Sono molti coloro che usano questa massima per cogliere quello che la vita concede, vivendo alla giornata come se non ci fosse un domani. Godere dei beni che la vita offre, vita goduta nel bene che essa ci dà, anche se è poco, e che viene spesso ripetuta, erroneamente, come invito al vivere senza pensieri.
Ciò, a mio avviso, va bene per chi ha la libertà per poterlo fare, chi non ha responsabilità. Già la responsabilità, comportamento che risulta indigesto a molti oggi. Coppie che alla prima avversità invece di affrontarla, comportandosi in modo equilibrato, fuggono perché è la cosa più facile.
Quello che non è accettabile sono, al di là delle situazioni che portano alla separazione fra ex “amori”, le conseguenze che paga la prole che nel frattempo hanno messo al mondo.
Padri che “mollano” figlioli di pochi anni o mesi, i quali non potranno fare affidamento su una figura indispensabile per la loro crescita. Genitori che si sentono padri comunque, nonostante tutto, ma che non sono presenti quando i bambini hanno bisogno di assistenza sia fisica che psicologica. Piccoli che soffrono, che occorre aiutare nella crescita ventiquattro ore al giorno, cosa che viene affidato alla sola madre che deve dividersi fra lavoro e figli. E’ dura.
Alcuni giudici, alla separazione, dicono che ai papà occorre dare la possibilità di rifarsi una vita, vita che loro stessi hanno rovinato. Per le mamme sembra non spettare questo diritto, perché devono farsi carico di quello che prima dividevano con il partner e ora devono farlo da sole. Fa rabbia sentire il fuggitivo dire ai figli “Sono tuo padre” dimenticando che padre è colui che cresce i piccoli. Lui è solo il genitore biologico. I bambini pagano colpe non loro e sono i primi a soffrire di tale situazione.
Ci sono persone, donne e uomini, che dopo qualche lustro, improvvisamente notano la differenza di ciò che hanno e quello che vorrebbero e così, “carpe diem” mollano tutto lasciando i compagni di una vita a cui promisero fedeltà e amore verso la famiglia formatisi con piccoli al seguito. Vanno in crisi a causa di persone che entrano nella loro vita, a gamba tesa, riempiendo di lusinghe questi sprovveduti, causando danni a livello materiale e psicologico a chi subisce la situazione.
Mastro