Giornata della Memoria

La celebrazione della Giornata della memoria nella nostra scuola ha coinvolto gli alunni di tutte le classi.

Sono state realizzate varie attività inerenti la giornata ma questa non è stata intesa come una celebrazione dei defunti, anche se furono tante le vittime della follia nazista. E’ stata, piuttosto, l’occasione per ripensare ai valori umani, ai diritti inalienabili degli uomini, a quegli ideali che finirono nell’oblio con l’avvento delle dittature.

Quest’anno abbiamo creato all’ingresso della scuola secondaria un

 “angolo “emozionale”.memoria3

Una grande immagine del cancello di Auschwitz è affiancata a quella del muro della morte. Su questo ogni alunno, come omaggio a tutte le vittime della shoah, ha collocato un bigliettino contenente una riflessione, un’emozione, perché anche se siamo giovani sappiamo che non bisogna dimenticare, sappiamo che chi non conosce la storia è destinato a subirla.

 

Il 27 gennaio, poi, gli alunni delle classi terze si sono recati nell’aula polifunzionale dove hanno partecipato ad un dibattito sul tema “il Giorno della Memoria” con il professore Conte dell’Università degli Studi di Salerno, accompagnato dal vice sindaco Mariagrazia Farina.memoria2

Il professore ha iniziato il suo discorso esponendo concetti importanti con parole semplici, partendo dalla situazione economica della Germania con oltre sei milioni di disoccupati fino all’affermazione di Hitler.

La politica razziale della Germania nazista cominciò a delinearsi con specifiche scelte e leggi razziali. I tedeschi ritenevano che la razza ariana fosse superiore e ingaggiarono una serie di misure discriminatorie verso la popolazione ebraica e, successivamente, vennero adottate le cosiddette leggi di Norimberga, con l’apertura dei campi di concentramento.

Il professore ci ha accennato qualcosa su Adolf Hitler e i suoi atti di persecuzione. Egli salì al potere nel 1933, instaurando un regime dittatoriale.

Con le leggi di Norimberga, vennero aboliti i diritti civili degli ebrei e degli omosessuali.

Era l’inizio di una persecuzione che avrebbe portato, nel corso di 10 anni, allo sterminio di circa 6 milioni di ebrei. Essi venivano mandati nei lager e chi si rifiutava di lavorare veniva subito eliminato.

Gli ebrei venivano mandati nelle camere a gas, dove morivano a causa dell’inalazione di gas letali, oppure in forni crematori. Dopo avere bruciato le vittime, i nazisti si impegnavano a ripulire e non lasciare nessuna traccia dei loro corpi.

Il 27 gennaio 1945 vennero aperti i campi di concentramento e quindi liberati gli ebrei ancora rimasti.

Il 27 gennaio è da allora ricordato come “Giorno della memoria”.

Dopo aver discusso su questo argomento, abbiamo posto al Professore Conte alcune domande a cui ha risposto dettagliatamente e, infine, abbiamo ascoltato la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”, letta da una nostra insegnante, la Professoressa Teresa Ianuale.

I nostri ospiti hanno poi visitato il nostro “angolo della memoria” e subito dopo ci hanno distribuito delle copie della poesia che avevamo ascoltato precedentemente.

E’ stata una bella esperienza assistere a questa “lezione” dove si è parlato della Shoah, e ogni anno è giusto ricordare questo avvenimento così importante e commovente, richiamando alla memoria l’eccidio di queste persone innocenti.

Giornata della Memoriaultima modifica: 2017-02-05T18:56:48+01:00da Sirella_66