SATANA: L’ORIGINE DEL MALE NEL MONDO

  • Satana è un essere vivente di natura incorporea e di intelligenza superiore a quella umana ed uguale a quella degli angeli.

    Si tratta però di un angelo che assieme a quelli che lo seguirono nella sua diaspora da Dio,

    rivolse al maleovvero contro Dio e L’Uomo – la capacità d’amare che Dio gratuitamente gli aveva dato.

    Male” è non solo non fare la Volontà di Dio, ma impedire agli altri di farla: impedire cioè ingannandoli che in questo mondo gli esseri umani facciano liberamente la Volontà di Dio\bene (Si veda ad esempio il rapporto che satana instaurò con Giuda:Lc 22,3-6; Gv 13,26-27).

    Satana per superbia scelse liberamente di voler diventare come Dio omettendo però di imitare Dio: in pratica pretese di diventare uguale a Dio facendo a meno di Dio: divenne così il Signore del male, mentre Dio, che è sempiterno rimane quello che è: Dio (Mr 10,18; Lc 18,19).

    Satana e gli altri demoni che lo seguirono separandosi da Dio divennero così nemici di Dio e degli Esseri umani che Dio crea (=fa dal nulla) a Sua immagine e somiglianza affinché liberamente imitandolo divengano figli di Dio come il Figlio unigenito di Dio, come fratelli di Gesù Cristo(Gv 20,11-18 )

Dio vuole che l’Essere umano condivida la sua stessa Vita divina, pur non potendo l’Uomo ovviamente diventare Dio per essenza.

Satana si oppone da subito a questo progetto d’Amore di Dio che costituisce la salvezza eterna in Dio pieni di Dio di ogni essere umano e provoca il male cagionando:

1) linclinazione della natura umana: ovvero dell’anima umana, a peccare ovvero a separarsi da Dio 2) la caduta dell’Umanità dall’Eden in questo mondo senza Edem, crocifisso e mortale ..(Gv 8,44)

Satana e coloro che lo seguirono nella sua divisione da Dio divennero eternamente incapaci di Dio (=diavoli infernali), mentre noi esseri umani, malgrado satana, finché viviamo in questo mondo siamo sempre capaci di Dio se liberamente lo vogliamo a causa della redenzione salvifica di Gesù Cristo che pagando per noi, redimendoci, ci ha dato la possibilità di poterlo fare.Questo vuol dire che a coloro che accolgono Cristo viene, fin da questo mondo, conferito addirittura il potere di diventare Figli di Dio, santi cristiani, fratelli di Cristo, il Figlio sempiterno di Dio..(vds.: Prologo del Vangelo di Giovanni Mc3,31-34;Mt12,46-50;Lc8,19-21).E’ tale potere che ci dà la capacità di diventare veri cristiani e ci rende per conseguenza possibile combattere e vincere satana compiendo in Nome di Cristo Atti eclatanti d’onnipotenza che sono i miracoli d’Amore.Diventa perciò in questo mondo del tutto possibile ai veri cristiani e cioè ai santi di Cristo, ai veri figli di Dio – come è sotto gli occhi di tutti – non solo testimoniare la presenza di Cristo compiendo nel Suo Nome i Suoi stessi Atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore, ma di prevenire e combattere i malefici di satana, contribuendo a buttarlo fuori dal mondo (Gv 12,31).

QUALI LE CAUSE DEL’ “GIA’ E NON ANCORA”

Non tutti né sempre i cristiani però si comportano come tali ossia da Figli di Dio che, pieni di Spirito Santo, sono in crescita continua nell’imitazione di Cristo!

Ecco perché non è ancora giunto il Regno di Dio nella Sua pienezza:

Risale dunque a satana come a sua causa prima ed a coloro che gli aprono il cuore come a causa seconda il ritardo circa il compimento ultimo del piano trinitario di redenzione salvifica del Cristo, che riporterà tutti figli di Dio, rifatti a Sua immagine e somiglianza, all’Eden da dove per colpa di satana sono caduti.

Si capisce allora perché ci troviamo ancora in una condizione di stallo cristiano in vista del compimento finale.

VICE

V. PUTIN: RITORNO AL KGB GUERRAFONDAIO DELL’EX UNIONE SOVIETICA

La storia dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1953 venne caratterizzata da quattro eventi politici fondamentali: il consolidamento della rivoluzione d’ottobre, la morte di Vladimir Lenin e il dominio di Iosif Stalin che andò ad intrecciarsi con il secondo conflitto mondiale e la grande guerra patriottica.

Un ruolo di primo piano lo ebbe Iosif Stalin, che cercò di rimodellare la società sovietica con un’aggressiva programmazione economica, dando particolare rilevanza ad una radicale collettivizzazione dell’agricoltura ed allo sviluppo dell’industria, in particolare quella pesante. Inoltre egli dotò l’URSS di una polizia segreta molto efficiente e di un partito in grado di avere un’enorme influenza nel paese; gli oppositori del dittatore georgiano puntano il dito contro le sue celebri “purghe” che eliminarono un elevato numero di oppositori del regime.

Alla morte di Stalin, l’URSS era ormai diventata una grande potenza mondiale: non solo esercitava il ruolo di stato-guida del mondo comunista, ma aveva anche creato un’alleanza di stati comunisti (il patto di Varsavia) che si frapponevano frontalmente e dichiaratamente agli Stati Uniti e al mondo capitalista. La forza militare dimostrata nello scontro con il Terzo Reich e il possesso della bomba atomica, fatta esplodere per la prima volta nel 1949, furono due elementi che resero ancora più accesa la guerra fredda URSS-USA (DA: https://it.wikipedia.org › wiki

LA LETTERA DI IVAN IL TERRIBILE (1530-1584)

Forse la concezione politica del potere di Putin è ancora quella del periodo staliniano (K G B) oppure, se si vuole risalire più indietro nella storia russa, a a quella dello Zar di tutte le Russie Ivan IV detto il terribile (1530-1584), eccola:

Tutti i sovrani russi sono autocrati (hanno cioè e gestiscono come vogliono il potere pubblico che vogliono), per cui il sovrano può esercitare la sua volonsul popolo ossia sugli schiavi che Dio gli ha dato come vuole, quando vuole e dove vuole.

Se pertanto non obbedite al sovrano anche quando egli commette un’ingiustizia, non solo vi rendete colpevoli di fellonia (=alto tradimento), ma dannate la vostra anima, perché Dio stesso vi ordina di obbedire ciecamente al vostro principe.”

Questa è una Lettera che Ivan Iv il terribile scrisse ad Andrej Kurbskj (1528 – 1583), il quale è stato un militare russo che fu intimo ed in seguito oppositore politico dello zar russo Ivan il Terribile.

Ivan IV Vasil’evič, noto anche come Ivan il Terribile (1530-1584), assunse per primo il titolo di zar di tutte le Russie, titolo che nel 1561 fu approvato dal decreto del patriarca di Costantinopoli: nacque così la teoria che voleva “Mosca Terza Roma”. La visione pericolosamente russofona de mondo porta Putin a minacciare la guerra nucleare contro chiunque osi allearsi con l’Ucraina che egli ha militarmente invaso a fini di mero espansionismo territoriale

E per far capire che di certo non scherza è solito mostrarsi pubblicamente con un uomo di scorta che porta “la famosa valigetta nera: quella cioè che contiene i codici per scatenare la guerra nucleare ….

PUTIN: RUSSIA ED OCCIDENTE. RITORNA IN ALTRO MODO LA CORTINA DI FERRO PUR ESSENDO IL COMUNISMO CADUTO IN TUTTO IL MONDO

L’antidemocraticità della Russia è un fatto culturalmente endemico.

Nicola I Romanov, per dirne una, è stato imperatore di Russia dal 1825 alla morte

Alla sua morte, l’Impero russo aveva raggiunto il massimo storico della sua espansione, pari a 20.000.000 chilometri quadrati.

Egli fu anche re nominale di Polonia e granducato di Finlandia.

Nicola I di Russia scelse come motto del suo potere la triade «autocrazia, ortodossia e nazionalità», puntando su un’ideologia che voleva basarsi sulle tradizioni russe e distinguersi dalle influenze straniere, prima fra tutte la pericolosa idea della democrazia. Ossia del potere pubblico che per natura è proprio del popolo.

Agli inizi del XX secolo il poeta di San Pietroburgo Aleksandr Blok paragonerà la Russia a una sfinge che guarda l’occidente democratico «esultante e afflitta», «con tutto il suo odio e tutto il suo amore». Questo misto di odio e amore sembra conservarsi ancora oggi, ma a ben guardare viene da molto lontano

In politica in fatti o c’è democrazia o c’è guerra continua! In Occidente c’è democrazia. In Russia con Putin che ha invado militarmente l’Ucraina c’è ancora guerra continua!

…E le due cose non possono andare d’accordo

RITORNA IN RUSSIA CON PUTIN L’OLOCAUSTO

L’olocausto è il nome che fu dato all’uccisione sistematica di sei milioni di ebrei da parte del regime nazista e dai suoi alleati durante la Seconda guerra mondiale.

Oltre agli ebrei, altri gruppi sono stati perseguitati per quella che veniva percepita come la loro inferiorità raziale e biologica. Tra questi gruppi figuravano i Rom, le persone con disabilità, i prigionieri di guerra sovietici e gli omosessuali. Altri, come i testimoni di Geova, i socialisti e i comunisti, furono presi di mira per il loro credo religioso e politico. “Olocausto” è un termine greco che significa “sacrificio consumato col fuoco”. Gli ebrei lo chiamano anche “shoah”.

Per i nazisti, l’obiettivo della cosiddetta “soluzione finale” era eliminare tutti gli ebrei d’Europa. Sebbene la maggior parte delle vittime perse la vita in campi di concentramento come Auschwitz-Birkenau, molte persone morirono per mano delle squadre della morte mobili e altre in ghetti come quello di Varsavia.

C’è purtroppo fondatamente da pensare che cosi come Hitler voleva annientare tutto il Popolo ebreo, Putin voglia oggi annientare tutto il Popolo ucraino

La guerra d’invasione non dichiarate ma fatta contro l’Ucraina non è una guerra contro l’esercito ucraino ma una guerra per l’annientamento del POPOLO ucraino!

Nella Russia slava di Putin non c’è idea di democrazia come idea di democrazia non c’era nemmeno nella Germania di Hitler!

IL PRIMATO DELLA CHIESA CATTOLICA .

Dice l’Apostolo Giovanni ai Figli di Dio, a coloro cioè che accolgono Gesù (vds.:Gv 1,12):

Figlioli, questa è l’ultima ora (=questi sono i tempi della fine anche se non ancora la fine dei tempi). Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi.”

Qui il riferimento profetico dell’Apostolo Giovanni sugli anticristi riguarda tutti gli scismi daul’unica Chiesa di Cristo che è quella cattolica (= tutta intera, indivisa), quella cioè che è stata fondata da Cristo stesso durante la prima Pentecoste cristiana (Atti 2,1-47) con a capo Pietro, il primo papa e tutti gli altri che gli sono sccessi senza interuzione fino a noi. (Mt 16,18).

A Pentecoste infatti si ricorda e si celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo.

La Chiesa cattolica, in questa solennità, vede il suo vero atto di nascita il suo inizio missionario, considerandola insieme alla Pasqua, la festa più solenne di tutto il calendario cattolico. Prosegue l’Apostolo Giovanni: Da questo conosciamo che è l’ultima ora: gli anticristi sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che NON tutti sono dei nostri”.

Gesù vuole l’unità della Sua Chiesa pur nella diversità delle culture e dei popoli. Egli infatti prega il Padre proprio in questo senso (Gv 17,21-23).

Non possono certamente rientrare in questa Unità divina tutti i fondatori di Chiese diverse (=ortodosse, protestanti etc) dall’unica Chiesa voluta e fondata da Dio\Gesù Cristo sulla “pietra di Pietro” che è la Chiesa cattolica (Mt 16,18-19)..

TUTTE le chiese scismatiche infatti sorte abusando del Nome di Cristo rompono l’unità divina e si fanno “chierichetti del potere politico deviato così come l’ortodosso Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill (Cirillo I) che ha dato la sua “benedizione” alle armi ed alla guerra di putin per l’invasione dell’Ucraina..

RELAZIONI OTTIMALI TRA RUSSIA ED UNIONE EUROPEA (U.E.) PRIMA CHE PUTIN AVESSE INVASO L’UCRAINA DOPO AVER INVASO LA CRIMEA …ETC.

l’Unione Europea e la Russia avevano sviluppato un una politica di stretta collaborazione sul piano diplomatico, militare ed economico nonché sull’energia, sui cambiamenti climatici, sulla ricerca, sull’istruzione, sulla cultura, e sulla sicurezza, comprese la lotta al terrorismo, la non proliferazione nucleare e la risoluzione del conflitto arabo\palestinese in Medio Oriente.

L’UE ha sostenuto con convinzione l’adesione della Russia all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), completata nel 2012.

Le relazioni tra l’UE e la Russia hanno cominciato a deteriorarsi a partire da 2014 a causa dell’annessione illegale della Crimea da parte della Russia, del sostegno ai gruppi ribelli nell’Ucraina orientale, delle ingerenze politiche nei paesi del vicinato, delle campagne di disinformazione e delle violazioni interne dei diritti umani.

Le tensioni sono inoltre aumentate a seguito dell’intervento russo in Siria, Libia e Africa subsahariana fino a raggiungere l’acme con l’invasione russa dell’Ucraina.

In particolare L’annessione illegale della Crimea del marzo 2014, le prove a dimostrazione del fatto che la Russia sostiene i combattenti ribelli nell’Ucraina orientale e i suoi tentativi di interrompere l’accesso al Mar d’Azov hanno innescato una crisi internazionale.

L’UE ha rivisto le sue relazioni bilaterali con la Russia, cancellando i vertici periodici, e ha sospeso il dialogo su questioni concernenti i visti nonché i negoziati su un nuovo accordo bilaterale in sostituzione dell’accordo di partenariato e cooperazione.

Al momento l’Unione segue un duplice approccio, che prevede da un lato sanzioni graduali e dall’altro tentativi di trovare soluzioni diplomatiche al conflitto nell’Ucraina orientale.

La  partecipazione della Russia agli sforzi compiuti dal gruppo di paesi E3+3, che ha concluso un accordo sul nucleare con l’Iran nel 2015, ha suscitato speranze per una maggiore collaborazione sul piano globale.

Tuttavia, l’intervento della Russia nella guerra civile siriana e, successivamente, in Libia e in diversi conflitti subsahariani, nonché le sue campagne di disinformazione e gli sforzi per influenzare i processi elettorali nell’UE e in altri paesi occidentali, hanno causato ulteriori tensioni.

Le elezioni del 2018 hanno conferito a Vladimir Putin il mandato presidenziale per la quarta volta. Gli emendamenti costituzionali introdotti su iniziativa di Putin e adottati nel 2020 gli consentiranno di rimanere al potere oltre la fine del suo attuale mandato, nel 2024.

Altre preoccupanti modifiche costituzionali riguardano la supremazia del diritto russo sugli accordi internazionali pur se ratificati dalla Russia stessa nonché anche sulle sentenze dei tribunali internazionali: questo vuol dire che Putin può far tutto

ed il contrario di tutto come ai tempi della Russia comunista di Stalin e della Germania nazista di Hitler.

Le condanne a morte “politiche” comminate da Stalin tra il 1930 e il 1953 ammontano a circa 786098 anche se molti storici le considerano sottostimate .

Altre preoccupanti modifiche costituzionali riguardano la supremazia del diritto russo sugli accordi internazionali pur se ratificati dalla Russia stessa nonché anche sulle sentenze dei tribunali internazionali: questo vuol dire che Putin può far tutto ed il contrario di tutto come ai tempi della Russia comunista di Stalin e della Germania nazista di Hitler.

La Russia di Putin sembra adottare nella pratica politica gli slogan cinici del passato regime comunista di cui Putin stesso faceva parte col gradodi tenente colonnello del KGB. Uno di questi slogan farlocchi era: “una menzogna ripetuta all’infinito diventa verità“, mentre è notorio che la verità è ciò che corrisponde alla realtà.

OCCHIO AL PANSLAVISMO!

Il paslavismo è termine che esprime soprattutto un indirizzo inteso a promuovere contro l’EUROPA una vera e propria unione politica di tutti i popoli slavi, volenti o nolenti, sotto l‘egida del maggiore di essi, quello russo di Putin.

I paesi slavi sono: Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina e Transnistria (quest’ultimo stato non è tuttavia riconosciuto dai paesi membri dell’ONU = organizzazione delle Nazioni unite).

V PUTIN E GLI ASSASSINI DEGLI OLIGARCHI RUSSI.

Il 20 agosto del 2020 Alexei Navalny è in coma, «in condizioni gravi ma stabili».

Secondo la sua portavoce Kira Yarmysh, «avvelenato da qualcosa mescolato nel suo tè». «Era l’unica cosa che beveva al mattino». «Non aveva alcun sintomo prima del decollo del volo: aveva bevuto solo del tè nero all’aeroporto di Tomsk (Russia siberiana) prima di partire.

Poi si è sentito male», ha raccontato al sito Mediazona. Poi alla radio Eco di Mosca ha ulteriormente puntualizzato:

«Navalny ha detto che non stava bene e mi ha chiesto un tovagliolo, era sudato».

«Abbiamo chiesto dell’acqua ma ci hanno detto che non lo avrebbe aiutato (ndr: manon è vero!)… Poi è andato in bagno e ha perso conoscenza». «I medici dicono che con i liquidi caldi le sostanze tossiche vengono assorbite più velocemente». Il pilota ha chiesto l’atterraggio d’emergenza a Omsk (Russia). E poi è venuto il ricovero in ospedale.

PUTIN E LA GESTIONE PERSONALE DEL GAS RUSSO

La prima strage familiare viene scoperta in un bel palazzo dell’Universitetsky Prospekt, a due passi dalla maggiore università di Mosca. Qui vengono trovati i corpi senza vita di Vladislav Avayev, vice presidente di Gazprombank, istituto di credito attraverso cui passano molti dei pagamenti per le forniture di gas del Paese, della moglie e della figlia di 13 anni.

Alcuni giornali russi scrivono che la coppia era in crisi, che la donna era incinta di un figlio concepito non con il marito ma con l’autista, e che l’appartamento era chiuso dall’interno. A far buttare giù la porta è la figlia maggiore che da ore cercava invano di mettersi in contatto con la famiglia. L’ipotesi degli investigatori sarebbe quella di un omicidio-suicidio del marito mosso dal movente passionale.

La dinamica può apparire simile anche nell’altro caso. Qui il protagonista è Sergey Protosenya, ex vice-presidente di Novatek, maggior produttore russo di gas liquefatto. Protosenya vive da anni in Francia.

I casi sono stati classificati come suicidio ma il sospetto è che non abbiano seguito la linea di Putin sull’invasione bellica dell’Ucrainae e che quindi qualcuno gliela abbia fatta pagare, dando un segnale anche ad altri imprenditori tentati dall’esprimere dissenso. Quattro dei presunti suicidi infatti erano dirigenti di Gazprom, la ditta che produce il gas russo…

CHI TOCCA I FILI MUORE !

Centinaia di oligarchi russi legati al Cremlino sono stati colpiti dalle sanzioni occidentali dall’inizio della guerra in Ucraina, nella speranza di spingerli a schierarsi contro il conflitto e a delegittimare Vladimir Putin.

Ma negli ultimi mesi alcuni membri della casta dei miliardari di Mosca hanno subito una punizione ancora peggiore delle sanzioni: sono morti, quasi tutti in circostanze poco chiare.

La certezza è che non abbiano seguito la linea del dittatore russo sull’invasione dell’Ucraina e sul ritorno economico-finanziario dei proventi del gas russo voluti da Putin, dando nel contempo un segnale forte anche ad altri imprenditori tentati dall’esprimere dissenso nei confronti del dittatore.

ANCHE DA PARIGI: EPIDEMIA DI.. SUICIDI.

Il mistero dei 6 oligarchi russi morti in tre mesi: “Epidemia di suicidi?” E’ un’ipotesi che circola sui media, negli ambienti diplomatici e in quelli dell’intelligence. Di certo c’è che, se l’Occidente si aspettava una rivolta degli oligarchi contro Putin come risultato delle sanzioni, è rimasto deluso: a parte qualche velata critica alla guerra in generale, non direttamente alla Russia, da parte di un paio di oligarchi, tra cui il miliardario Oleg Deripaska, e la fuga all’estero di un oligarca della prima ora, Anatolij Chubais, salito alla ribalta già negli anni della presidenza Eltsin, la maggioranza si è allineata al dittatore.

Cosa pensino davvero, non è noto. Uno dei motivi per cui tacciono è non danneggiare le proprie imprese in Russia. Un altro potrebbe essere la paura di fare la fine della mezza dozzina che sono stati “suicidati” nel frattempo

Da LONDRA: Sulle loro morti c’è ancora mistero. Perché nonostante nelle indagini vengano trattati come casi di suicidio o omicidio-suicidio (nei casi nei quali sono stati coinvolti i familiari), più di qualcuno ha dei dubbi su come siano morti i sei oligarchi russi scomparsi in soli tre mesi.

I motivi sono evidenti: le tempistiche e il contesto, cioè quello di una guerra che ha colpito i miliardari russi fedeli a Putin e isolato i pochi dissidenti.

E poi perché quattro dei sei decessi dei magnati russi sono associati a personalità il cui nome è strettamente legato a Gazprom russo.

A gettare ulteriori ombre sulle morti è stato Fedor Protosenya, figlio del miliardario Sergey, ex proprietario di Nototek. Il padre è stato trovato senza vita in Spagna insieme alla moglie alla figlia e le indagini lo hanno bollato come omicidio suicidio. «Ma mio padre non lo avrebbe mai fatto, amava mia madre e mia sorella, sono stati

tutti uccisi da qualcun altro», ha detto con convinzione il figlio.

I nomi degli oligarchi russi trovati morti nel 2022 in tutto il mondo. Sono. Sergey Protosenya,Vladislav Avayev, Vasil  Melnikov,Mikhail Watford, Alexander Tyulyakov e Leonid Shulman. ….

Da Mosca al Regno Unito, passando per la Spagna, i multimilionari si trovavano ovunque. E non è la prima volta che si verificano così tanti decessi in poco tempo.

Nel 2017, Usa Today aveva pubblicato un rapporto che aveva rilevato che 38 russi di alto profilo erano morti o scomparsi in un periodo di tre anni. Non è raro che gli oppositori e i critici del presidente russo Vladimir Putin vengano assassinati, scompaiano o vengano portati in prigione.

Ma non è ancora chiaro se ci sia un nesso anche con questi ultimi. Il metodo comunque è sempre quello di quando Putin stesso faceva parte del KGB, la famigerata polizia segreta della fu Unione sovietica. In questo caso si dovrebbe dire che “il lupo cambia il pelo ma non il vizio”.Dal 2003 comunque si ripetono episodi misteriosi contro chi contesta il governo di Vladimir Putin.

TRA IL MITO DELL’EX GRANDE RUSSIA E TRATTAMENTI DA KGB

Dal capo guerrigliero ceceno alla giornalista Anna Politkovskaya, fino al leader dell’opposizione Navalny adesso in coma: in questi anni in Russia chi non è in linea con il Cremlino riceve un trattamento da Kgb.

Un esempio di questo mito lo si può far risalire allo Zar Ivan IV il Terribile di cui si è detto fino alla Rivoluzione comunista dell’ottobre 1917).

Il titolo di Zar viene oggi in senso dispregiativo attribuito all’Attuale presidente della Russia V. Putin per mettere in risalto la sua particolare propensione predatoria

orientata alla guerra di invasione per la ricostituzione del vecchhio stato comunista sovietico di cui la Storia si è appena liberata.

Questo mito della grande madre Russia zarista e poi comunista di cui ha fatto parte attiva Putin in qualità di tenente colonnello del KGB, gronda di lacrime e sangue ed è stato archiviato con ignominia dalla Storia per la sua irrafrontabile disumanità malgrado i vari strascichi purtoppo ancora presenti nel mondo ivi compresa anche l’Italia ove serpeggia qualche nostalgico nella nuova versione putiniana.

Stalin, Putin prima maniera ed Hitler: comunismo e nazismo sono, quanto a morti innocenti provocate, i più grandi colpevoli del ventesimo secolo.

Il comunismo di Stalin e Putin prima maniera è stato peggio del nazismo di Hitler!

Agli inizi del ventunesimo secolo si prospetta il putinismo di Putin nuova maniera che certamente non promette per nulla bene!

Nemmeno Stalin piegò l’Ucrania pur avendo causato per carestia tra il 1932 ed il 1933 milioni di morti per fame.

Adesso ci riprova Putin.

Di Putin, l’ex consigliere Illarionov dice: dopo l’Ucraina “potrebbe puntare a Moldavia e Georgia”

Secondo l’economista Andrei Illarionov, che è stato al fianco del presidente russo dal 2000 al 2005, i progetti del leader del Cremlino potrebbero poi proseguire con “i Paesi Baltici e l’Europa”. Per fermarlo, dice, servirebbe “un vero embargo” energetico da parte dei Paesi occidentali, perché “le sanzioni stanno funzionando ma non bastano”

AIUTI ALL’UCRAINA SOTTO LE BOMBE RUSSE DI PUTIN

CON LA GUERRA NON SI RISOLVE PIU’ NIENTE: La Bomba atomica serve solo come deterrenza perché implica il non\ giorno dopo: la riprovazione mondiale verso Putin che questa minaccia atomica ha osato fare per avere mano libera nell’invasione dell’Ucraina, ha ottenuto infatti l’effetto contrario.

Colpiremo gli oligarchi e la cleptocrazia di Putin, sequestreremo yacht e ville degli oligarchi russi» ha annunciato il Presidente USA in un discorso alla Casa Bianca chiedendo nuovi poteri al Congresso per usare i proventi delle vendite a favore dell’Ucraina. Il nuovo pacchetto di misure «rafforzerà l’autorità del governo degli Stati Uniti nel chiedere conto a Mosca e agli oligarchi della guerra di Vladimir Putin contro l’Ucraina».

Le misure consentiranno anche la confisca delle proprietà che gli oligarchi russi utilizzano per aggirare le sanzioni. La Germania annuncia invio carri armati

Nel Summit straordinario nella base militare americana in Germania, hanno partecipato i ministri della Difesa di oltre 40 Paesi.

Il segretario del Pentagono Lloyd Austin ribadisce il sostegno di Washington a Kiev: “Siamo qui riuniti per aiutare l’Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia.

È un conflitto voluto da Putin solo per soddisfare le sue ambizioni, lui lo ha iniziato e lui può decidere una de-escalation”. Berlino abbandona la via della prudenza: manderà anche 50 panzer Gepard per la difesa anti-aerea.

Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha dichiarato che il presidente russo, Vladimir Putin, “non si sarebbe mai immaginato che il mondo si sarebbe raccolto dietro l’Ucraina in modo cosi’ rapido e sicuro”. In una conferenza stampa dalla base tedesca di Ramstein, dove si e’ svolto un vertice dell’Alleanza atlantica, Austin ha detto che “la resistenza dell’Ucraina ha dato ispirazione al mondo libero ed ancora piu’ determinazione alla Nato”.

MAGGIO 2022: SVEZIA E FINLANDIA CHIEDONO DI ENTRARE NELLA NATO PER PROTEGGERSI DA PUTIN DOPO L’INVASIONE DELL’UCRAINA

In risposta la Nato ha detto: “La Nato mantiene il principio delle porte aperte, ma non voglio fare speculazioni”: lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin nella conferenza stampa a Ramstein, senza escludere che in futuro oltre la Svezia e la Finlandia anche Kiev possa entrare della Nato se lo vuole.

…E la Russia? La Russia e’ interessata a completare l’operazione speciale in Ucraina in tempi veloci. Lo ha detto il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa, generale Nikolai Patrushev,

Questo potrebbe voler dire che Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascina.

E’ l’ultima valutazione della “Defense Intelligence Agency” (Dia), l’agenzia d’intelligence del Pentagono.

“Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia” Mosca “probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero”, ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, in una audizione parlamentare, come riferisce l’agenzia di informazioni USABloomberg”.

Comunque, la combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche limiterà “la capacità della Russia di Putin di produrre munizioni a guida di precisione», ha proseguito l’alto ufficiale.

LE NUOVE STRATEGIE DIFENSIVE MONDIALI

l governo degli Stati Uniti ha aumentato il bilancio della difesa per il 2023 dell’8%, portandolo a 773 miliardi di dollari.

Questo aumento di bilancioha poi dichiarato il vice segretario alla Difesa Usa, Kathleen H. Hick – è stato apportato per sopperire ai maggiori aggravi che si dovranno sostenere per aiutare la difesa dell’Ucraina militarmente invasa dalla Russia di Putin.

Il quadro di sicurezza affrontato dagli Usa è così “radicalmente cambiato rispetto a quello successivo agli attentati dell’11 settembre” con “Cina e Russia che costituiscono le sfide strategiche prioritarie”.

Ne è conseguito che Washington dovrà “concentrarsi sulla difesa dell’Indo-Pacifico e dell’Europa”.

D’ora in avanti “Cina & Russia” costituiscono le sfide strategiche prioritarie”.

MINACCIA NUCLEARE RUSSA E DETERRENZA NUCLEARE USA:

In conclusione la “deterrenza nucleare” è la somma barriera di difesa” per gli Stati Uniti e i loro 30 Paesi alleati tra cui l’Italia, fa sapere il Pentagono.

La deterrenza nucleare” è la somma barriera di difesa” per gli Stati Uniti e i loro alleati, fa sapere il Pentagono. Per questo “è cruciale la modernizzazione dei sistemi, andando oltre l’architettura attuale, su tutte e tre le gambe della triade nucleare”, ovvero le piattaforme di lancio terrestri, aeree e marittime. A questo scopo Washington ha stanziato 34,4 miliardi di dollari nel nuovo piano di spesa.

E che il Signore ci aiuti facendo sì che – nonostante Putin – tutto rimanga a livello di deterrenza…!

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V. PUTIN: RITORNO AL KGB GUERRAFONDAIO DELL’EX UNIONE SOVIETICA

V. PUTIN: RITORNO AL KGB GUERRAFONDAIO DELL’EX UNIONE SOVIETICA

La storia dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1953 venne caratterizzata da quattro eventi politici fondamentali: il consolidamento della rivoluzione d’ottobre, la morte di Vladimir Lenin e il dominio di Iosif Stalin che andò ad intrecciarsi con il secondo conflitto mondiale e la grande guerra patriottica.

Un ruolo di primo piano lo ebbe Iosif Stalin, che cercò di rimodellare la società sovietica con un’aggressiva programmazione economica, dando particolare rilevanza ad una radicale collettivizzazione dell’agricoltura ed allo sviluppo dell’industria, in particolare quella pesante. Inoltre egli dotò l’URSS di una polizia segreta molto efficiente e di un partito in grado di avere un’enorme influenza nel paese; gli oppositori del dittatore georgiano puntano il dito contro le sue celebri “purghe” che eliminarono un elevato numero di oppositori del regime.

Alla morte di Stalin, l’URSS era ormai diventata una grande potenza mondiale: non solo esercitava il ruolo di stato-guida del mondo comunista, ma aveva anche creato un’alleanza di stati comunisti (il patto di Varsavia) che si frapponevano frontalmente e dichiaratamente agli Stati Uniti e al mondo capitalista. La forza militare dimostrata nello scontro con il Terzo Reich e il possesso della bomba atomica, fatta esplodere per la prima volta nel 1949, furono due elementi che resero ancora più accesa la guerra fredda URSS-USA (DA: https://it.wikipedia.org › wiki

LA LETTERA DI IVAN IL TERRIBILE (1530-1584)

Forse la concezione politica del potere di Putin è ancora quella del periodo staliniano (K G B) oppure, se si vuole risalire più indietro nella storia russa, a quella dello Zar di tutte le Russie Ivan IV detto il terribile (1530-1584), eccola:

Tutti i sovrani russi sono autocrati (hanno cioè e gestiscono come vogliono il potere pubblico che vogliono), per cui il sovrano può esercitare la sua volonsul popolo ossia sugli schiavi che Dio gli ha dato come vuole, quando vuole e dove vuole.

Se pertanto non obbedite al sovrano anche quando egli commette un’ingiustizia, non solo vi rendete colpevoli di fellonia (=alto tradimento), ma dannate la vostra anima, perché Dio stesso vi ordina di obbedire ciecamente al vostro principe.”

Questa è una Lettera che Ivan Iv il terribile scrisse ad Andrej Kurbskj (1528 – 1583), il quale è stato un militare russo che fu intimo ed in seguito oppositore politico dello zar russo Ivan il Terribile.

Ivan IV Vasil’evič, noto anche come Ivan il Terribile (1530-1584), assunse per primo il titolo di zar di tutte le Russie, titolo che nel 1561 fu approvato dal decreto del patriarca di Costantinopoli: nacque così la teoria che voleva “Mosca Terza Roma”.

La visione pericolosamente russofona de mondo porta Putin a minacciare la guerra nucleare contro chiunque osi allearsi con l’Ucraina che egli ha militarmente invaso a fini di mero espansionismo territoriale

E per far capire che di certo non scherza, è solito mostrarsi pubblicamente con un uomo di scorta che porta “la famosa valigetta nera: quella cioè che contiene i codici per scatenare la guerra nucleare ….

PUTIN: RUSSIA ED OCCIDENTE. RITORNA IN ALTRO MODO IL SIPARIO DI FERRO PUR ESSENDO IL COMUNISMO CADUTO IN TUTTO IL MONDO

L’antidemocraticità della Russia è un fatto culturalmente endemico.

Nicola I Romanov, per dirne una, è stato imperatore di Russia dal 1825 alla morte

Alla sua morte, l’Impero russo aveva raggiunto il massimo storico della sua espansione, pari a 20.000.000 chilometri quadrati.

Egli fu anche re nominale di Polonia e granducato di Finlandia.

Nicola I di Russia scelse come motto del suo potere la triade «autocrazia, ortodossia e nazionalità», puntando su un’ideologia che voleva basarsi sulle tradizioni russe e distinguersi dalle influenze straniere, prima fra tutte la pericolosa idea della democrazia. Ossia del potere pubblico che per natura è proprio del popolo.

Agli inizi del XX secolo il poeta di San Pietroburgo Aleksandr Blok paragonerà la Russia a una sfinge che guarda l’occidente democratico «esultante e afflitta», «con tutto il suo odio e tutto il suo amore». Questo misto di odio e amore sembra conservarsi ancora oggi, ma a ben guardare viene da molto lontano.

In politica in fatti o c’è democrazia o c’è guerra continua! In Occidente c’è democrazia. In Russia con Putin che ha invaso militarmente l’Ucraina c’è ancora guerra continua!

RITORNA IN RUSSIA CON PUTIN L’OLOCAUSTO

L’olocausto è il nome che fu dato all’uccisione sistematica di sei milioni di ebrei da parte del regime nazista e dai suoi alleati durante la Seconda guerra mondiale.

Oltre agli ebrei, altri gruppi sono stati perseguitati per quella che veniva percepita come la loro inferiorità razziale e biologica. Tra questi gruppi figuravano i Rom, le persone con disabilità, i prigionieri di guerra sovietici e gli omosessuali. Altri, come i testimoni di Geova, i socialisti e i comunisti, furono presi di mira per il loro credo religioso e politico. “Olocausto” è un termine greco che significa “sacrificio consumato col fuoco”. Gli ebrei lo chiamano anche “shoah”.

Per i nazisti, l’obiettivo della cosiddetta “soluzione finale” era eliminare tutti gli ebrei d’Europa. Sebbene la maggior parte delle vittime perse la vita in campi di concentramento come Auschwitz-Birkenau, molte persone morirono per mano delle squadre della morte mobili e altre in ghetti come quello di Varsavia.

C’è purtroppo fondatamente da pensare che cosi come Hitler voleva annientare tutto il Popolo ebreo, Putin voglia oggi annientare tutto il Popolo ucraino

Nella Russia slava di Putin non c’è idea di democrazia come idea di democrazia non c’era nemmeno nella Germania di Hitler!

IL PRIMATO DELLA CHIESA CATTOLICA .

Dice l’Apostolo Giovanni ai Figli di Dio, a coloro cioè che accolgono Gesù (vds.:Gv 1,12):

Figlioli, questa è l’ultima ora (=questi sono i tempi della fine anche se non ancora la fine dei tempi). Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi.”

Qui il riferimento profetico dell’Apostolo Giovanni sugli anticristi riguarda tutti gli scismi dall’unica Chiesa di Cristo che è quella cattolica (= tutta intera, indivisa), quella cioè che è stata fondata da Cristo stesso durante la prima Pentecoste cristiana (Atti 2,1-47) con a capo Pietro, il primo papa e tutti gli altri che gli sono successi senza interruzione fino a noi. (Mt 16,18).

A Pentecoste infatti si ricorda e si celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo.

La Chiesa cattolica, in questa solennità, vede il suo vero atto di nascita il suo inizio missionario, considerandola insieme alla Pasqua, la festa più solenne di tutto il calendario cattolico. Prosegue l’Apostolo Giovanni: Da questo conosciamo che è l’ultima ora: gli anticristi sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che NON tutti sono dei nostri”.

Gesù vuole l’unità della Sua Chiesa pur nella diversità delle culture e dei popoli. Egli infatti prega il Padre proprio in questo senso (Gv 17,21-23).

Non possono certamente rientrare in questa Unità divina tutti i fondatori di Chiese diverse (= ortodosse, protestantietc) dall’unica Chiesa voluta e fondata da Dio\Gesù Cristo sulla “pietra di Pietro” che è la Chiesa cattolica (Mt 16,18-19).

TUTTE le chiese scismatiche infatti sorte abusando del Nome di Cristo rompono l’unità divina e si fanno “chierichetti del potere politico deviato così come l’ortodosso Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill (Cirillo I) che ha dato la sua “benedizione” alle armi ed alla guerra di Putin per l’invasione dell’Ucraina..

RELAZIONI OTTIMALI TRA RUSSIA ED UNIONE EUROPEA (U E) PRIMA CHE PUTIN AVESSE INVASO L’UCRAINA DOPO AVER INVASO LA CRIMEA …ETC.

l’UnioneEuropea e la Russia avevano sviluppato una politica di stretta collaborazione sul piano diplomatico, militare ed economico nonché sull’energia, sui cambiamenti climatici, sulla ricerca, sull’istruzione, sulla cultura, e sulla sicurezza, comprese la lotta al terrorismo, la non proliferazione nucleare e la risoluzione del conflitto arabo\palestinese in Medio Oriente.

L’UE ha sostenuto con convinzione l’adesione della Russia all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), completata nel 2012.

Le relazioni tra l’UE e la Russia hanno cominciato a deteriorarsi a partire da 2014 a causa dell’annessione illegale della Crimea da parte della Russia, del sostegno ai gruppi ribelli nell’Ucraina orientale, delle ingerenze politiche nei paesi del vicinato, delle campagne di disinformazione e delle violazioni interne dei diritti umani.

Le tensioni sono inoltre aumentate a seguito dell’intervento russo in Siria, Libia e Africa subsahariana fino a raggiungere l’acme con l’invasione russa dell’Ucraina.

In particolare, l’annessione illegale della Crimea del marzo 2014, le prove a dimostrazione del fatto che la Russia sostiene i combattenti ribelli nell’Ucraina orientale e i suoi tentativi di interrompere l’accesso al Mar d’Azov hanno innescato una crisi internazionale.

L’UE ha rivisto le sue relazioni bilaterali con la Russia, cancellando i vertici periodici, e ha sospeso il dialogo su questioni concernenti i visti nonché i negoziati su un nuovo accordo bilaterale in sostituzione dell’accordo di partenariato e cooperazione.

Al momento l’Unione segue un duplice approccio, che prevede da un lato sanzioni graduali e dall’altro tentativi di trovare soluzioni diplomatiche al conflitto nell’Ucraina orientale.

La  partecipazione della Russia agli sforzi compiuti dal gruppo di paesi E3+3, che ha concluso un accordo sul nucleare con l’Iran nel 2015, ha suscitato speranze per una maggiore collaborazione sul piano globale.

Tuttavia, l’intervento della Russia nella guerra civile siriana e, successivamente, in Libia e in diversi conflitti subsahariani, nonché le sue campagne di disinformazione e gli sforzi per influenzare i processi elettorali nell’UE e in altri paesi occidentali, hanno causato ulteriori tensioni.

Le elezioni del 2018 hanno conferito a Vladimir Putin il mandato presidenziale per la quarta volta. Gli emendamenti costituzionali introdotti su iniziativa di Putin e adottati nel 2020 gli consentiranno di rimanere al potere oltre la fine del suo attuale mandato, nel 2024.

Altre preoccupanti modifiche costituzionali riguardano la supremazia del diritto russo sugli accordi internazionali pur se ratificati dalla Russia stessa nonché anche sulle sentenze dei tribunali internazionali: questo vuol dire che Putin può far tutto ed il contrario di tutto come ai tempi della Russia comunista di Stalin e della Germania nazista di Hitler.

Le condanne a morte “politiche” comminate da Stalin tra il 1930 e il 1953 ammontano a circa 786098 anche se molti storici le considerano sottostimate .

La Russia di Putin sembra adottare nella pratica politica gli slogan cinici del passato regime comunista di cui Putin stesso faceva parte col grado di tenente colonnello del KGB. Uno di questi slogan farlocchi era: “una menzogna ripetuta all’infinito diventa verità“, mentre è notorio che la verità è ciò che corrisponde alla realtà.

OCCHIO AL PANSLAVISMO!

Il panzlavismo è termine che esprime soprattutto un indirizzo inteso a promuovere contro l’EUROPA una vera e propria unione politica di tutti i popoli slavi, volenti o nolenti, sotto l‘egida del maggiore di essi, quello russo di Putin.

I paesi slavi sono: Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina e Transnistria (quest’ultimo stato non è tuttavia riconosciuto dai paesi membri dell’ONU =rganizzazione delle Nazioni unite).

V PUTIN E GLI ASSASSINI DEGLI OLIGARCHI RUSSI.

Il 20 agosto del 2020 Alexei Navalny è in coma, «in condizioni gravi ma stabili».

Secondo la sua portavoce Kira Yarmysh, «avvelenato da qualcosa mescolato nel suo tè». «Era l’unica cosa che beveva al mattino». «Non aveva alcun sintomo prima del decollo del volo: aveva bevuto solo del tè nero all’aeroporto di Tomsk (Russia siberiana) prima di partire.

Poi si è sentito male», ha raccontato al sito Mediazona. Poi alla radio Eco di Mosca ha ulteriormente puntualizzato:

«Navalny ha detto che non stava bene e mi ha chiesto un tovagliolo, era sudato».

«Abbiamo chiesto dell’acqua ma ci hanno detto che non lo avrebbe aiutato (ndr: ma non è vero!)… Poi è andato in bagno e ha perso conoscenza». «I medici dicono che con i liquidi caldi le sostanze tossiche vengono assorbite più velocemente». Il pilota ha chiesto l’atterraggio d’emergenza a Omsk (Russia). E poi è venuto il ricovero in ospedale.

PUTIN E LA GESTIONE PERSONALE DEL GAS RUSSO

La prima strage familiare viene scoperta in un bel palazzo dell’Universitetsky Prospekt, a due passi dalla maggiore università di Mosca. Qui vengono trovati i corpi senza vita di Vladislav Avayev, vice presidente di Gazprombank, istituto di credito attraverso cui passano molti dei pagamenti per le forniture di gas del Paese, della moglie e della figlia di 13 anni.

Alcuni giornali russi scrivono che la coppia era in crisi, che la donna era incinta di un figlio concepito non con il marito ma con l’autista, e che l’appartamento era chiuso dall’interno. A far buttare giù la porta è la figlia maggiore che da ore cercava invano di mettersi in contatto con la famiglia. L’ipotesi degli investigatori sarebbe quella di un omicidio-suicidio del marito mosso dal movente passionale.

La dinamica può apparire simile anche nell’altro caso. Qui il protagonista è Sergey Protosenya, ex vice-presidente di Novatek, maggior produttore russo di gas liquefatto. Protosenya vive da anni in Francia.

I casi sono stati classificati come suicidio ma il sospetto è che non abbiano seguito la linea di Putin sull’invasione bellica dell’Ucraina e e che quindi qualcuno gliela abbia fatta pagare, dando un segnale anche ad altri imprenditori tentati dall’esprimere dissenso. Quattro dei presunti suicidi infatti erano dirigenti di Gazprom, la ditta che produce il gas russo…

CHI TOCCA I FILI MUORE !

Centinaia di oligarchi russi legati al Cremlino sono stati colpiti dalle sanzioni occidentali dall’inizio della guerra in Ucraina, nella speranza di spingerli a schierarsi contro il conflitto e a delegittimare Vladimir Putin.

Ma negli ultimi mesi alcuni membri della casta dei miliardari di Mosca hanno subito una punizione ancora peggiore delle sanzioni: sono morti, quasi tutti in circostanze poco chiare.

La certezza è che non abbiano seguito la linea del dittatore russo sull’invasione dell’Ucraina e sul ritorno economico-finanziario dei proventi del gas russo voluti da Putin, dando nel contempo un segnale forte anche ad altri imprenditori tentati dall’esprimere dissenso nei confronti del dittatore.

ANCHE DA PARIGI: EPIDEMIA DI.. SUICIDI.

Il mistero dei 6 oligarchi russi morti in tre mesi: “Epidemia di suicidi?” E’ un’ipotesi che circola sui media, negli ambienti diplomatici e in quelli dell’intelligence. Di certo c’è che, se l’Occidente si aspettava una rivolta degli oligarchi contro Putin come risultato delle sanzioni, è rimasto deluso: a parte qualche velata critica alla guerra in generale, non direttamente alla Russia, da parte di un paio di oligarchi, tra cui il miliardario Oleg Deripaska, e la fuga all’estero di un oligarca della prima ora, Anatolij Chubais, salito alla ribalta già negli anni della presidenza Eltsin, la maggioranza si è allineata al dittatore.

Cosa pensino davvero, non è noto. Uno dei motivi per cui tacciono è non danneggiare le proprie imprese in Russia. Un altro potrebbe essere la paura di fare la fine della mezza dozzina che sono stati “suicidati” nel frattempo.

Da LONDRA: Sulle loro morti c’è ancora mistero. Perché nonostante nelle indagini vengano trattati come casi di suicidio o omicidio-suicidio (nei casi nei quali sono stati coinvolti i familiari), più di qualcuno ha dei dubbi su come siano morti i sei oligarchi russi scomparsi in soli tre mesi.

I motivi sono evidenti: le tempistiche e il contesto, cioè quello di una guerra che ha colpito i miliardari russi fedeli a Putin e isolato i pochi dissidenti.

E poi perché quattro dei sei decessi dei magnati russi sono associati a personalità il cui nome è strettamente legato a Gazprom russo.

A gettare ulteriori ombre sulle morti è stato Fedor Protosenya, figlio del miliardario Sergey, ex proprietario di Nototek. Il padre è stato trovato senza vita in Spagna insieme alla moglie, alla figlia e le indagini lo hanno bollato come omicidio suicidio. «Ma mio padre non lo avrebbe mai fatto, amava mia madre e mia sorella, sono stati

tutti uccisi da qualcun altro», ha detto con convinzione il figlio.

I nomi degli oligarchi russi trovati morti nel 2022 in tutto il mondo. Sono. Sergey Protosenya,Vladislav Avayev, Vasil  Melnikov,Mikhail Watford, Alexander Tyulyakov e Leonid Shulman. ….

Da Mosca al Regno Unito, passando per la Spagna, i multimilionari si trovavano ovunque. E non è la prima volta che si verificano così tanti decessi in poco tempo.

Nel 2017, Usa Today aveva pubblicato un rapporto che aveva rilevato che 38 russi di alto profilo erano morti o scomparsi in un periodo di tre anni. Non è raro che gli oppositori e i critici del presidente russo Vladimir Putin vengano assassinati, scompaiano o vengano portati in prigione.

Ma non è ancora chiaro se ci sia un nesso anche con questi ultimi. Il metodo comunque è sempre quello di quando Putin stesso faceva parte del KGB, la famigerata polizia segreta della fu Unione sovietica. In questo caso si dovrebbe dire che “il lupo cambia il pelo ma non il vizio”.Dal 2003 comunque si ripetono episodi misteriosi contro chi contesta il governo di Vladimir Putin.

TRA IL MITO DELL’EX GRANDE RUSSIA E TRATTAMENTI DA KGB

Dal capo guerrigliero ceceno alla giornalista Anna Politkovskaya, fino al leader dell’opposizione Navalny adesso in coma: in questi anni in Russia chi non è in linea con il Cremlino riceve un trattamento da Kgb.

Un esempio di questo mito lo si può far risalire allo Zar Ivan IV il Terribile di cui si è detto fino alla Rivoluzione comunista dell’ottobre 1917).

ll titolo di Zar viene oggi in senso dispregiativo attribuito all’Attuale presidente della Russia V. Putin per mettere in risalto la sua particolare propensione predatoria orientata alla guerra di invasione per la ricostituzione del vecchio stato comunista sovietico di cui la Storia si è appena liberata.

Questo mito della grande madre Russia zarista e poi comunista di cui ha fatto parte attiva Putin in qualità di tenente colonnello del KGB, gronda di lacrime e sangue ed è stato archiviato con ignominia dalla Storia per la sua irrafrontabile disumanità malgrado i vari strascichi purtroppo ancora presenti nel mondo ivi compresa anche l’Italia ove serpeggia qualche nostalgico nella nuova versione putiniana.

Stalin, Putin prima maniera ed Hitler : comunismo e nazismo sono, quanto a morti innocenti provocate, i più grandi colpevoli del ventesimo secolo.

Il comunismo di Stalin e Putin prima maniera è stato peggio del nazismo di Hitler!

Agli inizi del ventunesimo secolo si prospetta il putinismo di Putin nuova maniera che certamente non promette per nulla bene!

Nemmeno Stalin piegò l’Ucrania pur avendo causato per carestia tra il 1932-33 milioni di morti per fame.

Adesso ci riprova Putin.

Di Putin, l’ex consigliere Illarionov dice: dopo l’Ucraina “potrebbe puntare a Moldavia e Georgia”

Secondo l’economista Andrei Illarionov, che è stato al fianco del presidente russo dal 2000 al 2005, i progetti del leader del Cremlino potrebbero poi proseguire con “i Paesi Baltici e l’Europa”. Per fermarlo, dice, servirebbe “un vero embargo” energetico da parte dei Paesi occidentali, perché “le sanzioni stanno funzionando ma non bastano”

AIUTI ALL’UCRAINA SOTTO LE BOMBE RUSSE DI PUTIN

Con la guerra non si risolve più niente: la Bomba atomica serve solo come deterrenza perché implica il non\ giorno dopo: la riprovazione mondiale verso Putin che questa minaccia atomica ha osato fare per avere mano libera nell’invasione dell’Ucraina, ha ottenuto infatti l’effetto contrario.

Colpiremo gli oligarchi e la cleptocrazia di Putin, sequestreremo yacht e ville degli oligarchi russi» ha annunciato il Presidente USA in un discorso alla Casa Bianca chiedendo nuovi poteri al Congresso per usare i proventi delle vendite a favore dell’Ucraina. Il nuovo pacchetto di misure «rafforzerà l’autorità del governo degli Stati Uniti nel chiedere conto a Mosca e agli oligarchi della guerra di Vladimir Putin contro l’Ucraina».

Le misure consentiranno anche la confisca delle proprietà che gli oligarchi russi utilizzano per aggirare le sanzioni. La Germania annuncia invio carri armati

Nel Summit straordinario nella base militare americana in Germania, hanno partecipato i ministri della Difesa di oltre 40 Paesi.

Il segretario del Pentagono Lloyd Austin ribadisce il sostegno di Washington a Kiev: “Siamo qui riuniti per aiutare l’Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia.

È un conflitto voluto da Putin solo per soddisfare le sue ambizioni, lui lo ha iniziato e lui può decidere una de-escalation”. Berlino abbandona la via della prudenza: manderà anche 50 panzer Ghepard per la difesa anti-aerea.

Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha dichiarato che il presidente russo, Vladimir Putin, “non si sarebbe mai immaginato che il mondo si sarebbe raccolto dietro l’Ucraina in modo cosi’ rapido e sicuro”. In una conferenza stampa dalla base tedesca di Ramstein, dove si e’ svolto un vertice dell’Alleanza atlantica, Austin ha detto che “la resistenza dell’Ucraina ha dato ispirazione al mondo libero ed ancora piu’ determinazione alla Nato”.

MAGGIO 2022: SVEZIA E FINLANDIA CHIEDONO DI ENTRARE NELLA NATO PER PROTEGGERSI DA PUTIN DOPO L’INVASIONE DELL’UCRAINA

In risposta la Nato ha detto: “La Nato mantiene il principio delle porte aperte, ma non voglio fare speculazioni”: lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin nella conferenza stampa a Ramstein, senza escludere che in futuro oltre la Svesia e la Finlandia anche Kiev possa entrare della Nato se lo vuole.

…E la Russia? La Russia e’ interessata a completare l’operazione speciale in Ucraina in tempi veloci. Lo ha detto il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione russa, generale Nikolai Patrushev.

Questo potrebbe voler dire che Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascina.

E’ l’ultima valutazione della “Defense Intelligence Agency” (Dia), l’agenzia d’intelligence del Pentagono.

“Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia” Mosca “probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero”, ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, in una audizione parlamentare, come riferisce l’agenzia di informazioni USABloomberg”.

Comunque, la combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche limiterà “la capacità della Russia di Putin di produrre munizioni a guida di precisione», ha proseguito l’alto ufficiale.

LE NUOVE STRATEGIE DIFENSIVE MONDIALI

l governo degli Stati Uniti ha aumentato il bilancio della difesa per il 2023 dell’8%, portandolo a 773 miliardi di dollari.

Questo aumento di bilancioha poi dichiarato il vice segretario alla Difesa Usa, Kathleen H. Hick – è stato apportato per sopperire ai maggiori aggravi che si dovranno sostenere per aiutare la difesa dell’Ucraina militarmente invasa dalla Russia di Putin.

Il quadro di sicurezza affrontato dagli Usa è così “radicalmente cambiato rispetto a quello successivo agli attentati dell’11 settembre” con “Cina e Russia che costituiscono le sfide strategiche prioritarie”.

Ne è conseguito che Washington dovrà “concentrarsi sulla difesa dell’Indo-Pacifico e dell’Europa”.

D’ora in avanti “Cina & Russia” costituiscono le sfide strategiche prioritarie”.

 MINACCIA NUCLEARE RUSSA E DETERRENZA NUCLEARE USA:

La deterrenza nucleare” è la somma barriera di difesa” per gli Stati Uniti e i loro alleati, fa sapere il Pentagono. Per questo “è cruciale la modernizzazione dei sistemi, andando oltre l’architettura attuale, su tutte e tre le gambe della triade nucleare”, ovvero le piattaforme di lancio terrestri, aeree e marittime. A questo scopo Washington ha stanziato 34,4 miliardi di dollari nel nuovo piano di spesa.

In conclusione la “deterrenza nucleare” è la somma barriera di difesa” per gli Stati Uniti e i loro 30 Paesi alleati tra cui l’Italia, fa sapere il Pentagono.

E che il Signore ci aiuti facendo sì che – nonostante Putin – tutto rimanga a livello di deterrenza…!

Vice

PUTIN E LA GUERRA D’INVASIONE DELL’UCRAINA.

PUTIN E LA GUERRA D’INVASIONE DELL’UCRAINA

Quello che sta avvenendo in questi giorni in Ucraina non è una “operazione militare speciale” come la definisce Putin.

È una guerra d’invasione, senza giri di parole.

Prima i russi hanno iniziato a bombardare le infrastrutture strategiche militari, ma ora stanno colpendo anche quelle civili, tra cui le centrali nucleari a Černobyl’ e Zaporižžja. Parliamo della più grande centrale nucleare d’Europa, un’arma di ricatto formidabile. Putin non sta solo provocando la morte di militari e civili ucraini, ma gioca a mettere in pericolo tutto il mondo. Senza contare che può lasciare senza luce ed energia tutta l’Ucraina.

Scrive Volodymyr Zelens’kyj, Presidente dell’Ucraina

È paradossale che il Cremlino definisca noi ucraini come nazisti.

Forse Putin non sa, o fa finta di non sapere che l’ucraino Zelens’kyj è nome ebreo, il cui nonno – ebraico – morì in guerra contro il nazista Hitler. Ed ebreo lo era pure il suo predecessore, Porošenko. Dopo la rivoluzione di piazza Maidan, i nazisti, come Putin chiama gli Ucraini, hanno democraticamente eletto due ebrei, non è curioso?

Il vero punto è che l’Ucraina è oggi un Paese libero e democratico, con problemi del tutto analoghi a molti altri Paesi democratici, compresa la piaga della corruzione. Quella della libertà è una strada che abbiamo scelto consapevolmente 30 anni fa, dopo secoli di oppressione russa e sovietica. La Russia evidentemente ha scelto un’altra strada, quella della dittatura.

Eppure, sempre secondo Putin, l’Ucraina è una creazione geografica dei bolscevichi, un non-Stato.

Eppure è a Kiev che è nata la Russia!

Tu che leggi che ne pensi?

Rispondere a uno squilibrato abituato a distorcere la storia per i propri scopi politici è inutile. Tra l’altro continua a sottolineare la natura slava e ortodossa del popolo ucraino. Lo stesso Putin che si è costruito una carriera nel KGB dell’Unione Sovietica, dove non esisteva alcun altro dio all’infuori del PCUS. Sia in ucraino che in russo c’è una differenza etimologica tra russkij  (“russo” in senso storico) e rossijskij (“russo” della Federazione Russa). Russkij prende il nome della Rus’ di Kiev, l’antenata dell’Impero zarista che nel 988 venne battezzata al cristianesimo da Volodimir I di Kyiv. Insomma, è la Russia a essere nata a Kyiv, e non l’Ucraina a Mosca.
Certo, con i russi condividiamo tanti anni di storia comune. Nella famiglia di mio nonno (ucraino), sua madre (russa) e suo padre (polacco) si sono conosciuti durante la seconda guerra mondiale in Ucraina.

Ma in tutti quegli anni, soprattutto negli anni sovietici in cui si è cercato di sopprimere l’uso dell’ucraino, le persone hanno continuato a parlare ucraino e mantenere tradizioni proprie.

Nelle intenzioni di Mosca, l’Ucraina dovrebbe diventare una sorta di Stato-cuscinetto e rinunciare a ogni velleità di entrare nella NATO o nell’UE.

Eppure anche Stalin diceva che senza Ucraina non potrebbe esistere la Russia. E poi, almeno per quanto riguarda la NATO, non credo che la Russia corra pericoli: la NATO non vuole l’Ucraina nell’Alleanza perché sa che si avvicinerebbe la guerra con la Russia, nessuno ha mai predisposto nemmeno un piano per l’ingresso. Anche Putin venti anni fa voleva avvicinarsi alla NATO ma è stato respinto. Forse il suo atteggiamento verso l’Occidente è cambiato proprio da quel momento, oltre al fatto che gli americani avevano promesso a Gorbačëv che la NATO non si sarebbe estesa ad est.

Putin ha tra l’altro fatto intendere che l’intervento militare in Ucraina serve anche a NON ritrovarsi un’Ucraina con armi nucleari.

Ma NON è una motivazione verosimile!

Dice ancora il presidente dell’Ucraina:

Al crollo dell’URSS, l’Ucraina era il terzo Paese al mondo per numero di armi nucleari, dove si svolgeva il grosso della ricerca e della produzione di bombe atomiche. Poi però, nel 1994, venne firmato il memorandum di Budapest per far terminare la produzione di armi nucleari in Ucraina: migliaia di testate vennero affidate alla Russia per essere smantellate, e in cambio la Russia e l’Occidente promisero di garantire la nostra indipendenza. Quindi con queste affermazioni Putin non solo mente sui fantastici “piani nucleari” dell’Ucraina, ma si rimangia la parola che la stessa Russia aveva dato…

Che in Ucraina combatta anche qualche filo-nazista, però, è vero. Ad esempio l’ormai famigerato battaglione Azov, gruppo di volontari di estrema destra con una simbologia che richiama al nazismo.

Beh, in ogni Paese esistono estremisti di entrambi i lati politici. Il battaglione Azov da noi è stato costituito dopo l’invasione russa della Crimea e all’inizio della guerra nel Donbass, quindi in circostanze non proprio piacevoli e che si prestano alla causa nazionalista, incluse le degenerazioni di estrema destra. Ci tengo a chiarire che però il loro è un orientamento estremamente minoritario nell’esercito e nella popolazione. In Ucraina abbiamo sempre convissuto pacificamente con chiunque: da noi si parla ucraino, russo, ungherese, bulgaro.

Nessuna persona è stata mai oppressa in base alla lingua che parlava o al gruppo etnico di appartenenza.

Bisogna ricordare invece che dal 2014 nel Donbass i russi hanno iniziato una guerra dove entrambe le parti si sparano addosso e contano vittime ingenti

Maconclude il Presidente dell’Ucraina rivolto ad uno dei tanti giovani interlocutori torniamo a te: con tua nonna avete lasciato l’Ucraina, come più di 2 milioni di tuoi connazionali dall’inizio delle ostilità. Com’è stato il viaggio che ti ha portato in Italia?”

Lungo e straziante: Quando ero ancora in Ucraina ho visto carrozzelle piene zeppe di bambini accompagnati da nonni e zii per portarli al sicuro dai genitori che lavorano all’estero. Una scena che mi è rimasta impressa nella testa e nel cuore. Anche sull’autobus che ci ha portato in Polonia c’erano moltissime donne con zaini o valigie con lo stretto essenziale, assieme ai propri figli piccoli oppure con i membri più anziani delle famiglie. Quasi sempre le giovani madri cercavano di giochicchiare, di leggere qualche libro ai bambini, per non fargli capire che cosa stesse succedendo tutto intorno e per esorcizzare la paura di non rivedere i propri mariti, fratelli, padri rimasti a combattere per la nostra libertà.

Anche a coloro che sono rimasti in Ucraina bisogna continuare a parlare dell’Ucraina che Putin vorrebbe cancellare dalla Carta geografica come voleva fare Hitler con gli Ebrei: ma gli andò male…molto male!

VICE

LA RUSSIA AUTOCRATICA DI PUTIN E LA SUA “Z” QUALE SIMBOLO DI ANNIENTAMENTO TOTALE PER I POPOLI CHE NON GLI SI SOTTOMETTONO.

INIZIO E FINE DEL PARTITO COMUNISTA

Non si può parlare di Putin se non si parla dell’ex partito comunista dell’Unione Sovietica di cui Putin faceva parte. Con la pubblicazione, nel 1848, del Manifesto del Partito comunista, K. Marx e F. Engels fecero del c. un metodo di lotta politica fondato su un’articolata concezione della storia come lotta di classe.

Il comunismo divenne la nuova modalità di organizzazione dei rapporti sociali di produzione, una volta che il superamento del capitalismo da parte della classe operaia avesse consentito a quest’ultima di impadronirsi dei mezzi di produzione: cosa che non avvenne mai!

Dopo la Seconda guerra mondiale, i regimi comunisti dell’Europa orientale nello scenario della guerra fredda e la Repubblica Popolare di Cina, guidata da Mao Zedong, rappresentarono le principali novità.

Sui tempi e le modalità di attuazione del comunismo ‒ concepito non come un ‘ideale’, ma come un processo storicamente necessario e quindi comunque mondialmente veniente ‒ si confrontarono nelle organizzazioni sindacali e politiche del movimento operaio, posizioni rivoluzionarie e riformiste.

In Russia, il comunismo si impose istituzionalmente con V.I. Lenin (1870 – 1924).

Questi che fu politico e rivoluzionario russo, sostenne obbligatoriamente l’ideologia comunista di Karl Marx e fu protagonista in tal senso della sanguinosa rivoluzione comunista dell’ottobre del 1917, influenzando il sorgere del movimento comunista in ambito internazionale.

Costui sostenne la necessità di giungere direttamente alla fase socialista, saltando quella democratico-borghese: a tal fine egli elaborò la teoria del partito rivoluzionario, composto di militanti di professione, il cui scopo era impadronirsi, per amore o per forza” ma più per forza che per amore, del potere pubblico.

La Rivoluzione d’ottobre (1917) e la successiva dittatura del Partito comunista tradussero purtroppo in pratica non senza lacrime e sangue la prospettiva di Lenin.

Il mancato estendersi della rivoluzione in Occidente riaccese il dibattito nella stessa dirigenza comunista, che si spaccò tra sostenitori della rivoluzione permanente da estendersi in ogni Paese (L.D. Trockij) e fautori del ‘socialismo in un solo Paese’ propugnato da Stalin (Gori in Georgia Il 6 dicembre 1878 – Mosca 5 marzo 1953) : questi ultimi – gli stalinisti – prevalsero e l’URSS diventò il Paese-guida del movimento comunista mondiale, dopo che l’ucraino Trockji, nato il 7 novembre 1879, a Bereslavka, Ucraina e divenuto avversario politico di Stalin, fu da un emissario di questi assassinato vigliaccamente alle spalle da un colpo di piccozza in testa il 21 agosto 1940 a Delegazione Coyoacán, Città del Messico.

Dopo la Seconda guerra mondiale, rimasero i regimi comunisti dell’Europa orientale tra cui la Russia e quello della Repubblica Popolare di Cina, guidata da Mao Zedong, sui quali calò lo scenario della cortina di ferro fino alla fine della “guerra fredda intendendo con questa espressione la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947 tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: Stati Uniti ed Unione Sovietica.

La guerra fredda durò dal 12 marzo 1947 al 26 dicembre 1991 e fu segnata dalla caduta del regime comunista dell’Unione sovietica in Russia ed a seguire di tutti i partiti comunisti d’Europa.

Negli anni ‘70, la messa in discussione del regime comunista russo trovò espressione nel cosiddetto eurocomunismo, teorizzato da alcuni partiti comunisti europei, che contestavano i milioni di morti ammazzati in Russia sotto il regime stalinista per bloccare ogni forma di dissenso.

Il crollo del muro di Berlino (1989) nonché dei regimi comunisti dell’Est europeo e infine la dissoluzione dell’URSS (1991) hanno segnato una svolta epocale, decretando la fine dell’esperienza politica comunista iniziata con la Rivoluzione bolscevica del 1917, anche se un discorso a parte – ma non troppo – va fatto per la Cina popolare

PUTIN E LA RUSSIA ATTUALE

Putin, nato a San Pietroburgo nel 1952, ha oggi 69 anni.

La sua è una visione politica del mondo che si è formata sul retaggio di Stalin, la parte più OMICIDIARIA ed autocratica del comunismo russo, rispetto a a quello più moderato di Trokji che purtroppo non prevalse e, come abbiamo visto, fu assassinato su mandato dello stesso Stalin..

Da quel po’ che filtra in occidente, Putin sembra oggi condizionato dagli specchi deformanti di una propaganda volta a compiacerlo, da paure di tipo paranoico sulle minacce che verrebbero dalla Nato, nonché dalla convinzione di essere investito della missione parareligiosa di salvare la Russia e preparare un nuovo ordine eurasiatico da Lisbona a Vladivostok così come teorizzava poco tempo fa un uomo a lui molto vicino: certo Dmitrij Medvedev.

La nuova carta geografica imperialista del nuovo impero russo post sovietico con a capo l’ex appartenente al KGB comunista russo, V. Putin, comprenderebbe, in prima battuta, l’annessione di tutti gli Stati slavi ex comunisti che sono tradizionalmente divisi lungo linee linguistiche in Slavi occidentali (che comprendono i Cechi, gli Slovacchi, i Polacchi, i Casciubi e i Sorbi) Slavi orientali (che comprendono i Russi, i Bielorussi, gli Ucraini e i Ruteni) e Slavi meridionali (tra cui i Serbi, i Bulgari, i Croati, i Macedoni.. …

Il linguaggio di Putin, una delle poche vie di accesso ai suoi ragionamenti, sembra ricordare certe espressioni staliniste soprattutto per quel che riguarda la sprezzante definizione dei nemici ucraini (e dei nemici tout court) come insetti traditori: in particolare quei russi che di fronte all’invasione russa dell’Ucraina hanno lasciato il paese, sono stati bollati da lui come moscerini da sputare con disgusto.

Altre volte ha definito i suoi nemici come mosche o vermi, come ha ricordato qualche settimana fa Marco Imarisio sul Corriere.  Questo tipo di linguaggio era caratteristico sia di Hitler che di Stalin (ma anche di Lenin) come osservava già prima della caduta del Muro uno studioso polacco-tedesco, Andrzej Kaminski, in una storia comparata dei campi di concentramento.

Quanti erano giudicati di ostacolo ai progetti del regime nazionalsocialista, così come coloro che venivano considerati nemici dal regime sovietico, “non erano soltanto individui da sterminare, ma anche parassiti dannosi, dai quali la terra – la terra russa per gli uni, la terra in generale per gli altri – doveva essere ripulita”.

Come si capisce questa riduzione degli esseri umani a parassiti, pidocchi, vermi, bacilli della tubercolosi, vipere ecc., eliminava allora – e forse contribuisce a eliminare oggi – qualunque idea che si stia assassinando persone innocenti.

Le ideologie in mano al potere autocratico sono peggio della benzina gettata sul fuoco!

Falce e martello, Fascio, Croce uncinata; che è stata scelta quale simbolo del nazismo per significare la distruzione totalitaria del Cristianesimo come programma prioritario (fallito!) del nazismo stesso.

Uno dei maggiori studiosi della Russia sovietica, Moshe Lewin, descrisse in un suo saggio il bolscevismo leninista di “Stalin allo specchio,” mettendolo a confronto con il nazismo di Hitler.

Oggi c’è Putin con le sue Z (= Sterminio totale fino all’ultimo nemico) stampigliate su tutti i carri armati che hanno invaso l’Ucraina.

ACCUSE FOLLI ALIMENTATE DA UNA PROPAGANDA CIECA

Più di un elemento quindi della forma mentis di Hitler e di Stalin si ritrova anche nell’ex funzionario del Kgb, Putin come alcuni dei fantasmi e delle ossessioni.

Di sicuro è comune ai tre lo scollamento dalla realtà di cui si è detto, cioè l’essere immersi in un mondo parallelo costruito anche grazie alla propria stessa propaganda. Ed è comune la percezione paranoica di un pericolo costante che proviene da alcune categorie, che per questo – per “difendersi” da esse – vanno eliminate.

Lo sterminio degli ebrei svolgeva per Hitler questa funzione, doveva proteggere la Germania da elementi (“insetti”) che volevano infettarne la purezza;

Ecco la “soluzione finale” di Hitler contro gli Ebrei ed ecco la guerra di annientamento di Putin, detto il macellaio, contro il Popolo ucraino

Non è una guerra motivata contro il governo di un Popolo, ma una guerra immotivata mossa per l’annientamento esistenziale di un Popolo, l’Ucraino, colpevole solo di Democrazìa, la quale dà cattivo esempio ad una dittatura conclamata

Ma anche per Stalin le purghe servivano a proteggere il regime e il proprio potere da chi lo minacciava. Putin, soprattutto dopo il fallimento della rapida conquista di Kyiv, va sostenendo qualcosa di analogo:

la “operazione militare speciale” sarebbe stata resa necessaria dall’urgenza di bloccare la minaccia della Nato e di “denazificare” l’Ucraina, un paese che ormai alcuni giornali di Mosca definiscono non soltanto controllato da una cricca di nazisti, ma in maggioranza nazifascista. Sono accuse folli alimentate da una propaganda cieca

DEMOCRATURA” RUSSA E FASCISMO

La Russia, che fino a qualche anno fa definivamo con il neologismo consolatorio (per noi) di “democratura”, va ormai considerata in mano a Putin una dittatura in piena regola sotto molti punti di vista.

E tuttavia se il confronto tra la forma mentis dei tre dittatori, la somiglianza tra le loro ossessioni e fobie, hanno un fondamento, allora questo ha conseguenze rilevanti.

Il fatto che Putin non ragioni come noi, tanto da dare l’impressione di vivere in un mondo parallelo non privo di tratti onirico-paranoici, potrebbe rappresentare un ostacolo non da poco per la fine della guerra in Ucraina… E, in caso di vittoria putiniana, l’Inizio di un’altra chissà dove.

Secondo uno dei maggiori storici contemporanei la Russia di oggi soddisfa la maggior parte dei criteri che gli studiosi utilizzano per descrivere il fascismo.

In quanto idea basata sul culto dell’irrazionalità e della violenza, il fascismo non è mai stato sconfitto.

Possiamo affermare che sia stato sconfitto solo nel campo di battaglia della seconda guerra mondiale. Ora è tornato e stavolta il paese che combatte una guerra di distruzione fascista è la Russia. Se la prepotenza stragista della Russia di Putin dovesse vincere, i fascisti di tutto il mondo si sentiranno in un certo senso rinvigoriti.

In tutte le sue varietà, è caratterizzato dal trionfo dell’arbitrio sulla ragione. Le persone non si trovano quasi mai d’accordo su ciò che concorre a descrivere il fascismo. Ma la Russia di oggi soddisfa la maggior parte dei criteri che gli studiosi tendono ad applicare per definirlo. C’è un culto per un unico leader, Vladimir Putin. C’è Il culto della morte, come nella seconda guerra mondiale.

Non è la prima volta che l’Ucraina è oggetto di una guerra fascista. La conquista del paese era il principale obiettivo bellico di Hitler nel 1941. Hitler pensava che l’Unione Sovietica, che allora governava l’Ucraina, fosse uno stato ebraico: progettò di sostituire il dominio sovietico con il proprio e rivendicare il fertile suolo agricolo dell’Ucraina.

L’Unione Sovietica sarebbe stata affamata e la Germania sarebbe diventata un impero. Immaginava che sarebbe stato facile perché l’Unione Sovietica, nella sua mente, era una creazione artificiale e gli ucraini un popolo coloniale.

Le analogie con la guerra di Putin sono sorprendenti. Il Cremlino definisce l’Ucraina uno stato artificiale, il cui presidente ebreo dimostra che non può essere reale.

Dopo l’eliminazione di una piccola élite, si pensa, le masse accetterebbero felicemente il dominio russo. Oggi è la Russia che nega al mondo il cibo ucraino, minacciando la carestia nel sud del pianeta.

Molti esitano nel vedere il fascismo nella Russia di oggi perché l’Unione Sovietica di Stalin si definiva antifascista. Ma questo non ha aiutato a definire cosa sia il fascismo. Con l’aiuto di americani, britannici e altri alleati, l’Unione Sovietica sconfisse la Germania nazista ei suoi alleati nel 1945. La sua opposizione al fascismo, tuttavia, fu incoerente.

Prima dell’ascesa al potere di Hitler nel 1933, i sovietici trattavano i fascisti solo come un nemico capitalista tra i tanti. I partiti comunisti in Europa consideravano tutti gli altri partiti come nemici. Questa politica in realtà contribuì all’ascesa di Hitler: sebbene fossero più numerosi dei nazisti, i comunisti e i socialisti tedeschi non potevano collaborare.

Dopo quel fiasco, Stalin dovette ripensare la sua strategia politica, chiedendo che i partiti comunisti europei partecipassero a governi di coalizione per bloccare i fascisti.

Tutto questo non è durato a lungo. Nel 1939, l’Unione Sovietica si unì alla Germania nazista come alleato de facto e le due potenze invasero e si spartirono la Polonia. I discorsi nazisti furono pubblicati sulla stampa sovietica e gli ufficiali nazisti ammiravano l’efficienza sovietica nelle deportazioni di massa. Ma i russi oggi non parlano di questo fatto, poiché le leggi sulla memoria lo rendono un crimine.

La seconda guerra mondiale per Putin fa parte del mito storico legato all’innocenza russa e alla grandezza perduta.

Il fatto fondamentale invece che Stalin abbia contribuito a scatenare la seconda guerra mondiale alleandosi con Hitler deve essere considerato indicibile e impensabile:

Ma la verità è solo ciò che corrisponde alla realtà

L’ambiguità di Stalin riguardo al nazi-fascismo è la chiave per comprendere la Russia oggi. Sotto Stalin, ai sovietici il nazi-fascismo prima era indifferente, poi era cattivo, poi andava bene finché – quando Hitler tradì Stalin e la Germania invase l’Unione Sovietica – fu di nuovo ritenuto malvagio.

Ma nessuno ha mai stabilito cosa significasse. Era una scatola da riempire con qualsiasi cosa. Molti comunisti furono epurati come fascisti nei processi farsa di staliniana memoria. Durante la Guerra Fredda gli americani e gli inglesi divennero i fascisti. l'”antinazifascismo” non ha impedito a Stalin di prendere di mira gli ebrei nelle sue ultime purghe.

L’antinazifascismo sovietico, in altre parole, era una politica del “noi e loro”.

Ma questa politica non definisce il nazifascismo.

In fondo, la politica nazifascista parte, come diceva il pensatore Carl Schmitt, dalla… definizione di nemico.

IL NUOVO NAZIFASCISMO ANTISTORICO DI PUTIN

Nella Russia del 21° secolo, “l’antifascismo” è semplicemente diventato il diritto di un leader russo di definire i nemici nazionali. I veri fascisti russi, come Aleksandr Dugin e Aleksandr Prokhanov, hanno avuto molto spazio nei mass media.

E lo stesso Putin ha attinto al lavoro del pensatore fascista russo Ivan Il’in, vissuto tra le due guerre.

Per Putin un “fascista” o un “nazista” è semplicemente qualcuno che si oppone a lui o al suo piano di distruggere l’Ucraina. Gli ucraini sono “nazisti” perché non accettano di essere colonizzati dai russi e resistono.

Un viaggiatore degli anni ’30 non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad identificare il regime attuale di Putin con quello del ventennio fascista di Mussolini in Italia:

Da quel tempo però molta acqua è passata sotto i ponti ma evidentemente non per Putin, al quale è rimasta la nostalgia di quand’era nel KGB russo, i famigerati servizi segreti dell’Unione sovietica attivi dal 1954 al 1991, confermando così la saggezza del vecchio proverbio popolare secondo cui “il lupo cambia il pelo ma non il vizio”.

La Costituzione italiana recita:

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.”

Ma Putin non ha orecchie per intendere e quindi non intende. Egli giocando col fuoco della minaccia nucleare, si è fatto il pericolo pubblico numero 1 della Terra ed occorre perciò fermarlo prima che sia troppo tardi per lui e per tutti!

OVE SI ATTESTANO LE PROVE DELLA GUERRA DI STERMINIO FASCISTA DI PUTIN CONTRO GLI UCRAINI

La propaganda esageratamente fasulla, la guerra come atto di pulizia etnica e le fosse comuni intorno alle città ucraine rendono tutto molto chiaro circa le effettive intenzioni di Putin

La Russia sarebbe innocente a causa del suo antico passato. L’esistenza dell’Ucraina è frutto di una cospirazione internazionale. La guerra è la risposta.

Poiché Putin parla dei fascisti come del nemico, potremmo trovare difficile capire che potrebbe in effetti essere lui stesso fascista. Ma nella guerra della Russia contro l’Ucraina, “fascista” significa semplicemente “nemico subumano”, qualcuno che i russi si sentono legittimati a uccidere.

L’incitamento all’odio rivolto agli ucraini rende più facile ucciderli, come vediamo a Bucha, Mariupol e in ogni parte dell’Ucraina che è stata sotto l’occupazione russa. Le fosse comuni non sono un incidente di guerra, ma una conseguenza prevista di una guerra di distruzione di massa fascista o nazista che dir si voglia

I fascisti che chiamano i loro nemici “fascisti” sono la dimostrazione di un fascismo portato al suo estremo illogico come culto dell’irragionevolezza.

È il punto di arrivo di un incitamento all’odio che ribalta la realtà. È l’apogeo della volontà di potenza sul pensiero. Chiamare gli altri fascisti pur essendo fascisti è la pratica putinista per eccellenza. Jason Stanley, un filosofo americano, definisce questa azione “propaganda minacciosa”.

Timothy Snyder è uno storico, scrittore e accademico specializzato nella storia dell’Europa orientale e dell’Olocausto. Professore di Storia presso l’Università di Yale, è membro permanente dell’Istituto di Scienze umane di Vienna. Tra i suoi libri, pubblicati in Italia dalla Rizzoli: Terra nera, L’Olocausto fra storia e presente, Venti Lezioni, La paura e la ragione, Il collasso della democrazia in Russia. .

Se la democratica Ucraina perde – egli ha scritto – sarebbe una sconfitta per le democrazie di tutto il mondo.

VICE

UMANITA’ FELICE ——– DIO NON E’ L’UOMO CHE SI CREDE DIO MA IL FIGLIO UNIGENITO DI DIO CHE SI E’ FATTO UOMO IN GESU’ CRISTO.

  1. L’ANTE-PRIMA DELLA CREAZIONE
  2. In principio (cioè prima della Creazione del mondo) esisteva già il Verbo: ossia la Parola onnipotente di Dio: quella Parola che fa dal nulla (=crea), mantiene dal nulla (=sostenta) ed elimina nel nulla (=annienta) la Realtà dell’Esistenza).”
  3. “Egli vale a dire il Verbo (che è anche Dio-Figlio unigenito di Dio-Padre) era presso Dio-Padre che da sempre l’ha generato distinto da Sé ma di natura uguale alla Sua ed a quella dello Spirito Santo.
  4. Il Verbo era perciò in principio (=prima della Creazione del mondo) Dio presso Dio Padre insieme a Dio Spirito santo.
  5. Tutta la Creazione (Gn 1,1-31) è stata fatta dal nulla per mezzo di Lui e senza di Lui – senza cioè il Figlio di Dio – nulla è stato fatto di ciò che esiste.
  6. Nel Figlio di Dio era la Vita e la Vita era la Luce degli uomini (Vita=Luce=Verità=Conoscenza della Realtà); la Luce splende nelle tenebre (=nell’ignoranza) e le tenebre (=l’ignoranza) non l’hanno vinta (non l’hanno oscurata: al contrario la luce ha illuminato le tenebre).
  7. E Così nasce la Scienza che è la Ragione, Luce dei Uomini.
  8. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni (=Giovanni il Battista: il primo e l’’ultimo dei piu grandi Profeti di Dio, ma non dei Figli di Dio)
  9. Questi venne come Profeta di Dio per dare testimonianza alla Luce: per indicare cioè Chi fosse la vera Luce ovvero il Figlio o Agnello di Dio che si era fatto uomo: Gv1,29-34) affinchè tutti credessero per mezzo di Lui e tutti potessero redimersi e salvarsi.
  10. Non era Giovanni Battista la Luce, ma egli doveva dare testimonianza alla Luce.
  11. Veniva nel mondo la Luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
  12. Venne fra i suoi, Ebreo tra gli ebrei, m i suoi non lo hanno accolto.
  13. A quanti però lo hanno accettato ha dato potere, li ha cioè resi capaci di diventare figli di Dio conferendo loro i poteri di onnipotenza del Figlio di Dio: a quelli che credono nel suo Nnome, vale a dire nell’onnipotenza d’Amore dei Suoi Miracoli:
  14. Costoro, pur essendo nati come nascono tutti gli uomini, pur nondimeno da Dio vengono generati.
  15. . Ed il Figlio unigenito di Dio si fece uomo e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi, Suoi discepoli, abbiamo contemplato la Sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, che è cioè della stessa Natura divina del Padre: pieno di Grazia (Santità, bontà d’Animo) e di Verità come il Padre.
  16. Giovanni Battista, ispirato dallo Spirito Santo, Ne testimonia la presenza e proclama:
  17. Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me”. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge, ovvero i Dieci Comandamenti, furono dati per mezzo di Mosè, la Grazia, la Bontà d’animo e la pienezza della Verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
  18. Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me”. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge, ovvero i Dieci Comandamenti, furono dati per mezzo di Mosè, la Grazia, la Bontà d’animo e la pienezza della Verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
    1. E’ fondamentale sapere che Dio, nessuno lo ha mai visto:
    2. Solo il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è Lui che lo ha rivelato” rivelando Se stesso (Gv1,1-18).
    3. Il Verbo o Logos sta quindi ad indicare la seconda Persona della Trinità, il Figlio, vale a dire la parola di Dio e anche il suo pensiero, come immagine perfetta di Dio stesso.
    4. L’Unità di Dio è trinitaria nel senso che dove c’è Il Figlio ci sono pure latenti ma presenti il Padre e lo Spirito Santo..e così via…
  19. FINE PREMESSA
  20. INIZIO DELL’OPERA
  21. CAPITOLO 1
  22. SOMMARIO: :L’EPOCA D’ORO DEL CRISTIANESIMO DEI PRIMI TRE SECOLI CIRCA. – LA PENTECOSTE CRISTIANA OVVERO L’EFFUSIONE UNIVERSALE DELLO SPIRITO SANTO . – .I PADRI DELLA CHIESA ED IL DIAVOLO. .-A CHE GOSA E’ PARAGONABILE IL REGNO DI DIO SULLA TERRA . – .SATANA:IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO MONDANO. . SATANA E L’OCCULTISMO . . SATANA ED IL QUINTO CAVALIERE DELL’APOCALISE: V. PUTIN CAPO DELLA FEDERAZIONE RUSSA ED EX CAPO DEL KGB COMUNISTA DELL’EX URSSSOVIETICA. . SATANA ED IL NEGAZIONISMO PUTINIANO .-SATANA:ESORCISMO E SATANISMO. . -LA NEGAZIONE SATANICA DEL MIRACOLOSO FINO ALLA CROCE UNCINATA DI HITLER ED ALLA “”Z DI PUTIN. . – .CHE COSA E’ INVECE IL Miracolo?
  23. ______________
  24. L’EPOCA D’ORO DEL CRISTIANESIMO DEI PRIMI secoli
  25. L’imitazione perseverante di Cristo dei cristiani dei primi secoli a partire dai dodici discepoli di Gesù, pur se perseguitati e ferocemente uccisi dagli imperatori romani di allora, la si deve considerare evidente nella diffusione stessa del Cristianesimo che giunse a soverchiare nel giro di pochi secoli il paganesimo fino ad allora imperante a Roma e nel mondo.
  26. Ma questa superiore, diffusa qualità cristiana del Cristianesimo perdurò purtroppo per i primi tre secoli circa del dopo Cristo ed ebbe il merito di far scomparire il paganesimo degli dèi falsi e bugiardi.
  27. Poi la diffusa purezza cristiana dei primi secoli – a causa di satana e dei cristiani che ne accolgono le tentazioni – si è purtroppo offuscata verso un cristianesimo meno performante e più all’acqua di rose, quando non addirittura “anticristico” e non trascendente., vale a a dire manipolato da satana per incuria diabolica dell’uomo.
  28. Il Giudizio circa la ridimensionata intensità della devozione a Cristo dei Cristiani successivamente ai primi tre secoli dopo Cristo è mediamente valido tuttora anche se la religione cristiana è per diffusione quantitativa – la prima religione del pianeta con circa 2 miliardi e mezzo di appartenenti, comprendente un terzo della popolazione mondiale (i musulmani sono: 1 miliardo e mezzo; gli induisti 1 miliardo).
  29. Dobbiamo allora comprendere bene che una diffusione soltanto quantitativa – diciamo pure culturale e non anche devozionale, qualitativa del cristianesimo, non fa nessuno Fratelli di Cristo (Gv 20,18) Santi di Cristo, veri cristiani.
  30. Il Cristianesimo infatti è una religione divinizzante fin da questo mondo, nel senso che i veri cristiani sono coloro che diventano figli di Dio come il Figlio di Dio, ossia santi di Cristo come Cristo, che è Dio, capaci cioè di compiere fin da qua come i molti Santi cristiani mostrano Atti di onnipotenza o Miracoli d’Amore nel Suo Nome.
  31. QUINDI, pur essendo attualmente i Popoli e le Comunità che si dicono cristiane culturalmente molto numerose nel mondo, non lo sono però anche dal punto di vista qualitativo, devozionale dell’imitazione perseverante e santificante di Cristo rivelata nei Vangeli.
  32. Prologo del suo Vangelo ai versetti. 12-13.
  33. A CHE COSA E’ PARAGONABILE IL REGNO DI DIO SULLA TERRA
  34. In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Gesù rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”.
  35. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!» (ndr.: il Regno di Dio, infatti, il Suo modo di essere e di vivere è Gesù stesso che parla con i farisei in quanto Egli è Dio-Figlio di Dio da sempre e Figlio di Dio e di Maria nel tempo e per sempre).
  36. Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni (ndr.:si riferisce a quando Egli risorto ascenderà al Ciel in corpo anima e Divinità) in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. (ndr.: la seconda venuta del Signore infatti. verso la fine dei tempi, sarà inconfondibile e riconoscibile da tutti sulla Terra)
  37. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione» (Lc 17, 20-25).
  38. Bisogna considerare anche che il Regno di Dio sulla Terra, ovvero il Suo modo di esistere, è, al suo sorgere, simile ad un minuscolo granellino di senape che un uomo prese a seminare nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma una volta cresciuto è più grande delle altre piante dell’orto tanto che gli uccelli vengono a fare il nido tra i suoi rami.
  39. Il regno di Dio – o modo di vivere di Dio – è simile al lievito che una donna prese e mescolò in tre misure di farina finché non fu tutta lievitata.
  40. Il modo di vivere di Dio è simile ad un tesoro nascosto nel campo: un uomo lo trova e lo nasconde, poi va pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
  41. Il regno dei Cieli, alias di Dio, ovvero il Suo modo di vivere assomiglia anche ad un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
  42. E’ vero, quindi, che per chi cerca il Regno di Dio, tutto il resto gli verrà dato in sovrappiù. (Mt 6,33)
  43. Tutte queste parabole portano a ritenere che seppure al suo sorgere in questo mondo il Regno dei Cieli o di Dio – ovvero Gesù stesso nel Suo modo di essere e di vivere – appare come piccola cosa, esso comunque mediante lo Spirito Santo giungerà nell’imitazione dei Suoi Discepoli a coprire tutta la Terra infondendo a chi lo vive una gioia incontenibile che supera ogni diabolica tristezza della morte!
  44. E questo è quello che, sia pure tra ostacoli, scandali, guerre diaboliche e persecuzioni, continua ad avvenire (si pensi alla russomania anticristica di Putin) ed avverrà fino al compimento rivelato del progetto salvifico di Dio per il genere umano.
  45. LA PENTECOSTE CRISTIANA OVVERO L’EFFUSIONE UNIVERSALE DELLO SPIRITO SANTO
  46. Lo Spirito Santo viene effuso in dono da Gesù su Maria e gli Apostoli riuniti in preghiera determinando la nascita della Chiesa esattamente il giorno della Pentecoste cristiana ossia il cinquantesimo giorno dopo l’ascensione al Cielo di Cristo risorto (Lc 24,44-50).
  47. L’effusione pentecostale dello Spirito Santo\Dio inoltre deificava coloro che si ponevano all’imitazione di Cristo rigenerandoli Figli di Dio con i poteri del Figlio di Dio (Gv 1,12-13), ivi compresi gli Atti d’onnipotenza dei Miracoli d’Amore che fanno dal nulla, mantengono dal nulla ed eliminano nel nulla la realtà dell’esistenza (Gv 14,12-14).
  48. Tali fatti sconvolgenti e mai visti, esclusivamente propri della nuova religione cristiana, determinarono l’indebolimento di satana\giove e la fine del politeismo con la caduta degli dei falsi e bugiardi dal loro olimpo pagano.
  49. Dodici furono gli Dei principali di Roma: Apollo, Cerere, Diana, Giove, Giunone, Marte, Mercurio, Minerva, Nettuno, Venere, Vesta e Vulcano.
  50. Comunque sia, la perversa presenza anticristica ed anticristiana di satana fu nei primi tempi dell’era cristiana diretta e visibilmente appariscente in quanto satana ed il suo stuolo di déi falsi e bugiardi dell’olimpo pagano impersonavano addirittura i vizi e le protervie umane in quanto elevavano a livello di divinità e quindi di massima appetibilità l’avere, il piacere e il potere mondani.
  51. Si determinava così una società tendente all’ “homo homini lupus” difficilmente regolata da leggi per un minimo di vivibilità.
  52. I demoni cercavano di sedurre e\o di combattere i santi di Cristo con false apparizioni, talvolta lascive, talvolta terrificanti.
  53. Ma i primi tre secoli circa di rapida espansione cristiana per tutto il mondo di allora avevano relegato satana ai margini della vita umana e facevano ritenere prossimo (v. San Paolo) il ritorno parusiaco del Risorto per la resurrezione universale ed il Giudizio finale.
  54. Con l’editto di Costantino del 313, la religione ufficiale in tutto il vasto impero romano diventò formalmente quella cristiana.
  55. I PADRI DELLA CHIESA ED IL DIAVOLO
  56. Lottano con lui. Lo vedono. Per questo ne parlano dettagliatamente ed ordinariamente, vincendolo al solo nominare Cristo. Le loro sono testimonianze uniche, dirette e precise sulle quali è stata scientificamente elaborata la realtà demonologica.
  57. I primi monaci compaiano in Egitto all’inizio del terzo secolo. Si chiamano anacoreti, che vuol dire “solitari”. Nel quarto secolo le prime due grandi figure: Antonio e Pacomio, il primo è espressione di un monachesimo appartato, eremitico, il secondo di un nuovo monachesimo comunitario, cenobitico.
  58. Cosa hanno in comune questi monaci? Tante cose, ma soprattutto la lotta contro la persona diabolica di satana relegandolo a principe dei mondani di questo mondo
  59. Quello che ci hanno tramandato è il modo migliore per combattere e vincere satana, anche se egli, come vedremo, si è dato per morto.
  60. SATANA: IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO MONDANO
  61. Pape Satàn,pape Satàn aleppe”(Dante): un grido di satana di meraviglia; di dolore; ; di minaccia…
  62. Ricordiamo che satana è un angelo decaduto: un angelo cioè che ha conservato i poteri sovrumani di tipo preternaturale degli Angeli
  63. pur avendoli del tutto scientemente ed irreversibilmente rivolti al male: ossia contro Dio e gli esseri umani di Dio.
  64. Ricordiamo pure per completezza che i poteri amorevoli di Dio sono Poteri di onnipotenza d’Amore che fanno dal nulla (=creano) mantengono dal nulla ed eliminano nel nulla la realtà dell’esistenza.
  65. I poteri preternaturali conferiscono agli angeli la capacità della scienza infusa – ossia della conoscenza immediata della realtà di tutta la Creazione di Dio – e quindi – dell’incidenza immediata su di essa in bene (=verso Dio=Angeli) o in male (= contro Dio=demoni).
  66. Satana può trasferire tali poteri rivolti al male ai propri discepoli: maghi, negromanti, fattucchieri ed affini.
  67. Costoro, direttamente – o su richiesta – possono – mediante riti specifici – provocare a persone che in questo mondo vivono nel peccato e sono quindi lontani da Dio e fuori da ogni difesa del proprio angelo custode, malanni, malattie, legami di schiavitù (fatture), infestazioni, possessioni ed altri fastidi seri, che possono arrivare fino al deperimento organico ed alla morte del soggetto predisposto e preso di mira.
  68. E’ chiaro che lo scopo ultimo di satana è sempre quello della perdita eterna dell’anima umana sotto di lui all’inferno, per cui anche le attività diaboliche sopraddette hanno questo stesso scopo finale..
  69. L’opera malefica ordinaria di satana è però la seduzione al peccato mediante la tentazione, che attecchisce verso chi gli apre il cuore. La raffigurazione che di satana fa San Pietro è quella di un leone ruggente che va in giro cercando chi divorare (1Pt 5,9).
  70. Secondo Sant’Antonio abate (251-356: biografia scritta da Sant’Atanasio: IV°sec.) – satana nei primi tempi della Chiesa adottava la tattica – che poi abbandonò – di importunare i santi di Cristo “visibilmente”, ossia mediante appariscenze spettrali, talvolta lascive, talvolta paurose, talvolta minacciose, talvolta violente….
  71. Ma era sempre perdente in queste sue seduzioni al peccato per dividere i veri Cristiani da Cristo:
  72. Con le nostre preghiere, i nostri digiuni, con la nostra fede in Cristo, i demoni sono deboli, cadono subito.
  73. Però anche se cadono non stanno quieti si avvicinano di nuovo, astutamente e subdolamente.
  74. Anche seAl nome di Cristo infatti i demoni fuggono, svaniscono come neve al sole. Cristo, venendo al mondo ha reso debole satana, lo ha atterrato e denudato.(cfr.: Mt 12,29).
  75. Nei primi secoli della Chiesa, Antonio, come molti altri santi di Cristo, combatteva e vinceva a viso aperto l’eterno avversario nel Nome di Cristo.
  76. Satana aveva sempre la peggio. Ma sentiamo Antonio, per renderci conto di come satana cambiò la sua tattica rendendola molto più insidiosa e pericolosa di prima:
  77. Una volta venne a trovarmi satana in persona. “Chi sei?”, chiesi.
  78. “Sono satana.”
  79. “Perché sei venuto fin qui?”
  80. Mi sai dire perché si lamentano di me i cristiani?”, chiede satana ad Antonio. Ed Antonio:
  81. Perché tu li molesti”.
  82. Non sono io che li molesto (e qui mente sapendo di mentire perché in verità è lui che li molesta, cercando superbamente di vincere Cristo nei cristiani), ma sono loro a turbarsi. Io sono diventato debole” (non posso fare nulla contro Cristo ed i Suoi santi cristiani: è vero, ma satana cerca di “darsi per morto”).
  83. Ormai io non ho luogo (=non ho un posto sia pure isolato dove mi possa rifugiare), non ho saetta (abbiamo mostrato che Gesù aveva visto satana cadere dal suo olimpo come folgore:
  84. Giove, il dio pagano capo degli déi (=demoni) falsi e bugiardi, essendo satana stesso camuffato da dio, era infatti rappresentato con un fulmine in mano che scagliava con ira sulla terra), non ho città (ogni città ha il suo Santo protettore in Cielo).
  85. Dopo Cristo e per Cristo non ci sono, infatti, più città chiamate o dedicate agli “dei falsi e bugiardi”=demoni).
    1. I cristiani – dice satana – sono ovunque: adesso anche il deserto è pieno di eremiti. “Badino i cristiani a custodire se stessi e non mi maledicano senza ragione”.

  86. Poiché satana si vuol dar per morto, intende attribuire le sue tentazioni e seduzioni al peccato a stimoli meramente umani, a moti peccaminosi dei quali egli, mentendo, vuol dare a intendere di non entrarci per nulla.
  87. Antonio, che aveva raggiunto un alto livello di santità come cristiano, capì dove voleva andare a parare satana col dialogo sopra riportato e ribatté così al futuro anticristo:
  88. Anche se sei un mentitore e non hai mai detto il vero (=satana è un bugiardo che ha connaturato la propensione alla menzogna, ossia è diventato uno che mente su tutto, sapendo di mentire), questa volta però hai detto il vero, Cristo venendo (=incarnandosi) ti ha reso debole, ti ha atterrato e denudato (cfr.: Lc 11,21-22i).
  89. Quando satana sentì il Nome di Cristo – conclude Antonio – non resistette (neanche alla semplice pronuncia del Nome) e fuggì via”….?
  90. Pur nondimeno bisogna sempre stare attenti perché satana non demorde:
  91. Rivela, infatti, Gesù.
  92. chi non raccoglie con me, disperde.
    24 Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. 25 Venuto, la trova spazzata e adorna. 26 Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima». (Lc 11,24-)
  93. SATANA E L’OCCULTISMO
  94. Dunque, se satana osa apparire per molestare un santo di Cristo, basta che il Santo nomini questo Nome per farlo immediatamente battere in ritirata.
  95. Ecco perché satana da quei tempi in poi – per mettere in atto le sue seduzioni opera di solito in modo occulto: occultismo.
  96. In modo tale cioè da far sembrare le sue tentazioni al peccato come desideri provenienti soltanto dall’uomo..
  97. Ma non è così!
  98. SATANA ED I QUATTRO CAVALIERI DELL’APOCALISSE
  99. SATANA i spinge gli esseri umani a concupire le cose
  100. di questo mondo al punto tale da essere disposti persino ad uccidere pur di possederle, quando non anche a far sorgere guerre sanguinose come purtroppo è avvenuto nel secolo scorso con Hitler, Mussolini, Stalin e Mao Zedong , i 4 cavalieri dell’apocalisse e come sta avvenendo ancora attualmente (2022) con l’invasione militare dell’Ucraina da parte del quinto cavaliere dell’apocalisse, il dittatore russo Putin, ex appartenente al KGB comunista dell’U R S S.
  101. Vero è che, senza il libero assenso umano, non c’è responsabilità di peccato, ma non bisogna mai dimenticare – anche se satana ha cambiato tattica – che la tentazione parte sempre da lui pur se egli – dandosi per morto – cerca di nasconderne provenienza e gravità.
  102. Satana insomma si comporta come uno che lancia la pietra e nasconde la mano, ma la sua strategia anti-umana, rimane alla fin fine sempre la sessa: ed è il tentativo di annientare la vita di questo mondo prima che la Parusia finale del Signore risorto possa intervenire per la Resurrezione ed il Giudizio universale.
  103. Oggi, con la guerra nucleare il progetto omicidiario di satana è diventato possibile.
  104. SATANA ED IL QUINTO CAVALIERE DELL’APOCALISE: V. PUTIN CAPO DELLA FEDERAZIONE RUSSA ED EX CAPO DEL KGB COMUNISTA DELL’EX URSS.
  105. Oggi, purtroppo, non pochi teologi e guide sacerdotali del popolo cristiano affermano erroneamente o che satana non esiste o, se è esistito, è stato buttato fuori da questo mondo dalla Redenzione di Cristo.
  106. Va ricordato invece che satana in quanto principe di questo mondo” è stato si buttato fuori da questo mondo dalla Redenzione del Cristo come il Signore stesso rivela (Gv 12,31), ma la Redenzione, abbisognando anche del coinvolgimento umano, non ha ancora raggiunto la sua pienezza per l’indolenza quando non per l’inerzia umana.
  107. Satana,pertanto, verrà buttato fuori da questo mondo poco prima della sua fine, e quindi, al compimento della Redenzione salvifica del Cristo. (Ap 20,1-15; 2Pt 3, 12-13).
  108. Non dimentichiamo comunque che satana nella sua sconfinata superbia non si ferma di fronte a nulla, se tentò persino di sedurre Gesù nel deserto (Mt 4,1-11; Mr 1,12-13; Lc 4,1-13).
  109. E’ invalsa anche proverbialmente l’espressione “povero diavolo” sorta per indicare commiserazione nei confronti di sfortunati e tartassati della vita ai quali non va bene niente e che non sanno più dove sbattere la testa.
  110. Espressione quest’ultima però quanto mai infelice perchè fa pensare a satana come uno che non ha influenza alcuna nel contrasto alla Storia cristocentrica della Salveza.
  111. SATANA ED IL NEGAZIONISMO PUTINIANO
  112. Questa falsa cultura che induce in errore, se non in peccato, è come una nebbia temibile che comincia leggera ma che riduce poi sempre più la visibilità fino a non farci vedere quasi più ad un palmo del nostro naso: alla stregua di un eclissi prima parziale di sole, che volge a farsi totale.
  113. Si tratta – fuori di metafora – di una conquista tacita del mondo al modo di esistere – o regno – diabolico di satana che è eternamente contrario al Regno di Dio rivelato sulla terra da Colui che dimostra miracolosamente di essere Dio.
  114. Tale conquista occulta dei valori e della cultura cristiana fa parte quindi precipua del progetto diabolico di satana\lucifero (=gnosi diabolica)
  115. Un esenpio eclatante di menzogna diabolica che viene sostenuta come Verità è l’invasione militare dell’Ucraina che Putin non solo non chiama “guerra” pur essendo palesemente volta e diretta non contro il regime politico ucraino ma contro il popolo ucraino stesso…di cui si mira all’annientamento totale così come Hitler col Popolo ebreo…..
  116. SATANA:ESORCISMO E SATANISMO
  117. Un primo fatto da cui chiaramente si desume che satana vuol culturalmente darsi per morto lo troviamo nel negare carattere di verità agli esorcismi, di cui invece è ampiamente provata l’esisten­za.
  118. Gli esorcisti sono quei santi di Cristo che nel Suo Nome liberano da satana e\o dai suoi demoni gli uomini e le donne di cui satana e i suoi demoni maleficamente ed occultamente si sono impossessati contro la loro volontà.
    1. Già dalla fine del secondo secolo Sant’Ireneo parla con ammirazione degli esorcisti come degli imitatori avanzati di Cristo che scacciava i demoni al suono della Sua Voce: “Vade retro satana”.

  119. A Roma, Papa Cornelio, in una sua lettera del 251 è il primo a parlare bene del compito degli esorcisti come di un ufficio sacro così come in effetti è realmente perché si tratta della lotta cristiana più diretta ed efficace contro satana che, al contrario, predilige tramare nell’ombra “dandosi per morto” (=occultismo).
  120. In quest’ambito viene propalata pure la falsa narrazione del “Carpe diem” nel senso che non c’è alcuna vita fuori di questa vita… per cui occorre “acchiappare tutto ciò che si può acchiappare finché si vive in questo mondo perché “neanche del domani c’è certezza!” .
  121. A partire dall’anno 416, Papa Innocenzo I° stabilisce che gli esorcismi potevano essere amministrati solo dietro autorizzazione vescovile: fu certamente un errore!
  122. Ben presto, infatti, la politica satanica di occultamento diabolico della sua presenza in questo mondo ha fatto sì che venisse meno l’istituzione stessa dell’esorcizzato come compito sacramentale.
  123. Rimase solo la direttiva che il vescovo poteva concedere la facoltà per l’esercizio dell’esorcizzato solo ai sacerdoti. Ma anche l’applicazione di questa disposizione restò lettera morta, decretando, in pratica, la fine dell’esorcizzato come compito non solo sacramentale ma anche sacerdotale, con gran soddisfazione di satana che tende, come abbiamo mostrato, a farsi considerare inesistente.
  124. Il periodo più nero è quello che va dal 16º al 17º secolo. È in questo periodo che degli esorcismi si perde anche il ricordo.
  125. La caccia alle streghe si diffonde presto, soprattutto – sembra un paradosso ma non lo è! – nei Paesi dove è forte il “razionalismo” protestante.
  126. Ma non sono le streghe, è Satana il vero nemico occulto dei Cristiani anche se costoro lo vinceranno facilmente se crederanno nell’onnipotenza salvifica di Gesù (= nel Suo Nome) .
  127. LA NEGAZIONE SATANICA DEL MIRACOLOSO FINO ALLA CROCE UNCINATA DI HITLER ED ALLA “”Z DI PUTIN
    1. .
    2. Satana non si è solo limitato a farci ritenere che lui non esiste, facendo così in modo che abbassassimo il livello di guardia nei suoi confronti per renderci più fattibile il peccato, ma ha anche operato nello stesso senso per farci ritenere che nemmeno il vero Dio, autenticamente rivelato da Gesù Cristo, esiste.
  128. Il maligno, avvalendosi del prete Ario infatti, ha fatto dire ereticamente a questi che Gesù non è il Dio-Figlio di Dio che si è fatto Uomo, ma un uomo che si è detto Dio: è questo l’arianesimo.
  129. Nel suo libro “Mein Kampf”, Hitler falsificando la Storia prende la palla in balzo e fa discendere il popolo germanico da presunti popoli ariani mai esistenti.
  130. Infatti, la suddivisione della specie umana in razze diverse è ritenuta non scientifica tanto che anche la Dichiarazione sulla razza dell’UNESCO del 1950 riconosce il concetto di etnia e non quello di razza, come unica suddivisione possibile della specie umana in cui sia riscontrabile una vera omogeneità tra gli individui.
  131. Purtroppo, però, questa falsa super-valutazione etnica della Germania da parte di Hitler giunto al potere costituì il presupposto motivazionale della seconda guerra mondiale, nell’assoluto ingiustificato silenzio delle sia pur numerose forze di opposizione interne ed esterne.

    Descrizione

  132. Secondo Hitler l’uomo biondo, con gli occhi azzurri, nordico (detto: di pura razza ariana) rappresentava il maximum evolutivo all’interno del gruppo umano caucasico. Nelle sue teorie si trattava di una razza superiore e quindi dominante. E, se era dominante, doveva dominare..e, se doveva dominare, doveva attaccare…soggiogare e vincere.
  133. Ario (256336) fu un presbitero e teologo eresiarca berbero (sec. IV), che negava la divinità di Cristo in quanto questi non sarebbe stato della stessa natura del Padre;
  134. Tale dottrina, detta “arianesimo”, fu condannata nel Concilio di Nicea del 325.
  135. Cosa fa allora satana per oscurare la certezza che Gesù Cristo è realmente Dio, uguale al Padre ed allo Spirito?
  136. Ebbene, egli opera lungo i secoli non solo per contraffare il vero significato del Miracolo, che è un atto di onnipotenza, ed è quindi proprio del vero Dio che Egli soltanto può fare e far fare nel Suo Nome ai Suoi Santi, ma si adopera anche con i suoi demoni e mediante gli uomini e le donne che sono caduti nella sua trappole per mistificare, contraffare e far dimenticare il Messaggio evangelico che si fonda sull’onnipotenza salvifica di Dio.
  137. Questo, purtroppo, arreca ritardo al piano di redenzione salvifica di Dio (=Purgatorio), quando addirittura non comporta una perdita maggiore di anime all’inferno che è irreparabile.
  138. Durante il periodo nazista in Germania, la propaganda anticristiana ispirata da satana\Hitler cercava in tutti i modi di screditare il miracolo con le più banali delle calunnie anticlericali, facendo di tutto per banalizzarlo, misconoscerlo e schernirlo, onde non farlo ritenere un fatto sovrannaturale ma un imbroglio della Chiesa.
  139. CHE COSA E’ INVECE IL MIRACOLO?
  140. Scrive in proposito Adrianus de Groot:
  141. «Con una certa spensierata facilità noi abbiamo continuamente sulle labbra il termine “miracolo”.
  142. Ogni giorno parliamo di “miracoli della scienza, della tecnica” (così come usiamo l’intercalare dialettico “Dio mio – Oh, mio Dio”!) ed esprimiamo con questa parola la nostra ammirazione davanti alle umane possibilità che solo poco tempo addietro sembravano impossibili.
  143. Chiamiamo perciò, erroneamente, “miracolo” una possibilità che ci libera da una necessità in maniera del tutto improvvisa, oppure la realizzazione di un desiderio di fronte al quale ci trovavamo prima impotenti», come ad esempio la scoperta della cura di una malattia in precedenza incurabile (“miracolo della medicina”) etc…etc…(….).
  144. Tutti gli autori moderni delle “Vite dei Santi”, ad esempio – salvo quelle redatte da altrettanti santi – è come se si vergognassero a scrivere dei miracoli compiuti dai santi di cui descrivono le vite.
  145. Essi mostrano la tendenza – tanto gradita a satana – volta a sottovalutare le opere miracolose dei Santi, e quindi, o ne censurano il ricordo, o bene che vada, se sono costretti a riportarle, le collocano nel genere letterario della leggenda o del mito e non dei fatti realmente accaduti.
  146. E così – con le loro biografie dei Santi – raramente riescono ad edificare cristianamente qualche lettore perché omettono di porre in rilievo quel “marchio di fabbrica” della santità che è il miracolo d’Amore fatto in Nome dell’uomo-Dio (Gv 14,12-14).
  147. Ne Consegue che, leggendo queste “Vite di Santi”, non sembra di leggere delle Vite di Santi cristiani ma qualcosa di simile alle ”Vite pagane di uomini illustri”, scritte dal pagano Plutarco (nato a Cheronea nel 46 circa ed ivi morto nel 127) agli albori del Cristianesimo.
  148. Gesù stesso, d’altra parte, mise avanti i Suoi miracoli per convincere il Battista circa la Sua vera identità divina (cfr.:Mt 11,2-6; Lc 11,1-6) ed ammonì severamente quelle città che – come Corazin, Betsaida, Cafarnao – non si erano convertite, malgrado Egli avesse compiuto in esse la maggior parte dei Suoi miracoli (Mt 11,20-24).
  149. E questo disse, non prima di aver detto che alla Sapienza divina era stata resa giustizia dalle sue opere ovvero dai suoi miracoli (Mt 11,19\b).
  150. L’oscuramento e la sottovalutazione del miracolo, pertanto, col quale il Cristo dimostra “erga omnes” (=verso tutti) la Sua onnipotenza, cioè a dire la Sua Divinità, equivale alla negazione stessa della Divinità di Cristo che viene considerato soltanto un uomo, magari un grand’uomo, il fondatore di una religione umana, a bene andare anche un profeta di Dio come Maometto ma non Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo..
  151. Si cominciò per questo sempre più a credere – col prete Ario (280-336) e malgrado la duplice sconfessione conciliare che si ebbe ad Antiochia nel 324 e a Nicea nel 325) – che Gesù Cristo NON fosse di Natura divina ed umana, insieme unite ma non confuse, distinte ma non divise, ma che fosse invece solo un uomo, sia pure un grand’uomo, magari un profeta, ma nulla di più.
  152. Dunque questa negazione del Miracolo, quale Atto divino d’onnipotenza in quanto verità di fatto evidente che attesta la divinità del Padre e del Figlio e dello Spirito-Santo portò a quelle deviazioni trinitarie della teologia “cristiana” che vanno sotto le varie eresie, i vari scismi, e le varie apostasie dei vari pastori e guide della Chiesa (sacerdoti, vescovi, patriarchi ).
  153. Se, per fare un esempio, il prete alessandrino Ario (circa 250-336) invece di fare di testa sua riproducendo in sostanza l’errore del peccato originale – si fosse preso la briga di accertare perché i primi cristiani ed i quattro evangelisti confessavano con certezza la divinità di Gesù Cristo basandola sui miracoli che Egli continuava a fare ed a far fare ai Suoi Santi, certamente non avrebbe negato all’uomo-Dio la Sua Divinità.
  154. Comunque, il dubbio strisciante circa la divinità di Gesù Cristo risorto – causato principalmente – non dimentichiamolo! – dal misconoscimento diabolico sempre più diffuso dei miracoli quali segni certi della Sua divinità in quanto atti di onnipotenza che fanno dal nulla, mantengono dal nulla e disfano nel nulla la realtà dell’esistenza – determina un’attenuazione crescente della fede, sempre più debole, della speranza, sempre meno certa, e della carità, sempre più evanescente..
  155. Si comincia allora a capire perché la Religione fondata nella Pentecoste di più di 2000 anni fa da Gesù Cristo, che è Dio, porta ritardo al suo compimento finale che prevede il Miracolo della resurrezione immortale di tutti gli esseri umani e la loro separazione eterna tra coloro che in questo mondo fecero il bene e coloro che morirono facendo il male.
  156. I primi abiteranno in un nuovo Eden che verrà elevato per sempre nella felicità senza limiti della Vita intratrinitaria di Dio dentro Dio.
  157. Ora, se noi “cristiani” non sappiamo neppure che i Miracoli sono Atti d’Onnipotenza, che l’onnipotenza è l’attributo principale di Dio assieme all’Amore assoluto, se non sappiamo neppure che essa consiste nel “fare dal nulla, mantenere dal nulla ed eliminare nel nulla la Realtà dell’Esistenza, se non sappiamo che questo è proprio quello che ha fatto e fatto fare Gesù ai Suoi Discepoli in odore di Santità, come facciamo di conseguenza a poter credere che veramente Gesù Cristo è Dio?!
  158. La Religione cristiana infatti sarebbe – in questo caso – alla stregua di tutte le altre religioni non-cristiane, il cui fondatore non è Dio, come erroneamente pensavano i Giudei di allora (Gv 10,31-39) e come erroneamente continuano a pensare i Giudei di ora e quella parte più o meno grande più o meno piccola di “cristiani” di tutti i tempi.
  159. Sia chiaro che se Gesù Cristo ci dimostra come ci dimostra con l’onnipotenza dei Suoi Miracoli d’Amore di essere Dio, allora la Sua è certamente Parola di DioE se è “Parola Di Dio”, la Fede, la Speranza e la Carità si ingigantiscono, mentre la redenzione salvifica di Dio si avvicina a grandi passi al suo culmine verso cioè quella Gerusalemme celeste che è la pienezza eterna de Regno di Dio con gli Uomini!
  160. Se Gesù, infatti, non rendesse possibile conoscere ai chiamati alla Sua Sequela perché Egli è certamente Dio, il sempiterno “IO SONO”, assieme al Padre ed allo Spirito Santo, come avremmo potuto fare i Miracoli d’Amore che tanti santi hanno fatto e continuano nel Suo Nome a fare, a parte la libertà della loro risposta che, in certi tempi come il nostro, è purtroppo carente?
  161. Come possiamo amarci come Lui ci ha amati se non rispondiamo adeguatamente alla Sua Chiamata o addirittura non vi rispondiamo proprio (Mt 25,14-30: parabola dei talenti).
  162. Ecco perché il Regno continua a portare ritardo nel suo compimento….!
  163. Ed ancora: Come possiamo amarci come ha amato Lui, imitandolo fino a dare la vita per Lui e per i fratelli? (Gv 15,9-17).
  164. Come possiamoporgere l’altra guancia a chi ci schiaffeggia su di una guancia; impegnarci ad una sequela crescente e perseverante di Cristo fino a desiderare la morte pur di non peccare…?
  165. Come potremmo infatti imitare Cristo fino all’onnipotenza dei Suoi miracoli d’Amore se Egli oltre che Uomo non fosse Dio e non ci trasformasse a Sua immagine e somiglianza rendendoci così anche capaci di fare miracoli mediante lo Spirito Santo?!
  166. Ciò nonostante, si pensi che ancora OGGI si può, del tutto impunemente, trovare scritto in opere teologiche e devozionali ampiamente diffuse frasi del genere: “La fede non ha bisogno (sic!) di miracoli(da che cosa si distinguerebbe allora dalla credulità? ndr); e qualche rigo dopo:
  167. I miracoli sono fatti “eccezionali” nella strategia della salvezza”: il termine “eccezionali” è qui usato per dire che i miracoli non sono da prendere in considerazione più di tanto; dimenticando che essi – in quanto atti di onnipotenza – costituiscono il modo di vivere del vero Dio e quello che il vero Dio vuole comunicarci per sempre mediante lo Spirito Santo ed il nostro libero consenso.
  168. LA PROVA OBBIETTIVA DELLA PASSIONE E MORTE DI CRISTO: LA SACRA SINDONE
  169. La sacra SINDONE, in quanto porta impressi i segni biologici propri della Passione ed uccisione per crocifissione di Gesù Cristo descritti nei Vangeli – è un miracolo: ossia un atto di divina onnipotenza che in quanto tale solo Gesù Cristo che è Dio poteva fare, così come la Sua auto-resurrezione dai morti al terzo Giorno dalla Sua morte umana!
  170. Si spiega allora molto bene perché satana continui in linea prioritaria a darsi da fare sia per falsificare il reale contenuto sovrannaturale dei Miracoli sia per cercare di distruggere, più volte lungo i secoli fino a noi, il Telo sindonico, che è il Miracolo dell’immagine tridimensionale del Corpo morto martoriato e crocifisso di nostro Signore Gesù Cristo: la prova provata e sconvolgente della Divinità ed umanità del Suo Essere divino.
  171. La banalizzazione o peggio il misconoscimento dell’Attività sovrannaturale di Gesù Cristo – ovvero i Suoi Miracoli e quelli da Lui fatti fare ai Suoi Discepoli non sono volti soltanto a negare la Divinità di Gesù Cristo ma sono soprattutto volti a banalizzare l’Insegnamento divino della Parola mediante “scuole di pensiero”, “università”..”accademie” e quant’altro che hanno sterilmente imperversato per tutto l’Occidente cristiano tra l’800 ed il 900.
  172. Satana e &, essendo riusciti ad offuscare la verità del Miracolo quale Atto divino d’ onnipotenza, hanno ottenuto di ridurre il livello della Fede nell’imitazione di Cristo a meno di un granellino di senapa, e, di conseguenza, a ritardare significativamente il processo di cristianizzazione del mondo, frenando così la diffusione mondiale della “Buona Notizia” quale tappa fondamentale del Progetto divino di redenzione salvifica del Genere umano e di questo mondo.
  173. Si capisce allora molto ma molto bene perché mai il Cristianesimo che è l’unica religione divinizzante coloro che vi aderiscono con cuore sincero, dopo più di duemila anni della sua divina fondazione è ancora lontana dalla evangelizzazione di tutto il mondo secondo la Rivelazione di Gesù ()
  174. Satana comunque non è riuscito, malgrado i vari tentativi lungo i secoli, a distruggere il miracolo permanente della sacra Sindone che rappresenta la prova simbolica della redenzione salvifica di Cristo.
  175. Si ribadisce quindi che dopo Cristo uno degli scopi tra i più importanti perseguiti da satana in questo mondo – oltre quello di farsi ritenere inesistente quale essere personale maligno, pervertito e pervertitore, – è quello di far ritenere inesistente anche il vero Dio, oscurando la realtà del miracolo quale atto di onnipotenza col quale l’unico vero Dio si è degnato di volerci dimostrare la Sua reale esistenza.
  176. Chi entra in questo vortice diabolico di satana vive una vita che può anche essere sazia di beni materiali, ma disperata perché priva di quelli spirituali, come la vita terrena del ricco epulone del Vangelo di Luca 16,19-31, che non credeva ad una vita oltre questa vita., dovendosene poi tragicamente ricredere
  177. La religione cristiana è una religione che divinizza chi l’accoglie, rigenerandolo in Santo di Cristo, in Figlio di Dio, capace di operare Atti di onnipotenza o Miracoli d’Amore che solo il vero Dio può fare e, nel Suo Nome, far fare.
  178. Essa infatti è stata fondata sulla Terra da Dio Stesso nella Persona del Figlio che, per questo, si è incarnato ed ha inviato lo Spirito Santo durante la Pentecoste cristiana.
  179. La Religione cristiana non è quindi una religione come le altre, ma una religione divinizzante
  180. Ciononostante essa non è accolta come dovrebbe essere accolta per cui il progetto di redenzione salvifica di Dio tarda purtroppo a compiersi.
  181. E non è tutto!
          1. Satana PURTROPPO, ci vuole “culturalmente” convincere con la sua gnosi diabolica che oltre questo mondo e questa vita non c’è nient’altro!, e, in paragone coi primi 3 secoli della Chiesa, bisogna dire che c’è in qualche modo riuscito, occupandosi sia di dividere i popoli di Religione cristiana che di abbassarne con la tentazione la loro Fede, la loro Speranza e la loro Carità.
  182. CAPITOLO 2
  183. SOMMARIO: BREVE PREMESSA CHIARIFICATRICE – LA LOTTA ALLE IMMAGINI SACRE (VIII sev) .. IL GRANDE SCISMA TRA ORIENTE ED OCCIDENTE. – .DOVE SATANA SI TROVA PIU’ A SUO AGIO IN QUESTO MONDO? _—SENZA LIBERTA’ RELIGIOSA NON C’E’ RELIGIONE.
  184. BREVE PREMESSA CHIARIFICATRICE.
  185. Abbiamo mostrato nel capitolo precedente come, nel corso dei secoli successivi ai primi tre dell’era cristiana, secoli che furono connotati dal diffondersi a macchia d’olio del cristianesimo nel mondo, satana, il maligno, conosciuto poi più comunemente come l’anticristo, cambiò la tattica delle sue seduzioni specificamente anticristiche, e quindi antiumane, non combattendo più i Cristiani a “viso aperto” (apparizioni ) ma suscitando in essi desideri mondani incompatibili con l’imitazione di Cristo.
  186. Certo l’Uomo può liberamente respingere od accogliere le tentazioni essendone comunque responsabile di fronte a Dio, come anche può peccare da se stesso a prescindere dall’essere tentato.
  187. Il contenuto della tentazione, che è sempre contro la Volontà di Dio, riguarda l’idolatria. ovvero un uso smodato delle cose di questo mondo che pone le stesse al posto di Dio, con particolare riferimento all’avere (: la ricchezza), il potere sugli altri ed il piacere, ovvero il godimento spropositato riguardante i cinque sensi umani…).
  188. Durante tutta la Storia del Cristianesimo fino ad ora, la presenza di satana nel mondo è riuscita a portare dalla sua parte ambiti sempre più vasti di ex cristiani che abbandonavano la fede nell’imitazione di Cristo.. e si volgevano al peccato.
    1. Sorsero allora – all’interno delle comunità cristiane, non pochi che, dopo aver conosciuto Cristo, si facevano anticristi, nemici cioè di Cristo e del Suo Vangelo: in pratica dei persecutori feroci dei Cristiani.
  189. Sorsero anche dei falsi cristiani che si fingevano cristiani per denunciare i cristiani e lucrare il prezzo dell’infamia.
  190. Satana si dava molto da fare!
  191. Avveniva così che molti “cristiani” per paura non testimoniavano pubblicamente Cristo, venendo meno al mandato divino del Signore risorto: “Come il Padre ha mandato me….”Così Io mando voi: (Gv 20,19-23: “Ricevete lo Spirito Santo!).
  192. LA LOTTA ALLE IMMAGINI SACRE (VIII sev)
  193. Una delle cause storiche di ritardo alla PARUSIA del Signore risorto per il compimento della “beata Speranza” fu quella che cercò di impedire lo sviluppo del Cristianesimo mediante la proibizione di tenere a scopo devozionale ogni sorta di immagine sacra che lo riguardasse, le quali pertanto dovevano, su ordine imperiale, venire tutte distrutte.
  194. Gli imperatori d’Oriente dell’epoca che si consideravano e si facevano considerare déi, temevano la concorrenza devozionale di queste immagini da parte dei loro sudditi.
  195. Con ciò satana accese la miccia che attizzò una lunga guerra religiosa interna alla Chiesa – detta iconoclasta che interessò’ l’impero bizantino dal 726 all’843.
  196. Essa ebbe conseguenze molto perverse soprattutto per l’unità del mondo cristiano medievale, determinando delle divisioni ostili tra Oriente ed Occidente che furono difficili da suturare e che causarono ulteriori ritardi alla parusia di Cristo per il compimento ultimo del progetto salvifico di Dio sull’Essere umano.
  197. Il Cristianesimo, infatti, pur essendo la Religione che inglobò e portò a compimento l’ebraismo, tuttavia non ne condivise il proibizionismo riservato alle immagini sacre, che, anzi, ne incoraggiò la detenzione individuale e stimolò l’uso artistico nella pittura e nella scultura.
  198. Perciò tale arte si impose, a partire dal I° secolo, al servizio della fede cristiana, con le sue peculiarità catechistiche, pedagogiche e culturali.
  199. La produzione artistica delle immagini sacre, durante il VI ed il VII secolo, si diffuse in ogni parte dello Stato ed in ogni attività pubblica e privata dei Bizantini.
  200. Si pensi quindi cosa significarono cento e più anni di lotte iconoclaste per il danno teologico, oltre che storico e culturale, che causarono, per la distruzione di una grandissima mole di manufatti religiosi di arte figurativa cristiana: manufatti che facilitavano con l’orientamento della preghiera il rapporto col vero Dio dei Cristiani d’Oriente, in tempi di diffuso analfabetismo.
  201. Non bastò neanche che, dal monastero di San Saba vicino a Gerusalemme, si levasse l’autorevolissima voce di San Giovanni Damasceno (675-749) che sostenne l’uso ortodosso delle immagini sacre in dipendenza dell’incarnazione di Dio nel Figlio che si era fatto uomo rendendosi così visibile come uomo!
  202. Scrive a sua volta in proposito San Giovanni l’Evangelista: “Ciò che era fin da principio (il Figlio di Dio, che si è poi fatto uomo) e che noi abbiamo visto con i nostri occhi, toccato con le nostre mani, udito con le nostre orecchie e contemplato nelle nostre meditazioni, ossia l’uomo-Dio Gesù Cristo, ebbene, proprio Costui noi – per la vostra grande gioia – l’annunciamo anche a voi affinché anche voi possiate entrare in comunione con noi e gioire dello stesso Dio.
  203. Fu infatti così facendosi uomo, il Figlio di Dio si è reso umanamente percepibile, lasciandosi vedere, toccare sentire sensibilmente come un essere umano (1Gv 1,14).
  204. Soltanto i monaci cristiani che a prezzo del loro Sangue disubbidirono a quell’ordine iniquo, non distruggendo le immagini sacre controbilanciarono in qualche modo il danno religioso e culturale.
  205. Pur nondimeno nonostante però il Vangelo ed il richiamo ad esso del Damasceno nonché la contrarietà della Chiesa di Roma che con Papa Gregorio III° nel 731 scomunicò gli iconoclasti, l’iconoclastia continuò sanguinosamente ad imperversare.
  206. Non bastò a fermarla neanche il VII° Concilio di Nicea del 24 settembre del 787 che pur aveva finalmente tolto il divieto iconoclasta alle raffigurazioni di Cristo, della Vergine e dei santi nonché al culto delle loro immagini escludendo in quella pratica l’accusa di idolatria, che le veniva mossa dai potentati politici di Bisanzio (Costantinopoli) con a capo l’imperatore Leone III, l’Isaurico.
  207. Costoro – lo ripetiamo ancora! – ed i loro successori al trono vedevano menomata l’obbedienza servile dei loro sudditi ai quali si proponevano come dei semidei.
  208. Ad imitazione di satana infatti, essi erano gelosi della adorazione che si attribuiva a Gesù Cristo e della venerazione che si attribuiva ai Suoi Santi mediante le immagini sacre che costituiscono invece il mezzo più qualificato per giungere a Cristo siccome lo avevano efficacemente testimoniato durante il corso della loro vita terrena.
  209. Soltanto dopo più di cento anni, con la madre del giovane imperatore Michele III, si ristabilì ufficialmente nell’843 il culto delle icone. Nella prima domenica di Quaresima dello stesso anno, si indisse la festa detta dell’ortodossia a ricordare la fine dell’eresia iconoclasta ed il ripristino della devozione figurata nonché anche quello, peculiare, dell’arte figurativa cristiana d’Oriente.
  210. Satana veniva finalmente sconfitto sulla distruzione delle immagini sacre (iconoclastia) ma aveva comunque fatto molto danno in ambito cristiano facendo perdere molto tempo allo sviluppo ed al raggiungimento finale del progetto salvifico di Dio.
  211. Anche perché cominciarono a profilarsi e ad accentuarsi i contrasti teologici ma soprattutto politici tra la Chiesa (poi detta “ortodossa”) d’Oriente e quella primigenia o petrina d’Occidente detta cattolica da “katà olos” che vuol dire: estesa in tutto il mondo”: “universale”.
  212. IL GRANDE SCISMA TRA ORIENTE ED OCCIDENTE
  213. Si giunse così purtroppo alla grande divisione scismatica (1054) tra le due Chiese che dura tuttora e che costituisce il capolavoro anticristico del maligno perché ha inciso in ma­niera millenaria, purtroppo ancora perdurante sull’Unità dei Cristiani che Cristo esplicitamente non voleva divisi (Gv 17,19-22 ).
  214. E purtroppo non si arriverà perciò alla cristianizzazione unitaria di tutto il mondo in vista della PARUSIA finale del Risorto se lo scisma non verrà ricomposto come peraltro esplicitamente vuole Cristo stesso.
  215. Ma c’è forse ancora qualcuno (Pasqua2022) che si occupi di risolvere questo grande problema anticristico ed anticristiano della separazione tra le Chiese dell’unico Cristo?
  216. DOVE SATANA SI TROVA PIù A SUO AGIO IN QUESTO MONDO?
  217. Nell’esaminare le cause di ritardo alla parusia del Signore risorto per la resurrezione universale ed il Giudizio finale (= “Perché già e non ancora?”), vediamo adesso il rapporto stretto che passa tra satana e la politica.
  218. Vedendo come va il mondo – afferma Padre Matteo La Grua, un esorcista di Palermo morto ultranovantenne il 15 giugno del 2012 in odore di santità – sarei tentato di dire che nei palazzi della politica si stia realizzando il progetto di satana (…).
  219. Satana infatti è in grado di controllare un numero rivelante di personaggi politici che non perseguono un ideale, un programma sociale per il bene della comunità; che non hanno una guida morale, politica o sociale.
  220. Costoro purtroppo hanno in mano il potere di satana: quello della guerra
  221. Chi l’avrebbe detto infatti che in Europa dopo più di 70 anni dalla seconda guerra mondiale un’altra sanguinosissima guerra territoriale sarebbe scoppiata a causa dell’invasione dell’Ucraina su ordine de dittatore russo, ex appartenente al KGB dellURSS, comunista: V. Putin.
  222. Siamo di fronte ad una classe politica allo sbaraglio, che non ha una bussola. Per questo il rischio è che – con questi nocchieri – tutta la nave con i suoi passeggeri affondi, ivi compresa la “nave-Italia”.
  223. Nei ristagni del mondo politico scorrazza il diavolo. C’è il diavolo del potere, il diavolo del sesso, il diavolo del danaro in frode al prossimo (…). Ma c’è pure il diavolo delle comunicazioni pubbliche, i cosiddetti “mass-media.
  224. Non meno guidati dal diavolo – assieme ai politici sono anche quei magistrati che distorcono la giustizia in vendetta o ne fanno un uso politico. Costituiscono un serio peri­colo per la società civile”.
  225. Il diavolo dunque è presente nei più importanti palazzi politici del mondo ove si decidono le sorti di interi Paesi ed ove la ricerca del bene comune non vi abita. Salvo a sentirne la mancanza ed a giudicarne la necessità della presenza allorché le pentole che satana fa senza coperchio tracimano tutto il loro putridume” (…).
  226. Ci sono anche – è vero – dei buoni politici che vorrebbero arginare le prevaricazioni di coloro che si fanno guidare dal maligno.
  227. Ma i buoni sono talmente pochi, disgregati e deboli che sono soverchiati dai cattivi.
  228. Se si pensa che le guide dei popoli hanno influenza sui popoli ed i popoli a loro volta esprimono i loro rappresentanti dal loro stesso seno, si capisce che anche qui’ nella società laica – come pure in quella religiosa – ci troviamo di fronte al cane che si morde la coda o di fronte all’onda del mare che viene e che va ma che rimane fissa sempre là.
  229. Questo circolo vizioso è presente pure in città di cultura cristiana, grandi come Palermo, Torino.. Parigi, Berlino, Tokio…etc, perché in esse il cristianesimo è ai margini in tutti i settori della vita pubblica e privata: basti pensare che di esso non si parla quasi mai.
  230. Non meglio si può dire dei mass-media (TV, giornali, riviste e libri) i cui conduttori sembra si vergognino di scrivere di Dio, mentre non si vergognano per niente di divulgare informazioni false e tendenziose, talvolta diffamatorie.
  231. Certo ci sono le eccezioni che dovrebbero invece costituire la regola e non invece confermarla.
  232. Stando così le cose, come facciamo poi a fare gli scettici circa le promesse beatifiche di Dio (cfr.:2Pt 3,3-4) se poi non facciamo la Sua Volontà per conseguirle, affrettando così per quanto ci spetta il compimento della Beata Speranza quando abiteremo cieli nuovi e terra nuova da dove satana sarà espulso per sempre?!
  233. Abbiamo forse dimenticato anche che la parusia con tutte le sue conseguenze sovrannaturali è chiaramente subordinata da Cristo alla cristianizzazione di tutto questo mondo?? (Mt 24,14; Mr 13,10).
  234. Nel 1910 fra Pio da Pietrelcina scrive di “essersi più volte offerto vittima al Signore scongiurandolo di voler versare su di lui i castighi che sono preparati sopra i poveri peccatori e sulle anime purganti, anche moltiplicandoli sopra di lui purché (Dio) converta e salvi i peccatori ed ammetta presto in Paradiso le anime del Purgatorio”.
  235. Quando tutti cominceremmo a pensare così allora Il Cristo risorto sarà alle porte.
  236. Oggi i santi cristiani come San Pio da Pietrelcina sono diventati come le mosche bianche…E non perché la loro sorte è quella di essere perseguitati, perché sanno bene che la persecuzione della santità è stata prevista dal Cristo in quanto fa parte della Sua imitazione più avanzata (Gv 15,20) per cui essa non incrina la loro gioia anche in vista della felicità eterna del possesso definitivo di Dio in Cristo Gesù risorto, che è la loro meta finale intravista distintamente fin da questo mondo (Mt 5,10-12).
  237. SENZA LIBERTA’ RELIGIOSA NON C’E’ RELIGIONE
  238. Ci troviamo in pieno relativismo religioso, secondo cui mentre si richiede a gran voce, tra i popoli di tradizione cristiana, “una legge sulla “libertà religiosa” per i musulmani (?)” (v.: Rivista “Jesus” Ott 2011, n 10, pag 64), stranamente – ma molto stranamente! – si dimentica poi che i cristiani in terra musulmana vengono massacrati sol perché tali, e, fondamentalismo islamico a parte, non possono per nulla professare liberamente la propria religione a pena di morte o di galera.
  239. Altro che libertà religiosa…!
      1. Eppure, solo GESU’ può con certezza provare di essere Dio (Gv10,31-38): Solo Lui infatti insieme al Padre ed allo Spirito si mostra onnipotente in quanto fa (Gv10,31-42 ) e fa fare ai Suoi Santi gli Atti d’onnipotenza dei Suoi Miracoli d’Amore con i quali Egli fa dal nulla, mantiene dal nulla e ed elimina nel nulla la Realtà dell’Esistenza: è questa l’Onnipotenza cheè propria di Dio e di coloro ai quali Dio la vuol miracolosamente attribuire che sono i Suoi Santi!
      2. Cionondimeno con una certa ingiustificata superficialità si è così perso di vista il modo di far missione di Cristo sulla terra che Egli ha lasciato in eredità ai Suoi discepoli di allora e di tutti i tempi (“Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”…).
      3. Si è quasi del tutto messa da parte cioè la constatazione evidente che lo scopo primario della missione terrena di Cristo – in base alla quale Egli vuole essere imitato – è quella di convertire la gente al vero Dio – di Cui Egli stesso è l’auto-rivelazione personale per cui se con l’aiuto dello Sprito Santo ci si predispone ad imitare Cristo si arriva fin da quò alla santità, che è la perfezione da imitare della Divinità, per cui Gesù può dire ai Suoi santi Discepoli: “Siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che è nei Cieli (Mt 5,43 -48)
      4. La jihad islamica, infatti, fin dai tempi di Maometto ha combattuto sempre più o meno apertamente, più o meno occultamente, i Cristiani, uccidendoli o riducendoli in schiavitù o chiedendo grossi riscatti, e, dopo aver conquistato con la spada della guerra “santa” l’Oriente dove è nato Cristo e da dove si è sviluppato il Cristianesimo di Cristo, pretende oggi di conquistare con “altre spade” anche quello che rimane dell’Occidente cristiano.
      5. Quindi, nel modo che cercheremo di meglio precisare più avanti, o i Pastori riuniscono la Chiesa di Cristo riportandola all’unità primigenia, come voleva Cristo, () oppure capiterà all’Occidente “cristiano” quello che, per molto meno, capitò all’Oriente “cristiano”, malgrado gli ammonimenti rimasti inascoltati dell’Apostolo Giovanni alle sette Chiese d’Asia (Asia=attuale Turchia: Ap 1,4. 11; 2,1-29; 3,1. 19).
      6. QUESTE Chiese, che rappresentavano le articolazioni locali dell’unica Chiesa universale di Cristo (Mt 16,18\a), non esistono più da secoli per conquista bellica musulmana o se qual­cosa esiste, abbiamo visto come esiste!: al loro posto un cu­mulo di rovine!
      7. Il 2 Luglio 2020, il presidente turco Tayyip Erdogan, in li­nea con la politica maomettana dell’Islam, ha trasformato definitivamente in moschea l’antica Basilica cristiana di Santa Sofia a Istanbul, costruita 600 anni fa dai fedeli cristiani di quel tempo!.
      8. La vita moderna, pervasa da un riflusso di spirito moralmen­te paganeggiante, si mostra orgogliosa del progresso tecnico-economico, ma spicca per la sua dimenticanza della realtà tra­scendente che si converte in ignoranza di Dio (=idolatria), e del vero nemico di Dio e dell’Uomo, che è satana con le sue opere malefiche.
      9. Attualmente, perciò, moltissimi cristiani anche tra i cattolici si sono formati un abito pratico e mentale talmente diverso dai Vangeli e dai principi più elementari della vita cristiana, che quando sentono parlare di Cristo e di imitazione di Cristo non solo deridono e prendono in giro coloro che ne parlano, ma spesso li perseguitano pure, calunniandoli .
      10. Dimenticano così quello che Cristo ha detto in proposito: che cioè «Senza di Lui non potranno fare niente», per cui, anche se riuscissero a convertirsi in punto di morte, compariranno di fronte a Dio a mani vuote incrementando il Purgatorio e ritardando l’Avvento parusiaco del Signore risorto per la resurrezione universale ed il Giudizio finale.
      11. CAPITOLO 3
      12. SOMMARIO: “IL PIU’ GRANDE DI TUTTI SIA IL SERVO DI TUTTI” ! . – .FIGLI DI DIO E FIGLI DEL DIAVOLO: LA BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO SANTO!. – .VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU’. – .GIUDA: COLUI CHE VENDETTE DIO PER 30 DANARI. – .CRISTIANESIMO E POLITICA: DATE A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE ED A DIO QUEL CHE E’ DI DIO!
    1. ______________________
  240. IL PIU’ GRANDE DI TUTTI SIA IL SERVO DI TUTTI” !
  241. Gesù che è Dio, non è venuto in questo mondo per essere servito ma per servire (Mt 20,28): Chi dunque in questo mondo vuol essere il primo (Papi, cardinali, vescovi, teologi etc.) si faccia ultimo ed il servo di tutti (Mr 9,35-36).
  242. Non sempre questa Volontà di Dio però nella storia più o meno passata più o meno presente della Chiesa fondata da Cristo e stata tenuta in considerazione….
  243. Neanche la stessa Carità cristiana” (“Deus caritas est) risulta trovare adeguato accoglimento in questo mondo neppure tra i “cristiani…
  244. Ripetiamo: Chi, dunque, nel Regno terreno di Dio vuol essere il primo (Papi, cardinali, vescovi, teologi etc.) sia l’ultimo ed il servo di tutti (Mr 9,35-36), faccia cioè come Maria che pur essendo la Madre di Dio si definisce “la serva di Dio” (Lc 1,38). Purtroppo assai raramente è avvenuto così
  245. Néva dimenticato che dopo Cristo le seduzioni di satana venivano rivolte specialmente ai cristiani che in seno alla Chiesa rivestivano posti di guida ed amministrazione del popolo cristiano…
  246. Non diversamente, prima di Cristo, le tentazioni diaboliche venivano rivolte ai capi e alle guide politico-religiose ebraiche
  247. FIGLI DI DIO E FIGLI DEL DIAVOLO: LA BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO SANTO!
  248. Mentre Gesù parlava , molti credettero alle Sue Parole.
  249. Allora Egli disse a quei Giudei che gli avevano creduto:
  250. «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti d’Abramo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: “Voi diverrete liberi”?» Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato.
  251. Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. So che siete discendenti d’Abramo; ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi. Io dico quel che ho visto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro». Essi gli risposero: «Nostro padre è Abramo». Gesù disse loro: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo; ma ora cercate di uccidermi, perché vi ho detto la verità che ho udita da Dio; Abramo non fece così. Voi fate le opere del padre vostro».
  252. Essi gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; abbiamo un solo Padre: Dio»
  253. Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e vengo da Dio; infatti io non sono venuto da me, ma è lui che mi ha mandato. Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola?
  254. Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro.
  255. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna.
  256. A me, perché io dico la verità, voi non credete. Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio».(Gv 8:30-47).
  257. Chi sono dunque i Figli del diavolo in questo mondo?
  258. Sono coloro che pur essendosi Dio certamente fatto conoscere quale Dio, pur nondimeno non lasciano satana per accogliere Dio:bestemmia contro lo Spirito Santo”: che è Spirito di Verità evidente, restando legati a satana
  259. E di questi che bestemmiano contro la Verità assoluta dello Spirito Santo, ritardando fortemente il compimento del Regno, ce ne sono stati e ce ne sono ancora molti in questo mondo…
  260. Anche i grandi Profeti del Testamento antico che hanno preceduto di secoli Gesù si sono scagliati contro coloro che ai loro tempi bestemmiavano contro la verità evidente dello Spirito giudicandoli porte dell’inferno, trappole sulla strada della salvezza, scandalo per i più deboli, ritardo per l’avvento del Messia, e, dopo il Suo Avvento, per il Suo ritorno nella parusia.
  261. Ecco cosa dice di loro il profeta Geremia nel Nome del Signore
  262. : «Io vi ho condotti in una terra da giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti.
  263. Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra ed avete reso il mio possesso un abominio. Neppure i sacerdoti si domandarono: dov’è il Signore?
  264. I detentori della legge (gli scribi) non mi hanno conosciuto, i pastori mi si sono ribellati, i profeti hanno predetto nel nome di Baal ed hanno seguito esseri inutili» (Ger 2,7-8).
  265. Ed ancora: «I pastori sono diventati insensati, non hanno ricercato più il Signore; per questo non hanno avuto successo, anzi è disperso tutto il loro gregge» (Ger 10,21).
  266. «Urlate, pastori, gridate, rotolatevi nella polvere, capi del gregge! Perché sono compiuti i giorni per il vostro macello; stramazzate come scelti montoni.
  267. Non ci sarà rifugio per i pastori né scampo per i capi del gregge. Sentite le grida dei pastori, le urla delle guide del gregge, perché il Signore distrugge il loro pascolo…» (Ger 25,34-36).
  268. Neanche Isaia è tenero con loro: «Voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite.
  269. I guardiani del gregge sono tutti ciechi, non si accorgono di nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi.
  270. Come cani avidi, che non si saziano mai, sono i pastori del grege di Dio, incapaci di comprendere. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione. Essi si dicono l’un l’altro: -Venite, io prenderò del vino e ci ubriacheremo. Domani sarà come oggi; ce n’è una riserva molto grande ». Is(56,9-12).
  271. …… E Zaccaria non è da meno: «Quindi il Signore mi disse: -Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato, poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore, che non ha cura delle pecore che si perdono, non cercherà le disperse, non curerà le malate, non nutrirà le affamate; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà persino loro le unghia. Guai al pastore stolto che abbandona il gregge!
  272. Una spada sta sopra il suo braccio e sopra il suo occhio destro. Tutto il suo braccio si inaridisca e tutto il suo occhio destro resti accecato» (Zac 11,15-17).
          1. Ecco perché, a fronte della mitezza e dell’umiltà incommensurabile della Sua ben nota Capacità divina d’amare, il Cristo, con un ultimo tentativo di recupero, mette alle corde le classi direttive politico-religiose del Suo tempo formate dai farisei, dai sadducei e dagli “scribi” (teologi e giuristi).
  273. VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU’
  274. E lo fa con una veemenza ed una vis polemica tale che non ha l’uguale nel denunciare pubblicamente i loro vizi privati ammantati da pubbliche virtù, con l’aggravante della loro irreversibile impenitenza.
  275. Con ciò avviandosi, come anticipò loro Gesù stesso, a morire nei loro peccati (Gv 8,24), ossia ad eternificare la loro separazione da Dio conseguente ai loro peccati dannando se stessi e ritardando il compimento del Regno.
  276. I falsi pastori del gregge, infatti, fatti prigionieri da satana, arrecano molto ritardo al compimento finale del regno dei risorti in dio.
  277. I capi religiosi fuggano perciò come la peste l’ambizione e le ambizioni del potere e del successo. L’appartenenza alla gerarchia clericale è un sacramento, di cui spesso si dimentica il significato, ma che esige che «se qualcuno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti ed il servo di tutti» (Mr 9,23).
  278. «La cosa più importantescrive il santo vescovo Tonino Bello è comprendere che la stola – ossia il simbolo visivo del servizio che rende il sacerdote a Dio con la liturgia della Parola – ed il grembiule – ossia il servizio reso al prossimo – devono essere come in Cristo quasi il dritto ed il rovescio di un unico pezzo di stoffa, che è il Sacerdote degno di questo nome.
  279. Anzi, meglio ancora, sono come l’altezza e la larghezza di un unico panno di servizio: quello reso a Dio con la liturgia e quello offerto al prossimo con la carità.
  280. La stola senza il grembiule ovvero l’aspetto ecclesiastico della Religione senza il servizio al prossimo – resterebbe solo calligrafica; mentre il grembiule senza la stola – ovvero il servizio al prossimo senza il servizio a Dio – resterebbe fatalmente sterile”.
  281. GIUDA: COLUI CHE VENDETTE DIO DIO PER 30 DANARI.
  282. Giuda, era uno dei Dodici “discepoli” della nascente Chiesa di Cristo (Lc 9,1-6), l’unico morto suicida che non sarebbe mai diventato Apostolo, nonché il primo ad accogliere dentro di lui, contro il Cristo, satana in persona, principe dei demoni e principe di questo mondo (Gv 13,21-30 ).
  283. Giuda perciò faceva già parte di quella prima Comunità della Chiesa di Cristo fondata sulla “pietra” di Pietro e posta sotto il manto materno di Maria (Mt 16,15-19).
  284. Chiesa che Cristo stesso aveva fondato con la Madre ed i Dodici e quindi riconfermato il giorno di pentecoste attraverso l’effusione universale dello Spirito Santo. La vendita di Gesù in cambio di 30 denari d’argento (circa 3000 euro di ora) è proprio il simbolo contrario a quello della Croce: l’amore di Gesù è senza misura, è sacrificio per gli altri, altamente ed universalmente valorico, assolutamente altruista, in una parola realmente divino perché Dio è onnipotenza d’Amore.
  285. Il comportamento di Giuda è bieco e materialista.
  286. Egli sperava che Gesù fosse quel messia politico che Israele attendeva per conquistare con la guerra e sottomettere tutto il mondo: dalla terra promessaal mondo non promesso”.
          1. Quando Giuda si accorse che Gesù andava in tutta altra direzione, allora – pieno di odio satanicosi risolse di venderlo come schiavo traendone almeno un profitto.
          2. Tradire una persona aveva allora un significato molto più forte di quello attuale perché voleva dire venderlo come un oggetto che si chiamava “schiavo”: e i 30 danari appunto erano allora il prezzo corrente di uno schiavo, quando ancora la schiavitù non era stata abolita dal Cristianesimo avanzante.
          3. Se si pensa poi che Gesù Cristo è Dio che viene venduto come uno schiavo, siamo allora nel non plus ultra dell’abbassamento divino (=kenosis) che rende illimitata, al di là cioè di ogni giustizia, la misericordia di Dio nei confronti di chi si pente dei propri peccati, salvo che si tratti di “bestemmia contro lo Spirito Santo: che è l’evidenza dell’Azione salvifica di Dio pubblicamente indicata invece per quella di satana (Mt 28,31-32).
  1. La cosa più grave è che questo oltraggio viene rivolto verso la Divinità. Quindi, il bestemmiatore, o è un individuo talmente diabolico, scellerato, malvagio, irriconoscente e stupido da volersi rivoltare apertamente contro la Divinità, o è un individuo talmente superficiale da lasciarsi andare a tale abominevole pratica per pessima abitudine, oppure è un miscredente che vuole sfogare le proprie frustrazioni ricorrendo a questo empio stratagemma ed infischiandosene di offendere, quantomeno, i credenti che lo ascoltano.
  2. Figuriamoci quindi chi moralmente doveva essere Giuda!
  3. Solo quando nel 380 il Cristianesimo con l’Editto di Tessalonica divenne religione ufficiale dell’Impero la bestemmia fu considerata un grave delitto, da punire con la morte o altre incisive sanzioni penali. Col Codice Giustinianeo del 534 la bestemmia fu sanzionata con la pena di morte.
  4. Peraltro, in Italia, la bestemmia, anche se depenalizzata, è (per fortuna, ancora oggi) sanzionata dall’art. 724 del codice penale: “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 51 a € 309. La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti”.
  1. Grande, comunque, fu il ritardo che arrecò al compimento della Storia cristocentrica della Salvezza il comportamento diabolico di Giuda e quello di coloro che lungo i secoli lo imitarono comportandosi moralmente come lui.
  2. CRISTIANESIMO E POLITICA: DATE A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE ED A DIO QUEL CHE E’ DI DIO!
  3. L’invasione della “politica” sulla religione e della “religione” sulla “politica”, il non rispetto del “date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio” hanno fatto il resto nel determinare lo stato di stallo ancora attuale del Cristianesimo: e purtroppo questo ce lo siamo tenuto fino alla presa di Roma detta Breccia di Porta Pia” (Roma, 20 settembre 1870).
  4. Scriveva Padre Pio al suo padre spirituale:
  5. «Venerdì mattina ero ancora a letto quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari fra i quali diversi dignitari ecclesiastici.”
  6. Di questi chi stava celebrando, chi si stava parando, chi si stava svestendo delle sacre vesti. La vista di Gesù in angustie mi dava molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta ne ebbi. Però il suo sguardo si riportava verso quei sacerdoti e, come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo e allorché lo rialzò verso di me, con grande mio orrore due lacrime gli solcavano le gote.
  7. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto e disprezzo sul volto gridando: “macellai!”.
  8. Ed a me rivolto, disse: “Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no, io sarò per cagione delle anime da me più beneficate (certi “pastori” della Chiesa) in agonia fino alla fine del mondo. Durante il tempo della mia agonia, figlio mio, non bisogna dormire. L’anima mia va in cerca di qualche goccia di pietà umana, ma, ahimè, mi lasciano solo sotto il peso dell’indifferenza.”
  9. L’ingratitudine e il sonno dei miei ministri (cfr.: Mt 13,25; Lc 22,45-46) mi rendono più gravosa l’agonia. Ohimé! Come corrispondono male al mio amore! Ciò che più mi affligge è che costoro al loro indifferentismo aggiungono il disprezzo dell’incredulità. Quante volte ero lì lì per fulminarli, se non fossi stato trattenuto dagli Angeli e dalle Anime da me innamorate……».
  10. Quanti tra i pastori di anime portano messaggi fuorvianti e contrari alla Rivelazione evangelica?
  11. Quanti eresiarchi, scismatici, apostati…hanno ritardato l’epilogo beatifico della Storia cristocentrica della Salvezza?.
  12. Anche i cosiddetti “maestri di “spirito”” (=sociologi, filosofi, opinionisti e quant’altro) che – tra i popoli cristiani – parlano, scrivono ed agiscono come se Cristo non esistesse o che addirittura cercano di mitizzare Cristo per togliere credibilità al cristianesimo, sono anche loro ladri e briganti che remano dalla parte opposta alla meta finale?
  13. Nonostante però questi ed altri gravi ammonimenti testualmente espressi direttamente da Gesù “molte orecchie di quelle che avrebbero dovuto nel corso della storia della Chiesa fino a noi intendere NON hanno purtroppo inteso e fanno ancora oggi “orecchio da mercante”.
  14. Non è sufficiente purtroppo l’annuncio missionario del Vangelo:
  15. Si capisce allora sempre meglio il perché del “già e non ancora” del Cristianesimo”.
  16. CAPITOLO 4
  17. SOMMARIO: GUARDANDO AI PRIMI TRE SECOLI DELL’ERA CRISTIANA . . – SATANA ED IL MISCONOSCIMENTO DEGLI ATTI D’ONNIPOTENZA O MIRACOLI D’AMORE CHE ATTESTANO L’ESISTENZA DEL VERO ED UNICO DIO IN TRE DIVINE PERSONE: PADRE FIGLIO E SPIRITO SANTO.- . CON LA CROCE NON SI VINCONO LE GUERRE: IL FALSO CRISTIANESIMO DI COSTANTINO PRINO DETTO IL GRANDE . . FALSI CRISTIANI E VER ANTICRISTI . IL PRETE ARIO E GLI ARIANI. – L’ANTICRISTICISMO DEI MAOMETTANI . – I GRANDI ANTICRISTI DEGLI ULTIMI DUE SECOLI: MARX, HITLER E STALIN.
  18. —————–
  19. GUARDANDO AI PRIMI TRE SECOLI DELL’ERA CRISTIANA
  20. E’ rivelato che il dono pentecostale dello Spirito Santo (Atti 2, 1-11 ) donato da Cristo e presente nei Cristiani soffia dove vuole in tutto il mondo in vista di fare di tutto il mondo un solo ovile di Cristiani per un sol Pastore: il Cristo (cfr.: Gv 16, 7-11).
  21. Nella descrizione di quei primi tempi, «nel Vangelo (apocrifo) di Filippo, scritto nel terzo secolo, scoperto nel 1945 nell’alto Egitto, si legge:
  22. “”Se dici: sono ebreo nessuno si scompone. Se dici: sono romano!, nessuno trema. Se dici: – Sono greco, barbaro, schiavo, libero!, nessuno si agita. Ma se dici: -Sono cristiano! allora il mondo trema».
  23. E’ probabile che questo detto dei primi secoli dell’Era cristiana faccia riferimento all’alta qualità della Vita evangelica di allora (cfr.:At5,11) con i suoi sovrannaturali Atti di onnipotenza partecipata ed i suoi sbalorditivi, sovrumani Prodigi.
  24. Si tratta certamente del sacro timor di Dio che i cristiani veri, degni di questo nome, incutevano a quei pagani che ormai posseduti da satana volevano continuare ad avvoltolarsi nel loro brago, e per conseguenza, temevano coloro che l’onnipotenza miracolosa dello Spirito Santo aveva ri-generato in altri Cristi.
  25. Costoro erano capaci come Cristo di fare dal nulla sostenere dal nulla e eliminare nel nulla la Realtà dell’esistenza imitandone l’onnipotenza loro così divinamente partecipata.
  26. Questo atteggiamento è tipico di satana, il diavolo, che “bestemmia contro lo Spirito santo” e teme Dio ed i Figli di Dio (Mt 1, 21-28; Lc 4,31-37; Mt 8,29).
  27. Se i Cristiani quindi fossero rimasti quelli dei primi tre secoli della Chiesa, la cristianizzazione di tutto il mondo e la Parusia finale del Signore Risorto per la Resurrezione universale sarebbero già cosa avvenuta, come pensava San Paolo (1cor 15,12-55), mentre tutta l’umanità nata fino adesso fuori di Dio in questo mondo sarebbe nata in Dio nel nuovo mondo della nuova Creazione, noi compresi (Lc 20,33-39).
  28. I pagani, infatti, ne temevano la potenza in cui era con frequenza presente il sovrannaturale miracoloso proprio del Regno di Cristo: «Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni (=miracoli) avvenivano per opera degli apostoli» (At 2,42-48).
  29. Per confermare ulteriormente l’importanza del miracolo per la rapida diffusione del Cristianesimo delle origini, va ricordato che Pietro uscì miracolosamente dalla prigione a porte sbarrate, ed insieme a Giovanni fece un miracolo strepitoso guarendo istantaneamente uno storpio nel Nome di Gesù Cristo (cfr.: Atti 3,6; 4,10; 4,12; 4,30).
  30. Il Miracolo D’Amore, quindi, quale atto di divina onnipotenza, fa dal nulla (=crea) mantiene dal nulla (=fa esistere) ed elimina nel nulla (=annienta) la Realtà dell’esistenza.
  31. Esso prova indubbiamente la Divinità messianica di Gesù Cristo rafforzando la Fede nella Sua imitazione, accelera la Sua Parusia finale e anticipa la Speranza nella beata resurrezione uni-versale.
  32. Della salvezza dell’Uomo intero, non solo nell’anima ma anche nel corpo, come mostra Gesù Cristo dopo la Sua resurrezione dai morti (Lc 24,35-48), poco si parla però, riducendo così di fatto la Speranza cristiana alla sola salvezza dell’anima, come se fossimo angeli e non uomini.
  33. Questa tendenza non mette pienamente a fuoco la peculiarità della Redenzione di Cristo che riguarda non solo l’anima (che non si vede) ma anche il corpo che si vede così come intende chiaramente rivelare Gesù che è risorto portando nel Suo Corpo i segni della Passione ivi compreso lo squarcio mortale al cuore
  34. causatogli del colpo di lancia del soldato romano da sotto la Croce.
  35. Questo è avvenuto non solo per Cristo che è Dio ma, per Lui, anche per i grandi Santi come, ad esempio, San Francesco, Madre Teresa D’Avila, San Pio da Pietrelcina, i quali, oltre ad imitare Cristo nei Suoi Atti di onnipotenza (=Miracoli d’Amore), portavano miracolosamente impresse nel loro corpo i segni della passione crocifissione e resurrezione del Signore risorto!
  36. La Speranza cristiana è dunque Cristo stesso morto e risorto che sale al Padre in Corpo Anima e Divinità: così come – appresso al Figlio – la Madre, Maria, la quale, alla fine del corso della sua Vita terrena, è stata assunta miracolosamente nella dimensione divina dell’Aldilà in corpo anima e santità .
  37. L’attesa per il ricongiungimento delle anime celesti ai loro corpi cristiformi sarà tanto più lunga quanto più durerà questo mondo nell’aldiquà ed il Purgatorio nell’Aldilà.
  38. Ed entrambi dureranno tanto più a lungo quanto più efficace è l’influenza di satana a cui gli uomini di questo mondo provvisorio aprono il loro cuore cedendo alle sue false lusinghe, senza badare al fatto che il diavolo fa le pentole ma non fa anche i coperchi. .
  39. SATANA ED IL MISCONOSCIMENTO DEGLI ATTI D’ONNIPOTENZA O MIRACOLI D’AMORE CHE ATTESTANO L’ESISTENZA DEL VERO ED UNICO DIO IN TRE DIVINE PERSONE: PADRE FIGLIO E SPIRITO SANTO.
  40. Abbiamo mostrato che finché nei primi secoli della Chiesa i Cristiani si comportavano come altri Cristi, il risultato fu quello che l’espansione cristiana nel mondo si allargava macchia d’olio.
  41. Satana, però, approfitta del fatto che non tutti assistono ai miracoli quando avvengono: si pensi all’Apostolo Tommaso che sulle prime non credette all’Atto d’Onnipotenza del Miracolo della Resurrezione di Gesù, salvo poi a ricredersi ed a riconoscere anche lui la portata divina dell’avvenimento allorché Lo vide risorto entrare a porte chiuse portando miracolosamente sul Suo Corpo le stimmate, ovvero i segni distintivi della passione e della crocifissione.
  42. Ecco allora perché satana si dà molto da fare al fine di banalizzare i miracoli d’Amore che Dio fa e fa fare nel Suo Nome ai Suoi Santi come se non fossero Atti visibili dell’onnipotenza d’Amore di Dio con i quali Dio si vuole mostrare l’unico vero Dio a fronte di quanti vengono chiamati così dagli uomini senza mostrare miracolosamente di esserlo .
  43. MA non è certo per questo che Gesù aveva ordinato ai Suoi Discepoli di non divulgare i miracoli che Egli faceva e faceva fare, ma perché non si diffondesse la voce che Egli fosse una sorta di mago che avesse inventato il modo di abolire il lavoro dando da mangiare gratis alla gente: tanto è vero che dopo che Gesù aveva miracolosamente moltiplicato i pani d’orzo ed i pesci, lo cercavano non per vivere secondo Dio ma per vivere di rendita (Gv 6,26-34).
  44. Non basta ma, come abbiamo già evidenziato, si arriva su questa strada – e cioè misconoscendo l’onnipotenza dei miracoli – a negare di conseguenza la Divinità di Cristo, come dicono non solo i musulmani, ma anche gli anticristi (1Gv 2,19-26).
  45. Le tenebre di satana contendono in questo mondo spazio alla Luce che è la Vita di Dio donata agli uomini.
  46. La menzogna cerca di sopraffare la Verità, che è ciò che corrisponde alla realtà ma non ce la farà.
  47. La Luce infatti splende nelle tenebre e le tenebte non la vinceranno anche se non l’hanno accolta (Gv 1,4-5).
          1. Le tenebre possono solo ritardare il progetto di redenzione salvifica di Dio come, ad esempio. sta ora facendo Il presidente della Russia V. Putin con la sanguinosissima guerra di conquista scatenata contro il popolo ucraino
  48. CON LA CROCE NON SI VINCONO LE GUERRE: IL FALSO CRISTIANESIMO DI COSTANTINO PRINO DETTO IL GRANDE
  49. In quei tre secoli d’oro della diffusione cristiana nel mondo, non si pensi però che satana se ne stesse con le mani in mano: la sua intelligenza malvagia, nota fin dalla Genesi del mondo, non dava tregua con le sue falsificazioni e seduzioni, cercando di far prigionieri (=”captivi”) soprattutto i massimi esponenti delle strutture politico – istituzionali di quel Popoloil Romanoche – nel periodo di maggiore diffusione cristiana dei primi tre secoli – era egemone nel mondo.
  50. Intendiamo riferirci ai 2 Augusti dell’Impero romano di allora: Costantino I e Licinio.
  51. Costantino I, detto il Grande, nacque il 27 febbraio del 274 a Nicomedia e morì nei pressi di essa il 22 maggio 337, mentre preparava una campagna militare contro i Sassanidi.
  52. Tralasciando l’augusto Licinio (impero d’Oriente), il “serpente” rivolse la sua particolare attenzione su Costantino I (impero d’Occidente), che vedendo il successo diffusivo del Cristianesimo volle mettersi a capo di esso, ma non per imitare e testimoniare Cristo al meglio, facendosi servo di tutti in quanto più in alto di tutti come insegna Gesù (Lc10,35-45; Mc 9,33-37), ma come tutti i principi di questo mondo, mettendosi al di sopra di tutti per farsi servire da tutti.
  53. Si comportò così Costantino I, detto il grande, ma “grande” per le cose di questo mondo.
  54. In realtà rese falsamente emblematica la sua posizione con quel suo falso in hoc signo vinces
  55. In hoc signo vinces è una frase latina, dal significato letterale: “in questo segno vincerai”, traduzione del greco ἐν τούτῳ νίκα.
  56. La comparsa in cielo di questa scritta in greco accanto a una croce sarebbe uno dei segni prodigiosi apparsi a Costantino che avrebbero preceduto la battaglia di Ponte Milvio.
  57. Ma la Croce non è simbolo propiziatore di vittoria bellica contro il nemico che il Cristiano invece è evangelicamente orientato ad amare!
  58. Essa è invece simbolo di Amore sconfinato che Cristo ha portato per espiare da innocente la colpa dei colpevoli.
  59. Si tratta quindi soltanto di un atto di mistificazione diabolica di Costantino per convincere i Cristiani a combattere quella di Ponte Milvio e le numerose altre guerre che Costantino intraprese fino alla morte.
  60. Costantino ufficializzò il Cristianesimo, ma lo fece al fine di utilizzare la Chiesa per rafforzare il suo impero e saldare i preoccupanti segni di cedimento che lo stavano minando.
  61. Egli non si convertì subito al Cristianesimo, ma fece però interrompere i sacrifici voltiagli déi pagani e governò l’impero in modo programmatico, cercando di rafforzarlo e di consolidarne lo spirito di appartenenza culturale e religiosa della popolazione.
  62. Solo in tarda età, accettò di farsi battezzare.
  63. Tanto per non cambiare morì mentre stava preparando un altra guerra contro i Sassanidi. Fu sepolto nella Chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli.
  64. …Poco ci mancò che lo facessero santo.
  65. Situazioni esistenziali del genere ed altre simili di cui diremo, a parte la maggiore perdita delle anime all’inferno, allungano purtroppo i tempi per la Parusia finale del Signore Risorto dopo la Sua Ascensione al Padre.
  66. FALSI CRISTIANI E VERI ANTICRISTI
  67. Nella sua prima Lettera (1Gv 2,18-19. 22-23; 4,2-3) ma anche nella sua seconda Lettera, Giovanni profetizza e descrive l’avvento degli anticristi che chiama così perché, pur provenienti da comunità cristiane asseverate, rinnegano Cristo negandone o la divinità o l’Umanità
  68. Ecco cosa rivela Giovanni:
  69. «Figlioli questa è l’ultima ora (= i tempi della fine).
  70. Come avete udito che deve venire l’anticristo (=quello della fine dei tempi), di fatto ora molti anticristi sono apparsi: sono gli anticristi dei “tempi della fine” i tempi che viviamo ancora attualmente – che preludono alla “fine dei tempi” .
  71. «Da questo conosciamo che siamo nei tempi della fine. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri sarebbero rimasti con noi; ma doveva essere chiaro che non tutti (quelli che dicono di essere con noi) sono dei nostri».
  72. «Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? (= ossia Dio-Figlio, unigenito di Dio-Padre, Inviato nel mondo per redimere e salvare il mondo dal peccato e da satana che del peccato è l’inventore ed il manutengolo).
  73. L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio, (perché) chiunque nega il Figlio (= la Divinità del Figlio, ossia gli Ebrei), non possiede nemmeno il Padre (ossia: quel Dio che crede di conoscere ma non conosce: Gli Ebrei); chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre (= i Cristiani) perché, unitamente allo Spirito Santo, Padre e Figlio sono un unico e solo ma in Sé non solitario Dio in tre divine Persone.
  74. Insiste San Paolo: Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena.
  75. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio”.
  76. Sugli anticristi Giovanni è categorico:
  77. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo, poiché chi lo riceve e lo saluta si rende complice delle sue insensate opere perverse».
  78. IL PRETE ARIO E GLI ARIANI
  79. Il padre degli anticristi, colui che per primo teorizzò la non figliolanza divina del Cristo, arrecando gravissimo ritardo allo risultato conclusivo della Salvezza in Dio del Genere umano, fu purtroppo un prete: un certo Ario (256 – 336).
  80. L’ambiente di Ario era quello del falso teologo alessandrino che dal 260 al 268 fu purtroppo vescovo di Alessandria.
  81. Dello stesso giro era pure Paolo di Samosata (200 circa – 273), il quale negava esplicitamente l’unità trinitaria di Dio affermando – come poi i musulmani – che Dio è senza figli, essendo assolutamente solo in se stesso. (= monarchianismo divino; vds.: Tertulliano).
  82. L’eresiarca\apostata Ario, presbitero, fu discepolo del prete cristiano Luciano d’Antiochia, nato a Samosata in Siria nel 235 e morto martire nel 312 a Nicomedia per mano di quella sanguinaria belva pagana che fu l’imperatore romano Massimino.
  83. Ario fu un prete berbero, nato in Tolemaide (Libia) e morto a Costantinopoli, oggi Istanbul, Turchia, all’incirca tre secoli prima della conquista armata musulmana dell’Egitto e del Nord Africa, tra cui la Tunisia, che, bagnata dal mar Mediterraneo, confina ad ovest con l’Algeria, e, a sud ed a est, con la Libia: tutti territori in gran parte ex cristiani, che furono conquistati con la guerra ed islamizzati poi dagli eserciti dei vari califfi musulmani.
  84. Ario, negando l’uguaglianza sostanziale tra il Padre ed il Figlio, chiarissimamente rivelata dal Figlio stesso nei Vangeli (cfr. ad esempio: Gv 14,7-11), distruggeva la peculiare identità della religione cristiana.
  85. Secondo l’anticristicismo del falso teologo cristiano, Ario, Dio non avrebbe figli della Sua stessa Natura divina (la stessa eresia su Gesù, purtroppo, verrà ripresa, tre secoli dopo circa, dal Corano di Maometto). Gesù quindi non sarebbe Figlio di Dio da sempre e Figlio di Dio e di Maria nel tempo e per sempre.
  86. Non Uomo-Dio, vero uomo e vero Dio – come Egli dimostra miracolosamente di essere, ma semplicemente un uomo, fatto dal nulla (=creato) da Dio, perfetto per quanto si vuole, ma non Dio.
  87. Appare peraltro evidente che se si nega la divinità di Cristo cade tutto il Cristianesimo; se si afferma cioè che Gesù Cristo è una creatura di Dio e non Figlio naturale di Dio da sempre, cioè creatore assieme al Padre, allora non si parla più di Cristianesimo…ed Ario era un prete, quindi sapeva bene quel che diceva!
  88. Possibile che Ario non avesse capito questo? non lo crediamo, crediamo invece che la sua posizione debba nascondere ben altri più prosaici interessi.
  89. L’arianesimo anticristico infatti piace tanto ai potenti della Terra che si pongono al servizio di satana.
  90. L’arianesimo anticristico infatti piace tanto ai potenti della Terra che si pongono al servizio di satana.
  91. È chiaro che l’idolatria del potere, soprattutto quello pubblico\politico ove preferibilmente si annida satana, mal sopporta che la natura umana possa coesistere con la Natura divina in Dio\Figlio di Dio, potendo così essere comune a quella del Padre (e dello Spirito Santo).
    1. Il Figlio di Dio – secondo il prete cristiano Ario – apparteneva ad una divinità minore creata, non generata da sempre dal Padre
      1. Sosteneva in altri termini che la natura divina del Figlio fosse sostanzialmente inferiore a quella di Dio (Padre) e che, pertanto, vi fu un tempo in cui il Verbodi Dio non era esistito e che dunque esso era stato soltanto creato in seguito dal Padre come un uomo sia pure senza peccato come il primo Adamo prima del peccato.
      2. Quindi – sempre secondo Ario – coloro che in questo mondo si pongono alla Sequela di Cristo – i cristiani – seguirebbero NON un Dio fattosi uomo della stessa Natura divina del Padre e coeterno come il Padre, ma una specie di inesistente “semidio”, ossia una specie di superuomo incapace di redimere e salvare alcunché.
  92. Altre eresie pur nella diversità dei loro atteggiamenti, costituirono i monofisiti del 5°-6° sec., che con le loro accanite controversie, a cui spesso non fu estraneo il potere politico, molto pesò negativamente sulla storia religiosa cristiana e civile dell’Impero romano d’Oriente e poi di Bisanzio.
      1. Ancora oggi professano il monofisismo Chiese risalenti al 6° sec.: quella egiziana o copta, la Chiesa siriaca giacobita e l’armena.
      2. l monofisismo è il termine usato nella teologia cattolica e nella storiografia occidentale per indicare la forma di cristologia, elaborata nel V secolo dall’archimandrita greco Eutiche, secondo la quale la natura umana di Gesù era assorbita da quella divina e dunque in lui era presente solo la natura divina.
  93. Sempre nell’ambito dell’arianesimo anticristico ed anticri stiano (= diabolico):
  94. Un’altra eresia orientale fu quella di Eutiche (378-456), archimandrita di un monastero cristiano presso Costantinopoli, ed è detta monofisita perché pretende di riconoscere a Cristo la sola Natura divina, escludendo quella umana, la quale verrebbe considerata soltanto apparente come totalmente assorbita dalla Sua Natura divina, alla stregua di una goccia d’acqua nell’oceano.
  95. L’eresia monofisita di Eutiche – che si diffuse nel V° secolo – poiché riduceva l’umanità di Cristo a semplice apparenza, disconosce la verità dalla divina maternità verginale di Maria, e quindi dell’Incarnazione del Verbo che realizza la redenzione salvifica del genere umano e del suo mondo.
  96. Essa, anche se condannata definitivamente nel Concilio universale (= ecumenico) di Calcedonia (451), determinò purtroppo uno scisma con la Chiesa universale di Roma che si strutturò istituzionalmente e dura ancora tra i cristiani d’Egitto, chiamati “copti” i quali sopravvissero alla conquista araba armata del territorio ed alla conseguente islamizzazione violenta dell’Egitto (641).
  97. Sempre in Oriente, satana si scatenò con un’altra eresia che questa volta prese nome dal siriano Nestorio, patriarca (cristiano) di Costantinopoli dal 428 al 431. Egli nacque nel 381 a Marash, città dell’ex Siria romano-bizantina, allora ancora cristiana. Ai tempi di Nestorio, questa magnifica Città era ancora arabo-cristiana, sotto i Bizantini, prima che nel 638 – difesa da arabo-cristianifosse conquistata dai musulmani.
  98. Nestorio negava che il Cristo è una Persona divina con due nature, quella umana e quella divina, distinte ma non separate.
  99. L’eresia nestoriana, malgrado condannata nei Concilio di Efeso (431) e di Calcedonia (451), non è stata però abbandonata del tutto, perché con alterne vicende ed anche se in modo residuale, dura tuttora, con presenze in Iran, Iraq, India, Turchia,
  100. Negli Usa, a San Francisco in California, risiede il patriarca della Chiesa nestoriana ancora separata da quella cattolica.
  101. L’Oriente cristiano dei secoli in esame era guidato purtroppo – lo si conferma – da preti e vescovi eretici, apostati e scismatici. Cristiani quindi solo di nome ma in realtà sostanzialmente degli anticristi anche se non negavano come Ario la divinità di Gesù ma ora l’umanità, ora altre caratteristiche messianiche.
  102. Per tutti questi falsi cristiani e per quelli che avremo ancora modo di dire, la Chiesa di Cristo si trova tuttora in stato di stallo evolutivo!
  103. ..Ecco perché il gran Compimento tarda a giungere: Il diavolo – non c’è che dire – sa fare il suo mestiere mentre gli uomini gli tengono il bardone.
  104. L’ANTICRISTICISMO DEI MAOMETTANI
  105. Avvenne così che, mentre i falsi cristi imperversavano nei loro palazzi spegnendo la Luce cristiana ed incrementando le tenebre pagane, si profilò la grande bufera dei maomettani.
  106. L’Islam costituì e costituisce ancora il più grave ostacolo alla diffusione planetaria del Cristianesimo quale condizione indispensabile al compimento finale della Storia cristocentrica della Salvezza perché ritarda, in termini di secoli, lo sviluppo della completa cristianizzazione del mondo che come sappiamo è uno dei presupposti per la parusia finale del Signore risorto in vista della resurrezione universale…e del Giudizio finale.. .
  107. Ma andiamo con ordine!
  108. Abbiamo mostrato che i miracoli d’Amore che Cristo fa e fa fare ai Suoi Discepoli-Apostoli sono Atti di onnipotenza che attestano la Realtà della divina Esistenza..
  109. E che Gesù Cristo abbia fatto e fatto fare Atti di onnipotenza non è un mantra religioso ma un fatto storico ed anche attuale che continua ad avvenire nella misura della santità dei Santi cristiani. (Mt 10,8…etc).
  110. Sorse infatti – a cominciare dalla Penisola arabica – una nuova religione che – pur traendo in qualche modo spunto da fonti ebraiche e cristiane, ne sovvertiva però il contenuto rivelato ….ponendosi in netta antitesi soprattutto con la retta predicazione cristiana.
  111. Questa nuova religione chiamata maomettana o islamica o musulmana fu fondata da Maometto, agli inizi del 600: circa tre secoli dopo cioè la famigerata eresia di Ario, il prete anticristo.
  112. Ma perché, in merito al sorgere di questa nuova religione, abbiamo particolarmente menzionato il famigerato prete Ario?
  113. Rammentiamo che l’eresia anticristica di Ario sostiene che Cristo NON è Cristo, ossia che Gesù Cristo NON è Dio, non è cioè di Natura divina. Ma questo Ario riteneva senza valutare che i miracoli, che Cristo faceva e faceva fare – e fa e fa fare tuttora -, sono atti di onnipotenza sovrannaturale possibili solo a Dio.
  114. La stessa eresia – e la circostanza è veramente “sorprendente” – è contenuta nel Libro sacro dei Musulmani, il Corano, nel quale si legge che Gesù Cristo non è Dio-Figlio di Dio, della stessa Natura divina cioè del Padre, perché Questi non avrebbe Figli (cfr: Corano.: sura 19, 88-92).
  115. Per il Corano Gesù quindi non sarebbe l’uomo-Dio, ma un uomo di Dio, un profeta che fa si i miracoli, ma li fa non per causa propria, ma in Nome di Dio, ossia – come dice il Corano – “col Suo permesso”, al pari d’altronde di altri profeti biblici di Dio.
  116. Il Corano non si limita ad affermare questo di Gesù, che è la più grave tra le eresie cristiane (= quella del prete Ario), ma, superando il colmo, fa anche di Gesù un… profeta che avrebbe addirittura profetizzato la… venuta di Maometto.
  117. Questo significa non voler considerare il Cristianesimo nemmeno una religione autonoma, sia pure da convertire, perché Cristo – essendo per il Corano un profeta di Maometto, che non ha mai fatto miracoli – non avrebbe profetizzato altro che… la religione maomettana.
  118. Gli Ebrei quindi ed i Cristiani a seguire sarebbero stati dei falsificatori delle Scritture che avrebbero ritardato l’avvento dell’Islam diffondendo la menzogna e come tali indegni persino di stare al mondo.
  119. Insomma Maometto ci ha rubato Cristo e Lo ha fatto un profeta di sè stesso. Ma noi sappiamo bene che Gesù Cristo è Dio e non un profeta di Dio!
  120. Tutti infatti, anche i musulmani possono con certezza riconoscere ed adorare Gesù quale vero Dio, a partire dai Suoi Atti di onnipotenza che sono i Suoi miracoli d’Amore che Egli fa e fa fare e che costituiscono dei fatti obbiettivi, alcuni dei quali permanenti e facilmente riscontrabili, come il miracolo della sacra Sindone, certi miracoli eucaristici.. e tantissimi altri.:
  121. altro che profeta di Maometto, Gesù è l’auto-rivelazione provata e definitiva del vero ed unico Dio in tre divine Persone distinte ma non divise, unite ma non confuse: ove appare operare una Persona divina, latenti e presenti ci sono sempre le altre Due..
  122. Nessuna religione salvo quella cristiana ha un Dio che continua obiettivamente a provare, con i Suoi miracoli d’Amore di essere l’Onnipotente!
  123. Ma, finché quella parte dell’umanità che ancora è cieca non toglie la trave dal proprio occhio, non potrà pretendere di togliere la pagliuzza dall’occhio del fratello (Mt 7,1-5); mentre il tempo che così si perde in questo mondo non avvicina ma allontana il Giorno del Signore: quello della Parusia finale e della Resurrezione universale.
  124. Il Signore, infatti, ha voluto che per giungere in “quel” Giorno oltre la Sua Grazia ci sia pure la collaborazione umana.
      1. I GRANDI ANTICRISTI DEGLI ULTIMI DUE SECOLI: MARX, HITLER E STALIN
  125. Karl Marx nasce a Treviri Germania nel 1818 e muore a Londra nel 1883.
  126. Essendo egli vissuto per tutta la sua vita in Paesi di cultura e tradizioni religiose cristiane non poteva non sapere quando scrisse e teorizzò il socialcomunismo, che comunemente Gesù-Cristo è adorato come Dio, per cui il suo attacco alla religione, da lui definita come “Oppio dei popoli, è attacco a Gesù Cristo che è Dio.
  127. Ne consegue altresì che il suo appello ai proletari (= poveri) di tutto il mondo ad unirsi è un invito ad unirsi nel male, un invito cioè maligno perché volto contro Giustizia e Bontà che traspare dal Cristo dei Vangeli, il Quale è invece da imitare sempre più da vicino fino all’ultimo istante di vita su questa Terra..
  128. E’ incredibile che Marx prenda spunto per la sua ideologia ateo-comunista dai…Vangeli, Atti degli Apostoli, e precisamente dai versetti: 2,42-48 di essi, sostituendo però alla carità cristiana di chi opera, la violenza della lotta di classe di chi agisce:
  129. Davvero la paternità omicida del diavolo attribuita da Gesù a quei Giudei che volevano ucciderlo (Gv 8,44) può essere attribuita su più larga scala a Karl Marx che ha inventato il comunismo, la lotta di classe e la dittatura del proletariato, trasformandosi così in uno dei più diabolici anticristi della Storia cristocentrica della Salvezza,
  130. MARX infatti, spargerà i suoi mortiferi errori sulla gran parte del mondo – oltre che nella Russia di Stalin – e nella Cina fino ancora adesso, ritardando così, in modo rilevante, il Regno di Dio su tutto il Mondo.
  131. CAPITOLO 5
  132. SOMMARIO: ORIGINE DELLA CHIESA, DELLA MESSA E DELLA SUA PRESENTE RIPROPOSIZIONE CELEBRATIVA. . UNA SOLA E’ LA CHIESA FONDATA DA CRISTO: QUELLA CATTOLICA ED UNO SOLO E’ IL CAPO DELLA CHIESA INDICATO DA CRISTO: PIETRO. . I SCISMI DALLA CHIESA DI CRISTO . – GLI SCISMI D’OCCIDENTE ANCORA PERDURANTI NEL TERZO MILLENNIO D C.. – .L’ISLAMIZZAZIONE DELL’ORIENTE CRISTIANO .
  133. ORIGINE DELLA CHIESA, DELLA MESSA E DELLA SUA PRESENTE RIPROPOSIZIONE CELEBRATIVA
  134. La Chiesa di Cristo, quella contro la quale le porte degli inferi non prevarranno (Mt 16,18), quella che congiunge la Terra col Cielo (Mt 16,19) e della quale Gesù diede le Chiavi a Pietro (Mt 16,19, prima parte) ossia quella che Gesù chiama “la mia Chiesa” (Mt 16,18) è proprio quella sorta nel Cenacolo di Gerusalemme e chiamata poi “Chiesa cattolica (= universale).
  135. Essa ebbe origine nel Cenacolo in Gerusalemme dopo l’Ascen­sione del Signore Risorto al Padre e trascorsi 50 giorni dalla Sua Resur­rezione (=Pentecoste cristiana).
  136. Il Cenacolo di Gerusalemme dove ebbe origine l’unica Chiesa universale di Cristo, ovvero quella cattolica, è lo stesso luogo dove Gesù – prima di essere arrestato e crocifisso in conseguenza del tradimento di Giuda – si era riunito con i “Dodici” per la Cena pasquale – l’ultima Cena – durante la quale fu istituita l’Eucaristia, che costituisce il Cuore della Messa cristiana.
  137. L’Eucaristia è il principale sacramento della religione cristiana che, per mezzo della transustanziazione del pane e del vino (materia del sacramento) e tramite le parole del sacerdote “questo è il mio corpo” e “questo è il calice del mio sangue” (forma del sacramento), continua il gran Miracolo dell’incarnazione del Verbo, ovvero del Figlio di Dio, e realizza la comunione dei fedeli con il Redentore e Salvatore dell’Universo.
  138. Ci sono però ancora sacerdoti della Chiesa cattolica che come quelli delle chiese protestanti non credono purtroppo alla transustanziazione, non credono cioè al miracolo invisibile della “presenza reale del Cristo nel Sacramento eucaristico, attraverso il passaggio totale della sostanza del pane e del vino in quella del corpo e del sangue di Cristo, in virtù delle parole della consacrazione pronunciate dal Cristo-Sacerdote Stesso durante la Messa”:
  139. Questi sacerdoti pertanto non occasionalmente, ma sistematicamente, al momento di distribuire l’Ostia ai fedeli – omettono di pronunciare lespressione che indica, in atto ed inequivocabilmente, la presenza reale del Cristo nell’Ostia medesima e cioè: il Corpo di Cristo.”
  140. L’osservazione non è dettata da eccessivo scrupolo bigotto, ma da tutt’altro.
  141. A conferma, infatti, della presenza reale ed attuale del Cristo nell’Ostia mediante la consacrazione della Messa, testimoniano innumerevoli miracoli eucaristici visibili, tra i quali celeberrimo è quello di Lanciano!
  142. Non solo ma Gesù stesso esplicitamente rivela che ciò che si distribuisce ai fedeli nel Pane consacrato è dato in Sua memoria (Lc 19\b) ovvero nel Suo Nome, usufruendo cioè della Sua miracolosa onnipotenza che trasforma la sostanza del pane e del Vino nella sostanza del Corpo e del Sangue dell’Agnello di Dio.
  143. La “memoria”, quindi, non è un semplice ricordo, ma la riproposizione, sempre attuale, della Persona del Cristo nell’Ostia consacrata.
  144. Gesù, quindi, vuole che, in Sua vece, sia, per bocca del Sacerdote, affermato che nell’Ostia distribuita ai fedeli per essere mangiata durante la Messa c’è realmente presente il Suo Corpo.
  145. Nella descrizione che l’Evangelista Giovanni fa dell’ultima Cena – a differenza dei Vangeli sinottici non è menzionata l’istituzione dell’Eucaristia.
  146. Essa è però rappresentata – nel Suo significato di autodonazione all’Uomo del Corpo e del Sangue del Cristo – dalla Lavanda dei piedi del Signore agli Apostoli (Gv 13,1-13).
  147. Nel frattempo in Giuda, che aveva aperto il suo cuore a satana, era entrato satana in persona, per cui Giuda, uscito da solo nottetempo dal Cenacolo, andò a vendere Cristo al sinedrio di Kaifa per trenta danari (=30 sicli d’argento): il prezzo (allora corrente) per la vendita di uno schiavo (Es 21:32).
  148. Uno dei significati di “questa” vendita simboleggia il peccato dei peccati, vale a dire la monetizzazione di Dio .
  149. Che il valore poi della vendita riguardi il prezzo di uno schiavo simboleggia quanto abissale sia il livello antropologico della redenzione, dato che lo schiavo viene considerato al di sotto dell’uomo se non di un animale.
  150. Come tutti i soggiogati da satana, l’anticristo Giuda non riuscì a godersi il prezzo della sua infamia.
  151. UNA SOLA E’ LA CHIESA FONDATA DA CRISTO: QUELLA CATTOLICA ED UNO SOLO E’ IL CAPO DELLA CHIESA INDICATO DA CRISTO: PIETRO.
  152. In conclusione, la Chiesa di Cristo – la mia Chiesa – quella di cui Pietro ha le Chiavi che aprono le porte del Regno dei Cieli, è SOLTANTO UNA ed è quella cattolica che ebbe origine a Pentecoste nel Cenacolo di Gerusalemme sotto la materna protezione di Maria, Madre della Chiesa, del Figlio e dei Figli di Dio.
  153. Gesù pone Pietro ed i suoi successori a capo di questa Chie­sa universale, cosiddetta militante, sulla Terra fino alla fine del mondo.
  154. E questa Sua incontrovertibile Volontà venne manifestata sia prima (Mt 16,18-19), che dopo (Gv 21,15-17) la Sua resurrezione dai morti.
  155. E’ chiaro che tutte le altre Chiese anche quelle con pretese universalistiche sorte nel corso dei secoli con riferimento a Cristo ma separate da quella cattolica di Cristo con a Capo il vicario di Cristo, altro non fanno che ritardare i progetti di Dio sulla cristianizzazione di tutto il mondo (Mt 28,19; Mr 16,15; At 1,8).
  156. Tale cristianizzazione , come sappiamo bene, deve precedere la Parusia del Signore risorto per la resurrezione universale ed il Giudizio finale.
  157. Se il Signore ci concedesse la Grazia delle grazie e cioè di pensare come Lui ha rivelato di aver pensato nei Vangeli dovremmo costituire tutti una sola Chiesa: quella cattolica di Pietro (Gv 17,21-23).
  158. Per quanto infatti concerne gli scismi, non solo bisogna valutare il ritardo arrecato da quelli già rientrati, ma è da tener conto che, finché questo rientro nella Chiesa cattolica non avviene anche per quelli che insistono nella loro separazione dalla Chiesa Madre, il ritardo al compimento permane.
  159. GLI SCISMI DALLA CHIESA DI CRISTO
  160. Tra gli scismi che ostacolano l’unità universale della Chiesa di Cristo, si evidenziano:
  161. 1) lo scisma dei donatisti (quarto secolo: non più esistente) 2) lo scisma bizantino o d’Oriente (anno 1054…purtroppo ancora esistente) 3) lo scisma d’Occidente (1378 rientrato nel 1417).
  162. Il donatismo è un movimento scismatico diffusosi nell’Africa settentrionale nel IV secolo, che turbò la Chiesa d’Africa e si protrasse fino all’invasione araba. Esso prese nome dalla malevolenza di un certo Donato, vescovo africano di Cartagine (355, circa).
  163. Questi cercò di costituire una vera e propria Chiesa cristiana ostile a quella di Roma, considerata Chiesa dei detentori del potere e della ricchezza. I donatisti ebbero origine dalla questione dei “lapsi,” cioè di quei vescovi che, durante la persecuzione di Diocleziano, avevano ceduto abiurando o consegnando alle autorità pagane i libri sacri.
  164. Gli scismatici non volevano che costoro, tra cui vi erano anche vescovi e preti, fossero riaccettati nella Chiesa, sostenendo che l’efficacia del battesimo e dell’ordine sacro dipende dalla dignità di chi li amministra.
  165. Ma la dottrina del vescovo Donato è eretica, costituisce cioè “reato spirituale” perché è in contrasto con l’insegnamento del divino Maestro Gesù circa il perdono della comunità ed il pentimento del peccatore, fermo comunque sempre restando il valore della santità del “Pastore” che deve essere il primo a testimoniare Cristo al popolo di Dio con le buone opere.
  166. GLI SCISMI ANCORA PERDURANTI NEL TERZO MILLENNIO D C.
  167. Con l’avvento al Patriarcato di Costantinopoli di Michele Celulario (1000 circa – 1058) i dissensi tra la Chiesa orientale e la Chiesa universale o cattolica si estesero e si consolidarono in modo decisivo, anche se essi furono ipocritamente mascherati da questioni di natura teologica, che sono in realtà da sempre insussistenti.
  168. Su questa strada diabolica la goccia che fece traboccare il vaso non mancò di verificarsi.
  169. Avvenne così che, mentre a Costantinopoli i legati romani del pontefice Leone IX scomunicarono arbitrariamente Michele Celulario (= “arbitrariamente” perché al Papa – che era nel frattempo già morto – non fu chiesta alcuna autorizzazione a procedere in tal senso), Michele Celulario, a sua volta, riunito di lì a poco un sinodo non autorizzato da Roma – scomunicava i legati pontifici, determinando con ciò lo scisma con Roma.
  170. Correva l’anno del Signore 1054, che il Signore mai avrebbe voluto vedere, se si considera quello che Egli aveva chiesto al Padre con la Sua preghiera sacerdotale per il mantenimento dell’unità dei cristiani (= “Ut unum sint” : Gv 17,21).
  171. Da questa data si fa iniziare lo scisma – che perdura tuttora! – tra la Chiesa orientale di Costantinopoli, detta “ortodossa”, e quella occidentale detta “cattolica” (=universale) di Roma.
  172. La Chiesa orientale si suddivise poi in tante chiese autonome (autocefale = tra loro separate: russa, serba, greca, cretese, bulgara…etc) di rito bizantino.
  173. Giovanni Paolo II° ha scritto nel ‘96 per l’Angelus dei giorni di luglio-agosto pagine indimenticabili per il cristianesimo d’Oriente, vantandone le peculiarità e rilevando i tratti comuni col cristianesimo d’Occidente, affermando che “quanto ci unisce e molto più di quanto ci divide”.
  174. Ma ancora oggi la riunificazione non solo non si è fatta ma non se ne parla nemmeno più!.
  175. Eppure “non si comprende la storia della Chiesa, nel suo du­plice volto orientale ed occidentale, se non partendo dalle origini.
  176. …E l’origine è Cristo, che tutta la Chiesa riconosce Signore. L’origine è lo Spirito, che a Pentecoste venne effuso come principio di vita e di ogni dono. All’origine della Chiesa sono anche gli apostoli, testimoni del Risorto e padri nella fede”.
  177. Ma anche se tutto questo è vero, si continua a rimanere nella menzogna.
  178. Come fa allora tutto il mondo a credere che il Figlio è stato mandato dal Padre per redimere e salvare il mondo se la Chiesa rimane divisa in se medesima?
  179. La divisione, infatti, è la cifra di satana o del diavolo che dir si voglia: “diavolo” infatti deriva dal greco “dia-ballo” che vuol dire: “divido”, “separo”, mentre cattivo – che è il risultato della divisione – deriva dal latino “captivus” che significa: “prigioniero”, schiavo…e di chi se non del nemico di Cristo e dell’Uomo!
  180. Secondo il pensiero stesso di Gesù, si incontreranno gravi difficoltà a credere in Lui e nella Sua missione finché perduri questa situazione di diabolica divisione in una Chiesa che Cristo fondò pregando affinché non si dividesse al suo interno! (Gv 17,20-21).
  181. Non si capisce forse che tenere divisa la Chiesa è il più grande regalo che si possa fare a satana, soprattutto se si riconosce che “sono più le cose che uniscono che quelle che dividono”?
  182. E’ perciò quello della divisione tra le chiese uno scandalo grande, una contro-testimonianza evangelica che continua a ritardare i piani per l’accoglimento finale dei frutti della redenzione salvifica del Cristo ed incrementa il numero degli scettici anche tra gli stessi cristiani.
  183. La divisione tra i cristiani, infatti, non rende credibile l’opera missionaria della Chiesa cattolica tendente alla cristianizzazione di tutto il mondo, e, prima ancora, non rende credibile Cristo nemmeno tra gli stessi “cristiani”, che tali sono molti di nome ma non di fatto, e cioè soltanto in quanto appartenenti a quei popoli che l’anagrafe registra come di religione cristiana.
  184. Come fanno i cristiani a testimoniare Cristo che è UNO se sono divisi al loro interno?
  185. Ecco perché Gesù ci teneva (e ci tiene) così tanto all’unità universale della Sua Chiesa terrena e del Suo popolo di santi missionari in questo mondo: perché solo così tutto il mondo avrebbe potuto credere in Lui (Gv 17,21. 23).
  186. Satana – che tanto aveva fatto per questa grande scissione tra Oriente ed Occidente – istigando addirittura alla guerra le due parti – poteva dirsi soddisfatto…
  187. Poteva adesso rivolgere tutta la sua attenzione ad Occidente.
  188. GLI SCISMI D’OCCIDENTE ANCORA PERDURANTI NEL TERZO MILLENNIO D C.
  189. Il grande scisma d’Occidente, in seno alla Chiesa Cattolica, ebbe inizio dopo la tumultuosa elezione di Urbano VI (aprile 1378), contro la quale 13 cardinali ne dichiararono la nullità. E – detto fatto – elessero con il nome di Clemente VII, l‘antipapa Roberto di Ginevra (settembre 1378).
  190. L’unità fu ristabilita con l’elezione di Ottone Colonna, che assunse il nome di Martino V (novembre 1417).
  191. Ma le vicende della Chiesa rimasero ancora turbate dallo scisma fino al 1449.
  192. In seguito, a partire dal XVI sec. – sempre ad opera di preti (M. Lutero, 1507; Calvino, 1523) – sorsero le divisioni “protestante”, “evangelica”, “anglicana”, separate tra di esse e con la Chiesa cattolica…e chi più ne ha, più ne metta!
  193. Sembrava che satana avesse preso in mano le redini della Chiesa!
  194. Il sec. XVI in Occidente fu un’epoca di guerre di religione e di eresie e scismi, secolo della rivoluzione di Gutenberg e della “riforma di Lutero, degli anabattisti e della rivolta dei poveri tedeschi contro i privilegi dell’aristocrazia germanica e contro le eccessive ed inutilizzate ricchezze accumulate dal clero (= ”mano morta”).
  195. Come continuiamo a vedere, satana sa fare bene il suo lavoro

  196. L’ISLAMIZZAZIONE DELL’ORIENTE CRISTIANO .
  197. Purtroppo la situazione “normalmente patologica” della Chiesa di Cristo favorisce l’espansionismo anticristico dell’Islam, che è una religione di guerra.
  198. La propensione musulmana reiterata di fagocitare il Cristianesimo risulta storicamente – ad esempio – dalla conquista bellica musulmana dei territori cristiani di tutto il Medio-oriente, che l’Apostolo Paolo aveva convertito a Cristo e che furono poi tutti bellicamente islamizzati. .
  199. Eppure, il Signore per bocca di Giovanni aveva ammonito con largo anticipo (anno 100 circa) di questo grande tracollo cristiano in Oriente:
  200. Non sei né calda né fredda: per questo ti vomiterò dalla mia bocca” .
  201. Di Città ad esempio come Laodicea – ancora fiorenti tra il V ed il VI secolo – oggi resta solo un cumulo di rovine presso la provincia turco-musulmana di Konya.
  202. Così fu predetto e così realmente avvenne anche per altre città cristiane del medio Oriente, che avendo perso la fede in Cristo caddero sotto il dominio dell’espansionismo bellico musulmano a partire dal VII secolo fino ancora ad oggi, con enormi tragedie e grave incalcolabile ritardo circa il compimento del progetto salvifico del Risorto.
  203. In relazione a quanto fin qui è stato essenzialmente rilevato a riguardo dei rinnegamenti, tradimenti, eresie, apostasie, scismi e quant’altro ordito dal maligno soprattutto per mezzo di guide clericali, l’ammonimento profetico di quanto poi avvenne in medio -Oriente ed in Africa (Egitto, Tunisia) rischia di verificarsi pure nell’Occidente europeo contemporaneo.
  204. Infatti, di fronte alla tiepidezza del Cristianesimo attuale ed alla attuale recrudescenza bellica ed invasiva dei nuovi califfati islamici che si avvalgono pure del terrorismo pseudo religioso chiamandolo “guerra santa”, l’Occidente “cristiano” – se non si dà una rego­lata – corre il rischio di essere islamizzato come già è avvenu­to secoli fa con l’Asia e l’Africa.
  205. Si tenga a mente che soltanto nel periodo che va dal 1979 al 2019 la jad islamica ha causato 167 mila morti in 3769 attentati terroristici.
  206. Meno male che adesso si sono dati una regolata: a guardare almeno i nuovi Talebani!
  207. Ne consegue evidentemente che, finché non si rimuovono tutte le cause di separazione tra i cristiani, la seduzione diabolica di lasciarsi riassorbire dal mondo, e non viceversa, è incombente, per cui è indispensabile, affinché tutto il mondo sia uno in Cristo, che tutti i cristiani ritornino ad essere uno nella Chiesa universale di Cristo.
  208. La diffusione planetaria del Regno di Cristo su tutta la terra (un solo gregge per un sol Pastore!) affinché Lui venga, rimane così in stato di perpetuo stallo se non si avvia un processo virtuoso in senso contrario.
  209. Se no, con che faccia osiamo lamentarci dei presunti ritardi circa il compimento finale delle promesse del Cristo? (cfr. an­che: 2Pt 3,3-4.
  210. E, purtroppo, c’è ancora dell’altro.
  211. CAPITOLO 6
  212. SOMMARIO LETTERA DI PIETRO: NON E’ IL SIGNORE CHE RITARDA LA BEATA SPERANZA MA USA MISERICORDIA _ STATO PONTIFICIO E CHIESA DI CRISTO.. CHIESA E CLERICALISMO. . –LA MANCATA LIBERA CONDIVISIONE DEI BENI ECONOMICI NELLA CHIESA DI CRISTO.. –
  213. SECONDA LETTERA DI PIETRO: NON E’ IL SIGNORE CHE RITARDA LA BEATA SPERANZA MA USA MISERICORDIA.
  214. Per quanto riguarda le cause umane che ritardano la beata Speranza, Pietro nella sua seconda lettera così ne scrive:
  215. Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi – scrive Pietro nella sua seconda Lettera: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c’è in essa sarà distrutta.
  216. Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, attenendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
  217. Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, cercate d’essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace.
  218. La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
  219. Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall’errore degli empi; ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e Salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. Amen! (2Pietro 3, 8-18).
  220. Non è quindi il Signore che vien meno alle Sue promesse ma sono i “cristiani” tiepidi che ritardano “la beata Speranza” ovvero il cammino della Chiesa verso la sua beatifica meta finale.
  221. STATO PONTIFICIO E CHIESA DI CRISTO.
  222. In contrasto con la Volontà del Redentore e Salvatore del mondo, un’altra grave discrasia tra l’ordinamento istituzionale della Chiesa stabilito da Cristo e quello istituzionale stabilito dagli uomini ha ritardato il cammino della Chiesa universale o cattolica, verso la beata Speranza che costituisce il suo epilogo finale.
  223. E’ accaduto, infatti, che la Chiesa – intesa come organizzazione istituzionaleè stata ridotta al livello di uno Stato qualsiasi con propri confini territoriali, proprie leggi che per i rei comminavano la pena di morte, una polizia papalina a carattere repressivo ed un esercito con milizie ben armate ed addestrate alla guerra.
  224. Tutto ciò, che è durato per secoli fino alla “breccia di Porta Pia” del 20 settembre 1870, data in cui è caduto lo Stato Pontificio, ha fatto perdere di vista l’aspetto fondamentale della Chiesa di Cristo intesa come organizzazione istituzionale con competenza spirituale santa su tutti i Popoli del mondo:
  225. in questo senso, che purtroppo viene sottovalutato, essa è stata opportunamente chiamata “cattolica” fin dalle origini; e cattolica per l’appunto vuol dire universale.
  226. Cristo – lo abbiamo già ricordato – aveva infatti chiaramente ammonito i Suoi di tenersi lontani, nel far parte del Suo Regno, dall’esercitare poteri temporali di cesari e principi, che non hanno nulla a che fare con i poteri ecclesiastici, che, in quanto tali, sono poteri di servizio agli altri e non di dominio sugli altri: Cristo è venuto a servire, non a farsi servire.
  227. L’esercizio dello “jus imperi” – proprio di principi, sovrani e re – stride fortemente con l’umile potere di servizio dei santi di Cristo, per cui chi più è in alto, dice Gesù, più deve servire, e chi è il primo (=il Papa) sarà il servo di tutti ad imitazione del Figlio dell’uomo, che, pur essendo Dio, non è venuto per essere servito ma per servire e dare la Sua Vita in riscatto per la moltitudine: Chi dunque vuole tra voi diventare grande si farà vostro servitore” (Mt 20, 25-28; Mc 10,35-45).
  228. Ma cosi purtroppo non è avvenuto e continua a non avvenire!
  229. La Chiesa cattolica infatti – intesa in senso gerarchico – si è avvalsa dei poteri temporali di principi e sovrani di questo mondo; Cristo invece – pur essendo onnipotente – ha lavato i piedi ai Suoi Apostoli per dare l’esempio (Gv 13,1-15): pratica che da non molti anni a questa parte è scomparsa dalla Liturgia ecclesiastica.
  230. L’11 febbraio 1929 – con la costituzione dello Stato “Città del Vaticano” si ricostituì una nuova – questa volta simbolica – base territoriale al Papa, che vuol dire “papà”.
  231. Non si può non rilevare che l’esercizio della “sovranità pontificia” sotto forma di “ius imperi” è in contrasto evidente con la Volontà di Cristo.
  232. Eppure essa è durata più di 1000 anni durante i quali la gerarchia presbiteriale ha confuso i poteri spirituali di Pietro con quelli materiali di imperio propri dei “Cesari” tramutandosi così in una teocrazia come quella ancora presente negli stati musulmani quali Arabia Saudita, Katar, Turchia…etc.
  233. Si pensi anche – a titolo meramente esemplificativo – al medievale vescovoconte; al più recente principe-vescovo…. si pensi ai tanti altri tipi di vescovi delle altre Chiese e confessioni separate: vescovi ortodossi, vescovi protestanti: i vescovi anglicani in Gran Bretagna sono ancora nominati dai ministri della Corona..
  234. Basterebbe fermarci qua’ per comprendere con la massima certezza come il ritardo alla BEATA SPERANZA della Parusia finale del Signore risorto trovi piena giustificazione nella Sua Misericordia che, pur essendo infinita, non può certo confondersi con la permissività.
  235. CHIESA E CLERICALISMO.
  236. Ricordiamo che satana, non solo è il principe dei demoni, detto pure lucifero, il serpente antico, ma è anche chiamato da Gesù il principe di questo mondo ossia dell’aspetto mondano\diabolico di esso.
  237. Oltre a ciò, Gesù connota satana come “menzognero ed “omicida (= assassino) fin dal principio” con chiaro riferimento alla caduta del genere umano che egli ha provocato dall’Eden in questo mondo crocifisso e mortale, di cui, nel significato suddetto, egli è il principe.
  238. Satana come è noto è un ex angelo decaduto e caduto dal Cielo all’inferno; in quanto tale egli è di natura spiritica, è cioè spirito pervertito e pervertitore.
  239. Essendo di natura immateriale, egli è invisibile agli esseri umani dell’Aldiqua’, anche se ha il potere di rendersi visibile, sia pure camuffandosi, quando lo ritiene utile ai suoi scopi malvagi.
  240. Lo scopo fondamentale non palesato di satana è da sempre quello di nuocere all’Essere umano al fine di separarlo in eterno da Dio accomunandolo per invidia alla sua sorte di per­dizione e di infelicità eterna.
  241. In conseguenza però della prima venuta sulla Terra del Figlio di Dio che si è fatto uomo nascendo miracolosamente dalla sempre vergine madre Maria, i poteri contro l’Uomo di satana in questo mondo si son di molto ridimensionati nel senso che satana non può tentare più l’essere umano al di sopra delle sue forze, per cui questi può non solo liberamente resistergli, ma, se è caduto, può pentirsi e ritornare libero da satana e dalle sue pastoie diaboliche.
  242. Tutto questo può solo avvenire, come è noto, nel tempo e nello spazio di questo mondo, non al di là di essi, per cui chi muore senza pentirsi anche di un solo peccato mortale, ovve­ro se entra nell’eternità sottoposto a satana. rimane eterna­mente sottoposto a lui.
  243. Comunque, la sorte definitiva di satana rivelata da Cristo vittorioso su di lui è quella di essere buttato fuori per sempre dal mondo umano. Il “modus operandi” di satana è quello di conquistare con la tentazione il cuore umano orientandolo a fare il male, ovvero a peccare, ossia a dividerci ed a farci di­videre da Dio col peccato. Solo di rado agisce visibilmente e direttamente.
  244. Ora, sapendo chi è satana, come e perché opera contro l’essere umano, bisogna che stiano molto attenti nei suoi confronti soprattutto coloro che hanno ascoltato liberamente la vocazione di far parte della Chiesa cattolica ordinata, come i chierici (=diaconi, preti e vescovi).
  245. Coloro cioè che hanno scelto di voler servire il Signore a tempo pieno portando la Buona Novella in tutti gli strati delle società del mondo (“ll Signore ne costituì Dodici che stessero con Lui ed anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere d scacciare i demoni. Mr 3,14-15).
  246. «Questa – come sopra descritta – scrive Basilio Caballero (op.cit., pag 845) – è la semplice originalità del Vangelo”.
  247. “Simulare invece virtù, scienza e autorità, dominare e umiliare gli altri è diventato lo svago favorito di molti nella Chiesa gerarchica. Vantarsi di titoli che si hanno o si inventano, appuntarsene altri per merito, dichiararsi autori di idee e iniziative è qualcosa che attrae molto ma non fa Vangelo.
  248. Dove è finita la Chiesa voluta e fondata da Cristo sulla “pietra” di Pietro e sotto il manto di Maria ?
  249. Ecco perché la Chiesa ordinata ed il Popolo di Dio arrancano per giungere al loro fulgido destino!
  250. Satana, non c’è che dire, ha fatto e continua a fare….un ottimo lavoro… E non è ancora tutto!
  251. LA MANCATA LIBERA CONDIVISIONE DEI BENI ECONOMICI NELLA CHIESA DI CRISTO.
  252. Non meno importante è il problema della condivisione dei beni economici. Ricordiamo la formazione della prima comunità ecclesiale:
  253. «La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo ed un’anima sola e nessuno diceva di sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza del gran miraco­lo divino della resurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande stima.
  254. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’importo di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno» (At 4,32-35).
  255. Questo tipo di condivisione e di redistribuzione secondo il bisogno che all’origine della Chiesa era stato liberamente voluto, purtroppo poi, non fu più attuato.anzi fu usurpato dall’ideologia comunista per essere diabolicamente imposto con la violenza dalla cosiddetta “dittatura del proletariato”.
  256. Resta il fatto però che nelle prime comunità cristiane la libera proprietà comune era una delle qualità più significative che le ca­ratterizzava.
  257. Con la grazia di Dio infatti tutto è possibile, perché Dio è onnipotente» (Mt 19,26) e trasmette questa Sua onnipotenza a chiunque gliela chieda in Nome di Cristo e per raggiungere gli sco­pi rivelati da Cristo con la Sua Vita terrena e la Sua Parola divina (Gv 14,12-14..etc.).
  258. Non si tratta di definire quantità e misure della condivisione ma di lasciarsi convertire il cuore affinché il lasciare si trasformi in allargare e l’allargare in ricevere nuove” parentele, nuove relazioni, nuove ricchezze…
  259. Perché il rigore speciale usato da Gesù contro i mercanti del tempio? (Mr 11,11-26).
  260. Perché la religione corre sempre il rischio di diventare mercato!
  261. Il cardinale Bevilacqua scriveva che le ricchezze della Chiesa hanno fatto più apostati che non le persecuzioni.
  262. Padre Turoldo diceva: fede vuol dire: rifare il mondo dopo il discorso devastatore del mercato.
  263. Ora, a parte il fatto che alcune istituzioni religiose cattoliche (=”opere”) realizzano simile condivisione, come ad esempio avviene nell’Opus Dei, è evidente che la condivisione economica nella Chiesa andrebbe fatta a livello di Chiesa diocesana, parrocchiale e domestica, in comunione tra di loro, e con quella universale di Roma.
  264. Se questo avvenisse la Parusia sarebbe alle porte, perché il danaro lungi dall’unire divide e comunque divide molto di più di quanto unisce.
  265. CAPITOLO 7
  266. SOMMARIO: RAPPORTO TRA QUESTO MONDO ED IL PURGATORIO. . 1900: RICORSO STORICO DI PAGANESIMO TRA GLI STATI CRISTIANI: DON BOSCO. – SAN GIOVANNI BOSCO; DETTO DON BOSCO 1815- 1888(). . LA RUSSIA DI STALIN : 1878-1953. . QUANDO SATANA PARLA
  267. RAPPORTO TRA QUESTO MONDO ED IL PURGATORIO
  268. E’ noto che questo mondo e questo corpo sono provvisori.
  269. La morte terrena del corpo segna il passaggio definitivo dell’Essere umano in questo mondo anch’esso provvisorio.
          1. L’anima umana – alla morte provvisoria del corpo – continua in vista di riprenderlo, a vivere senza il corpo nell’eternità divina o nell’eternità diabolica dell’aldilà, a seconda di come si è com­portata in questo mondo quando era ancora unita al corpo.
  270. E’ pure noto che, subito dopo la morte terrena, se l’anima non si perde per sempre all’inferno con satana ed i suoi demoni e se non può ancora vivere per sempre in Paradiso con Dio ed i Suoi Angeli, essa rimane in una dimensione d’esistenza provviso­ria, detta Purgatorio”, per un tempo più o meno lungo, a secon­da dei peccati veniali da espiare, prima di poter vivere in Paradiso con l’Anima purificata.
  271. E’ infine noto che chi viene a trovarsi dopo la morte terrena in Purgatorio, non può più pentirsi ed essere assolto dei peccati ve­niali commessi mentre viveva in questo mondo, ma dovrà espiarli tutti fino all’ultimo “spicciolo” (Mt 5,25-26), fatte salve le preghiere in suffragio provenienti dai Santi viventi ancora in questo mondo.
  272. Fino a quando però la dimensione d’esistenza del Purgatorio e quella di questo Mondo non cesseranno d’esistere la Storia cristocentrica della Salvezza continuerà a portare ritardo in ordine al suo epilogo finale costituito, come è stato rivelato (Mt 25,31-46) dalla resurrezione universale e dal Giudizio di separazio­ne eterna dei maledetti dai Benedetti.
  273. Tale epilogo finale, infatti, esige la presenza contestuale di tutte le anime create: quelle provenienti dall’inferno, e quelle pro­venienti dal Paradiso, una volta però che la dimensione d’Esi­stenza del Purgatorio è stata annullata sia perché tutte le anime in essa presenti hanno finito di scontare i loro peccati veniali sia perché dalla Terra non provengono più anime che hanno bisogno di purificarsi in Purgatorio prima di accedere in Paradiso.
  274. L’esistenza del Purgatorio è perciò provvisoria come quella di questo mondo; ma finché durano sono causa di ritardo, in Bene ed in male, al compimento finale della Storia cristocentrica della Salvezza.
  275. 1900: RICORSO STORICO DI PAGANESIMO TRA GLI STATI CRISTIANI
  276. Tra le frecce avvelenate di satana scagliate contro l‘Umanità per ri­tardarne il cammino cristiano verso la Beata Speranza ci sono an­che quelle che riguardano la riproposizione di ricorsi storici ar­caici che attualizzano forme di vita appartenenti a culture supe­rate più lontane da Dio e più vicine a satana.
  277. Si tratta di gravi fenomeni involutivi a carattere sociale con i quali satana ha fatto indietreggiare il cristianesimo su posizioni superate dividendolo in se stesso ed allontanandolo dal vero Dio.
  278. SAN GIOVANNI BOSCO; DETTO DON BOSCO 1815- 1888()
  279. «Francesco Cerruti divenne direttore generale delle scuo­le salesiane di Don Bosco e come riferimento fondamentale ebbe sempre in mente le parole di Don Bosco che ascoltò nel 1885 e che riguardavano un ricorso storico – un rigurgito!di paganesimo greco\romano introdotto a tutti i livelli di scolarità e definito come “umanista” pur essendo in realtà privo di umanità, oltre che violento, immorale e guerrafondaio.
  280. Tornarono di moda lingue morte (e sepolte) come il latino ed il greco antico, studiate non come conoscenza della storia antica ma come base culturale attuale.
  281. All’epoca dei fatti quì narrati don Bosco, settantenne, era or­mai logoro.
  282. Nella casa salesiana di Marsiglia aveva appena cenato con i suoi e con l’avvocato Michel.
  283. Il discorso girava sul paganesimo che stava penetrando a fondo nelle nuove generazioni. Francesco Cerruti ad un tratto sentì che il tono della voce di don Bosco si fa­ceva vibrante. Lo sentì pronunciare con «energia e dolore» que­ste parole:
  284. Ora qual è la causa principale, anzi l’unica vera causa di questo disastro? Essa sta tutta nella educazione pagana che si dà generalmente nelle scuole.
  285. Questa educazione, formata tutta su classici pagani, imbe­vuta di massime e sentenze pagane, impartita con metodo pagano, non formerà mai e poi mai, ai nostri giorni in cui la scuola è tutto, dei veri cristiani.”
  286. Ho combattuto tutta la vita contro questa perversa educa­zione (divenuta cultura: ndr.), che guasta la mente e il cuore della gioventù nei suoi anni più belli; fu sempre il mio ideale riformarla su basi sinceramente cristiane (…..). Questo è lo scopo a cui ho costantemente mirato. Ed ora, vecchio e ca­dente, me ne muoio con dolore, rassegnato sì, ma pur sempre col dolore di non essere stato abbastanza compreso»
  287. (Tratto da: Teresio Bosco – “Don Bosco, storia di un prete” 1988- ELLEDICI, pag. 229-230)”.
  288. Questa tendenza culturale pagana e quindi arcaica e quindi precristiana di cui parlava don Bosco riguardò gran parte del ‘900.
  289. Essa costituì – prima di disperdersi nella sua entità massiva come neve al sole – un’esaltazione arcaico-pagana dell’egoismo umano in tutte le sue forme di prevaricazione concernenti l’avere (come ricchezza illimitata), il potere (inteso come sopraffazione) ed il piacere (inteso come soddisfacimento indiscriminato ed abbiette delle proprie passioni).
  290. Questo ritorno arcaico di paganesimo guerrafondaio e materialista si era diffuso più rapidamente soprattutto in Italia ed in Germania, ove esso era presente con connotati risalenti alle mitologie dei propri popoli d’origine: gli Ariani per la Germania e gli antichi Romani per l’Italia.
  291. Ciascun Paese con i propri miti e le proprie divinità insegnate pubblicamente a tutti i livelli di scolarità
  292. La Germania con Odino, re degli déi e signore della guerra, le Walkirie, semidee guerriere al servizio di Odino.
  293. L’Italia con Giove, capo degli déi falsi e bugiardi di cui fa menzione il poeta Dante Alighieri, con Marte, Mercurio, Venere… etc.
  294. La pesantezza intrinseca di queste culture arcaiche rivissute contro tempo ha sospinto l’Italia al fascismo, la Germania al nazismo ed entrambe all’antisemitismo: ideologie sataniche della morte che hanno fatto precipitare il mondo nella più disastrosa guerra mondiale di tutti i tempi con milioni di morti ed un numero incalcolabile di feriti.
  295. Senza contare gli altri milioni di morti uccisi nei campi di concentramento tedeschi di Auschwitz (in tedesco: Konzentrationslager Auschwitz, abbreviato KL Auschwitzo ancheKZ Auschwit).
  296. L’antisemitismo tuttora risorgente in Germania ed in Italia continuerà a persistere fino a quando non si elimineranno nelle scuole di Stato italiane e germaniche quelle materie di studio che ci si ostina a chiamare classiche o umanistiche, ma che sono invece ritorni arcaici di inciviltà paganeggiante.
  297. LA RUSSIA DI STALIN : 1878-1953
  298. La mente diabolica di satana senza freno in quella prima parte del ‘900 volse le sue mire anche in un altro paese di religione cristiana:la Russia.
  299. Gulag è un acronimo che in russo sta per «Direzione principale dei campi di lavoro correttivi»: erano stati istituiti dagli zar, ma fu Lenin a annunciare – già nel 1917, subito dopo la presa del potere – che tutti i «nemici di classe», sarebbero stati trattati alla stregua dei peggiori criminali, anche in assenza di prove: ex nobili, imprenditori e grandi proprietari terrieri prigionieri, funzionari corrotti, ma soprattutto nemici politici; e tali venivano considerati anche i semplici dissidenti. Nel 1931-32 i Gulag, situati nel gelo siberiano, avevano circa 200mila prigionieri; nel 1935 erano saliti a circa un milione, e dopo la Grande Purga staliniana del 1937 erano quasi due milioni. Presunti corrotti e presunti sabotatori vennero trovati e incarcerati in massa per giustificare la cattiva pianificazione, la sottoproduzione, i cattivi raccolti e gli innumerevoli progetti falliti del
  300. sistema sovietico.
  301. Si era scoperto ben presto che i Gulag potevano fornire un’immensa forza lavoro a bassissimo costo per sostenere il faticoso sviluppo dell’economia sovietica.
  302. Durante gli anni Trenta il terrore staliniano colpì anche le comunità straniere – per quanto comuniste – che vivevano in Unione Sovietica. Secondo le recenti ricerche del Centro Studi Memorial di Mosca, sospettati, nella maggior parte dei casi, di attività antisovietica e di spionaggio, alcune centinaia di italiani, per lo più emigrati politici e giunti in Urss negli anni Venti, per sfuggire al fascismo, incantati dal miraggio del paradiso comunista, «morirono fucilati dopo processi sommari e lunghe sofferenze nei campi di lavoro forzato».
  303. La popolazione dei Gulag calò molto durante la Seconda Guerra Mondiale, perché centinaia di migliaia di prigionieri furono mandati d’autorità a morire in prima linea. In compenso, nei campi la mortalità aumentò paurosamente nel 1942-43, per stenti, fame e malattie.
  304. C’è ancora da dire altro e di più per dimostrare le cause del ritardo della Parusia finale?!
  305. QUANDO SATANA PARLA
  306. Padre Gabriele Amorth, il noto esorcista già citato, ricorda che du­rante un esorcismo, satana con la sua voce roca gli parlò a lungo di Papa Giovanni Paolo II. Dicendo di lui:
  307. Papa Wojtyla lo odio, lo odiamo tutti. Wojtyla distrusse i miei piani. Volevo distruggere il mondo. Ma fu lui a far precipitare il co­munismo in Russia e nell’Est Europa prima che riuscissi nel mio progetto. Erano anni in cui interi Paesi vivevano nel terrore. Io li avevo messi in uno stato di terrore permanente.
  308. La Seconda guerra mondiale è stata un mio capolavoro. Ma quello che è seguito dopo, il comunismo con i suoi milioni di morti e soprattutto la fame e la sofferenza di intere popolazioni sono stati una ciliegina sulla torta che ha superato la torta stessa.
  309. Il polacco però contribuì a riportare la luce. E poi mi tolse molti giovani dalle mani. Erano oramai miei. Li avevo iniziati al male. Vivevano per me, chi consapevolmente, chi senza saperlo. Lui me li ha tolti. Lo odio per questo. E lo odierò per sempre”.
  310. Satana, insomma, anche se ha tentato di distruggere la vita sulla terra con una terza guerra mondiale di livello nucleare allo scopo di impedire la parusia finale del Risorto volta al compimento definitivo della Salvezza, sa però che non ci riuscirà mai.
  311. Quello che gli riesce di fare, purtroppo, a danno del genere umano, è di allungare i tempi della cristianizzazione del mondo e quindi della parusia finale.
  312. Questi ricorsi storici arcaici – a seconda delle Nazioni ove si riproposero e svilupparono – presero il nome di “nazismo” (= Germania); “comunismo” (= Russia); e “fascismo” (= Italia… ).
  313. Ecco chi è satana e come opera ritardando l’evangelizzazione del mondo, ma basta che gli si opponga un Santo di Cristo per impedirgli di portare a compimento i suoi piani più nefasti.
  314. E questo santo di Cristo fu San Pio da Pietrelcina (1887-1968)
  315. OGGI, la manipolazione diabolica del linguaggio cristiano comunemente parlato genera un’“anti-lingua” che ha come effetti principali l’oscuramento dell’intelligenza ed il condizionamento dei comportamenti, entrambi indispensabili per ottenere l’allontanamento dell’opinione pubblica dalla Verità rivelata.
  316. L’uccisione del nascituro nel seno della madre, ad esempio, il più ignobile e vile degli omicidi degli innocenti, non viene forse chiamato con un “dolce” eufemismo: “interruzione della gravidanza”.
  317. Altro che interruzione della gravidanza: è interruzione diabolica della vita umana nel suo nascere: è il più ignobile degli omicidi che si possono perpetrare: quello sull’Innocente assoluto!
  318. La manipolazione culturale con quella delle coscienze cerca di provocare nelle sue vittime una adesione volontaria alla menzogna, tipica del modo di agire seducente di satana e di coloro che non solo gli hanno aperto il cuore ma gli hanno addirittura venduto l’anima fin da questo mondo. La menzogna personale diventa così menzogna culturale, popolare, ossia struttura di peccato e peccato personalmente strutturato.
  319. Il peccato personale cioè si fa peccato istituzionale e viceversa, mentre l’onda devastante del ricorso storico arcaico sopraggiunge in tutta la sua ciclopica potenza e prepotenza distruttiva di retroguardia.
  320. Quest’onda diabolica sembra tutto coinvolgere e tutto stravolgere, persino il flebile lumicino della Chiesa…che sembra resistere ad ogni attacco.
  321. Molti tra gli stessi “cristiani” che sono cristiani all’acqua di rose, cristiani di superficie, si vergognano addirittura di professare Cristo, dimenticando facilmente quello che Cristo ha detto sul loro conto (Mr 8,38).
  322. Cristo nei loro discorsi è tabù, un fatto meramente privato, personale, per cui diventa quasi offensivo per gli altri addirittura semplicemente il parlarne, perché – dicono – ognuno ha, o non ha, la sua religione e non conviene turbare la coscienza di nessuno…..
  323. Capita allora che i Cristiani che vogliono testimoniare con le opere la parola il Cristo, come Egli stesso indubbiamente vuole più di ogni altra cosa, vengono tacciati di essere importuni, quando non addirittura iettatori, trattandosi di argomenti che vengono collegati alla vecchiaia, alla malattia, alla “disgrazia” ed alla morte senza speranza.
  324. Cose tutte che si cerca di esorcizzare rimuovendole fino al punto di nascondere al moribondo la sua malattia, facendogli ma­gari credere che guarirà presto.
  325. Spesso quindi i “credenti” nascondono, invece di manife­stare, il vero volto di Cristo.
  326. È facile osservare inoltre come, ancora attualmente, si vive, quando si vive, una religione mercificata, senza entusiasmo né ge­nerosità, senza gioia né apertura.
  327. E’ questo il culto vuoto che onora Dio con le labbra mentre il cuore è lontano; che si aggrappa alla sicurezza di «ciò che si è sempre fatto»; che preferisce il tradizionalismo a oltranza e chiude la finestra alla brezza fresca che vuole arieggiare la casa, il cui interno si è fatto irrespirabile (Basilio Caballero: op. cit., pag 848).
  328. CAPITOLO 8
  329. SOMMARIO: LA GERARCHIA CLERICALE ED I SANTI: SE PIETRO PERSEGUITA GIOVANNI. . .LA MANCATA CONDIVISIONE DEI BENI TERRENI TRA CRISTIANI SULL’ESEMPIO DI ATTI 4,32-37.
  330. LA GERARCHIA CLERICALE ED I SANTI: SE PIETRO PERSEGUITA GIOVANNI.
  331. Nella Chiesa di Cristo l’ottimo sarebbe che la Gerarchia clericale (Papi, cardinali, vescovi, monsignori, preti, religiosi..etc), ricapitolata da Pietro, non entrasse mai in rotta di collisione con i Santi, ricapitolati da Giovanni, il discepolo che Gesù prediligeva perché il più vicino al Suo Cuore, ovvero al Cuore della Chiesa, che è l’Amore: Dio, infatti, è onnipotenza d’Amore nella Sua unicità trinitaria!
  332. Questa armonia d’amorosi sensi era presente nei primi 2\3 secoli della Chiesa di allora che era ancora indivisa ed i Papi erano tutti santi, mentre i preti venivano chiamati pesbiteri (= anziani) perché venivano scelti tra coloro che avevano dato prova di santità nella loro lunga testimonianza di Cristo.
  333. Poi, purtroppo, le cose, per colpa di satana, cominciarono a cambiare e non certo in meglio
  334. Nei periodi successivi a quella sorta di Cristianesimo qualitativo della Chiesa dei primi tempi, però, non solo i Papi non raggiunsero se non di rado la santità ma anche il termine “prete” – che deriva da presbitero (=anziano) – perse il suo significato originario di testimone credibile della santità di Cristo” per assumere quello di chi viene impiegato a tempo pieno nelle strutture istituzionali della Chiesa, dopo un breve periodo di tirocinio, come un qualsiasi impiegato di uno Stato qualsiasi.
  335. Qualcosa di molto simile, quindi, dal punto di vista istituzionale ad una qualsiasi organizzazione sociale.
  336. E siccome il pesce puzza dalla testa, consegue che comunica la sua puzza a tutto il corpo del Popolo di Dio!
  337. Ricordiamo che Gesù aveva indicato Pietro come capo della Sua Chiesa fondandola per l’appunto sulla “pietra” di Pietro” (Mt 16,15-19), perché questi aveva “pensato come Dio” (per essere stato cioè ispirato dallo Spirito Santo), circa la Divinità di Gesù quale inviato dal Padre (Mt 16,19).
  338. Ricordiamo però pure che Gesù stesso dà subito dopo del “satana” a Pietro per aver questi pensato come gli uomini nelle cose di Dio.
  339. L’argomento riguardava il modo come il “Figlio di Dio” avrebbe dovuto portare a compimento la Sua missione di redenzione salvifica del genere umano, che, secondo Pietro di allora, non sarebbe dovuto passare per la passione, l’uccisione e la resurrezione al terzo giorno: e questo è il pensiero di satana e di coloro che in questo mondo gli aprono il cuore.
  340. Ma Gesù:
  341. Va dietro a me, satana! Tu mi sei di inciampo (ndr.: altro che roccia su cui edificare la Chiesa!), perché non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini“ (Mt16,21-23).
  342. Effettivamente Pietro – che simboleggia la gerarchia sacerdotale o clericale – prima che il gallo avesse cantato due volte, rinnegò Cristo tre volte. (Mc14,66-72; Mt26,69-75; Lc22,56-62).
  343. Così come, peraltro, aveva puntualmente previsto Gesù durante l’ultima cena nei confronti della temeraria spavalderia di Pietro (Mr 14,30-31).
  344. Pietro, ossia il capo “pro tempore” del Collegio apostolico, non deve mai dimenticare ad ammonimento perenne né il tradimento di Giuda, né il triplice rinnegamento del primo Pietro, né l’abbandono di Cristo alla teppaglia che Lo arrestava da parte di tutti gli Apostoli, salvo Giovanni:
  345. Nella stessa circostanza Pietro chiede poco dopo al Signore risorto quale sarebbe stato il ruolo di Giovanni (Gv 21,21) in quella Chiesa universale in cui Pietro stesso avrebbe dovuto pascere agnelli e pecorelle per conto del Signore (Gv 21,15-17).
  346. Ed il Signore: “Se voglio che egli (=Giovanni) rimanga finché io venga (= alla fine dei tempi nella Parusia finale per dar compimento alla salvezza) a te che importa? Tu seguimi.
  347. Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto”.
  348. Gesù però non aveva detto a Pietro – come precisa l’Evangelista Giovanni – che quel discepolo (ossia lo stesso Giovanni) non sarebbe morto, ma: “Se voglio che egli rimanga finché io non venga, che importa a te?» (Gv 21,20-23).
  349. Data la puntualizzazione suddetta, bisogna allora pensare che Gesù si riferisse non a Giovanni come a persona fisica ma allo Spirito di Giovanni, che, in quanto Dio-Spirito Santo, è lo Spirito dei Santi.
  350. I santi quindi saranno presenti nel mondo fino alla sua fine: fino alla venuta finale cioè – o Parusia – del Signore risorto che è propria della fine dei tempi: maanche da parte della gerarchia clericale troveranno ostacoli pesanti sul loro cammino, che ritarderanno il cammino della Chiesa verso la beata Speranza.
  351. San Pio da Pietrelcina (Padre Pio) è uno dei casi – peraltro moderni – tra i più eclatanti di persecuzione di Santi da parte del clericalismo gerarchico.
  352. Ne consegue che non ascoltare i santi, che si riconoscono evidentemente per i miracoli che Cristo fa loro fare alle condizioni da Lui stesso previste (cfr.:Gv 14,12-14), o, peggio, perseguitarli dall’interno stesso della Gerarchia ecclesiastica, significa non ascoltare e perseguitare Cristo stesso che in essi – identificandosi si attualizza.
  353. I Santi devono perciò essere considerati dalla Gerarchia ecclesiastica come li considerò Gesù quando, parlando dei Suoi discepoli, li chiamò «sale della terra e luce del mondo (Mt 5,13-14), ponendoli – da questo punto di vista – al Suo stesso livello (Gv 8,12)».
  354. Per cui chi perseguita i Santi perseguita Cristo e chi perseguita Cristo, oltre tutto, ritarda il Regno.
  355. I Santi purtroppo – scrive Socci nell’opera già citata, pag. 277 – finiscono per essere colpiti e perseguitati perché destabilizzano gli assetti e il potere della burocrazia clericale.
  356. Infatti, rendono evidente che tutto appartiene a Dio e alla Sua imperscrutabile iniziativa, che sceglie chi vuole, anche – per fare l’esempio di Fatima – tre bambini ignoranti, chiedendo alle alte gerarchie (e questo ha un valore emblematico potentissimo!) di dare loro ascolto ed umilmente fare ciò che ad essi Dio chiede.
  357. Il primo Pietro aveva tanto bene appreso la lezione che il suo operare da primo Papa descritto negli Atti degli Apostoli non fu disgiunto dalla comunione con Giovanni, sia nell’affrontare le avversità giudaiche sia nel compiere miracoli strepitosi (At 3,1 e ss.; 4,13-14) nel Nome di Cristo (Gv 14,12-14).
  358. Ma così, purtroppo, non è spesso avvenuto. E questo ha portato incredulità verso Cristo, mettendo in pericolo di vita eterna le anime e causando pesante ritardo alla Sua venuta finale: non dimentichiamo che questo ritardo escatologico è esattamente lo scopo fondamentale di satana dopo Cristo in questo mondo.
  359. Egli non può infatti impedire i Progetti di Dio, ma ritardarli, si. Signore aiuto!
  360. LA MANCATA CONDIVISIONE DEI BENI TERRENI TRA CRISTIANI SULL’ESEMPIO DI ATTI 4,32-37.
  361. Ricordiamo che Giuda più di Gesù amava il danaro (Mt 26,15-16), nonostante l’onnipotenza dei Suoi Miracoli d’Amore che Egli faceva e faceva fare ai discepoli a partire dalla Nozze di Cana (Gv 2,1-11).
  362. Ecco perché lo Spirito Santo preparò la struttura della prima comunità di Cristiani di cui in Atti 4,32-37 nel segno del distacco dal danaro. Ed infatti:
  363. La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande simpatia. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l’importo di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno.
  364. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba, che significa «figlio dell’esortazione», un levita originario di Cipro che era padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò l’importo deponendolo ai piedi degli apostoli”.
  365. Come si può capire dal brano riportato, nella prima comunità di Cristiani descritta negli Atti degli Apostoli si pratica la comunione e la condivisione dei beni materiali ovvero del danaro.
  366. Va subito considerato che l’abolizione cristiana della proprietà privata non ha niente a che vedere con la famigerata ideologia comunista di Marx, perché questi – come è proprio di satana – ruba dalla Bibbia e perverte quanto gli è utile per sovvertire la Rivelazione cristiana, sostituendo la libertà biblica dello Spirito Santo con la schiavitù diabolica dell’imposizione nota come: “dittatura del proletariato.
  367. Le catastrofi planetarie causate dall’ideologia atea e materialista del marxismo comunista, che si diceva sorto in favore delle classi proletarie, è sotto gli occhi di tutti.
  368. Essa è fallita nel peggiore dei modi: ossia angariando e sfruttando proprio quella parte di popolo proletario che diceva di voler tutelare.
  369. In realtà, laddove sembra in qualche modo essere attecchita come in Cina, ha dato invece luogo alla formazione di una classe di burocrati comunisti del “partito unico”, certamente più pericolosa di quella “borghese” che si era inteso eliminare.
  370. I dittatori cinesi sono ostili alla predicazione cristiana, così come lo sono i capi degli Stati musulmani, come lo furono i dittatori dell’URSS e come lo erano stati gli imperatori romani….etc…etc.
  371. La Cina è un immenso continente che si professa ateo di…1 miliardo, 417 milioni, 561 mila abitanti.
  372. Il capo del partito unico comunista è anche il capo del governo.
  373. La struttura di governo attuale della Cina si propone di conquistare il mondo non più militarmente ma prima economicamente, cominciando a pagare il debito pubblico dei paesi più poveri (Africa) ed intrecciando quindi vantaggiosi rapporti commerciali con gli altri, e poi, “politicamente”, tutto il mondo
  374. Si tratta anche qui’ della solita strategia diabolica di satana che fa la “scimmia di Dio”, cercando di conquistare tutto il mondo ma nella direzione opposta a quella indicata da Dio.
  375. Tutta questa diabolica ostilità contro una Religione che propugna la pace in Terra agli uomini di buona volontà non si può spiegare con argomentazioni umane ma rientra in quell’attività diabolica di satana volta a ritardare quanto più possibile la cristianizzazione del mondo per la Parusia finale del Signore risorto.
  376. Per quanto concerne l’organizzazione istituzionale della Chiesa universale, essa non si è mai fino ad ora avvalsa – mutatis mutandis – dell’istituto della condivisione dei beni materiali relativamente al bisogno dei partecipi secondo il passo su citato degli Atti degli Apostoli che invece forniva alla primitiva Chiesa nascente una valida protezione contro la personale seduzione diabolica del dio-danaro.
  377. La Chiesa di Cristo però – anche prima della catastrofe umanitaria del comunismo – non ha mai rispecchiato nella sua struttura organizzativa quella condivisione dei beni materiali che caratterizzava Comunità\Chiesa originaria degli Atti degli Apostoli.
  378. Questa grave inosservanza non è giustificabile sopratutto se si considera che non era certamente un caso, ma un segnale profetico, che Pietro fosse a capo di quella prima Comunità\Chiesa.
  379. A questo proposito, va ricordato che Pietro è colui sulla “pietra” del quale Cristo – fin dai primi albori – intese fondare la Sua Chiesa (Mt 16,18-19).
  380. Nella prima Comunità\Chiesa degli Atti, era per la prima volta nella Storia dell’umanità presente in modo esplicito e regolamentato una proprietà collettiva liberamente voluta da tutti i partecipanti e posta al servizio di tutti secondo bisogni di ciascuno.
  381. Questo faceva si che il danaro non fosse lo scopo primario della Comunità cristiana degli Atti ma costituisse un fatto puramente strumentale.
  382. Il fatto quindi che nella prima comunità cristiana ogni cosa fosse comune non ha niente a che vedere con l’ideologia “comunista” di Marx.
  383. Pur nondimeno però, soprattutto nei tempi successivi ai disastri provocati dall’ideologia comunista in tutto il mondo, la dogmatica ecclesiastica lasciò in ombra quel passo degli atti sulla condivisione collettiva dei beni materiali come se, pur essendo Parola di Dio, non dovesse essere applicata nella Chiesa universale .
  384. Situazione quest’ultima che contribuisce anch’essa a ritardare la Parusia finale per il compimento totale del progetto di Redenzione salvifica di Dio sull’Uomo.
  385. CAPITOLO 9
  386. SOMMARIO: SE SALVI L’ANIMA SALVERAI PURE IL CORPO. . QUANTI SONO I CRISTIIANI NEL MONDO? . – FEDE E CONOSCENZA
  387. SE SALVI L’ANIMA SALVERAI PURE IL CORPO
  388. Sappiamo che una tappa intermedia fondamentale per il compi­mento finale della Storia cristocentrica della Salvezza in Dio del Genere umano è la cristianizzazione di tutto questo mondo.
  389. Quindi la tendenza esistenziale fondamentale di ogni Apo­stolo di Cristo in questo mondo è si quella di salvare l’anima in Cristo (=Dio) pieno di Cristo (=Dio) ma sempre in vista – alla resurrezione universale – di salvare anche il corpo nei nuovi Cieli e nuova Terra di una nuova Creazione ove, secondo la promessa stessa di Cristo, sarà sempre presente la Giustizia divina (2Pt 3,13).
  390. In questa prospettiva il mondo va evangelizzato fino alla sua completa cristianizzazione: poi verrà la fine (Mt 24,14, Mr 13,10, At 1,8) nel nuovo inizio ovvero nella pienezza del Regno di Dio dentro Dio.
  391. La previa cristianizzazione completa del mondo è perciò un passaggio obbligato importantissimo per il compimento univer­sale della Storia cristocentrica della Salvezza.
  392. Questo tappa intermedia quale passaggio obbligato per la fine di questo mondo per quello della nuova Creazione non viene però tenuto nella giusta considerazione, né dalla teologia ufficiale, né dalla predicazione ufficiale, né dalla Gerarchia clericale… quasi che rientrasse nell’ambito di una concezione meramente mistica.
          1. QUANTI SONO I CRISTIIANI NEL MONDO?
  393. All’inizio del terzo millennio dopo Cristo, la religione cri­stiana dal punto di vista quantitativo raggiunge i 2 miliardi e 200 milioni, il 31,5 per cento di aderenti a livello mondiale.
  394. Quanto ad appartenenti anagrafici si tratta della prima religione del mondo.
  395. Ma bisogna chiedersi: è la quantità che conta del cristiane­simo, ossia il numero degli aderenti o la qualità – ossia la san­tità, la devozione, la carità.. – di ciascuno di loro?
  396. Trattandosi di una religione del Cuore, la risposta è evidente: è la qualità, il livello di santità nell’imitazione del Cristo, che conta in ciascun degli appartenenti alla religione cristiana.
  397. E qui’ purtroppo basta che ciascuno si guardi prima dentro e poi in giro per accorgersi che di vera cristianità tra i cristiani non è che se ne trovi molta
  398. FEDE E CONOSCENZA
  399. La fede non è una categoria della conoscenza ma della prassi, per cui non si può conoscere per fede, ma per conoscenza! Eti­mologicamente, infatti, “fede” trae il suo significato da “fune,” “le­game”, e presuppone qualcuno con cui legarsi, conoscendo CHI E’ QUESTO QUALCUNO.
  400. La fede “cieca” – ossia verso chi non si conosce, verso chi non si sa chi sia – è una contraddizione in termini: un “non-senso”.
  401. Certo può esserci anche una fede mal riposta in quanto non si conosce colui di cui ci si fida, ma allora questa fede non produrrà alcuna di quelle aspettative su cui era erroneamente riposta..
  402. CAPITOLO 10
  403. SOMMARIO: SE I CRISTIANI NON SON CRISTIANI VINCONO I TALEBANI (Agosto 2021). -.CHI SONO I TALEBANI? _:LA VERITA’ E’ CIO’ CHE CORRISPONDE ALLA REALTA’ ALTRIMENTI E’ MENZOGNA.
  404. ………………………
  405. Ricordiamo che all’interno del racconto circa l’origine dei popoli, la Bibbia fa discendere la Nazione araba dall’unione extra-matrimoniale di Abramo con la sua schiava Agar, mentre fa discendere la Nazione ebraica e quindi i Popoli cristiani – dal suo matrimonio con Sara, sua legittima sposa.
  406. Più volte Dio-Padre promette ad Abramo che da questa unione matrimoniale legittima avrebbe avuto origine con Isacco (=Israele= l’unigenito figlio legittimo della coppia nato per miracolo divino) una discendenza numerosa come le stelle del cielo e la sabbia del mare (Gn 12,1-3; 13,16, 15,5, 17,46; 22,17; 26,4; 26,24; 28,14; 35,11; 48,4).
  407. E Così fu!
  408. Questa promessa di Dio-Padre trova infatti conferma mediante Dio-Figlio fattosi uomo per noi, essendo che la religione cristiana è la prima del mondo con più di 2 miliardi di aderenti su una popolazione mondiale che a Marzo 2019 era stimata in circa 7miliardi e 69 milioni.
  409. Ora, se i Cristiani non avessero ritardato con i loro peccati la evangelizzazione totale del mondo (Mt 24,14) quale tappa di passaggio per la parusia finale del Risorto in vista della nuova Creazione del mondo, non sarebbe sorta tra i popoli Arabi la religione maomettana ed oggi non avremmo avuto il fondamentalismo islamico dei Talebami; i quali ritarderanno chissà per quanto la trasformazione di tutto questo Mondo in Regno di Dio.
  410. CHI SONO I TALEBANI?
  411. Originariamente radicato nelle aree rurali della provincia meridionale di Kandahar, il movimento talebano nasce in un Afghanistan sconvolto dai disordini seguiti al ritiro delle forze sovietiche, nel 1989.
  412. L’allora esercito sovietico era stato sconfitto da combattenti islamici noti come mujahiddin, sostenuti dal governo degli Stati Uniti contro Mosca. Dopo il ritiro sovietico il paese – fondato su un complesso mosaico etnico – cadde in mano ai signori della guerra e in un brutale conflitto civile.
  413. Nel 1996,i talebani dichiararono la nascita dell’Emirato islamico, imponendo la Sharia e una serie di punizioni corporali, tra cui fustigazioni, amputazioni ed esecuzioni di massa. Sotto la loro autorità il ruolo delle donne – costrette a indossare il burqa – fu drasticamente ridotto e gli fu proibito l’accesso all’istruzione.
  414. Nel 2001 i Talebani conquistarono gli onori della cronaca internazionale distruggendo due imponenti statue, i Grandi Buddha di Bamiyan, considerate ‘blasfeme’ in base a un’interpretazione radicale del Corano che vietava ogni altra forma di credo religioso. Dopo l’invasione Usa e la sconfitta dell’Emirato, in seguito agli attacchi dell’11 Settembre, i talebani si sono riorganizzati e con il sostegno di attori regionali primo fra tutti il Pakistan, hanno ripreso la strategia di guerriglia contro le istituzioni sostenute dalla coalizione internazionale.
  415. Sono seguiti 20 anni di guerra armata e di posizione. Per i talebani la scommessa era chiara: alla fine gli Stati Uniti se ne sarebbero andati. Avevano ragione. Più di 250mila morti, 2.400 vittime americane e 2mila miliardi di dollari, gli Usa e la Nato hanno lasciato il paese in cambio di promesse e generiche garanzie contenute negli accordi di Doha del febbraio 2020. (Tratto da: TAGS).
      1. Sappiamo quindi con che abbiamo a che fare, anche se ciononostante pochi sono i santi di Cristo che accolgono Cristo ed ai Quali Cristo fa fare i Suoi Atti d’onnipotenza, o Miracoli d’Amore, dei Figli di Dio (cfr.: Prologo Vangelo San Giovanni: n.: 12) che sbaragliano ogni altra testimonianza di dio che non è Dio.
  416. Prima ancora che la religione musulmana sorgesse, Tertulliano (Cartagine, Tunisia, 160 – 220) riferendosi agli Ebrei, aveva già chiamato “monarchionista” la religione ebraica, che non avendo accolto Dio\Figlio di Dio fattosi Uomo per noi, aveva accentuato a tal punto il suo monoteismo da fare di Dio un essere in Sé solitario e quindi bisognoso di creare per poter amare: lo stesso deve dirsi per il il monoteismo rigido dei Musulmani.
  417. I musulmani sono quindi monarchionisti (o solipsisti) riguardo alla loro errata concezione di Dio nonché anticristi quando dicono che Gesù non è Dio ma un profeta di Dio.
  418. Se quindi noi Cristiani intendiamo proseguire con frutto il nostro apostolato per il Regno, occorre che ci rendiamo conto degli ostacoli che si trovanosulla nostra rotta tenendo molto presente che “senza Gesù non possiamo fare niente” (Gv 16,1-8), salvo che tornare indietro come sta notoriamente capitando ancora adesso (seconda metà del 2021) con i talebani dell’Afganistan).
  419. LA VERITA’ E’ CIO’ CHE CORRISPONDE ALLA REALTA’ ALTRIMENTI E’ MENZOGNA.
        1. I Cristiani essendo più vicini alla Verità (cfr.:Gv 14,6) – sono più consapevoli di essa – e quindi più responsabili se la violano di coloro che non la conoscono.
  420. Un attacco diabolico grave al disegno salvifico di Dio sul genere umano, che ne ritarda la Parusia finale, riguarda, ai nostri giorni, la famiglia.
  421. Si tratta della teoria cosiddetta del “gender” (= identità tra il genere maschile e femminile), per cui non ci sarebbe un genere maschile ed un genere femminile, ma uno solo sarebbe il genere: quello umano.
  422. Questa curiosa opinione che nega la distinzione biologica evidente che vi è tra uomo e donna ha lo scopo ben preciso di legittimare gli omosessuali; scopo che non è in sé biasimevole, ma lo diventa se si basa sulla menzogna, ottenendo l’effetto contrario.
  423. La verità, infatti, per essere tale, deve corrispondere alla realtà, altrimenti non è verità ma menzogna, così come avviene nell’ideologia (ad esempio quella comunista), che è una falsa verità (= menzogna), imposta con la minaccia della violenza.
  424. Questo è il fascismo, il nazismo ed il comunismo che tanto ritardo hanno causato e causano alla Parusia universale del Signore risorto nel Suo Avvento finale.
  425. Perché, infatti, i Cristiani credono che il Miracolo, in quanto Atto d’onnipotenza, è vero?
  426. Perché è una Verità che corrisponde alla Realtà!
  427. E’ la stessa Rivelazione biblica, peraltro, che ci fa conoscere nella Genesi che Dio creò (=fece dal nulla) l’essere umano a Sua immagine e somiglianza, creandolo “maschio e femmina” e lasciando che si riproducesse con un atto d’Amore: “Siate fecondi e moltiplicatevi” (cfr:: Gn 1,26-27).
  428. E fu all’uomo e alla donna in quanto maschio e femmina, che Dio, benedicendoli, ebbe a dire:
  429. Siate fecondi e moltiplicatevi….(Gn 1,28)
  430. Uomo con uomo e donna con donna, infatti, non possono procreare.
  431. Non è che si procrea perché uno si sente “uomo” mentre una si sente “donna”, ma si procrea ovviamente perché uno è realmente (=biologicamente, di fatto) maschio e l’altra è femmina.
  432. Si dice: i figli possono essere adottati dalle unioni omosessuali, ma si omette di dire che ai figli adottati da queste coppie si testimonia e si tramanda il falso e gravi sono le conseguenze che in ambito psicosociologico ne derivano, perché è una verità presunta che non corrisponde ad una realtà effettiva.
  433. Ne consegue che la famiglia naturale o eterosessuale non può essere equiparata ad un’unione omosessuale.
  434. E’ una falsa uguaglianza, infatti, quella che rende uguali situazioni diverse.
  435. Ciononostante, il 27 giugno 2015 la Suprema Corte federale americana con una prevalenza di 5 contro 4 – ha equiparato in tutti gli Stati Uniti le nozze tra omosessuali a quelle tra eterosessuali, facendo così di un peccato personale una struttura di peccato.
  436. Non c’è dubbio che questo arreca in America un grave colpo all’istituzione familiare naturale che costituisce da millenni la cellula di ogni società umana a partire dalla Genesi (cfr: Gn 1,27).
  437. Se la Bibbia in questa parte riguardante l’antico Testamento fosse rimasta inascoltata, la specie umana sarebbe sparita da tempo dalla faccia della terra, come una delle tante specie animali estinte.
  438. E’ questo, infatti, il significato biblico che riguarda la estinzione dei popoli di Sodoma e Gamorra che praticavano su larga scala la sodomia ed il lesbismo.
  439. Anche San Paolo definisce “abominevoli” queste deviazioni contro natura (Romani: 1,26-27. 31; e 1Corinzi: 6,9-10).
  440. Se, quindi, continuiamo così ed in altri modi ad andare contro Dio e con satana, è evidente che la Parusia finale del Risorto tarderà a giungere, mentre il fatto che satana verrà buttato fuori da questo mondo come principe perverso e pervertitore di esso tarderà anche esso a giungere.
  441. Eppure – lo ricordiamo ancora – dopo Cristo e per la Passione redentrice di Cristo, è possibile ai Cristiani buttare fuori satana da questo mondo: ma ciò avverrà solo quando, con il loro impegno perseverante, tutto questo mondo diverrà cristiano, quando, cioè, tutti saranno Cristiani.
  442. In considerazione di quanto è stato rilevato, sarebbe auspicabile che i capi ed i popoli degli Stati a maggioranza di religione cristiana di tutto il mondo, che hanno dimenticato Cristo, nonché i Pastori della Chiesa di Cristo, ritrovassero in Cristo la Sua misericordiosa onnipotenza e la cristianità del cammino esistenziale da percorrere in vista della beata Speranza sulla cui certezza profetica non esiste dubbio alcuno (Gv 14,6-14).
  443. Stando così le cose conclude San Pietro nella sua seconda Lettera e poiché siamo stati preavvisati (anche noi: ndr), dobbiamo stare in guardia per non venir meno nella nostra fermezza, travolti anche noi dall’errore degli empi, dovendo invece crescere nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e Salvatore Gesù Cristo”.
                1. A Lui sempre la gloria, ora e nel giorno dell’eternità. (2Pt 3,17-18).
  444. Se le cose quindi non cambiano, la Parusia finale di Cristo risorto – anche se certa subirà purtroppo ulteriori dilazioni (cfr 2Pt 3,1-16).
  445. CONCLUSIONI
  446. CAPITOLO 11
  447. SOMMARIO: 13 GIUGNO 1863: LA PROFEZIA MARIANA’ SULLA DEVASTAZIONE DEMONIACA DELLA TERRA.- – -.INSTAURARE OGNI COSA IN CRISTO MEDIANTE MARIA: SAN PIO X. – – . -1879. LA LETTERA SMARRITA: MARIA A SANTA BERNADETTE SOUBIROUS: “NEL TERZO MILLENNIO TUTTO IL MONDO SARA’ CRISTIANO”. . 1981: APPARIZIONI DIi MARIA A MEDUGORIE. – – .- La MORTE COME LA PENSIAMO NOI NON ESISTE- – .- MIRACOLI E MODERNISMO—– MONOTEISMO E MONARCHIONISMO. – – – ALCUNI ESEMPI DI MIRACOLI. – – – IL MIRACOLO DI CALANDA: FIGURA PROFETICA DELLA RESURREZIONE DEI MORTI.- – – -CONCLUSIONI SULLE CAUSE DEL RITARDO SALVIFICO
  448. 13 GIUGNO 1863: LA PROFEZIA MARIANA SULLA DEVASTAZIONE DEMONIACA DELLA TERRA.
  449. «Il 13 gennaio del 1863 ad un’anima molto devota della Madonna le fu dato di vedere un gran numero di demoni sparsi sulla terra intenti a causare stragi inaudite. Nel medesimo tempo, Maria, la madre di Dio e madre nostra, avrebbe confermato che in effetti i demoni si erano scatenati nel mondo e che era giunta l’ora di pregarla come Regina degli angeli e di chiederle di mandare le sante legioni angeliche per combattere ed atterrare le potenze altrimenti dirompenti dell’inferno.
  450. «Madre mia dice quest’anima, voi che siete così buona non potreste mandarli senza che ve lo chiediamo?»
  451. «No, rispose la Madonna, la preghiera è una condizione posta da Dio stesso per ottenere le grazie».
  452. «Ebbene, madre mia – ha ripreso l’anima – vorreste insegnarmi come vi dovremo pregare?»
  453. Allora la Santissima Vergine le dettò la seguente preghiera:
  454. Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli angeli e dei santi, voi che avete ricevuto da Dio il potere della missione di schiacciare la testa a satana tramite il vostro Figlio diletto (cfr::Gn\3,14-15), vi chiediamo umilmente di mandarci legioni celesti di angeli perché al vostro comando, inseguano i demoni, li combattano dappertutto, reprimano la loro audacia e li respingano nell’abisso, al grido di «chi è uguale a Dio». Oh buona e tenera Madre, voi sarete sempre il nostro amore e la nostra speranza. Oh divina madre, inviate i santi angeli per difenderci e per respingere lungi da noi il crudele nemico. Santi angeli ed arcangeli, difendeteci, custoditeci” .
  455. Questa preghiera è stata approvata da Pio X in data 8 giugno 1908, insieme a 300 giorni di indulgenza).
  456. INSTAURARE OGNI COSA IN CRISTO MEDIANTE MARIA: SAN PIO X
  457. A questo punto, non possiamo non evidenziare che il Papa che ha riconosciuto la provenienza sovrannaturale sia della visione che della preghiera a Maria, approvandola, fu quel Giuseppe Sarto che, eletto Papa col nome di Pio X nel 1903, fu proclamato santo da Pio XII il 29 maggio 1954.
  458. Di questo grande Papa santo è il motto programmatico sempre attuale nella Chiesa universale: «Instaurare tutte le cose in Cristo» (mediante Maria).
  459. Morto il 20 di agosto del 1914. poté avere esperienza, sia pure parziale, del contenuto infausto della suddetta profezia, assistendo addolorato allo scoppio satanico della prima guerra mondiale (= la “grande” guerra: 28 luglio 1914) che, invano, cercò di evitare e che sconvolse il mondo a partire dall’Europa provocando dai 13 ai 17 milioni di morti tra militari e civili, a cui bisogna aggiungere i 65 milioni di morti causati da una conseguente grave pandemia detta “spagnola”.
  460. Dalla seconda metà dell’800 alla fine della seconda metà del ‘900 (inizio del terzo millennio –la particolare virulenza e preponderanza del regno di satana (=modo di esistere diabolico: lontano da Dio) sulla Terra – in conformità all’esito infausto della suddetta profezia mariana non adeguatamente pregata unitamente a quanto abbiamo descritto nei capitoli di questa sezione – ha ostacolato non poco il progetto di redenzione salvifica di Dio-Figlio.
    1. A parte le devastazioni provocate dai bombardamenti, i morti ammazzati causati dalla prima guerra mondiale furono non meno di 54 milioni.
  461. Pensiamo comunque che la Preghiera Augusta Regina” approvata da Pio X l’8 giugno 1908 insieme a 300 giorni di indulgenza, abbia contribuito, anche se non adeguatamente diffusa, ad impedire a satana di raggiungere maggiori devastazioni umanicide.
  462. Non dimentichiamo mai che l’intento devastatore di satana – è – dopo Cristo – quello di impedire la instaurazione globale del Regno di Cristo tra i popoli di tutta la Terra, essendo che questa instaurazione totale – come abbiamo detto varie volte – è la precondizione indispensabile per la seconda Venuta del Salvatore nella Sua Parusia generale per il compimento della Redenzione in vista della Salvezza finale (Mt 24,14).
  463. Ecco perché attualmente bisogna prendere in seria considerazione le Apparizioni ancora in corso di Maria di  Međjugorje che è comparsa ancora per combattere satana raccomandando nei suoi messaggi le preghiere dei fedeli a sostegno efficace della Sua vittoria globale sul nemico di Dio e dell’Uomo.
  464. Satana cerca cioè di desertificare il pianeta per rendervi impossibile ogni forma di vita a partire da quella umana:
  465. Egli ci ha già provato con la seconda guerra mondiale che si è conclusa il 6 agosto 1945 con il lancio della bomba atomica da parte degli U.S.A su due Città del Giappone: Hiroshima e Nagasaki, che furono letteralmente desertificate.
        1. Il numero di vittime causato dalle 2 bombe atomiche fu stimato tra 100.000 e 200.000 quasi esclusivamente civili.
  466. Con la desertificazione satana vuole impedire ogni forma di vita sulla Terra, trasformando quest’ultima in una seconda luna, che non a caso la Vergine tiene sotto i suoi piedi assieme al serpente.
  467. Quindi, il mancato raggiungimento dell’obbiettivo diabolico di satana circa la desertificazione atomica di tutta la Terra, fu dovuto certamente all’intervento di Maria.
  468. Mai, infatti, se non durante questo tragico secolo scorso, le porte dell’inferno sembrarono vicine a prevalere mentre la contro-storia diabolica della Salvezza segnava vantaggi importanti al punto tale che il fumo di satana parve davvero avvolgere e soffocare tutta la Terra a partire dalla Chiesa ordinata
  469. E’ avvenuto di tutto e di più:
  470. l’affermarsidelle ideologie sataniche della morte (fascismo, nazismo e comunismo); il ritorno della schiavitù, dell’imperialismo colonialista, del razzismo, della pedofilia “culturale”, del periodo romano-ellenico-pagano, insieme a due tentativi di conquista satanica del mondo con la Weltpolitik (= politica mondiale) di Hitler e l’internazionalismo marxista di Stalin.
  471. Decine e decine di milioni di morti ammazzati, l’olocausto degli Ebrei, nonché la sparizione territoriale di intere entità popolari…furono, non certo per elencazione esaustiva, il catastrofico bilancio di quei tragici tempi in mano a satana.
  472. Pur nondimeno, la caduta del muro di Berlino e – sostanzialmente – l’abbandono da parte della Russia dell’ideologia comunista costituirono una certa inversione della tendenza diabolica che ha sorpreso gli analisti più avveduti della storia politica di quei tempi appena trascorsi.
  473. Attenzione però Perché è vero che “le porte dell’inferno NON prevarranno, ma è constatabile pure che satana non demorde se noi ci lasciamo sedurre col peccato mortale…
  474. Egli è un abile trasformista e sa ben cambiare le carte in tavola arrecando ritardo alla cristianizzazione di questo mondo per la parusia conclusiva del Signore Gesù in vista della resurrezione universale e del Giudizio finale, allorché il Bene sarà per sempre diviso dal male.
  475. 1879. LA LETTERA SMARRITA: MARIA A SANTA BERNADETTE Soubirous: “NEL TERZO MILLENNIO TUTTO IL MONDO SARA’ CRISTIANO”.
  476. Vogliamo a questo punto far rilevare come tutto quello che sta accadendo attualmente in medio oriente ed in Europa occidentale tra popoli di religione musulmana e popoli di religione cristiana era stato profetizzato da Santa Bernadette Soubirous in una lettera inviata al Papa: eccola:
  477. Lettera profetica di Bernadette Soubirous al Papa Leone XIII. Traduzione dal tedesco di M. Jean Mittelberg, di un articolo apparso su “Der Schwarze Brief” n. 45/98 del 4/11/1998.
  478. Nel 1879, anno della sua morte, S. Bernadette aveva scritto a Papa Leone XIII per sottoporgli dei messaggi della Madre di Dio per il nostro secolo. Di queste cinque profezie, quattro si sono già realizzate (e una quinta si sta realizzando adesso, ndr).
  479. La lettera, considerata persa per 120 anni, è stata ritrovata dal Padre francese Antoine La Grande, in Vaticano, mentre cercava dei documenti sui miracoli di Lourdes.
    Questa lettera indirizzata al Papa fu scritta da Bernadette poco prima della sua morte e comprende cinque messaggi della Santa Vergine riguardanti gli avvenimenti degli ultimi tempi del VENTESIMO secolo e quelli dei primi tempi del ventunesimo.
  480. Il contenuto della lettera non era mai stato pubblicato e le persone in Vaticano dicono che era stata smarrita.
  481. Padre La Grande ha scoperto questo scritto nel dicembre 1998, in un armadio metallico, nei sotterranei della biblioteca vaticana.
  482. Si tratta di cinque pagine, separate, e su ogni pagina si trova una rivelazione (…..)
  483. Ecco il testo:
  484. Alla fine del 2000 (= 2 mila e 99 – tremila) si assisterà ad uno scontro fra gli adepti di Maometto e le Nazioni cristiane.
  485. Una terribile battaglia avrà luogo, nella quale 6.650.451 soldati perderanno la vita, e una bomba fortemente distruttrice sarà lanciata su una città della Persia”(la Persia dal 1935 si chiama: Iran.
  486. Altra sorprendente coincidenza della profezia con i tempi che viviamo consiste nel fatto della bomba “fortemente distruttrice” di cui scriveva la Veggente, che ai suoi tempi non esisteva nemmeno come previsione scientifica:
  487. Questa bomba di enorme potenziale distruttivo è oggi una diabolica realtà ed è la bomba atomica che l’Iran sciita – ex Persia dei tempi di Bernadette – sta effettivamente cercando di fabbricare malgrado la ferma opposizione israeliana che teme fondatamente per la propria sicurezza.
  488. L’Iran, infatti, è nemico mortale di Israele, al punto tale da ostentarne pubblicamente la volontà di annientarla come nazione, evocando non tanto velatamente l’uso dell’atomica fatto su Hiroshima e Nagasaki dagli U.S.A in guerra col Giappone.
  489. Alcuni anni fa (aprile 2015) – contrariamente al parere deciso e reiterato del Governo di Israele, presieduto da Benjamin Netanyahu – l’ex presidente americano Obama (che americano non era manco per nulla ma musulmano occulto per poter essere eletto senza destar scandalo)concesse all’Iran delle facilitazioni commerciali tali che – secondo Israele – avrebbero consentito all’Iran la possibilità di fabbricare l’atomica e di usarla contro Israele.
  490. Il nuovo presidente U.S.A Donal Trump che è di cultura e tradizioni cristiane come gli americani cambiò la politica filo\musulmana dell’ex presidente Obama, ripristinando all’Iran quelle sanzioni internazionali volte ad impedire la fabbricazione dell’atomica.
  491. Ma l’attuale governo sciita dell’Iran diretto da Hassan ha reagito colpendo due petroliere, una norvegese ed una giapponese, oltre che un drone americano che a dire dei pasdaran sorvolava acque iraniane.
  492. Mai così alta è stata la tensione tra la Repubblica islamica dell’Iran e gli Stati Uniti d’America.
  493. Il 20 maggio 2019 si è sfiorata la guerra con il raid di ritorsione da parte americana contro l’Iran.
  494. Secondo l’americano “New York Times”, Donald Trump aveva dato ordine di rispondere in rappresaglia all’abbattimento del drone Usa, ma poi, per motivi umanitari, è arrivato il contrordine, quando addirittura gli aerei con la stella erano già in volo e le navi in assetto di lancio…al limite di una guerra evitata per un soffio.
  495. Stava quindi per scoppiare istigata da satana tra i musulmani dell’Iran una guerra tra USA ed Iran, per cui non è da considerare poco probabile quello che la Lettera smarrita dice: “Ma alla fine vincerà il segno della croce e tutti i mussulmani si convertiranno al Cristianesimo .
  496. “Seguirà un secolo di pace e felicità, poiché tutte le Nazioni deporranno le armi. Ne conseguirà una grande ricchezza, poiché il Signore espanderà la sua benedizione sui credenti.”
  497. Su tutta la terra nemmeno una sola famiglia rimarrà nella povertà e nella fame. Dio darà, a un uomo su dieci, il potere di guarire le malattie di coloro che chiederanno, per questo, aiuto.
  498. Dopo la fine del 2000 e l’inizio del 3000 dopo Cristo finalmente tutto il mondo diventerà cristiano, ivi compresi gli adepti di Maometto che attualmente (prima parte del 2000) perseguitano i cristiani più dei popoli pagani dell’antica Roma.
  499. Si arriverà quindi a quella evangelizzazione totale del mondo (vds.: Mt 24,1-14; Mr 13,10; At 1,8) che è la tappa intermedia al compimento della Salvezza prevista da Gesù e che precede la Sua parusia finale.
  500. Ricordiamo cosa dice la profezia suddetta:
  501. Alla fine dell’anno 2000 (= 2070- 2090) si assisterà ad uno scontro innescato dagli gli adepti di Maometto e le Nazioni cristiane che agiranno in difensiva…
  502. Una terribile battaglia avrà luogo, nella quale 6.650.451 soldati perderanno la vita, e una bomba fortemente distruttrice sarà lanciata su una città della Persia” (la Persia dal 1935 si chiama: Iran).
  503. Ma alla fine vincerà il segno della croce e tutti i mussulmani si convertiranno al Cristianesimo .
  504. Seguirà un secolo di pace e felicità, poiché tutte le Nazioni deporranno le armi. Ne conseguirà una grande ricchezza, poiché il Signore espanderà la sua benedizione sui credenti.”
  505. Su tutta la terra nemmeno una sola famiglia rimarrà nella povertà e nella fame. Dio darà, a un uomo su dieci, il potere di guarire le malattie di coloro che chiederanno, per questo, aiuto.
  506. Dopo la fine del 2000 e l’inizio del 3000 dopo Cristo finalmente tutto il mondo diventerà cristiano, ivi compresi gli adepti di Maometto che attualmente (prima parte del 2000) perseguitano i cristiani più dei popoli pagani dell’antica Roma.
  507. Si arriverà quindi a quella evangelizzazione totale del mondo (vds.: Mt 24,1-14; Mr 13,10; At 1,8) che è la tappa intermedia al compimento della Salvezza prevista da Gesù e che precede la Sua parusia finale.
  508. 1981: APPARIZIONI DIi MARIA A MEDUGORIE
  509. MARIA il 24 giugno 1981 apparve – e continua periodicamente ad apparire tuttora, a dei veggenti di Medjugorje, dettando loro dei messaggi volti a risuscitare e rinsaldare la fede dei “cristiani” nell’imitazione del Figlio.
  510. Il rischio che altrimenti si corre è quello della perdita eterna delle anime all’inferno che Maria vuole a tutti i costi evitare: ovviamente con la nostra libera collaborazione.
  511. La presenza di Maria in questo mondo è quindi in funzione specificatamente antidiabolica in quanto volta a combattere l’anticristicismo materialista ed anticristiano di satana, oggi abbastanza diffuso in Europa che viene presa di mira da un umanesimo sempre più invasivo e guerrafondaio.
  512. Ecco perché se non ci diamo da fare i tempi della consolazione si allungano a dismisura a vantaggio di satana che ci tiene assai a restare ancora per molto il principe di questo mondo…mondàno.
  513. E questo avverrà di sicuro se i “cristiani” continueranno ad essere quello che purtroppo in buona parte sono ancora adesso: prima metà del 2000…: cristiani anagrafici, all’acqua di rose, cristiani di nome, ma non anche di fatto.
  514. LA MORTE COME LA PENSIAMO NOI NON ESISTE
  515. La morte intesa come l’intende comunemente l’UOMO di questo mondo – e cioè come ritorno al nulla – non esiste.
  516. Il significato etimologico della parola “morte” deriva dallo zendo “mar”, che vuol dire marasma, confusione, tenebra, oscurità….: non quindi: annientamento dell’essere vivente, suo ritorno al nulla.
    1. l’Essere umano infatticreato ad immagine e somiglianza di Dio che è sempiternonon viene annientato da Dio in quanto creato da Lui simile a Lui: a Sua immagine e somiglianza, cioè, e quindi immortale, con un inizio certo ma non con una fine sia per quanto riguarda l’anima che per quanto riguarda il corpo.

      Per questo, L’Essere umano, alla fine dei tempi, ritornerà ad essere immortale anche nel corpo: sia felicemente in Dio (= nuovo Paradiso terrestre) che infelicemente fuori di Dio: inferno o morte eterna, inteso il termine “morte” nel significato di “eterna tenebra“ fuori di Dio, ove è pianto e stridor di denti” (Mt 13,42. 50).

      Quella che noi chiamiamo “morte” è perciò un trapasso: un passare oltre per giungere ad una dimensione d’esistenza diversa da quella propria di questa Vita, sia eternamente felici in Dio che eternamente infelici fuori di Dio.

  517. Il Capitolo 1 del Libro della Sapienza ai versetti 13-15 spiega perché Dio non ha creato la morte né gode per la rovina dei viventi: perché Egli ha fatto tutto per l’esistenza; per cui le creature umane del mondo sono sane, in esse non c’è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra perché (= la Sapienza di Dio, il Suo Santo Spirito) è immortale ed abbraccia tutta la Terra a seconda del progetto di redenzione salvifica di Dio-Figlio e di Dio-Padre.
  518. Fa una cattiva morte o per meglio dire: trapassa infelicemente ad una dimensione infelice d’esistenza chi almeno un istante prima del trapasso dal tempo all’eternità non si è pentito dei propri peccati soprattutto mortali conosciuti in coscienza come tali.
  519. Infatti, l’anima di chi trapassa in peccato mortale precipita all’inferno che è il regno eterno di lucifero, satana, il serpente e di quegli angeli che lo seguirono nella loro diaspora da Dio per invidia dell’Uomo.
  520. L’esistenza di coloro che precipitano all’inferno è detta “seconda morte(Ap 21,8), perché segue la prima morte, quella terrena, intendendo per morte una vita senza Dio, condotta con satana nel peccato. Essa è la prosecuzione eterna di una vita sempre uguale, l’eterna ripetizione dell’uguale, descritta in senso figurato da Gesù come una fornace ardente, uno stagno di fuoco fetido di zolfo ove è pianto e stridor di denti (Mt 13,40-42).
  521. Fanno invece una buona morte, continuano cioè a vivere secondo Dio, coloro che sono vissuti secondo Dio già in questo mondo.
  522. Le loro anime, infatti, vengono accolte in Cielo (= Paradiso) dall’Unitrino Dio e – prima spiritualmente e poi, alla resurrezione, anche col corpo – vengono rese partecipi della felicità sempiterna della Sua Vita divina.
  523. Rivela Gesù che queste anime dei Giusti (= dei Santi) “risplenderanno come il sole nel Regno del Padre loro” (Mt 13,43).
  524. MIRACOLI E MODERNISMO
  525. Ricordiamo che i miracoli d’Amore che Cristo fa e fa fare nel Suo Nome anche ai Suoi Santi del Cielo e della Terra (Gv 14,12-14) sono Atti di onnipotenza, la quale è propria di Chi è Dio, ossia di Chi ha la capacità di fare dal nulla, sostenere dal nulla ed eliminare nel nulla la realtà dell’esistenza.
  526. I Miracoli d’Amore costituiscono il modo d’Agire di Dio e sono realtà dell’esistenza che non sono proprie della natura umana se NON nelle forme di partecipazione di essa alla Natura divina.
  527. I Miracoli NON sono quindi “da scoprire” per mezzo della scienza umana, fosse anche la più progredita, ma si possono solo conoscere in questo mondo, una volta che Colui che è capace di farli (= Dio), li fa e\o li fa fare, nel Suo Nome, anche ai Suoi Santi Discepoli (Gv 14,12-14).
  528. La Capacità d’onnipotenza – o di Miracolo – non è propria solo del Figlio ma anche del Padre e dello Spirito Santo, vale a dire di tutte e tre le Persone divine dell’unico vero Dio in tre divine Persone.
  529. Gli Atti di onnipotenza – o Miracoli – sono realtà quindi che NON hanno una causa terrena ma divina anche se certa scienza umana non ne vuole riconoscere la trascendenza, e ne deve quindi irrazionalmente negare l’esistenza contro ogni REALE evidenza.
  530. Ciononostante, il modernismo ha purtroppo in ambito cattolico aperto le porte ad una calo della qualità della Fede che, agli inizi del terzo Millennio se non già dalla seconda metà del secondo, l’ha ridotta al disotto di quel granello di senape, che in quel tempo Gesù paragonò a quella dei suoi “discepoli”, non ancora formati come tali (Mt13,31-32; Mr 4 ,30-32; Lc 13,18-19).
  531. Il movimento pseudo-culturale del modernismo, infatti, è ispirato da satana come la “sofistica” di un tempo che più in generale cerca di ridurre la conoscenza ad opinione, eliminando ogni divina trascendenza.
  532. In ambito cristiano il guaio del modernismo è quello di chi pretende di eliminare Dio dal mondo come è peraltro disastrosamente già avvenuto nel passato a cominciare da Eva ed Adamo.
  533. Così facendo, però, questa forma di scienza, che oggi inalbera il vessillo del modernismo, apre le porte ad altre forme di religione tra le quali, soprattutto, quella invasiva fondata da Maometto e detta “Islam”.
  534. Questa religione, nata per combattere l’Ebraismo ma soprattutto il Cristianesimo, dopo aver fagocitato con le armi i Cristiani del Medio Oriente e dell’Africa, adesso sta invadendo l’Europa approfittando del cedimento cristiano al “modernismo”.
  535. Nel mentre, tutto ciò aggiunge ritardo a ritardo ai piani benefici di Dio
  536. MONOTEISMO E MONARCHIONISMO
  537. Occorre sempre tenere presente per comprendere il monoteismo trinitario di Dio, che dove opera la Persona divina del Padre (= Dalla Genesi all’Incarnazione), in Lei ci sono pure latenti ma presenti le Persone divine del Figlio e dello Spirito Santo; e dove opera la Persona divina del Figlio (= Dal Natale all’Ascensione), in Lei ci sono pure latenti ma presenti le Persone divine del Padre e dello Spirito Santo; allo stesso modo dove opera la Persona divina dello Spirito Santo (= Dalla Pentecoste cristiana all’Apocalisse: i tempi che stiamo vivendo), in Lei ci sono pure latenti ma presenti le Persone divine del Padre ed il Figlio:
  538. E’ questa la Rivelazione cristiana dell’Unità trinitaria di Dio, ossia dell’unico e vero Dio in tre divine Persone (Mt 28,18-19).
  539. Questo vero ed unico Dio in tre divine Persone non solo è capace di compiere Atti d’onnipotenza – o Miracoli d’Amore – MA tali Atti fa compiere anche ai Suoi Discepoli, rendendoli capaci di Dio.
  540. Questo dimostra inequivocabilmente chi è il vero Dio!
  541. L’onnipotenza dei Miracoli d’Amore che Cristo fa e fa fare nel Suo Nome ai Suoi santi Discepoli, non solo confermano realmente la Divinità di Cristo, ma anche la Verità assoluta della Sua Parola, la quale è, quindi, “Parola di Dio come in realtà sono l’antico ed il nuovo Testamento.
  542. Né bisogna mai dimenticare che il Signore risorto è sempre con noi. Egli, infatti, non ci abbandona mai, ma siamo noi semmai che ci allontaniamo da Lui, dimenticandoci di Lui per seguire le utopie diaboliche dei vari sofismi e dei vari presunti modernismi.
  543. E la conseguenza diabolico-maligna è quella che molti non hanno più accolto Cristo come nei primi secoli della Sua venuta, dimenticandosi di Dio e lasciando la dritta direzione di quella Via che Cristo aveva percorso e tracciato per noi in vista di giungere pienamente a Lui.
  544. E questo – lo ripetiamo sempre – arreca ritardo al compimento della redenzione salvifica di Dio per il quale Egli vuole che ci sia anche la nostra libera collaborazione, che molte volte non c’è!
  545. ALCUNI ESEMPI DI MIRACOLI
  546. Dopo l’Ascensione al Padre di Cristo risorto in corpo anima e Divinità, rimangono, dunque, sulla terra, come “altri Cristi”, i Cristiani, i santi di Cristo, i Suoi Missionari (Gv 20,19-23).
  547. Durante i periodi di fervore cristiano, innumerevoli – nella Storia millenaria della Chiesa – sono gli Atti di onnipotenza o sovrannaturali (= i Miracoli d’Amore) compiuti dai Santi Cristiani.
  548. Tra questi Santi ricordiamo, per fare alcuni esempi a noi più vicini: Santa Teresa detta di Calcutta (1910 – 1987).
  549. Ilmiracolo che le valse la canonizzazione alla Santità fu quello della guarigione di un uomo, oggi 42enne, ridotto in fin divita da ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo e già sottoposto a trapianto renale e in terapia con immunosoppressori, come si legge nella diagnosi del 15 Marzo 2016.
  550. Gesù in Gv 14,12 dice:“Chi crede in me, anche egli farà le Opere (= i Miracoli d’Amore) che io faccio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre”. Operata la redenzione mediante la Sua penosissima e mortale espiazione vicaria, Gesù riacquista la pienezza trinitaria della Divinità e conferisce ai Suoi Santi della Chiesa militante i Suoi stessi poteri di Miracolo mediante lo Spirito Santo.
          1. Dice, infatti, ancora Gesù:
  551. è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi lo Spirito Santo…” che ci aiuta a vivere la nostra esistenza come Discepoli del Vangelo (Gv 16,7).
  552. A questo proposito, un Santo altamente suggestivo che conferma in pieno la Parola su riportata di Gesù è San Salvatore da Horte (1520 – 1567),che, durante la Sua Vita terrestre e celeste ha operato ed opera un numero di miracoli impressionante per quantità e qualità.
  553. Egli, vivendo in questo mondo, fu perseguitato come Gesù, secondo la Sua stessa profezia:
  554. “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno pure voi!”(Gv 15,18-20).
  555. Anche San Carbel (1828 – 1898), appartenente alla Chiesa cattolico-maronita del Libano, è un Santo della stessa caratura miracolosa di San Salvatore da Horte e di San Pio da Pietrelcina (1887-1968).
  556. Quest’ultimo fu chiamato anche fotocopia di Cristo” per il Miracolo delle stimmate che riproducevano nelle sue carni i tratti della Passione e crocifissione di Gesù.
  557. IL MIRACOLO DI CALANDA: FIGURA PROFETICA DELLA RESURREZIONE DEI MORTI.
  558. Tra i Miracoli in senso proprio fatti per intercessione della Vergine Maria, si ricorda il miracolo di Calanda, paese dell’Aragona, in Spagna.
  559. E’ un Miracolo che ebbe luogo nel 1640, secondo documenti del17° secolo tuttora conservati ed attestanti che la gamba destra di un giovane agricoltore di Calanda, Juan Pellicer, gli era miracolosamente ricresciuta, dopo essergli stata amputata due anni e mezzo prima, a seguito di un incidente sul lavoro.
  560. Si può immaginare il “rumore” che fece questo celeberrimo miracolo fatto per intercessione di Maria, la Madre di Dio, Regina degli Angeli e dei Santi.
  561. CONCLUSIONI SULLE CAUSE DEL RITARDO SALVIFICO.
  562. Va osservato, comunque, che, nei primi due decenni del 2000 dopo Cristo, non siamo ancora giunti a quella evangelizzazione totale del mondo prevista da Gesù (Mt 24,14), la quale dovrà precedere la fine di questo mondo per quello della nuova Creazione ove avrà stabile dimora la Giustizia di Dio (2Pietro 3,13).
  563. Purtroppo però ci troviamo ancora in quel periodo di tempo che precede la evangelizzazione di tutto il mondo e che Gesù descrive in Mt 24,6-13.
  564. L’inizio del terzo millennio d.C., che viviamo attualmente, è un periodo di tempo durante il quale satana, che Gesù chiama “principe di questo mondo” provvisorio, avvalendosi di quegli uomini e di quelle donne che gli si rendono disponibili, ritarda i piani di redenzione salvifica di Dio ritardando la tappa intermedia di essi che è l’evangelizzazione totale del mondo.
  565. E’ infatti opera di ispirazione diabolica la tragedia mondiale di una pandemia virale contagiosissima, nota come “corona\virus”, la quale ha reso necessaria la rarefazione prossimale dei rapporti di vicinanza umani, confinando le persone nelle abitazioni come se fossero prigionieri a tempo indeterminato.. per cui “il prossimo” dei Vangeli si è fatto “lontano”.
  566. Ma il chiodo fisso di satana è quello di desertificare questo mondo annientandone la vita per impedire la Parusia del Signore che darà compimento al progetto di salvezza del genere umano con la resurrezione universale ed il Giudizio finale.
  567. Proprio per questo satana vuol far perdere ogni speranza in Dio, cercando di inculcarne l’inesistenza e facendo consapevolmente commettere ogni specie di peccati, presentati come se il loro conseguimento costituisse il meglio per ogni essere umano.
  568. Egli colpisce sotto traccia come il “corona\virus” ed opera allo stesso modo del pescatore che copre l’esca con l’amo affinché il pesce abbocchi e muoia.
  569. Purtroppo i tempi che viviamo attualmente nei Paesi cosiddetti cristiani hanno perso il senso e la misura del vero Cristianesimo rivelato da Cristo nei Vangeli, per cui satana ha mano libera come non mai.
  570. Certo Satana non riuscirà a bloccare il compimento della Salvezza, però la ritarda.
  571. Satana, infatti, sotto le mentite spoglie di “angelo della luce” (lucifero) ci offre, al posto di Dio, la merce avariata della triplice concupiscenza () allo scopo di farci prigionieri (= captivi), legandoci a lui col peccato.
  572. Il suo vero nome infatti è quello di anticristo, vale a dire quello di nemico eterno di Dio e dell’Uomo, proprio perché Dio si è fatto Uomo per redimere e salvare l’Umanità da satana e dalla sua esca avvelenata che nasconde il peccato.
  573. Satana ci tenta presentandoci ciò che è male per noi, come bene e ciò che è bene, come male.
  574. Così il serpente si comportò con Eva ed Adamo nell’Eden (Cn3,6) e così – ma invano! -cercò addirittura di comportarsi con Gesù nel “deserto” (Mt 4,1- 11; Mr 1,12-13; Lc 4,1-13).
  575. In questo mondo, infatti, peccare vuol dire lasciare di fare la Volontà di Dio per seguire satana con risultati sempre più o meno disastrosi.
  576. Ai tempi di Mosè, ad esempio, erano i serpenti velenosi che uccidevano gli ebrei peccaminosi nel deserto (Nu 21,6); oggi sono i “corona\virus” che uccidono centinaia di migliaia di persone nel deserto delle città del mondo più deserte del deserto di Mosè.
  577. E le Chiese che ieri erano aperte ma vuote, oggi sono vuote perché chiuse.
  578. In conclusione, la Storia che riguarda il Popolo della Terra Promessa (= quello ebraico dell’antica Alleanza) nonché quella che riguarda i Popoli del Cielo promesso (= quelli cristiani della nuova ed eterna Alleanza), nella quale l’antica raggiunge la sua definitiva pienezza, dimostra che il Signore mantiene sempre ampiamente le Sue promesse, mentre lo stesso non può certo dirsi dell’Uomo, sia pure per istigazione di satana, come avvenne alle origini del mondo nell’Eden.
  579. Ecco perché la fine di questi tempi in vista della Parusia universale del Redentore e Salvatore del Mondo per la Resurrezione universale ed il Giudizio finale tarda ancora a compiersi con lunghe permanenze delle anime in Purgatorio e non senza perdita di anime all’inferno.
  580. L’umanità, infatti, dimentica spesso ed a lungo che la Verità delle verità, quella dalla quale discendono tutte le altre verità, conosciute o da conoscere, nonché la Vita stessa, NON riguarda l’uomo che si fa dio ma Dio che si fa uomo in Gesù Cristo.
  581. In quel tempo, infatti, Gesù (…) disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
  582. Mandò di nuovo altri servi (…) ma quelli non se ne curarono (…); altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re (…) fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: «(…) andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze». (…)
  583. Quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: «Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?» (…)
  584. DA Ermes Ronchi giovedì 9 ottobre 2008:
  585. Tre immagini riassumono la parabola di oggi: la prima è quella di una sala vuota, preparata per una festa cui nessuno partecipa. In principio il dono; in principio un Dio inascoltato e ignorato che sogna una reggia piena di volti felici e di canti. Neanche Dio può restare solo.
  586. Il suo è come un esodo perenne in cerca dell’uomo, primo di tutti gli esodi da ogni solitudine. In principio un Dio che ha bisogno di dare per essere Dio, che dall’eternità celebra il rito dell’amicizia: «Andate per le strade e quelli che troverete, buoni e cattivi, chiamateli».
  587. Disposto perfino a stare in compagnia di gente non all’altezza, inadatta, sbagliata o cattiva. E noi ci aspettavamo che accanto a Dio potessero sedere solo i buoni, i senza peccato, i puri, i meritevoli.
  588. Ma Dio non si merita, si accoglie!
    «E la sala si riempì di commensali». Il paradiso non è pieno di santi, ma di peccatori perdonati, di gente come noi.
  589. La seconda immagine è quella delle strade. Se il dono non è accolto e le case si chiudono, il Signore apre strade lungo le siepi. Sono le strade percorse dai servi, ma prima ancora dagli invitati che se ne vanno al proprio campo e ai propri affari. La strada è il simbolo della libertà delle scelte: alcuni le percorrono verso la festa, altri verso i campi e gli affari (= perché Dio è Amore).
  590. In queste poche parole è nascosto il motivo del rifiuto: gli invitati sono troppo impegnati per avere il tempo di vivere, seguono una logica mercantile e contabile, estranea alla gratuità del tempo e del dono. Così siamo noi: pronti a dare a Dio qualcosa in cambio di qualcosa (preghiere in cambio di aiuto) ma non a dare e ricevere gratuitamente amicizia. Non ad amare riamati.
  591. La terza immagine è quella dell’abito nuziale. L’uomo che non l’ha indossato non è peggiore degli altri, buoni e cattivi si confondono nella sala stracolma. Ma lui non si confonde con gli altri: isolato, separato, solo, non può godere la festa perché non porta il suo contributo di bellezza, ossia l’Abito nuziale.
  592. Forse quell’uomo non ha creduto al Re: pensa che non è possibile che un re inviti a pranzo straccioni e vagabondi.
  593. Ha la mentalità di quelli che hanno rifiutato, è lì come se fosse altrove.
  594. Egli è il dramma dell’uomo che si è sbagliato su Dio, che non immagina un Regno fatto di festa, convivialità, godimento.
  595. Ma Cos’è l’abito nuziale?
  596. L’Abito nuziale è Cristo:
  597. «Rivestitevi di Cristo», passare la vita a vestirci e rivestirci di Cristo, dei suoi gesti e dei suoi doni, perché
  598. Ecco perché la fine di questi tempi o di questo mondo mortale in vista della Parusia universale (= Venuta finale) del Redentore e Salvatore dell’Universo tarda ancora a compiersi con lunghe permanenze delle anime in Purgatorio e non senza perdita di anime all’inferno (cfr.: Mt 22,1-14).
  599. EDITO VIRFI

PUTIN E LA SUA “Z” QUALE SIMBOLO DI STERMINIO FINALE DEI POPOLI CHE NON SI SOTTOMETTONO AL VECCHIO IMPERIALISMO RUSSOFONO DI MARCA STALINIANA. INIZIO E FINE DEL PARTITO COMUNISTA IN RUSSIA E DINTORNI

Con la pubblicazione, nel 1848, del Manifesto del Partito comunista, K. Marx e F. Engels fecero del c. un metodo di lotta politica fondato su un’articolata concezione della storia come lotta di classe.

Il comunismo divenne la nuova modalità di organizzazione dei rapporti sociali di produzione, una volta che il superamento del capitalismo da parte della classe operaia avesse consentito a quest’ultima di impadronirsi dei mezzi di produzione: cosa che non avvenne mai!

Dopo la Seconda guerra mondiale, i regimi comunisti dell’Europa orientale nello scenario della guerra fredda e la Repubblica Popolare di Cina, guidata da Mao Zedong, rappresentarono le principali novità.

Sui tempi e le modalità di attuazione del comunismo ‒ concepito non come un ‘ideale’, ma come un processo storicamente necessario e quindi comunque mondialmente veniente ‒ si confrontarono nelle organizzazioni sindacali e politiche del movimento operaio, posizioni rivoluzionarie e riformiste.

In Russia, il comunismo si impose istituzionalmente con V.I. Lenin (1870 – 1924).

Questi che fu politico e rivoluzionario russo, sostenne obbligatoriamente l’ideologia comunista di Carl Marx e fu protagonista in tal senso della sanguinosa rivoluzione comunista dell’ottobre del 1917, influenzando il sorgere del movimento comunista in ambito internazionale.

Costui sostenne la necessità di giungere direttamente alla fase socialista, saltando quella democratico-borghese: a tal fine egli elaborò la teoria del partito rivoluzionario, composto di militanti di professione, il cui scopo era impadronirsi, per amore o per forza” ma più per forza che per amore, del potere pubblico.

La Rivoluzione d’ottobre (1917) e la successiva dittatura del Partito comunista tradussero purtroppo in pratica non senza lacrime e sangue la prospettiva di Lenin.

Il mancato estendersi della rivoluzione in Occidente riaccese il dibattito nella stessa dirigenza comunista, che si spaccò tra sostenitori della rivoluzione permanente da estendersi in ogni Paese (L.D. Trockij) e fautori del ‘socialismo in un solo Paese’ propugnato da Stalin (Gori in Georgia Il 6 dicembre 1878 – Mosca 5 marzo 1953) : questi ultimi – gli stalinisti – prevalsero e l’URSS diventò il Paese-guida del movimento comunista mondiale, dopo che l’ucraino Trockji, nato il 7 novembre 1879, a Bereslavka, Ucraina e divenuto avversario politico di Stalin, fu da un emissario di questi assassinato vigliaccamente alle spalle da un colpo di piccozza in testa il 21 agosto 1940 a Delegazione Coyoacán, Città del Messico.

Dopo la Seconda guerra mondiale, rimasero i regimi comunisti dell’Europa orientale tra cui la Russia e quello della Repubblica Popolare di Cina, guidata da Mao Zedong, sui quali calò lo scenario della cortina di ferro fino alla fine della “guerra fredda intendendo con questa espressione la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947 tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: Stati Uniti ed Unione Sovietica.

La guerra fredda durò dal 12 marzo 1947 al 26 dicembre 1991 e fu segnata dalla caduta del regime comunista dell’Unione sovietica in Russia ed a seguire di tutti i partiti comunisti d’Europa.

Negli anni ‘70, la messa in discussione del regime comunista russo trovò espressione nel cosiddetto eurocomunismo, teorizzato da alcuni partiti comunisti europei, che contestavano i milioni di morti ammazzati in Russia sotto il regime stalinista per bloccare ogni forma di dissenso.

Il crollo del muro di Berlino (1989) nonché dei regimi comunisti dell’Est europeo e infine la dissoluzione dell’URSS (1991) hanno segnato una svolta epocale, decretando la fine dell’esperienza politica comunista iniziata con la Rivoluzione bolscevica del 1917, anche se un discorso a parte – ma non troppo – va fatto per la Cina popolare.

LA RUSSIA DI PUTIN

Putin, nato a San Pietroburgo nel 1952, ha oggi 69 anni.

La sua è una visione politica del mondo che si è formata sul retaggio di Stalin, la parte più OMICIDIARIA ed autocratica del comunismo russo, rispetto a quello più moderato di Trokji che purtroppo non prevalse e, come abbiamo visto, fu assassinato su mandato dello stesso Stalin..

Da quel po’ che filtra in occidente, Putin sembra oggi condizionato dagli specchi deformanti di una propaganda volta a compiacerlo, da paure di tipo paranoico sulle minacce che verrebbero dalla Nato, nonché dalla convinzione di essere investito della missione parareligiosa di salvare la Russia e preparare un nuovo ordine eurasiatico da Lisbona a Vladivostok, così come teorizzava poco tempo fa un uomo a lui molto vicino: certo Dmitrij Medvedev.

La nuova carta geografica imperialista del nuovo impero russo postsovietico con a capo l’ex appartenente al KGB comunista russo, V. Putin, comprenderebbe, in prima battuta, l’annessione di tutti gli Stati slavi ex comunisti che sono tradizionalmente divisi lungo linee linguistiche in Slavi occidentali (che comprendono i Cechi, gli Slovacchi, i Polacchi, i Casciubi e i Sorbi) Slavi orientali (che comprendono i Russi, i Bielorussi, gli Ucraini e i Ruteni) e Slavi meridionali (tra cui i Serbi, i Bulgari, i Croati, i Macedoni.. …

Il linguaggio di Putin, una delle poche vie di accesso ai suoi ragionamenti, sembra ricordare certe espressioni staliniste soprattutto per quel che riguarda la sprezzante definizione dei nemici ucraini (e dei nemici tout court) come insetti traditori: in particolare quei russi che di fronte all’invasione russa dell’Ucraina hanno lasciato il paese, sono stati bollati da lui come moscerini da sputare con disgusto.

Altre volte ha definito i suoi nemici come mosche o vermi, come ha ricordato qualche settimana fa Marco Imarisio sul Corriere.  Questo tipo di linguaggio era caratteristico sia di Hitler che di Stalin (ma anche di Lenin) come osservava già prima della caduta del Muro uno studioso polacco-tedesco,Andrzej Kaminski, in una storia comparata dei campi di concentramento.

Quanti erano giudicati di ostacolo ai progetti del regime nazionalsocialista, così come coloro che venivano considerati nemici dal regime sovietico, “non erano soltanto individui da sterminare, ma anche parassiti dannosi, dai quali la terra – la terra russa per gli uni, la terra in generale per gli altri – doveva essere ripulita”.

Come si capisce questa riduzione degli esseri umani a parassiti, pidocchi, vermi, bacilli della tubercolosi, vipere ecc., eliminava allora – e forse contribuisce a eliminare oggi – qualunque idea che si stia assassinando persone innocenti.

Le ideologie in mano al potere autocratico sono peggio della benzina gettata sul fuoco!

Falce e martello, Fascio, Croce uncinata; che è stata scelta quale simbolo del nazismo per significare la distruzione totalitaria del Cristianesimo come programma prioritario (fallito!) del nazismo stesso.

Uno dei maggiori studiosi della Russia sovietica, Moshe Lewin, descrisse in un suo saggio il bolscevismo leninista di“Stalin allo specchio,” mettendolo a confronto con il nazismo di Hitler.

Oggi c’è Putin con le sue Z (=Sterminio totale fino all’ultimo nemico) stampigliate su tutti i carri armati che hanno invaso l’Ucraina.

Più di un elemento quindi della forma mentis di Hitler e di Stalin si ritrova anche nell’ex funzionario del Kgb, Putin, come alcuni dei fantasmi e delle ossessioni.

Di sicuro è comune ai tre lo scollamento dalla realtà di cui si è detto, cioè l’essere immersi in un mondo parallelo costruito anche grazie alla propria stessa propaganda. Ed è comune la percezione paranoica di un pericolo costante che proviene da alcune categorie, che per questo – per “difenderci” da esse – vanno eliminate.

Lo sterminio degli ebrei svolgeva per Hitler questa funzione, doveva proteggere la Germania da elementi (“insetti”) che volevano infettarne la purezza;

Ecco la “soluzione finale” di Hitler contro gli Ebrei ed ecco la guerra di annientamento di Putin, detto il macellaio, contro il Popolo ucraino.

Non è una guerra motivata contro il governo di un Popolo, ma una guerra immotivata mossa per l’annientamento esistenziale di un Popolo, l’Ucraino, colpevole solo di Democrazìa che dà cattivo esempio ad una dittatura conclamata.

Ma anche per Stalin le purghe servivano a proteggere il regime e il proprio potere da chi lo minacciava. Putin, soprattutto dopo il fallimento della rapida conquista di Kiev, va sostenendo qualcosa di analogo:

la “operazione militare speciale” sarebbe stata resa necessaria dall’urgenza di bloccare la minaccia della Nato e di “denazificare” l’Ucraina, un paese che ormai alcuni giornali di Mosca definiscono non soltanto controllato da una cricca di nazisti, ma in maggioranza nazifascista. Sono accuse folli alimentate da una propaganda cieca.

SE LA “DEMOCRATURA” RUSSA VOLGE COME SEMBRA ALLA DITTATURA

La Russia, che fino a qualche anno fa definivamo con il neologismo consolatorio (per noi) di “democratura”, va ormai considerata in mano a Putin una dittatura in piena regola sotto molti punti di vista.

E tuttavia se il confronto tra la forma mentis dei tre dittatori, la somiglianza tra le loro ossessioni e fobie, hanno un fondamento, allora questo ha conseguenze rilevanti.

Il fatto che Putin non ragioni come noi, tanto da dare l’impressione di vivere in un mondo parallelo non privo di tratti onirico-paranoici, potrebbe rappresentare un ostacolo non da poco per la fine della guerra in Ucraina… E, in caso di vittoria putiniana, l’inizio di un’altra chissà dove.

Secondo uno dei maggiori storici contemporanei la Russia di oggi soddisfa la maggior parte dei criteri che gli studiosi utilizzano per descrivere il fascismo.

In quanto idea basata sul culto dell’irrazionalità e della violenza, il fascismo non è mai stato sconfitto.

Possiamo affermare che sia stato sconfitto solo nel campo di battaglia della seconda guerra mondiale. Ora è tornato e stavolta il paese che combatte una guerra di distruzione fascista è la Russia. Se la prepotenza stragista della Russia di Putin dovesse vincere, i fascisti di tutto il mondo si sentiranno in un certo senso rinvigoriti.

In tutte le sue varietà, è caratterizzato dal trionfo dell’arbitrio sulla ragione. Le persone non si trovano quasi mai d’accordo su ciò che concorre a descrivere il fascismo. Ma la Russia di oggi soddisfa la maggior parte dei criteri che gli studiosi tendono ad applicare per definirlo. C’è un culto per un unico leader, Vladimir Putin. c’è Il culto della morte, come nella seconda guerra mondiale.

Non è la prima volta che l’Ucraina è oggetto di una guerra fascista. La conquista del paese era il principale obiettivo bellico di Hitler nel 1941. Hitler pensava che l’Unione Sovietica, che allora governava l’Ucraina, fosse uno stato ebraico: progettò di sostituire il dominio sovietico con il proprio e rivendicare il fertile suolo agricolo dell’Ucraina.

L’Unione Sovietica sarebbe stata affamata e la Germania sarebbe diventata un impero. Immaginava che sarebbe stato facile perché l’Unione Sovietica, nella sua mente, era una creazione artificiale e gli ucraini un popolo coloniale.

Le analogie con la guerra di Putin sono sorprendenti. Il Cremlino definisce l’Ucraina uno stato artificiale, il cui presidente ebreo dimostra che non può essere reale.

Dopo l’eliminazione di una piccola élite, si pensa, le masse accetterebbero felicemente il dominio russo. Oggi è la Russia che nega al mondo il cibo ucraino, minacciando la carestia nel sud del pianeta.

Molti esitano nel vedere il fascismo nella Russia di oggi perché l’Unione Sovietica di Stalin si definiva antifascista. Ma questo non ha aiutato a definire cosa sia il fascismo. Con l’aiuto di americani, britannici e altri alleati, l’Unione Sovietica sconfisse la Germania nazista e i suoi alleati nel 1945. La sua opposizione al fascismo, tuttavia, fu incoerente.

Prima dell’ascesa al potere di Hitler nel 1933, i sovietici trattavano i fascisti solo come un nemico capitalista tra i tanti. I partiti comunisti in Europa consideravano tutti gli altri partiti come nemici. Questa politica in realtà contribuì all’ascesa di Hitler: sebbene fossero più numerosi dei nazisti, i comunisti e i socialisti tedeschi non potevano collaborare.

Dopo quel fiasco, Stalin dovette ripensare la sua strategia politica, chiedendo che i partiti comunisti europei partecipassero a governi di coalizione per bloccare i fascisti.

Tutto questo non è durato a lungo. Nel 1939, l’Unione Sovietica si unì alla Germania nazista come alleato de facto e le due potenze invasero e si spartirono la Polonia. I discorsi nazisti furono pubblicati sulla stampa sovietica e gli ufficiali nazisti ammiravano l’efficienza sovietica nelle deportazioni di massa. Ma i russi oggi non parlano di questo fatto, poiché le leggi sulla memoria lo rendono un crimine.

La seconda guerra mondiale per Putin fa parte del mito storico legato all’innocenza russa e alla grandezza perduta.

Il fatto fondamentale invece che Stalin abbia contribuito a scatenare la seconda guerra mondiale alleandosi con Hitler deve essere considerato indicibile e impensabile:

Ma la verità è solo ciò che corrisponde alla realtà

L’ambiguità di Stalin riguardo al nazi-fascismo è la chiave per comprendere la Russia oggi. Sotto Stalin, ai sovietici il nazi-fascismo prima era indifferente, poi era cattivo, poi andava bene finché – quando Hitler tradì Stalin e la Germania invase l’Unione Sovietica – fu di nuovo ritenuto malvagio.

Ma nessuno ha mai stabilito cosa significasse. Era una scatola da riempire con qualsiasi cosa. Molti comunisti furono epurati come fascisti nei processi farsa di staliniana memoria. Durante la Guerra Fredda gli americani e gli inglesi divennero i fascisti. E l‘”antinazifascismo” non ha impedito a Stalin di prendere di mira gli ebrei nelle sue ultime purghe.

L’antinazifascismo sovietico, in altre parole, era una politica del “noi e loro”.

Ma questa politica non definisce il nazifascismo.

In fondo, la politica nazifascista parte, come diceva il pensatore Carl Schmitt, dalla definizione di nemico.

IL NUOVO NAZIFASCISMO ANTISTORICO DI PUTIN

Nella Russia del 21° secolo, “l’antifascismo” è semplicemente diventato il diritto di un leader russo di definire i nemici nazionali. I veri fascisti russi, come Aleksandr Dugin e Aleksandr Prokhanov, hanno avuto molto spazio nei mass media.

E lo stesso Putin ha attinto al lavoro del pensatore fascista russo Ivan Il’in, vissuto tra le due guerre.

Per Putin un “fascista” o un “nazista” è semplicemente qualcuno che si oppone a lui o al suo piano di distruggere l’Ucraina. Gli ucraini sono “nazisti” perché non accettano di essere colonizzati dai russi e resistono.

Un viaggiatore degli anni ’30 non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad identificare il regime attuale di Putin con quello del ventennio fascista di Mussolini in Italia:

Da quel tempo però molta acqua è passata sotto i ponti ma evidentemente non per Putin, al quale è rimasta la nostalgia di quand’era nel KGB russo, i famigerati servizi segreti dell’Unione sovietica attivi dal 1954 al 1991, confermando così la saggezza del vecchio proverbio popolare secondo cui “il lupo cambia il pelo ma non il vizio”.

La Costituzione italiana recita:

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.”

Ma Putin non ha orecchie per intendere e quindi non intende. Egli, giocando col fuoco della minaccia nucleare, si è fatto il pericolo pubblico numero 1 della Terra ed occorre perciò fermarlo prima che sia troppo tardi per lui e per tutti!

LE PROVE CHE ATTESTANO LA GUERA DI STERMINIO FASCISTA DI PUTIN CONTRO GLI UCRAINI

la propaganda esageratamente fasulla, la guerra come atto di pulizia etnica e le fosse comuni intorno alle città ucraine rendono tutto molto chiaro circa le effettive intenzioni di Putin.

La Russia sarebbe innocente a causa del suo antico passato. L’esistenza dell’Ucraina è frutto di una cospirazione internazionale. La guerra è la risposta.

Poiché Putin parla dei fascisti come del nemico, potremmo trovare difficile capire che potrebbe in effetti essere lui stesso fascista. Ma nella guerra della Russia contro l’Ucraina, “fascista” significa semplicemente “nemico subumano”, qualcuno che i russi si sentono legittimati a uccidere.

L’incitamento all’odio rivolto agli ucraini rende più facile ucciderli, come vediamo a Bucha, Mariupol e in ogni parte dell’Ucraina che è stata sotto l’occupazione russa. Le fosse comuni non sono un incidente di guerra, ma una conseguenza prevista di una guerra di distruzione di massa fascista o nazista che dir si voglia.

I fascisti che chiamano i loro nemici “fascisti” sono la dimostrazione di un fascismo portato al suo estremo illogico come culto dell’irragionevolezza.

È il punto di arrivo di un incitamento all’odio che ribalta la realtà. È l’apogeo della volontà di potenza sul pensiero. Chiamare gli altri fascisti pur essendo fascisti è la pratica putinista per eccellenza. Jason Stanley, un filosofo americano, definisce questa azione “propaganda minacciosa”.

Timothy Snyder è uno storico, scrittore e accademico specializzato nella storia dell’Europa orientale e dell’Olocausto. Professore di Storia presso l’Università di Yale, è membro permanente dell’Istituto di Scienze umane di Vienna. Tra i suoi libri, pubblicati in Italia dalla Rizzoli, Terra nera.

L’Olocausto fra storia e presente, Venti Lezioni e La paura e la ragione. Il collasso della democrazia in Russia. .

Se la democratica Ucraina perde – egli ha scritto – sarebbe una sconfitta per le democrazie di tutto il mondo.

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LA SECONDA VENUTA PARUSIACA DEL SIGNORE RISORTO E LA FINE DI QUESTO MONDO PER QUELLO DELLA NUOVA CREAZIONE.

Più di 2000 anni fa Gesù predisse la fine di questo mondo per quello di una nuova Creazione resa impenetrabile a satana e a tutti i malvagi.

Questa nuova Creazione del mondo così purificata sarebbe stata preceduta da un certo numero di avvenimenti storici analiticamente descritti. (Mt 24,1-35).

Vediamo adesso, corrente l’anno 2022 dopo Cristo, se i fatti storici previsti da Gesù Cristo i quali precedono la fine di questo mondo per quello di una nuova Creazione esente dal male e dal maligno si sono o meno verificati.

Questo perché nella misura in cui essi sono certamente avvenuti possiamo dedurre anche la certezza e la relativa immediatezza della fine di questo mondo per quello glorioso della nuova creazione (2Pt 3,13), preceduta dalla Parusia finale del Signore risorto.

Riportiamo adesso quello che Gesù ebbe a dire più di 2000 anni fa circa i fatti storici che avrebbero preceduto in questo mondo la Sua Parusia finale in vista della fine di esso che sarebbe stato sostituito da una nuova gloriosa Creazione del mondo della quale tra l’altro disegnò le caratteristiche salienti.

LA DISTRUZIONE DEL TEMPIO DI GERUSALEMME E L’INIZIO DEL PERIODO DEI DOLORI

Cominciamo col dire che tutto quello che Gesù ha predetto a partire dalla distruzione del tempio di Gerusalemme, che si è effettivamente verificata nel 70 dC. (Mt241-2) e fino a tutti quegli avvenimenti che Gesù fa rientrare sotto il termine “Inizio dei dolori (Mt24,8) si sono già verificati e si verificano anche ora (2022 dC) come è sotto gli occhi di tutti.

Per quanto riguarda la profezia di Gesù sui falsi profeti (Mt24,11) e falsi Cristi o messia (Mt24,) si contano lungo l’arco di tempo che va da Gesù fino a noi circa venti falsi Messia di nazionalità ebraica. Poi ci sono anche quelli molto numerosi di altre nazionalità.

Dunque, in vista della fine del mondo per quello della nuova Creazione, noi siamo, dal dopo Cristo in poi, ancora (2022) nel periodo che Gesù chiama “inizio dei dolori” e che è identificabile – secondo la previsione di Gesù Cristo e secondo come possiamo chiaramente constatare noi stessi da terremoti, carestie, guerre , rivoluzioni, falsi profeti e falsi anticristi.

Qualche esempio eclatante: la prima e la seconda guerra mondiale con milioni e milioni di morti, l’annientamento nucleare americano di Hiroshima e Nagasaki, ed adesso, l’aggressiva invasione bellica dell’Ucraina su ordine del presidente russo V. Putin che pericolosamente impersona un certo ritornante imperialismo comunista di stampo staliniano, di cui Putin è ideologicamente vicino essendo stato a far direttivamente parte del KGB sovietico prima della caduta mondiale del comunismo.

Durante il periodo dei dolori i Cristiani, come ancora oggi purtroppo succede, verranno perseguitati, arrestati, torturati ed uccisi, sol perché cristiani: fatti questi previsti da Gesù e che in varie parti del mondo avvengono ancora di frequente (Mt24,9-10).

Durante il periodo dei dolori, il dilagare dell’iniquità farà si l’amore di molti si raffredderà (Mt24,12).

IL PERIODO COSIDDETTO DEI MILLE ANNI A VENIRE

Pur nondimeno, non verranno comunque a mancare quelle minoranze di veri cristiani che che con la perseveranza della loro testimonianza diventeranno più che maggioranza fino a comprendere tutti i Popoli della Terra (Mt24,13).

Sarà merito di costoro se Vangelo del Regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti: soltanto allora verrà la Fine del mondo per quello della nuova Creazione preceduta dalla seconda venuta parusiaca del Signore risorto (Mt 24,14).

Prima quindi che giunga la Fine di questo mondo con la Parusia gloriosa del Signore risorto, è necessario che l’imitazione di Cristo sia estesa fino a comprendere tutto questo mondo nel senso che l’unica Religione professata sarà quella vera ovvero quella del Regno di Cristo: quella la cui Verità corrisponde alla Realtà (Gv14,6).

Periodo quest’ultimo a venire abbastanza lungo, per questo detto dei mille anni.

L’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE

Trascorsi questi mille anni di Vita beata nell’imitazione di Cristo, durante la quale satana resterà incatenato all’inferno (Ap 20,1-3, prima parte), subentrerà quindi un breve periodo durante il quale il cornuto si scatenerà e riporterà per poco l’inferno sulla terra (Ap 20,3, seconda parte).

Le generazioni allora viventi sulla Terra vedranno l’abominio della desolazione, cioè satana, l’anticristo, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo, vale a dire sostituirsi a Dio imponendo di essere adorato come Dio..(Mt 24,15).

L‘abominazione della desolazione renderà chiaro che la persona che la compie è l’Anticristo. Apocalisse 13:14 lo descrive nel creare una sorta di immagine che tutti saranno obbligati ad adorare.

Trasformare il Tempio di Dio in un luogo di adorazione per l’anticristo sarà realmente un’abominazione. Coloro che sono vivi e che rimangono durante la tribolazione dovranno vegliare e riconoscere questo evento come l’inizio dei tre anni e mezzo che rappresentano il periodo peggiore della tribolazione prima del ritorno del Signore Gesù e della fine di questo mondo.

Vegliate dunque, – consiglia Gesù – pregando in ogni tempo, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di comparire dinanzi al Figliuol dell’uomo” (Luca 21:36).

LA GRANDE FUGA LA GRANDE TRIBOLAZIONE E LA PARUSIA FINALE

A questo punto non bisogna perdere nemmeno un minuto perché se ci si vuole sottrarre alla furia omicida di satana e dei suoi assatanati, occorrerà fuggire, nascondendosi nei luoghi più impensati e pregando che la propria fuga non capiti d’inverno o sia ostacolata da leggi restrittive (Mt24,16-20).

Ci sarà infatti una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà (Mt24,21):

si tratterà forse di una guerra nucleare di portata mondiale, per cui se quei giorni non venissero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati (Mt 24,22).

Saranno le preghiere degli eletti, vale a dire dei veri Cristiani, dei Santi di Cristo che otterranno la riduzione della durata della grande tribolazione (Mt24,22), restando bene accorti a non credere a tutte le dicerie che indicano il Cristo presente or da una parte, or dall’altra, perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti.

Con questo Gesù ha risposto (Mt24,25) alla domanda dei Suoi discepoli che, al di fuori del tempio di Gerusalemme, Gli avevano chiesto: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo» (Mt 24,3).

Gesù, comunque, ci tiene a ribadire ai Suoi Discepoli di non farsi ingannare dai falsi Cristi circa la Sua seconda venuta nel mondo (Mt24,26), che sarà inconfondibile come la folgore che viene da Oriente e brilla fino ad Occidente (Mt24,27). Essa, cioè, sarà miracolosamente percepibile da ogni parte del mondo!..: PARUSIA.

Nello stesso tempo ma non nello stesso luogo, mentre gli eletti vedranno il Signore nella Sua gloria (r\v: Mt 24,27), i reprobi, ossia i dannati, pronti per l’inferno, staranno come i cadaveri sotto gli avvoltoi (Mt 24,28).

Subito dopo la grande tribolazione di quei giorni – prosegue Gesù – il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. (Mt 24-29).

A questo punto comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria (Mt 24,30).

Egli manderà allora i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli (Mt24,31).

Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.(Mt 24,1-35).

Abbiamo mostrato che – corrente l’anno 2022 – tutto quello che aveva detto Gesù più di 2000 anni fa ai tre Discepoli nell’orto degli ulivi – si è in parte verificato: a partire dall’abbattimento del tempio di Gerusalemme, al periodo dei dolori, alle grandi guerre, ai milioni e milioni di uccisi o morti per fame, miseria e malattie.

Quello che deve ancora avvenire è il periodo piuttosto lungo di Pace cristiana (cfr.: Gv 14,27-31) tra tutti i popoli allora viventi “in” questo Mondo: periodo cosiddetto dei “mille” anni”.

IL NUOVO MONDO DELLA NUOVA CREAZIONE CHE SOSTITUIRA’ QUELLO DECADUTO ANCORA PRESENTE

Trascorso questo periodo detto dei mille anni, e dopo la seconda venuta gloriosa del Figlio dell’Uomo (Parusia) avverrà la fine di questo mondo per quello della nuova Creazione.

Esso sarà composto dai nuovi Cieli e nuova Terra ed abitato da Gesù e Maria oltre che dall’innumerevole numero delle anime dei Risorti redenti e salvati da Gesù Cristo che provengono dal Paradiso.

Questa nuova creazione divina sarà separata per mezzo di un grande abisso da un luogo sottostante dove si trovano a soffrire eternamente le anime risorte dei dannati provenienti dall’inferno di satana e dei suoi demoni (Lc 16,19-31).

Se, quindi, tutto quello che il Signore aveva previsto ai Suoi Discepoli si è a tuttoggi verificato almeno in parte, cosa allora il Signore vuol dire quando dice che tutto sarebbe accaduto durante la Sua stessa Generazione (Mt 24,34) ?!

A noi sembra che il Signore voglia riferirsi all’innesto del processo cruciale di redenzione salvifica dell’umanità che tutto si compie in potenza ma non in atto durante quella generazione, vale a dire con la Sua Passione, Morte e Resurrezione, che, per l’appunto, avvennero durante quella generazione: di Gesù stesso e dei Suoi Discepoli storici di quel tempo.

Quello che però è più importante sapere è se Il Signore, quando verrà alla fine dei tempi, troverà la Fede nel Mondo (Lc 18,8).

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V. PUTIN AND COMPANY: IPOTESI SU UNA TERZA GUERRA MONDIALE DI LIVELLO NUCLEARE.

Dice il MAESTRO ai Suoi Discepoli:

«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà servo di tutti. “Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».(Mr 10,35-45).

ERODE, HITLER E PUTIN

Se coloro che sono a capo dei popoli della Terra non vanno nella direzione esistenziale di imitare Dio così come Egli incarnandosi si è miracolosamente rivelato e più esattamente come Egli stesso ha rivelato nel passo sovra riportato di cui in Mr 10,35-45allora la terza guerra mondiale è alle porte.

Quando i capi dei popoli della Terra hanno l’odio nel cuore come già Erode ed Hitler ed oggi come il russo Putin.., allora ciascuno di essi diventa “homo homini lupus” e cioè come Erode nella strage degli innocenti, Hitler nell’olocausto degli Ebrei ed adesso Putin nel tentativo di genocidio del Popolo ucraino.

Sono tutte persone affette da megalomania del potere che si fanno dio senza Dio e contro Dio.

Sono individui non orientati all’essere ma all’avere che più hanno e più vogliono avere, non curandosi degli altri.

La visione del mondo di Hitler era quello della Germania al disopra di tutto (=Deutschland Über Alles).

La frase “Deutschland Über Alles”, infatti, venne utilizzata dal nazismo di Hitler per sottolineare il predominio della Germania sugli altri popoli, soprattutto quelli conquistati dal Terzo Reich.

Non ci sono comunque “guerre\lampo” come ieri diceva Hitler e come oggi dice Putin: le guerre si sa come cominciano ma non si sa mai come e quando finiscono (la seconda guerra mondiale iniziata da Hitler e che doveva essere una guerrra-lampo, insegna).

La Russia, ad esempio, è Il più vasto Stato del mondo, con un’estensione di 17 milioni e centomila chilometri quadrati (17.100.000 km²), che vanno dallEuropa orientale all’Estremo Oriente.

Circa il 77% della popolazione vive nella Russia europea, mentre il rimanente 23% nella Russia Asiatica. La densità è di 9 persone per chilometro quadrato, una delle densità più basse al mondo, e la popolazione è in prevalenza urbana.

Ma pur essendo la Russia per estensione il più grande Stato del mondo e nello stesso tempo il più spopolato stato del mondo…, ebbene, Putin vuole estendere ancora il territorio della Russia…

Ecco perché Putin senza alcuna dichiarazione di guerra ha invaso militarmente l’Ucraina: lo scopo inconfessabile di Putin è lo stesso di quelo di Hitler contro il Popolo ebreo: annientare il popolo ucraino, colpevole” di essere uno Stato ad ordinamento democratico...e non autocratico come quello russo di Putin

Attenzione, però, che il “piano finale” di Putin, come la “soluzione finale” di Hitler, non riguarda soltanto l’Ucraina, ma intende inglobare anche tutti quegli altri Stati che fecero parte del’Impero sovietico, ora crollato, della Russia comunista di allora, URSS, di cui Putin era ai vertici dei servizi segreti, il famigerato KGB, col grado di tenente colonnello .

Questi Stati che temono Putin sono:

1)Armenia
2)Azerbaigian
3)Bielorussia
4)Estonia
5)Georgia

6)Kazakistan
7)Kirghizistan
8)Lettonia
9)Lituania
10)Moldavia

11)Tagikistan
12)Turkmenistan
13)Ucraina
14)Uzbekistan

A questi Stati vanno aggiunti anche Svezia, Finlandia e Norvegia, i quali hanno chiesto di far parte della Struttura difensiva della Nato, proprio perché temono di essere invasi come l’Ucraina da Putin, che vanta peraltro minacciosamente ed incoscientemente di possedere, sia a breve che a largo raggio armi, di portata nucleare.

Se, perciò, in questo mondo non si segue l’insegnamento di Gesù Cristo sulla gestione del potere pubblico si va inesorabilmente verso la terza guerra mondiale di portata nucleare, che potrebbe anche essere l’ultima!

Ascoltiamo, quindi, ancora Gesù, che ci conviene:

Chi tra voi vuole diventare grande lo può diventare, ma non per schiacciare gli altri ma per essere loro servitore, e chi vuol diventare il primo tra voi lo può diventare, ma per essere il servo di tutti. Anche il Figlio dell’Uomo, infatti, che è Dio, non è venuto (=non si è incarnato) per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita umana in riscatto per molti».

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ALLE ORIGINI DELLA CONOSCENZA: PERCHE’ LA MORTE NON ESISTE.

ALLE ORIGINI DELLA CONOSCENZA: PERCHE’ LA MORTE NON ESISTE.

Il termine dogma è utilizzato generalmente per indicare un principio fondamentale di una religione, o una convinzione formulata da filosofi e posta alla base della loro dottrina, da considerarsi e credere per vero, quindi come un assioma o postulato non soggetto a discussione da chi si reputa loro seguace o fedele.

Ma per la religione cattolica NON E’ COSI!

Giovanni 18,37-38

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?». E detto questo con fare scettico, senza aspettar risposta, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa”

COS’E’ DUNQUE LA VERITA’?

Nella religione cristiano cattolica non ci sono dogmi come purtroppo si crede e come capita per le altre religioni umane ovvero per quelle non rivelate (ortodosse, protestanti, musulmane… etc etc).

Nella religione cattolica ci sono solo Verità rivelate da Dio nella Persona del Figlio e testimoniate dai Suoi Miracoli d’Amore o atti di onnipotenza che Egli fa e fa fare ai Suoi Santi.

L’onnipotenza evidente di Dio nei Suoi Miracoli d’Amore fa e fa fare dal nulla, mantiene e fa mantenere dal nulla nonché elimina e fa eliminare nel nulla la Verità\Realtà dell’Esistenza.

Dunque la Verità corrispondente alla realtà dell’Esistenza è Gesù Cristo che è capace di fare e far fare dal nulla, di mantenere e far mantenere dal nulla nonché di eliminare e far eliminare nel nulla la Realtà dell’esistenza: per questo Egli dice di Se stesso:

Io sono la Via, la Verità e la Vita” () ossia il vero cammino da percorrere per raggiungere la vera Vita e cioè La Vita nella Sua assoluta pienezza che è Dio stesso!

Gli atti di onnipotenza o miracoli che nel Suo Nome Egli continua far fare ai Suoi Santi (si veda per ultimo San Pio da Pietrelcina ne sono la prova evidente!

PRIMATO DELLA CHIESA CATTOLICA SU TUTTE LE ALTRE (ORTODOSSE PROTESTANTI ..ETC)

Dice l’Apostolo Giovanni ai Figli di Dio, a coloro cioè che accolgono Gesù (vds.:Gv 1,12):

Figlioli, questa è l’ultima ora (=questi sono i tempi della fine anche se non ancora la fine dei tempi). Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi.”

Qui’ il riferimento profetico dell’Apostolo Giovanni sugli anticristi riguarda tutti gli scismi dall’unica Chiesa di Cristo che è quella cattolica (= tutta intera, indivisa), quella cioè che è stata fondata da Cristo stesso durante la prima Pentecoste cristiana (Atti 2,1-47) con a capo Pietro, il primo papa, e tutti gli altri che gli sono successi senza interruzione fino a noi. (Mt 16,18).

A Pentecoste infatti si ricorda e si celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo.

La Chiesa cattolica, in questa solennità, vede il suo vero atto di nascita il suo inizio missionario, considerandola insieme alla Pasqua, la festa più solenne di tutto il calendario cattolico. Prosegue l’Apostolo Giovanni: Da questo conosciamo che è l’ultima ora: gli anticristi sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che NON tutti sono dei nostri”.

Gesù vuole l’unità della Sua Chiesa pur nella diversità delle culture e dei popoli. Egli infatti prega il Padre proprio in questo senso (Gv 17,21-23).

Non possono certamente rientrare in questa Unità divina voluta da Cristo tutti quei fondatori di Chiese diverse (=ortodosse, protestanti etc) dall’unica Chiesa vera voluta e fondata da Dio\Gesù Cristo sulla “pietra di Pietro” che è la Chiesa cattolica (Mt 16,18-19)..

Tutte le chiese scismatiche infatti sorte abusando del Nome di Cristo rompono l’unità divina e si fanno “chierichetti” del potere politico deviato così come l’ortodosso Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill (Cirillo I) che ha benedetto” le armi di Putin per l’invasione bellica dell’Ucraina.. che Putin falsificando la realtà chiama con una perifrasi eufemistica operazione speciale” e non guerra, come è in effetti.

La cosiddetta “operazione militare speciale” (mentre per il mondo è una guerra di invasione) potrebbe rivelarsi un boomerang per Putin perché se di conflitto vero e proprio non si tratta, allora ci si può sottrarre dal combattimento.

In un cortocircuito di propaganda e cavilli legali, le forze armate russe che stanno preparando l’assalto nel Donbass orientale devono fare i conti con defezioni e rifiuti. Anche nei gruppi di élite, come quelli dei paracadutisti. In 60 hanno dato forfait nelle ultime ore ed è stato avviato un procedimento disciplinare.

Alcuni sono stati licenziati, altri rischiano un’accusa per diserzione o mancato rispetto di un ordine.

Ma la maggior parte si è affidata a un avvocato seguendo l’esempio dei 12 membri della Guardia nazionale russa di Rosgvardia, in Khakassia. Come spiega il Messaggero, gli ex fedelissimi di Putin “con in testa il capitano Farid Chikhov, si sono rifiutati di invadere l’Ucraina il 25 febbraio scorso, perché gli ordini erano illegali” (articolo del 10\04\2022 da LiberoQuotidiano.it ).

PREVISIONI FONDAMENTALI PER IL DOMANI

La Verità rivelataci in questo mondo da Cristo per il futuro parla chiaro.

La vita che viviamo in questo mondo non supera mediamente i 70 anni; è, perciò, una vita breve e finita.

Gesù Cristo, che prova di essere onnipotente, ci ha promesso dopo la vita di questo mondo e senza soluzione di continuità la Sua stessa Vita eterna in Dio. Vita che è già vissuta dai Suoi Santi e della quale abbiamo delle prove costituite dalle interazioni dei Santi di questo mondo con quelli dell’Aldilà, ovvero dalla Chiesa militante con quella trionfante. Cosa vogliamo di più per essere felici già da qua’ continuando ad esserlo infinitamente nell’eternità divina dell’Aldilà…

Non c’è una notizia più buona e bella di questa: “dov’è allora, o morte, il tuo pungiglione?”(1Cor 15,55).

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