Il signore degli anelli (romanzo) voto10/10

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Il Signore degli Anelli non e solo un libro ma un mondo J. R. R. Tolkien con la sua   trilogia ha creato qualcosa che va aldilà di un grande libro fantasy. Con dei popoli divisi tra hobbit, elfi nani ,raminghi ,uomini e tutti possiedono un linguaggio delle discendenze,è un qualcosa che non può essere facilmente schedato. Ci racconta un viaggio, un’epopea che fa camminare noi stessi in un mondo incredibile, costellato da boschi magici ed esseri fantastici, dove dame dalla bellezza angelica e guerrieri muniti di cotte e spade s’intrecciano nella strada che ci porterà fin sulle pendici del Monte Fato. In questo senso Tolkien ci regala una storia per ragazzi-adulti, che trova nel simbolismo dell’anello e nella lotta fra bene e male i perni di una lettura più profonda, ma che rimane qualcosa anche nell’animo del lettore occasionale che non cerca significati nascosti ma si lascia guidare dalla storia. Il quesito non è quindi se Frodo riuscirà a distruggere l’anello, ma semmai come Frodo distruggerà l’anello. E grazie a chi? E chi incontrerà nel farlo? Insomma, una storia a tutto tondo, che non a caso Tolkien ha impiegato circa 15 anni a scrivere, con una precisione incredibilmente reale – incredibilmente “storica” – che rende l’intero libro così vero. Giusto per portarne l’esempio, i vari canti poetici che i personaggi intonano durante le loro chiacchierate (si tratta a volte di canti che superano la pagina di lunghezza) sono in realtà poesie che non vogliono distrarre o annoiare il lettore, bensì rendere sempre più consistente quell’area di realismo che impernia tutto il libro. Viene da chiedersi: Ma è successo davvero? E’ reale?E ad aumentare questo senso di realismo sono anche le appendici (inserite alla fine della terza parte, Il Ritorno del Re), in cui Tolkien racconta la storia delle varie Ere passate e future della Terra di Mezzo, con una minuziosità tale da rimanere allibiti. La costruzione dell’universo Tolkiano è perfetta, è un meccanismo i cui ingranaggi si sfiorano continuamente e intrecciano le basi della storia in maniera indissolubile. Ci sembra di leggere un libro di storia, ma con quel tocco di magia che solo il romanzo sa darci.Magia che ci viene regalata dalle ambientazioni fantasy imperdibili o dalla comparsa di personaggi a tratti indimenticabili (tolti i protagonisti, che chiunque abbia visto il film conosce, basti citare il funambolico Tom Bombadil, Messere della Vecchia Foresta).C’è chi, a ragione, sottolinea l’eccessiva lunghezza dello scritto di Tolkien. Niente di più vero, soprattutto considerato il lento dilungarsi della narrazione ma chi scrive ha decisamente un’altra opinione. In una società come quella di oggi, così frenetica e incapace di fermarsi a pensare, la rilettura del “Signore degli Anelli” ci insegna ad andare piano, un passo alla volta, insegnandoci a godere di ogni attimo e ogni selva in questo lungo e fantastico viaggio che dovrà portare anche noi sul nostro Monte Fato. senza fare nessuno spoiler bello il finale ma un po triste

 

 

Il signore degli anelli (romanzo) voto10/10ultima modifica: 2018-05-07T11:56:00+02:00da vincenzo1982_2009