Amore della Vita di Cristo e nel Suo Nome possono fare gli stessi Suoi ATTI d’onnipotenza o Miracoli d’Amore come guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demòni.

Badando bene però a non insuperbire cadendo nella trappola di satana perché gratuitamente hanno ricevuto, gratuitamente devono dare.

I miracoli non servono a far soldi ma devono restare Atti di Carità, per questo Gesù così li ammonisce: Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi» (Mt 10,7-13).

Poiché infatti la predicazione finalizzata alla conversione è un dono di grazia se essa viene rifiutata non deve farsi insistente.

LA CARITA’: Il CUORE DEL CRISTIANESIMO

La carità è un sentimento di viva affezione verso una o più persone, che si manifesta come desiderio di procurare il loro bene e di ricercarne la loro compagnia.

Il termine carità viene dal latino carĭtas che vuol dire «affetto, amore», derivato da carus, caro, amato.

L’etimologia della parola carità risale al sanscrito kama = desiderio, passione, attrazione. Anche il verbo amare risale alla radice indoeuropea ka da cui (c)amare, cioè desiderare in maniera viscerale, in modo integrale, totale.

Nel significato appena esposto è proprio questo sentimento, la Carità, che unisce Dio agli uomini e gli uomini tra di loro.

VICE

PER QUALE MOTIVO DIO SI RIVELA AL MONDO

PER QUALE MOTIVO DIO SI RIVELA AL MONDO

Il motivo per cui il vero unitrino Dio in tre divine Persone rivela la Sua esistenza e quella dei Suoi Angeli e dei Suoi Santi è per la cristianizzazione di tutto il mondo che costituisce il presupposto indispensabile per la Venuta gloriosa del Signore Risorto in vista dei nuovi Cieli e nuova Terra della nuova Creazione del mondo dei Salvati che verrà (Mt 25,31-36).

Redimere infatti significa “ricomprare “L’Umanità perdutamente incattivita a causa dell’inclinazione naturale al male discendente dall’accettazione diabolica del peccato originale.

In quanto perciò realmente esistenti, Dio e gli altri esseri trascendenti minori (=Arcangeli, Angeli, Santi…) si rendono talvolta presenti in questo mondo attraverso le teofanie miracolose del Testamento antico (ad esempio il miracolo della manna nel deserto) e quelle altrettanto miracolose del nuovo (ad esempio: la moltiplicazione dei pani e dei pesci), nonché attraverso visioni di Angeli (ad esempio: l’Annunciazione dell’Angelo a Maria: Lc 1,26-38; il sogno salvifico di San Giuseppe);

Oppure anche attraverso le “locuzioni interiori”, quando si tratta delle ispirazioni dello Spirito Santo che hanno portato alla formazione dellaParola di Dio” e di quella del “Figlio di Dio” (o”Parola del Signore”) contenute nella Scrittura del Testamento antico o in quella del Nuovo.

Si tratta quindi di atti di divina onnipotenza o Miracoli d’Amore che Dio in quanto vero Dio fa o fa fare ai Suoi Santi: Uomini ed Angeli, e che provano la Verità assoluta della Rivelazione cristiano\evangelica

COSA DICONO TUTTORA NEL MONDO CHE GESU’ SIA?

I non-cristiani dicono esattamente quello che dicevano più di 2000 ani fa i non cristiani, e cioè che Gesù sia un grand’Uomo, magari un grande profeta ma non Dio.

Ma i Cristiani cosa dicono oggi di Gesù?!

Dicono che Gesù è Dio: ed è vero! Ma lo dicono senza convinzione come Pietro prima maniera (MMt 16,13-16) oppure sono convinti di quello che dicono?!

Anche Tommaso credette.

Dopo l’Atto di divina onnipotenza o Miracolo d’Amore della resurrezione di Gesù dai morti, seguito dalla Sua miracolosa permanenza tra i Discepoli per quaranta giorni, e della Sua altrettanto miracolosa ascensione al Padre I DISCEPOLI di allora non potevano non essere convinti che Gesù Cristo è realmente Dio.

E lo capirono tra l’altro perché si resero conto che i Miracoli d’Amore (Deus caritas est) che Egli faceva e faceva loro fare erano degli atti di divina onnipotenza del tutto al di sopra di ogni umana potenza.

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore risorto!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco ferito, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso.

Venne allora miracolosamente Gesù Risorto, a porte chiuse, stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».

Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» a quelli che hanno visto

Chi sono quelli che Gesù chiama beati perché, pur non avendolo visto risorto subito dopo la Sua Resurrezione, credono tuttavia che Egli sia realmente risorto ?

Quelli siamo noi Cristiani del dopo Cristo che, a differenza di Tommaso, pur non avendo visto personalmente Gesù risorto anche se Egli si è così mostrato a certi Suoi Santi, tuttavia crediamo fermamente che è risorto, credendo alla Sua Parola come Parola di Dio, di Colui cioè che ha voluto mostrarci realmente con i Suoi Miracoli di Amore, Deus caritas est, di essere realmente Dio, per cui la Sua Parola è Parola di Dio che mediante lo Spirito Santo ci rigenera in altri Cristi rifacendoci a Sua immagine e somiglianza!

E questo avviene non solo per la sublimità del Suo Vangelo e per la grandiosità dei Atti di onnipotenza o Miracoli dAmore da Lui fatti o da Lui fatti fare nel Suo Nome dai Suoi Discepoli lungo i secoli (Gv 20,24-29), ma principalmente perché tutto ciò – come peraltro è stato rivelato (Gv 14,17) – continua ad accadere ancora adesso come con i loro miracoli d’Amore mostrano per esempio San Giovanni Bosco, San Pio da Pietrelcina e tantissimi altri Suoi Santi.

CHI E’IL VERO DIO.

Dio, detto anche l’ONNIPOTENTE, è Colui che è capace di compiere e\o di far compiere ai Suoi Santi Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore.

-In che consistono gli Atti d’’onnipotenza o Miracoli d’Amore?

Consistono nel fare dal nulla (=creare), nel mantenere il Creato dal nulla e nell’eliminare il Creato nel nulla (=annientare).

LA RELIGIONE CATTOLICA

La Religione cattolica è l’unica Religione che si richiama a Cristo e che registra innumerevoli Atti d’Onnipotenza o Miracoli d’amore che solo il vero Dio può fare e, nel Suo Nome far fare ai Suoi Santi fin da quando soprattutto Gesù Cristo, che è Dio Figlio di Dio Padre, l’Altissimo, è venuto nel Mondo a miracolo mostrare.

Gli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore testimoniano quindi per la Verità assoluta della Religione cattolica principiata dal primo Papa Pietro (Mt 16,13-20).

Essa pertanto è l’unica Religione la cui Verità corrisponde alla Realtà e che sarà quella che, prima della Fine (Mt 24,14), conquisterà tutto il mondo…quindi il Risorto ritornerà nella gloria per il nuovo Paradiso terrestre o Eden che sarà partecipato a tutti coloro – speriamo noi compresi – che da Adamo ed Eva in poi non muoiano in peccato mortale conosciuto come tale.

LA SEMPITERNITA’ DI DIO.

Ancor prima della Predicazione di Gesù incarnato contenuta nei Vangeli) e prima ancora della Creazione dell’Universo, il vero Dio esisteva già da sempre come appare dalla presenza dello Spirito Santo che è Dio uguale al Padre ed al Figlio e che è presente nel vecchio profeta Simeone e nella vecchia profetessa Anna .

Ecco cosa rivela il Vangelo in proposito:

VANGELO

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.

Il bambino Gesù cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di Lui.

BREVI CENNI ESPLICATIVI DEL GRAN MIRACOLO DELLA SACRA SINDONE.

BREVI CENNI ESPLICATIVI DEL GRAN MIRACOLO DELLA SACRA SINDONE.

L’immagine del Corpo crocifisso di Gesù impresso in negativo sul telo sindonico fu per la prima volta riportato in positivo sulla pellicola della fotografia scattata alla Sindone il 25 Maggio del 1898 dall’avvocato Stefano Pia.

La sacra Sindone quindi porta impresso il miracolo perenne giunto fino a noi dell’immagine tridimensionale di Gesù maltrattato, flagellato, coronato di spine, crocifisso e con il segno del colpo di lancia inferto al Suo Cuore..

Ripetiamo:

A più di 2000 anni da quell’Evento esiste dunque la prova certa e strabiliante ed onnipotente della crocifissione, morte e resurrezione del nostro Redentore e Salvatore Gesù Cristoeppure ancora oggi c’è gente che dice di non credere!

I Vangeli peraltro descrivono per iscritto tutto quello che patì Gesù dall’arresto alla morte in Croce così come si trova impresso sul telo sindonico, il quale si trova custodito nel Duomo di Torino.

Ne consegue certamente che le pagine dei Vangeli che narrano la “Passione e la Crocifissione redentrice e salvifica di Gesù, scritte ormai più di 2000 anni fa, trovano pieno riscontro nelle tracce lasciate sul telo funerario che avvolse il cadavere di Gesù tra la deposizione nella tomba e la Sua predetta auto\resurrezione dai morti al terzo giorno.

Giorno che fu rinominato il Giorno del Signore: il primo Giorno della prima Domenica del mondo.

Si tratta con tutta evidenza di un Miracolo: vale a dire di un Atto di onnipotenza avvenuto non meno di 2000 anni fa.

TRA QUESTA E LA NUOVA CREAZIONE DEL MONDO SECONDO GESU’ CRISTO

TRA QUESTA E LA NUOVA CREAZIONE DEL MONDO SECONDO GESU’ CRISTO (Mt 24,1-44).

CHI E’ DIO?  Certo nessuno può conoscere e rivelare queste cose se non Dio, Uno cioè che è capace d’onnipotenza, che abbia vale a dire la capacità di creare (=fare dal nulla), di mantenere dal nulla e di eliminare nel nulla la Realtà dell’Esistenza di cui in Genesi 1,1-31..     E’ questa infatti la massima insuperabile potenza, il “non plus ultra” di essa, vale a dire l’Onnipotenza che è un attributo di Colui che chiamiamo Dio, detto per l’appunto l’OnnipotenteCiò posto, poiché abbiamo conosciuto e conosciamo per esperienza che Gesù, detto il Cristo, è onnipotente, è Capace cioè di fare e far fare dal nulla (=creare), sostenere dal nulla (=sorreggere) ed eliminare nel nulla (=annientare senza lasciar traccia alcuna) la Realtà dell’Esistenza, dunque Egli è Dio.. Detto in altri termini: Dio è Colui che fa esistere l’inesistenza, la mantiene in esistenza e la riporta all’inesistenza. E se Dio è Dio, tutto quello che Egli rivela è Vero, è cioè Verità che corrisponde alla Realtà spirituale e materiale dell’Esistenza.                  ...DI STRETTA CONSEGUENZA.. Di stretta conseguenza e senza incorrere in alcuna petizione di principio, per conoscere la Verità su Dio e sulla fine di questo mondo per quello dei nuovi cieli e nuova terra della nuova Creazione o nuovo Eden, posto per sempre presso Dio (2Pt 3:13; Gv 1-14), noi siamo andati a vedere quello che rivela in proposito ai Suoi Discepoli l’Uomo-Dio Gesù-Cristo nel Suo Vangelo

VANGELOMentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio 2 Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata».3 Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo»4 Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; 5 molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno.6 Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi;                         

 COMMENTO

La Divinità oltre l’onnipotenza implica l’onniscienza e la preveggenza, per cui Gesù non solo ha previsto quello che si è già verificato da Lui fino a noi, ossia dal 33 al 2000 e più, ma ha anche quanto si verificherà fino alla fine della dimensione d’esistenza di questo mondo in vista della Sua seconda venuta e della resurrezione dei Giusti, per cui vedremo Dio come Egli è realmente in Sé! (cfr.:1Giovanni)Ed ecco quello che rivela in proposito il Signore Gesù

VANGELO: 15 Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo (ndr: si tratta della profanazione e della distruzione diabolica del tempio di Gerusalemme: fatti questi ai nostri tempi già avvenuti) 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello.19 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni 20 regate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. 21 Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati (ndr: Gesù allude alla grande persecuzione che i Cristiani sol perché tali subiranno sotto l’impero romano fino a Costantino). 23 Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. 24 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno cose sbalorditive, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l’ho predetto. 26 Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. 27 Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 28 Dovunque invece sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi. 

COMMENTO

  • LA SECONDA VENUTA DI GESU’ ALLA FINE DEI TEMPI AVVERRA’ NELLA GLORIA.

    Alla fine dei tempi, la seconda venuta di Gesù – la cosiddetta parusia finale – così come la prima segnalata dalla Stella itinerante dalla grande coda – sarà anch’essa riconoscibile da tutti per un miracolo cosmico riproducente nel Cielo da NORD a Sud e da EST ad OVEST la Croce redentrice e salvifica di Gesù Cristo. Invece, laddove si incontreranno i dannati (=il “cadavere”), ivi, e cioè all’inferno, si raduneranno gli avvoltoi: i diavoli.

    Prima della seconda venuta gloriosa del Cristo è scritto però che tutto il mondo dovrà diventare cristiano ivi compreso il Popolo ebraico che si convertirà riconoscendo la Divinità di Cristo.

Questa infatti è una certezza poggiata sulla Parola del Signore proferita attraverso San Paolo che così scrive testualmente:

Non voglio che ignoriate, fratelli, questa verità sovrannaturale rivelata (=Mistero) perché non presumiate di sapere ciò che non sapete: l’ostinazione (=l’inconversione) di una parte degli Ebrei – oggi Israele – è in atto fino a quando non si saranno convertite a Cristo tutte quante le genti. (ndr.: fino a quando tutto il mondo non sarà diventato cristiano).

Allora anche tutto Israele sarà salvato (=si convertirà a Cristo riconoscendone la divinità = diventerà cristiano), così come sta scritto:
Da Sion uscirà il liberatore 
(=GESU’ CRISTO), egli toglierà l’empietà da Giacobbe. Sarà questa, rivela il Signore, la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati.” ( Da Sion =da Gerusalemme: Gesù è di nazionalità ebraica perché nacque storicamente a Betlemme di Giudea che dista 10 km da Gerusalemme). 
Anche il Cristianesimo sorse storicamente in ambito ebraico                                                VANGELO                                                                                                                                       29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. (ndr.: si verificherà quindi un grave perturbamento cosmico).30 Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31 Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.

  • 32 Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina.

    33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte.

    34 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno ma 36 Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa esattamente neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell’arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l’altro lasciato 41 Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l’altra lasciata.
    42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44 Perciò anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà (in vista della fine del mondo).

    COMMENTO.

    Dunque, il Signore Gesù rivela in anticipo ai Discepoli di ogni tempo e luogo di questo mondo quali saranno i segni precursori della Sua seconda Venuta o Parusia in vista della fine della dimensione d’esistenza di questo mondo in cui, anche se non per molto, ancora viviamo. Non passerà infatti la generazione vivente ai tempi di Gesù prima che, in conseguenza della Sua morte e resurrezione, tutto non cominci già ad avvenire.

    CONCLUSIONE.

    Abbiamo in Dio la speranza che ci sarà una risurrezione dai morti, tanto per i giusti che purtroppo anche per gli ingiusti (Atti 24,15).    Con la incomparabile differenza che gli ingiusti, ossia i dannati, se ne andranno all’inferno a perdizione eterna; mentre i giusti se ne andranno con Dio a Vita felicemente eterna (Matteo 25:31-46).

 VICE

L’IMITAZIONE REDENTRICE DI CRISTO IN VISTA DELLA SALVEZZA

L’IMITAZIONE REDENTRICE DI CRISTO IN VISTA DELLA SALVEZZA

Mosè (Nascita: Gosce-Egitto XIII Secolo a.C; Morte: Monte Nebo XII secolo a.C) fu scelto da Dio per liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù egiziana durata 430 anni.

L’intenzione rivelata dell’Altissimo era quella di rendere gli Ebrei per mezzo di libere Alleanze con Lui stesso la più grande Nazione della Terra, in vista del fatto che in essa doveva incarnarsi e nascere il Figlio Suo Unigenito, Gesù Cristo.

E ciò allo scopo di redimere l’Umanità dai Suoi peccati e salvarla in vista di riportarla all’Eden o Paradiso terrestre accanto a Dio ove era in origine quando fu creata e da dove, per colpa di satana ed in conseguenza del peccato originale, era caduta, PERDENDO L’IMMORTALITA’ e precipitando in questo mondo senza Eden oltre che crocifisso e mortale(Gn 3,1-24).

I DIECI COMANDAMENTI E SATANA.

Fu per questo che Dio ha dato agli Ebrei tramite Mosè le Sue Leggi ed i Suoi Statuti (i Dieci Comandamenti) perché li osservassero e divenissero così una grande Nazione in vista di quel progetto divino che mediante l’Incarnazione del Verbo prevede la sconfitta definitiva di satana e il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità del Paradiso terrestre o Eden accanto a Dio..

Mosè ricevette dunque le Divine Leggi – i Dieci Comandamenti – e le trasmise al popolo.

Tutto Israele lo rispettava e seguiva tutte le sue istruzioni perché lo riconosceva come un’autorità di Dio stesso per guidarlo verso la Verità assoluta dell’esistenza .

Satana, però, che scaglia la pietra e nasconde la mano ci mise in mezzo ancora una volta la coda, oscurando la Luce proveniente dai Dieci Comandamenti e con Essa il rapporto di alleanza salvifica degli Ebrei col vero Dio.

Per questo Gesù – quando inizia a predicare in Israele – rivolgendosi alla folla e ai suoi discepoli – comincia col rimproverare proprio i religiosi ebraici di quel tempo, sacerdoti scribi e farisei, che, opponendosi diabolicamente al Progetto d’Amore di Dio sull’Umanità, Lo volevano interessatamente morto come poi effettivamente fecero mandandolo a morte su di una croce per mano straniera!

Lo scopo di Gesù infatti era quello di avvertire il Popolo ebraico delle malefatte di scribi e farisei che affermavano di essere i detentori dell’autorità di Mosè: Ma in realtà essi erano degli ipocriti perché dicevano ma non facevano

A loro interessava La cattedra di Mosè solo perché era la posizione sociale più importante e rispettata: per questo era molto desiderata da coloro che ambivano agli onori dei pubblici poteri ed ai quali poco importava della diffusione delle divine Rivelazioni.

Ma vediamo quello che dice Gesù di costoro alla folla ed ai Suoi Discepoli:

Osservate dunque e fate tutte le cose che vi dicono di osservare; ma non fate come essi fanno, poiché dicono ma non fanno.(Matteo 23:3)

Qual’è allora la grande differenza tra Mosè e coloro che hanno occupato indebitamente la sua Cattedra ?

Mosè deteneva l’autorità divina non perché semplicemente insegnasse al popolo a obbedire alle leggi dell’Altissimo, ma soprattutto perché era egli per primo un esempio di obbedienza e rispetto per i comandamenti del Signore: ed infatti li osservava lui per primo!

I sacerdoti (Kaifa), gli scribi e farisei di allora erano tutt’altro.

Erano solo uomini disonesti e profittatori. Non avevano rispetto e considerazione per il sacro. Poco o niente interessava loro dei problemi delle persone, purché stessero bene loro per cui alla fine, scribi farisei e sommi sacerdoti di allora, arrivarono al non plus ultra dell’impenitenza finale da peccato mortale avendo fatto crocifiggere il Giusto, sapendolo innocente.

Essi ierano come quegli indemoniati che pur conoscendo che Gesù è Dio tuttavia non Gli si convertivano, per cui Gesù li tacitava perché non lo rivelassero e passava oltre, predicando in altri luoghi il Suo Vangelo (cfr.: Mc 1,29-38).

Si tratta di quel peccato inespiabile ed imperdonabile che Gesù chiama bestemmia contro la Verità evidente dello Spirito Santo e che consiste nel considerare Gesù, sapendolo innocente, un malfattore da condannare a morte per crocifissione in mano di stranieri .

E’ Il peccato di Erode Antipa, tetrarca di Galilea e di Erodiate la sua amante illegittima, che contro la Verità evidente fecero decapitare Giovanni Battista sapendolo innocente!

E’ il peccato rivolto contro i Cristiani dei quali Gesù in Mt 5,11-12 dice.:

11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Non molto meglio di allora purtroppo, ancora oggi – malgrado più di 2000 anni di Cristianesimo avallato da innumerevoli Atti di onnipotenza o Miracoli d’Amore operati dei Santi di Cristo nel Suo Nome – il Cristianesimo non ha pervaso ancora tutta la Terra come dovrà avvenire prima che il Cristo ritorni la seconda volta nella Sua Parusia finale..

Continuando infatti a tenersi separati dal Cristo, gran parte dei “cristiani” ritardano il compimento del progetto trinitario di redenzione salvifica del Genere umano offerto al mondo gratuitamente e misericordiosamente dal Cristo stesso.

Il che per diretta conseguenza vuol dire che allontanano il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità dell’Eden o Paradiso terrestre donde era caduta .

Non bisogna mai dimenticare allora che coloro che servono Gesù in pienezza, gli altri Cristi (Lc 1,26-38) sono dove Lui si trova sempre, e cioè tra gli afflitti, disperati, respinti, malati, depressi, lesi e umiliati.

Questa è la posizione e il luogo in cui si trovano i Santi di Cristo, i Suoi imitatori ravvicinati:

Gesù scese dal suo trono con il Padre per venire in questo mondo e vivere tra i perduti.

Ha dato tutto per darci la salvezza. Ecco perché il Padre Lo ha onorato! Gesù onora anche coloro che in questo mondo Lo seguono sapendo che l’unica cosa che vuole e che gli dà piacere è salvare le anime perdute avviandole redente per il Regno sempiterno di Dio. (Lc 5,27-32..etc))

VICE

DISCESA E RESURREZIONE DI GESU’ DAGLI INFERI

TEOLOGIA DELLA CONOSCENZA

DISCESA E RESURREZIONE DI GESU’ DAGLI INFERI

(VANGELO E COMMENTO)

VANGELO:

1 Il primo giorno della settimana, mentre stava albeggiando, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro.2 Allora corse verso Simon Pietro e l’altro discepolo che Gesù trattava affettuosamente (=Giovanni), e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo».

3Pietro e l’altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro 4I due correvano assieme, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; 5e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. 6Giunse intanto a nche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra 7 il sudario, che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l’altro discepolo – Giovanni – che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette.

COMMENTO:

COSA CREDETTE PER PRIMO GIOVANNI, IL PIU’ GIOVANE DEGLI APOSTOLI?

Il primo tra i Discepoli a credere che Gesù non era stato “rubato” dalla tomba rimasta vuota ma che era effettivamente risorto dai morti, pur senza averlo visto ancora realmente risorto, fu Giovanni.

Gesù aveva in effetti più volte predetto ai Discepoli poco prima di essere tradito da Giuda e venire crocifisso che sarebbe morto e risorto il terzo giorno, ma nessuno, tranne Giovanni, Lo aveva preso in parola.

Fu dunque Giovanni, il più giovane degli Apostoli, che credette al gran Miracolo dell’autoresurrezione di Gesù dai morti già per la presenza all’interno della tomba vuota del telo sindonico, delle bende che ne avevano avvolto il cadavere e del sudario che ne aveva ricoperto il capo: d’altra parte, chi ruba un cadavere non pensa a spogliarlo dal telo sindonico, dalle bende e dal sudario, prima di portarlo via..

VANGELO:

9 I Gli altri Discepoli invece non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva morire, scendere agli inferi e risuscitare dai morti. 10 I discepoli quindi se ne tornarono a casa più tristi di prima.

COMMENTO:

L’espressione Discesa di Gesù agli inferi” indica la solidarietà profonda con cui Cristo volle unirsi, attraverso il sacrificio della Passione e della Croce, al destino comune a tutti gli Esseri umani.

Essa è l’estensione dell’opera di redenzione salvifica a tutte le generazioni passate e future.

Gli inferi non sono l’inferno, che è la condizione definitiva del peccatore, segnata dalla sofferenza, ma indicano quello che l’antico Testamento palesa come il soggiorno delle anime di coloro che hanno lasciato questo mondo: in ebraico sheol, in greco: hádes (cfr.: Atti 2,31 ).

Questa parola della discesa del Signore agli Inferi vuol soprattutto dire che anche il passato è raggiunto da Gesù, che l’efficacia della Redenzione non comincia nell’anno zero o trenta, ma va anche al passato, abbraccia il passato, tutti gli uomini di tutti i tempi. I Padri dicono, con un’immagine molto bella, che Gesù prende per mano Adamo ed Eva, cioè l’umanità, e la guida avanti, la guida in alto. E crea così l’accesso a Dio, perché l’uomo, di per sé, non può arrivare fino all’altezza di Dio.

Gesù stesso, essendo uomo, prendendo in mano l’uomo, apre l’accesso, apre cosa? La realtà che noi chiamiamo Cielo. Quindi questa discesa agli Inferi, cioè nelle profondità dell’essere umano, nelle profondità del passato dell’umanità, è una parte essenziale della missione di Gesù, della sua missione di Redentore e non si applica a noi.

La nostra vita è diversa, noi siamo già redenti dal Signore e noi arriviamo davanti al volto del Giudice, dopo la nostra morte, sotto lo sguardo di Gesù, e questo sguardo da una parte sarà purificante: penso che tutti noi, in maggiore o minore misura, avremo bisogno di purificazione. Lo sguardo di Gesù ci purifica e poi ci rende capaci di vivere con Dio, di vivere con i Santi, di vivere soprattutto in comunione con i nostri cari che ci hanno preceduto. (Giovanni Paolo Secondo)

VANGELO

Gesù appare risorto a a Maria Maddalena nativa di Magdala.

Magdala, in ebraico מגדל Migdal, che significa torre è una piccola cittadina israeliana posta sulla sponda occidentale del lago di Tiberiade, detto anche di Genezaret..

11 Maria Maddalena nativa di Magdala , invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno al capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?»

Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto». 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. 15Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse il giardiniere, gli disse: «Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che vuol dire: «Maestro mio!»17Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». 18Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore e che egli le aveva detto queste cose.

COMMENTO

Sia gli angeli del Cielo, sia Gesù risorto ma non ancora riconosciuto chiedono a Maria di Magdala perché piange…ed in realtà non c’è da piangere ma da impazzire dalla gioia, perchè Gesù è morto e risorto non per Lui, ma per noi:

affinché cioè noi potessimo morire e risorgere redenti per Lui.

Significativo inoltre è il fatto che Maria riconosce Gesù quando Gesù chiama Maria per nome: segno della reciproca interiorizzazione dell’Umanità redenta in Dio e di Dio nell’Umanità redenta.

E’ in quest’ottica anche che Gesù chiama Fratelli i Suoi Discepoli!

VANGELO

19 La sera di quello stesso giorno (NDR.: il nuovo giorno della resurrezione di Gesù: la Domenica, il giorno del Dominus=Signore ), mentre le porte del luogo in cui si trovavano i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei, Gesù risorto venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20E detto questo mostrò loro le mani perforate dai segni dei chiodi ed il costato trapassato dal colpo di lancia.

I discepoli dunque, veduto il Signore risorto, si rallegrarono. 21Allora {Gesù} disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». 22Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti». 24Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».

26Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» 27Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente»  28Tommaso gli rispose: «Signore mio e Dio mio!» 9Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che, pur non avendo visto, hanno creduto 30Ora Gesù fece in presenza dei {suoi} discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; 31ma questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

COMMENTO.

GESU’, dunque, il Figlio di Dio che è Dio uguale al Padre ed allo Spirito si è incarnato facendosi Uomo e nascendo miracolosamente dalla sempre vergine Madre Maria.

Quindi Gesù è MORTO discendendo con l’Anima agli inferi ed è infine RISORTO per noi cristiani e per tutti quelli che da Adamo ed Eva in poi non hanno lasciato questo mondo impenitenti di peccato mortale conosciuto come tale.

AMEN!

VICE

CONOSCERE IL VERO DIO COSI’ COME SI E’ RIVELATO

TEOLOGIA DELLA CONOSCENZA

CONOSCERE IL VERO DIO COSI’ COME SI E’ RIVELATO

CHI E’IL VERO DIO?

Dio, detto anche l’ONNIPOTENTE, è Colui che è capace di compiere e\o di far compiere ai Suoi Santi Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore.

-In che consistono gli Atti d’’onnipotenza o Miracoli d’Amore?

Consistono nel fare dal nulla (=creare), nel mantenere il Creato dal nulla e nell’eliminare il Creato nel nulla (=annientare).

LA RELIGIONE CATTOLICA

La Religione cattolica è l’unica Religione che si richiama a Cristo e che registra innumerevoli Atti d’Onnipotenza o miracoli d’amore che solo il vero Dio può fare e, nel Suo Nome far fare ai Suoi Santi fin da quando soprattutto Gesù Cristo, che è Dio Figlio di Dio Padre, l’Altissimo, è venuto nel Mondo a miracolo mostrare.

Gli Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore testimoniano quindi per la Verità assoluta della Religione cattolica principiata dal primo Papa Pietro (Mt 16,13-20).

Essa, pertanto, è l’unica Religione la cui Verità corrisponde alla Realtà e che sarà quella che, prima della Fine (Mt 24,14), conquisterà tutto il mondo…quindi il Risorto ritornerà nella gloria per il nuovo Paradiso terrestre o Eden che sarà partecipato a tutti coloro – speriamo noi compresi – che da Adamo ed Eva in poi non muoiono in peccato mortale conosciuto come tale.

LA SEMPITERNITA’ DI DIO

Ancor prima della Predicazione di Gesù incarnato contenuta nei Vangeli) e prima ancora della Creazione dell’Universo, il vero Dio esisteva già da sempre come appare dalla presenza dello Spirito Santo che è Dio uguale al Padre ed al Figlio e che è presente nel vecchio profeta Simeone e nella vecchia profetessa Anna .

.Ecco cosa rivela il Vangelo in proposito:

VANGELO

Ora, a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino Gesù cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di Lui

AMEN

VICE

COS’E’ L’ONNIPOTENZA.

  • COS’E’ L’ONNIPOTENZA.

    Da che mondo è mondo, nessuno mai – eccetto Gesù Cristo! pur dicendosi uomo, Figlio dell’Uomo, di natura umana (Mt 10,23..etc..etc) ha affermato di essere Dio, Figlio naturale di Dio-Padre (Mt 3,17, Mt 17,5): di Natura, quindi, divina, Dio Egli stesso (Mr 14,61-62; Gv 5,19-47; Gv 8,24. 28. 58; Gv 13,19; Gv 18,5).

  1. E questo però Egli non solo lo ha detto a parole ma lo ha mostrato con prove di fatto accessibili a chiunque fosse stato presente ai Suoi Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore ed a quelli che Egli faceva e fa attualmente fare ai Suoi santi Discepoli.

  1. Perciò Gesù ci mostra di essere Dio non solo nel dire ma soprattutto nell’onnipotenza divina del fare, la quale consiste nel fare dal nulla (=creare), nel mantenere dal nulla (=sostentare) e nell’eliminare nel nulla (=annientare) la realtà dell’Esistenza:

  2. E’ questa perciò il non plus ultra della potenza, vale a dire l’onnipotenza divina così come è miracolosamente rivelata nei Vangeli ed esercitata nel Suo Nome in questo mondo dai Santi di Cristo fuori dai Vangeli tuttora.

  1. UN ATTO DI ONNIPOTENZA DI GESU’ TRA I PIU’ ECLATANTI

Vogliamo a questo punto mettere in evidenza uno degli Atti d’onnipotenza, alias miracolo d’Amore fatto da Cristo risorto dopo la Sua Ascensione al Padre celeste )

Questo grande miracolo d’Amore avvenuto il 3 di Ottobre del 1847 ad Ocotlán, nel Messico occidentale ma rimasto per tanto tempo in ombra, riguarda la riproposizione reale di Gesù non ancora morto mentre sta appeso sulla Croce: Croce che per questo è detta santa!

Ecco più in particolare di che si tratta:

Domenica 3 10 1847, un giorno dopo il terremoto che aveva distrutto quasi tutto il villaggio di Ocotlán, nel Messico occidentale, durante la celebrazione di una Messa all’aperto sui luoghi devastati dal terremoto per impetrare la Misericordia divina, apparve tra una nube che si era divisa in due, Gesù Cristo attimi prima di morire nella Agonia della Sua crocifissione.”

  1. L’Evento miracoloso fu rappresentato in un quadro pittorico coevo all’Episodio e custodito nella Basilica dedicata all’Avvenimento stesso. Immagini di esso si possono pure trovare riprodotte su INTERNET.

  2. Il significato profondo di tale avvenimento sta nell’accostamento alla Sua Passione crocifissa che Cristo vi ha voluto dare, nel senso che in analogia ad essa coloro che erano morti sotto le macerie del terremoto, anche in virtù della Messa votiva fatta celebrare, avrebbero realmente raggiunto una resurrezione immortale esistenzialmente purificata dalle conseguenze avverse del peccato originale.

  3. Non solo ma assieme alla resurrezione eterna avrebbero conseguito la beatitudine infinita della felicità divina come quella di tutti i Santi salvati dall’Uomo-Dio, umanamente morto ma umanamente risorto al terzo giorno per non più morire.

REPETITA IUVANT: ANCORA SUGLI ATTI D’ONNIPOTENZA DEI MIRACOLI

I miracoli sono dei fatti strabilianti dell’onnipotenza divina realmente accaduti (Gv 11,43-45; Gv 6,1-14…etc..etc) che l’Uomo-Dio Gesù Cristo fa e fa fare a coloro che stando con perseveranza alla Sua sequela hanno raggiunto in questo mondo livelli adeguati di santità.

  1. I MIRACOLI testimoniano indubitabilmente della Divinità di Chi li fa e li fa fare, e quindi, dell’UNICO vero Dio e dell’UNICA vera religione che è quella CRISTIANA\Cattolica!

  1. I Cristiani\cattolici infatti – così come Gesù Cristo ha predettodi Miracoli nel Suo Nome ne faranno di ancora più eclatanti di quelli che ha fatto Lui quando era sulla Terra in quanto Egli, avendo compiuto la Sua missione redentrice e salvifica del Genere umano, dopo essere risorto è asceso al Padre celeste (Mr 21,19; Lc 24,51), allora provvede I Cristiani\cattolici infatti – così come Gesù Cristo ha predettodi Miracoli nel Suo Nome ne faranno di ancora più eclatanti di quelli che ha fatto Lui quando era sulla Terra in quanto Egli, avendo compiuto la Sua missione redentrice e salvifica del Genere umano, dopo essere risorto è asceso al Padre celeste (Mr 21,19; Lc 24,51), allora provvede per tutti i santi fino alla fine dei tempi.

  1. E LE ALTRE RELIGIONI?

  1. Le altre religioni come il maomettanesimo, l’induismo, ciò che resta dell’Ebraismo..etc devono pur esse giungere al Cristianesimo perché il MONITO di Gesù Cristo =“Convertitevi e credete al Vangelo=Mc1,15) è UNIVERSALE in quanto il mondo dovrà diventare tutto cristiano prima che si giunga al compimento finale della Storia cristocentrica della salvezza preceduta dalla parusia del Cristo risorto (Mt 24), 3-14).

  1. Si tratta della fine di questo mondo per quello dei nuovi Cieli e nuova Terra della nuova Creazione ove, assieme a tutti i redenti salvati da Cristo avrà stabile dimora la Giustizia divina:

  2. una sorta di ritorno alla immortalità felice del’EDEN, da dove, per aver dato conto a satana, siamo caduti precipitando in questo mondo senza Eden, crocifisso e mortale

Si Spiega quindi perché siamo servi inutili”, essendo quanto fatto per noi dal Signore Gesù incommensurabilmente più grande rispetto a quella che può essere la nostra devozione per Lui (Lc 17,710).

Le nostre preghiere servono a farci crescere verso di Lui per consentirci di imitarlo sempre meglio e, nel contempo, a tenere a bada satana che come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1Pt 5,8).

Gesù però combatte per noi contro satana: afferma infatti Egli in Luca 11,21-22 che “quando l’uomo forte e ben armato fa la guardia all‘ingresso della sua casa (Gesù si riferisce a satana quando possiede le anime) quello che egli ha è al sicuro, ma, quando uno più forte di lui sopraggiunge e lo vince (Gesù si riferisce a Se stesso), allora gli toglie l’armatura nella quale confidava e ne spartisce le spoglie (libera cioè liberamente le anime prigioniere rendendo debole satana).

  1. I RISULTATI BEATIFICI DELL’IMITAZIONE DI CRISTO

  1. Rivela infatti Gesù (Gv 14,12-14):

  2. Farete nel mio Nome (:partecipando cioè alla mia onnipotenza) opere (=miracoli) anche più eclatanti di quelle che ho fatto io, se crederete in me”.

  3. Qualunque cosa chiederete nel Nome mio, io la farò,

  1. E’ strabiliante che chi crede in Dio possa fare le stesse opere che fa Dio e cioè i Suoi stessi Atti di onnipotenza o miracoli d’Amore.

  2. Eppure è proprio così: Non si contano più infatti gli Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore, che i Santi, canonizzati e non, hanno fatto e continuano a fare in questo mondo nel Nome di Cristo.

  3. In Verità questa Rivelazione fin da quando Gesù la manifestò è da più di 2000 anni che funziona”.

  1. E – data la fondamentale importanza della Rivelazione stessaGesù la ripete: “Se mi chiederete qualcosa nel mio Nome io la farò” (Gv 14,12-14).

  2. Chiedete dunque e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto—

  3. Che vuol dire chiedere qualcosa ne Nome (= nell’Onnipotenza) di Cristo?.

  4. Vuol dire esser giunti con la forza dello Spirito Santo che è Dio a tale livello d’imitazione di Cristo da poter non solo chiedere di poter fare gli stessi Atti di onnipotenza o Miracoli d’Amore di Cristo ma addirittura anche di più sorprendenti…

  5. Ve lo assicuro: chi ha fede in me farà anche lui le opere che faccio io, e ne farà di più grandi, perché io ritorno al Padre. E tutto quel che domanderete nel mio nome, io lo farò, perché la gloria del Padre sia manifestata nel Figlio. Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, ia lo farò. (Gv 14,6-14)

  6. Non bisogna però confondere – come è purtroppo errore comune il prodigio col Miracolo., essendo il prodigio un atto di potenza limitata, proprio – a fin di bene – degli angeli ed – afin di male – dei diavoli.

  7. Una posizione di molto superiore e quindi più vicina a Dio occupano quegli Esseri umani che nell’imitazione perseverante di Cristo raggiungono livelli sempre più elevati di santità sino a riprodurre in loro – come per esempio San Francesco (n. Assis?; m.: Assisi 3 0tt. 1226) e San Pio da Pietrelcina (n. Pietrelcina 25 Magg 1887; m. San Giovanni Rotondo 2 sett 1968)le stimmate ossia i segni sanguinosi della Crocifissione di Cristo.

  1. Santi come questi nei primi tre secoli di Cristianesimo erano molto più diffusi di quanto sia stato dopo fino ad adesso.

  2. Ecco perchè finché nei primi secoli della Chiesa i Cristiani si comportavano come altri Cristi nell’imitazione perseverante di Cristo, il risultato fu quello di una diffusione cristiana nel mondo davvero sorprendente’’’’

    LE ESCHE DI SATANA: SESSO SOLDI SUCCESSO

  1. Ma satana purtroppo non se ne sta con le mani in mano, per cui, molti cristiani in conversione per diventare come “altri Cristi” divengono purtroppo degli “anticristi” che sono dei “falsi cristi” camuffati da cristiani: gli emissari più pericolosi di satana in questo mondo!

  1. Quando in questo mondo l’uomo diventa “captivus” di satana perde la sua libertà evangelica per cui non è facile liberarlo prima che muoia impenitente di peccato mortale conosciuto come tale e vada per sempre con satana all’inferno per un certo periodo con la sola anima, e quindi, ancora peggio, alla resurrezione universale, anche con l’anima ricongiunta al corpo.

  1. Le esche diaboliche di Satana contro gli esseri umani in questo mondo sono – a seconda della persona umana da far

abboccare – sostanzialmente tre: SESSO, SOLDI e SUCCESSO prospettati come fini a se stessi

Dove è il mio tesoro, lì è il mio cuore! Il cuore è la “sede della vita” di un essere umano, il suo “centro di controllo”. Il “cuore“, infatti, determina l’impostazione di fondo della vita morale e spirituale di una persona.

Il cuore di una persona può essere saggio e intelligente, puro, integro, onesto e buono.

Ma può purtroppo essere attaccato al danaro e cadere in braccio a satana se perde il suo orientamento retto e desiste dal suo combattimento spirituale contro il nemico eterno di Dio e dell’Uomo.

  1. ECCO PERCHE’ IL RITORNO ALL’EDEN ORIGINARIO TARDA A VENIRE.

  1. Lo scopo principale di satana in questo mondo è quello di ritardare, non potendolo impedire, il compimento divino del progetto di redenzione salvifica del Genere umano reso possibile all’Uomo da Gesù Cristo con la Sua Pasqua di Resurrezione .

  2. Tale Progetto volge alla cristianizzazione di tutto questo mondo prima della Parusia finale in vista di Cieli nuovi e Terra nuova ove avrà stabile dimora la Giustizia divina, ovvero il modo di vivere dell’unico vero Dio in tre divine Persone (2Pt 3-13).

  1. Satana cerca di oscurare il senso della Fede e la certezza che i Cristiani hanno dell’onnipotenza redentrice e salvifica di Cristo a causa dei Suoi miracoli d’Amore, che Egli non solo fa ma fa anche faree ai Suoi santi discepoli trasformandoli in come altri Cristi in presenza della loro libera corrispondenza e perseveranza alle ispirazioni e mozioni dello Spirito Santo.

  2. I Cristiani comunque sono sempre dei servi inutili: servi cioè che non accrescono minimamente la Gloria infinita di Dio, ma rendono però possibile la loro elevazione verso di Lui santificandosi beatamente fin da a questo mondo (Lc 17,7-10) in vista della Parusia del Signore alla fine dei Tempi.

  1. Bisogna quindi che ci chiediamo: se il nostro CUORE – ovvero: il nostro pensiero dominante e ritornante, quello che ci fa distrarre da ogni altro pensiero o interesse, sia pure lecito, è IN DIO, oppure in una o più di quelle tre esche diaboliche (=svianti da Dio) proposte da satana in modo egolatrico, che sono Il sesso, i soldi ed, il successo considerati fini a se stessi.

  2. COME OPERA IN PARTICOLARE SATANA CONTRO L’UOMO.

  3. Per cercare di ottenere questo risultato ritardante il progetto divino circa il recupero redimente dell’Uomo, satana doveva in primo luogo giungere ad oscurare la certezza che i Cristiani avevano della DIVINITA’ di Cristo a causa dei Suoi miracoli d’Amore, ovvero dell’onnipotenza dei Suoi Atti di misericordia che Egli faceva e faceva fare anche ai Suoi santi discepoli storici ed a quelli succedutisi ad essi in presenza ovviamente della loro libera corrispondenza d’amore alle ispirazioni e mozioni dello Spirito Santo.

  4. Anche se pur così facendo – lo ripetiamo – i Cristiani sono comunque dei servi inutili: servi cioè che non accrescono minimamente la gloria infinita di Dio, ma rendono però possibile la loro elevazione cristiana (Lc 17,7-10) tenendo a bada satana ed affrettando così e non ritardando le conseguenze universali del progetto salvifico di Dio sul Genere umano

  1. MARIA SCHIACCIA LA TESTA AL SERPENTE (Gn 3,15)

  1. Chi è colui che Cristo chiama il “principe di questo mondo” se non Satana, il più malvagio tra gli anticristi, signore e principe di questo mondo, di cui però Cristo ha reso possibile all’Uomo la sua sconfitta facendo si che il serpente non potesse tentare l’Umo oltre le sue forze.

  2. L’anticristo comunque – e cioè satana-lucifero-il diavolo… – non si dà per vinto fino in ultimo e cerca di ostacolare la diffusione del Regno di Dio sulla terra per ritardarne quanto più gli riesce possibile il compimento della redenzione che culminerà nella salvezza finale con la resurrezione universale e la separazione eterna del Bene dal male.

    Satana (Gn 3,14-15) fu fin da principio il seduttore maligno dell’Umanità causandone la caduta dal Paradiso terrestre originario o Eden in questo mondo senza Eden non che crocifisso e mortale (Gn 3,16-24).

  1. Non solo ma quale “principe (=dominatore) maligno di questo mondoha ostacolato fino ad ora la redenzione del Genere umano volta alla divina salvezza, allorchè MARIA aprendo col Suo le porte di questo mondo al Cristo la rese possibile (Lc1,27-38) fin da quando il Cristo conferi ai cristiani Suoi Discepoli gli stessi Suoi Poteri d’onnipotenza o Miracoli d’Amore (Gv 14,1-12)

  2. Comunque, finché dura questo mondo e tutto non sarà compiuto, satana, come leone ruggente va cercando chi divorare, per cui bisogna resistergli saldi nella fede (1Pt 8-9); anche se poco prima della fine dei tempi – dopo un lungo periodo di Pace cristiana in questo mondo senza satana, detto dei 1000 anni, satana cercherà di ritornare alla carica.

  3. Troverà però il Risorto a sbarrargli il passo, buttandolo definitivamente nello stagno putrido di fuoco e zolfo che è l’inferno assieme ai suoi diavoli (Apocalisse 21,8) ed a tutti quegli esseri umani che, risorti alla fine dei tempi , avevano lasciato questo mondo impenitenti di peccato mortale conosciuto come tale.

VICE

RITORNO AL FUTURO ED OLTRE

RITORNO AL FUTURO ED OLTRE

Dopo la caduta dell’umanità dal Paradiso terrestre o Eden in questo mondo senza Eden (Genesi 3) Gesù così parlò in terra ebraica rivolto alla folla ed ai suoi discepoli:

«Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè (Matteo 23:1-2)….

Mosè (Nascita: Gosce-Egitto XIII Secolo a.C; Morte: Monte Nebo XII secolo a.C) fu scelto da Dio per liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù egiziana durata 430 anni.

L’intenzione rivelata dell’Altissimo era quella di rendere gli Ebrei per mezzo di libere Alleanze con Lui stesso la più grande Nazione della Terra, in vista del fatto che in essa doveva incarnarsi e nascere il Figlio Suo Unigenito, Gesù Cristo.

E ciò allo scopo di redimere l’Umanità dai Suoi peccati e salvarla in vista di riportarla all’Eden o Paradiso terrestre accanto a Dio ove era in origine quando fu creata e da dove, per colpa di satana ed in conseguenza del peccato originale, era caduta, PERDENDO L’IMMORTALITA’ e precipitando in questo mondo senza Eden oltre che crocifisso e mortale(Gn 3,1-24).

I DIECI COMANDAMENTI E SATANA.

Fu per questo che Dio ha dato agli Ebrei tramite Mosè le Sue Leggi ed i Suoi Statuti (i Dieci Comandamenti) perché li osservassero e divenissero così una grande Nazione in vista di quel progetto divino che mediante l’Incarnazione del Verbo prevede la sconfitta definitiva di satana e il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità del Paradiso terrestre o Eden accanto a Dio..

Mosè ricevette dunque le Divine Leggi – i Dieci Comandamenti – e le trasmise al popolo.

Tutto Israele lo rispettava e seguiva tutte le sue istruzioni perché lo riconosceva come un’autorità di Dio stesso per guidarlo verso la Verità dell’esistenza.

Satana però che scaglia la pietra e nasconde la mano ci mise in mezzo ancora una volta la coda, oscurando la Luce proveniente dai Dieci Comandamenti e con Essa il rapporto di alleanza salvifica degli Ebrei col vero Dio.

Per questo Gesù – quando inizia a predicare in Israele, Eglirivolgendosi alla folla e ai suoi discepoli – comincia col rimproverare proprio i religiosi ebraici di quel tempo, sacerdoti scribi e farisei, che Gli si opponevano interessatamente e che poi l’hanno mandato a morte per mano straniera!

Gesù infatti voleva avvertire il Popolo ebraico delle malefatte di scribi e farisei che affermavano di essere i detentori dell’autorità di Mosè: Ma essi dicevano ma non facevano.

A loro interessava La cattedra di Mosè solo perché era la posizione sociale più importante e rispettata: per questo era molto desiderata da coloro che ambivano agli onori dei pubblici poteri ed ai quali poco importava della diffusione delle divine Rivelazioni.

Ma vediamo quello che dice Gesù di costoro alla folla ed ai Suoi Discepoli:

Osservate dunque e fate tutte le cose che vi dicono di osservare; ma non fate come essi fanno, poiché dicono ma non fanno (Matteo 23:3).

Qual’è allora la grande differenza tra Mosè e coloro che hanno occupato indebitamente la sua Cattedra?

Mosè deteneva l’autorità divina non perché semplicemente insegnasse al popolo a obbedire alle leggi dell’Altissimo, ma soprattutto perché era egli per primo un esempio di obbedienza e rispetto per i comandamenti del Signore: ed infatti li osservava lui per primo!

I sacerdoti (Kaifa), gli scribi e farisei di allora erano tutt’altro.

Erano solo uomini disonesti e profittatori. Non avevano rispetto e considerazione per il sacro. Poco o niente interessava loro dei problemi delle persone, purché stessero bene loro per cui alla fine, scribi farisei e sommi sacerdoti di allora, arrivarono al non plus ultra dell’impenitenza finale da peccato mortale avendo fatto crocifiggere il Giusto, sapendolo innocente.

Essi ierano come quegli indemoniati che pur conoscendo che Gesù è Dio tuttavia non Gli si convertivano, per cui Gesù li tacitava perché non lo rivelassero e passava oltre, predicando in altri luoghi il Suo Vangelo (cfr.: Mc 1,29-38).

Si tratta di quel peccato inespiabile ed imperdonabile che Gesù chiama bestemmia contro la Verità evidente dello Spirito Santo e che consiste nel considerare Gesù, sapendolo innocente, un malfattore da condannare a morte per crocifissione in mano di stranieri .

In che modo tali uomini con intenzioni così irremovibilmente meschine ed egoiste potevano avere l’approvazione di Gesù Cristo che oltre che Uomo è soprattutto Dio?

Costoro – malgrado i Miracoli d’Amore dei Santi cristiani -, continuando a tenersi separati dal Cristo, ritardano il compimento del progetto di redenzione salvifica del Genere umano OFFERTO al mondo dal Cristo stesso.

Il che vuol dire che allontanano il ritorno dell’Umanità redenta all’immortalità dell’Eden o Paradiso terrestre donde era caduta .

Non bisogna mai dimenticare allora che i veri servi del Signore Gesù (Lc 1,26-38) sono dove Lui si trova, e cioè tra gli afflitti, disperati, respinti, malati, depressi, lesi e umiliati. Questa è la posizione e il luogo in cui dovrebbe essere il servo di Dio. Gesù rinunciò al suo trono con il Padre per venire in questo mondo e vivere tra i perduti.

Ha dato tutto per darci la salvezza. Ecco perché il Padre Lo ha onorato!

Gesù onora anche coloro che in questo mondo Lo seguono sapendo che l’unica cosa che vuole e che gli dà piacere è salvare le anime perdute avviandole redente al Regno sempiterno di Dio. (Lc 5,27-32..etc).

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CHI SONO AI NOSTRI TEMPI GLI SCRIBI E I FARISEI DI CUI GESU’ PARLA AI SUOI TEMPI?

CHI SONO AI NOSTRI TEMPI GLI SCRIBI E I FARISEI DI CUI GESU’ PARLA AI SUOI TEMPI?

Gli scribi ed i farisei del tempo di Gesù facevano parte dei religiosi ebraici di quel tempo.

Perciò i religiosi ebraici di allora – mutatis mutandis – sono assimilabili ai preti cristiani di ora.

Ne consegue che quello che Gesù dice nei confronti degli scribi e dei farisei di allora lo dice anche ai preti cristiani di ora!

Gesù, che è venuto per portare al Mondo la Buona Parola” e riunire così la Terra al Cielo (=EDEN, PARADISO TERRESTRE), si rivolge contro gli scribi ed i farisei di allora e contro i preti cristiani di ora che NON Lo accolgono con una severità tale da far ritenere destinati all’inferno fin da quà i cristiani che si fanno preti NON per AMORE ma per sistemarsi economicamente mistificando al Popolo il loro sacerdozio. Vediamo quindi cosa dice Gesù a riguardo di costoro:

1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli

(ndr.: ma non ai sacerdoti di allora – scribi e farisei – che considerava ormai in mano a satana e che di li a poco l’avrebbero mandato a morte per mano straniera.)

dicendo: 2 «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.

(ndr.: gli scribi ed i farisei avevano elaborato un numero impressionante di norme religiose da imporre al Popolo, guardandosi però bene di osservarle loro per primi).

5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;6 amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare “rabbì” dalla gente.8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è i l vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. 10 E non fatevi chiamare “maestri”, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.

11 Il più grande tra voi sia vostro servo;

12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.

(ndr.: riportando ai preti cristiani quanto sopra, a più di 2000 anni dopo Cristo, dobbiamo però osservare che molti di quei lussi e ricchezze esteriori stigmatizzati da Gesù, non sono ancora del tutto scomparsi soprattutto tra cardinali e vescovi…Non solo, ma molti tra i sacerdoti cristiani si lasciano chiamare “padri” o maestri, dimenticando che Uno solo è il loro Maestro, il Cristo e che nell’ambito della diffusione evangelica IL PIU’ GRANDE TRA LORO dovrà farsi SERVO di tutti, perché chi si innalzerà sarà abbassato e che si abbasserà sarà innalzato.)

13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.

14 15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna (la geenna era la valle sotto Gerusalemme ove veniva buttata la spazzatura di tutta la città) il doppio di voi.

16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati. 17 Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? 18 E dite ancora: Se si giura per l’altare non vale, ma se si giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. 19Ciechi! Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? 20 Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; 21 e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l’abita. 22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.

Prosegue Gesù:

23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!

[27] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. [28] Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità. …

Ndr.: La cifra comune agli scribi e farisei ebraici ed ai sacerdoti cristiani che si oppongono occultamente a Gesù – occultismo – è l’ipocrisia, ossia il voler apparire ciò che non si è: il confondere le chiavi che aprono le porte del cielo (Mt 16,13-19) con quelle che aprono le porte della terra.

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