Perché no alle vaccinazioni. Lettera aperta a Franco Di Mare UNOMATTINA RAI

AVVERTENZA

Questo blog contiene anche una decina di pagine. che però non sono visibili in un elenco automatico che era presente in myblog.it (cioè prima della piattaforma blog.libero.it).

I link messi da me a tali pagine inizialmente funzionavano, ma poi non hanno funzionato più. Suppongo che la ragione sia che alla lobby medico – farmaceutica questo blog dà fastidio, poiché potrebbe aprire gli occhi alla gente e allora qualche brava persona è intervenuta a inserire programmi che impediscano ai link di funzionare e addirittura causino l’uscita dal blog con l’errore 404 NOT FOUND. Questi sono i metodi con la quale tale lobby difende i suoi interessi a danno dell’umanità.

Pertanto bisognerà trascrivere il nome della pagina a destra dell’indirizzo attuale di questa pagina web.

Cioè per leggere la pagina contenente i primi diciotto capitoli di Digiunare per rivivere che si chiama digiunare-1-18, aggiungere digiunare-1-18/ così da far apparire l’indirizzo:  blog.libero.it/wp/libertadicura/digiunare-1-18/

Analogamente fare con le altre pagine.

Alla fine della pagina, ciò sarà spiegato meglio per chi avesse bisogno di maggiori indicazioni.

I nomi delle pagine sono:
Digiunare-1-18
Digiunare-19-33
Digiunare-34-35
Alla-ricerca-1-18
Alla-ricerca-19-39
Alla-ricerca-40-59
Gulag-dell-aids
Salute-radiosa-1-10
Salute-radiosa-11-20
Salute-radiosa-21-30

Signor Franco Di Mare, (di UNOMATTINA della RAI)
mi sa dire che cosa è l’igienismo?
Temo che lei ne sappia a mala pena quella riga che ne ha scritto l’Enciclopedia Universale TRECCANI. la quale afferma che l’igienismo è la “tendenza a praticare con scrupolo eccessivo le norme dell’igiene.” Poi aggiunge che Igienismo è quasi sinonimo di Salutismo. E tutto finisce lì.

 

Invece, l’igienismo è anche un vero sistema sia di prevenzione che di guarigione delle malattie, fondato nel 1822 negli Stati Uniti. Esso è in armonia con le leggi della natura scoperte dai fisiologi, dai biologi e da altri scienziati e afferma che gli organismi viventi hanno una somiglianza con le macchine inventate dall’uomo, ma anche una grande differenza.

 

La somiglianza sta nella necessità del giusto carburante, per poter funzionare bene. Neanche un pazzo farebbe il pieno con il gasolio in un’automobile a benzina, mentre tanti uomini lo fanno col proprio corpo.

 

La differenza sta nella necessità del ricorso al meccanico competente quando la macchina si guasta. Al contrario l’organismo vivente è capace, sia pure con dei limiti, di guarire da se stesso, come sa guarire dalle ferite e dalle fratture, senza che i grandi scienziati della medicina gli facciano la diagnosi e gli dicano che cosa deve fare e senza bisogno di sostanze tossiche chiamate medicine, le quali sono addirittura di intralcio alla guarigione.

 

Certamente, i farmaci in alcuni casi sono indispensabili. ad esempio:
gli antidoti per neutralizzare i veleni ingeriti,
gli ormoni, di origine animale o chimica, in caso di atrofia o di asportazione chirurgica di una ghiandola come il pancreas o la tiroide,
i germi troppo grandi per essere uccisi o divorati di macrofagi e ben corazzati per essere soggetti a iniezioni letali da parte dell’organismo,
gli anestetici per poter sottoporre il paziente a interventi chirurgici indispensabili,
(forse) gli antiallergici in caso di crisi anafilattica,
nei casi di urgenza, in cui occorrerebbe troppo tempo all’organismo,
nei casi ormai irreversibili.

 

Tuttavia, in molti altri casi l’organismo può fare da sé, se gli è lasciato il tempo necessario ed è messo in condizioni ideali affinché possa riuscirci.
La condizione è che le alterazioni della salute siano ancora a uno stadio reversibile.
è innegabile che i medicinali siano in grado di far sparire in poco tempo questo o quel sintomo della malattia, ma ciò solitamente non aiuta il malato a guarire, poiché per ottenere una guarigione vera, ossia durevole, è necessario allontanare la causa della malattia, anziché farne sparire qualche sintomo.
La causa spesso sta nell’alimentazione errata, o insufficiente o più spesso eccessiva, oppure in abitudini di vita nocive alla conservazione della salute.
Le pagine Digiunare-1-18, Digiunare-19-33 e Digiunare-34-35 di questo blog il quale ha indirizzo:
http://blog.libero.it/libertadicura – riportano la mia traduzione in italiano del libro DIGIUNARE PER RIVIVERE del grande igienista Albert Mosséri, francese di adozione ma di origine siriana. In esse si potranno leggere – nel capitolo 34 – le storie di malati delusi dalla medicina ufficiale che sono invece guariti col metodo igienista da svariatissime patologie.
(Non è affatto da escludere, pertanto, che anche Luca Coscioni, Pier Giorgio Welby e Stefano Borgonovo sarebbero ancora qui tra noi se si fossero curati con l’igienismo).
Tali guarigioni confermano la capacità di autoguarigione dell’organismo vivente e, pertanto, che la medicina ufficiale – quantunque non sia tutta da gettare via – è una grande usurpatrice dei meriti dell’organismo vivente e, direttamente o indirettamente – col suo oscurantismo e l’esclusiva della cura dei malati che si è fatta praticamente assicurare – è la vera responsabile di tante sofferenze umane, di tante morti premature e di tanto sperpero di denaro dei cittadini.
Voi giornalisti sarete suoi complici se continuerete ad appoggiarla senza curarvi di sentire altre campane.
Altre pagine del presente blog riportano la mia traduzione dei libri del medesimo autore:
IL GULAG DELL’AIDS,
ALLA RICERCA DI UNA SALUTE PERFETTA
SALUTE RADIOSA COL DIGIUNO,
così lei non avrà più scuse di non sapere nulla sull’igienismo.

 

Inoltre, secondo tale scuola, le malattie sono uno sforzo dell’organismo di espellere dei rifiuti che si sono accumulati all’interno del corpo, perciò bisogna lasciare che esse facciano il loro corso. Combattendole si impedisce all’organismo di purificarsi e di prevenire le malattie degenerative che potrebbero derivarne. Pertanto, le vaccinazioni sono una scelta insensata, anche a prescindere da altre ragioni, di cui dico più avanti.

Le complicazioni di cui parlano i GRANDI SCIENZIATI – così chiamati da voi giornalisti e purtroppo anche dai nostri Governanti e da gran parte dei Parlamentari – sono causate dalle medicine, non dalle malattie.
Esse non si verificano se il malato si cura col metodo igienista che consiste nel tempestivo riposo a letto durante le malattie acute, nel digiuno fino a 24 -48 ore dopo la fine della febbre bevendo uno – due litri di acqua pura il giorno a seconda di quanto alta è la febbre, senza prendere alcun farmaco.

Ciò vale praticamente per tutte le malattie acute, compreso il morbillo, la polmonite, la meningite, ecc. e la mortalità è bassissima o nulla. Per la polmonite non si era verificato neanche un caso un secolo e mezzo fa su centinaia di malati curati, mentre con le terapie mediche moriva dal 15 al 35 % dei malati.

Vale anche per il vaiolo, secondo gli igienisti, con l’aggiunta di pulire due volte il giorno la pelle del malato con un panno inumidito, per prevenire le conseguenze dello sfregarsi la pelle in seguito al prurito.

Molto probabilmente, quella bambina – a cui Lei accennava nel Suo pezzo “Sarò Franco” del 6 gennaio 2017, alla quale alludeva il signor Burioni e che aveva la pelle mal ridotta – non era morta di meningite ma per reazione anafilattica agli antibiotici, magari alla benzilpenicillina che è il primo dei farmaci che ho trovato suggeriti in una ricerca su internet come terapia per la meningite.

Per tale farmaco, infatti, si prevedono i seguenti effetti indesiderati:
Eruzioni cutanee maculo-papulose;
Orticaria;
Brividi;
Febbre;
Edema;
Artralgie;
Anafilassi, talvolta con esiti fatali.

 

Non sono i germi a causare le malattie: un secolo fa furono somministrati germi di varie malattie (tra cui quelli della difterite) sia con il cibo o le bevande sia spargendoli nel naso o nella gola a persone sane, e non si riuscì a farle ammalare.
In altri esperimenti si somministrarono i germi della cancrena o del tetano dopo averli lavati e non si riuscì causare la cancrena né il tetano. In parole più esplicite, la medicina ufficiale conduce i suoi esperimenti in maniera truffaldina, somministrando anche il terreno favorevole alla moltiplicazione dei germi e poter vendere così i medicinali contro di essi.

 

L’epidemiologa Caterina Rizzo intervenuta a UNOMATTINA il 15 maggio 2017 ha affermato che i vaccini sono sicuri e che sono casi quelli in cui si verifica la morte del vaccinato. Chiamateli pure casi (rari) se volete, ma vorrei che mi diceste il numero di questi casi, poiché – almeno per me – è evidente che se le vaccinazioni salvassero dalla morte 50 persone e ne ammazzassero 100 sarebbe da scemi vaccinarsi, anche a prescindere dai rischi di procurarsi altre malattie (tra cui l’autismo, secondo l’attore Robert De Niro, di cui è stato censurato il film VAXXED).
Per di più, i vaccini contengono anche sostanze cancerogene. Vedere il sito vivereconilcancro.it, che è opera di medici. Siete proprio sicuri che hanno ragione quelli che parlano a favore dei vaccini, piuttosto che quelli che parlano contro di essi?
Nella mia provincia di centocinquantamila abitanti si verificò la morte di una bambina che precedentemente stava bene in seguito alla vaccinazione contro l’influenza suina. Facendo le proporzioni in Italia, potrebbero essersi verificati 390 “casi”. Anche supponendo che ciò fosse avvenuto ogni milione e mezzo di abitanti, saremmo arrivati a 39 casi in tutta l’Italia. Quanti ne morirono per l’influenza suina? Sentendo RAI TRE che ne teneva il conto, sentii un giorno parlare di 28 morti, non come dato definitivo, quindi sarei curioso di sapere da voi giornalisti quale fu il bilancio definitivo.
Va aggiunto che:
io non sono un ben informato, quindi potrebbero benissimo essermi sfuggiti altri casi di morte attribuiti alle vaccinazioni nella mia provincia. Inoltre le morti dei vaccinati potrebbero essere state attribuite ad altre malattie o al caso e comunque non essere state comunicate alla stampa.
Qui si trattava di una bambina che probabilmente aveva ancora una vita davanti, mentre può darsi benissimo che quelli che sono morti in coincidenza con l’influenza suina, sarebbero deceduti poco dopo anche se non si fossero ammalati.
Inoltre, può darsi che siano stati uccisi dalle medicine, piuttosto che dall’influenza. E poi si trattava sempre di persone non vaccinate?
Infine: solo una parte della popolazione si fa vaccinare. Quanti sarebbero stati i morti se tutti si fossero assoggettati alla vaccinazione.

 

Siete sicuri voi giornalisti dell’infallibilità dei vostri grandi scienziati?
Pochi secoli fa tutti erano convinti che fosse il sole e magari l’intero universo a ruotare intorno alla Terra, eppure si sbagliavano e quando Galilei diede ragione a Copernico fu fatto mettere in galera e oggi Voi vi state comportando come gli accusatori di Galilei.
All’inizio del secolo scorso Einstein rivoluzionò la fisica con la sua teoria della relatività, scienza che ovviamente Voi avreste ritenuto al di sopra di ogni possibilità di errore.
Dal punto di vista igienista, certi signori, anziché grandi scienziati, andrebbero chiamati piuttosto grandi esaltati, poiché si appropriano dei meriti dell’organismo vivente.
In una trasmissione di Ottoemezzo della seconda decade di questo aprile Pier Luigi Battista domandava se doveva sentirsi in colpa per un eventuale tumore. Una di questi grandi scienziati lo ha tranquillizzato: la colpa va attribuita al DNA! Pur non negando che esso abbia una responsabilità nelle malattie, io domando perché allora i fabbricanti di sigarette sono stati obbligati a scrivere sui pacchetti che il fumo uccide? E non si legge che questa o quella vitamina riduce il rischio di cancro? Come si fa a rimanere in silenzio di fronte ad affermazioni simili dei cosiddetti scienziati a differenza di quanto si fa per tante altre discipline?

 

Siete sicuri anche dell’incorruttibilità dei vostri grandi scienziati? Che fine farebbero le loro invenzioni di medicine, sieri, vaccini se essi poi non fossero disposti a fare il testimonial ad essi?
Coloro che parlano contro le vaccinazioni non hanno interesse a mentire, mentre quelli che parlano a favore possono benissimo averlo, per essere ricompensati dall’industria farmaceutica, la quale con un solo centesimo del suo fatturato annuo mondiale avrebbe a disposizione tre miliardi di dollari con i quali pagare trecentomila dollari lordi a annui a diecimila “scienziati” per assicurare la propria prosperità. Quanto meno dovremmo dubitare del loro assoluto disinteresse, come facciamo per le altre categorie economiche.
Sarebbe interessante sapere se questi signori non hanno nel loro portafoglio titoli, anche azioni e obbligazioni dell’industria farmaceutica. In tal caso sarebbero doppiamente interessati a raccomandare le vaccinazioni. E magari quei titoli potrebbero essere stati regalati loro dall’industria farmaceutica. In questo caso i grandi scienziati sarebbero anche dei corrotti e non solo degli interessati alla prosperità dell’industria farmaceutica. Coloro che parlano contro le vaccinazioni, al contrario, non traggono profitto dalle loro affermazioni.

 

Nelle citazioni alla fine del capitolo 44 del libro ALLA RICERCA DI UNA SALUTE PERFETTA dell’igienista Albert MOSSÉRI si riferisce come furono stravolti i risultati di un esperimento di vaccinazione.
In un’armata tedesca fu somministrato il vaccino contro la difterite a 305 reclute mentre gli altri circa 700 fecero da gruppo di controllo. Nelle tre settimane di intervallo tra la prima e la seconda vaccinazione si ammalarono di difterite 11 vaccinati, mentre se ne ammalò una solo nei circa 700 del gruppo di controllo.
Eppure quegli undici vennero attribuiti al gruppo dei non vaccinati poiché la difterite aveva colpito persone che non erano state rivaccinate. Grazie a questo artificio, l’Accademia di medicina affermò che la vaccinazione si era rivelata innocua e auspicò la sua obbligatorietà.
Ecco come la medicina si procura le prove “scientifiche” dell’innocuità delle vaccinazioni e riesce a farle rendere obbligatorie.

 

Dalla pagina Vaccinazioni del mio blog con indirizzo

 

Distinti saluti.

 

o o o

Ora segue la mia petizione alla Camera dei deputati affinché sia cambiata l’iniqua e assurda normativa sull’esercizio della professione medica.

1) Non solo maghi e ciarlatani al di fuori della medicina ufficiale.
Esistono numerose scuole che si occupano della salute.
Queste puntano all’allontanamento di quella che esse ritengono la causa della malattia affinché l’organismo si ristabilisca da sé, piuttosto che a procurare un momentaneo miglioramento delle condizioni del malato contrastando qualche sintomo della malattia o tentando di forzare la mano alla natura, per mezzo dei farmaci, come spesso fa la medicina ufficiale.
La macrobiotica è la rivisitazione dell’antica medicina orientale, basata empiricamente sull’attenta osservazione del corpo del malato la qual cosa consentirebbe di scoprire – più precocemente di quanto possano fare gli strumenti di laboratorio – i problemi di salute e di affrontarli con correzioni soprattutto dietetiche prima che possano portare a guai seri.
Tale scuola vanta la guarigione di malati che erano dati per spacciati dalla medicina tradizionale, anche casi di tumore.

 

L’omeopatia fu fondata oltre duecento anni fa in Germania dal medico S. F. C. Hahnemann, deluso dal carattere passeggero delle guarigioni ottenute dalla medicina tradizionale le quali, anzi, erano spesso seguite da un aggravamento della malattia.
Ad esempio, l’oppio fa dormire chi soffre d’insonnia, ma lo rende ancora più insonne la notte successiva, calma momentaneamente la diarrea ma essa torna più violenta una volta esaurito l’effetto del medicinale. A loro volta i purganti fanno svuotare l’intestino ma in un secondo momento, la stitichezza si aggrava (Organon dell’Arte del Guarire § 57-59, 65).

 

A conferma di ciò, Hahnemann affermava che anche nella natura, quando sopraggiunge una malattia che ha dei sintomi simili a quelli di una malattia preesistente ma meno forte, allora questa viene guarita durevolmente (Organon… §45-48)
Le malattie dissimili, invece, al più si sospendono tra loro (e quando l’ultima arrivata guarisce, riprende vigore la malattia precedente) oppure esse si insediano in parti diverse del corpo.
L’omeopatia si dimostrò capace di guarire malati che erano stati curati invano dai medici, ma le associazioni mediche fecero di tutto per farla bandire per legge (ovviamente affinché i loro associati non perdessero una parte rilevante dei loro clienti), come riferisce il dottor Max Benjamin che nel suo libro Omeopatia chiamava tali associazioni col nome, poco lusinghiero, di onorate società.
L’igienismo fu fondato centonovantacinque anni fa negli Stati Uniti da un altro medico che aveva dimenticato di portare con sé la borsa dei medicinali e poté constatare che il malato la mattina dopo si era ripreso nonostante che non gli fosse stato somministrato nulla.
Quel medico fece del riposo a letto e del digiuno i suoi cavalli di battaglia. Con essi si potevano curare le malattie acute in generale – compresa la polmonite e anche la meningite, della quale si è parlato tanto, recentemente – senza bisogno di medicine – e quasi tutti guarivano.

 

L’igienismo applica rigorosamente le scoperte della fisiologia, della biologia, dell’anatomia comparata e dell’epidemiologia e utilizza per curare i malati solo ciò che giova all’organismo sano per mantenersi in salute, quindi un’alimentazione appropriata e un sano stile di vita.
Anche la medicina ufficiale studia parecchie di queste scienze ma, dopo aver predicato bene, razzola male ricorrendo ai farmaci anziché al rispetto delle leggi naturali.

 

Ad esempio, la fisiologia afferma che la digestione delle proteine richiede un pH basso nello stomaco, mentre la digestione dei carboidrati lo richiede alto. Pertanto gli igienisti consigliano di non mangiare nello stesso pasto proteine e carboidrati e in questo modo evitano difficoltà digestive, acidità di stomaco, bruciori e gonfiori.
Invece, ai medici, contro l’acidità di stomaco, si insegna a prescrivere gli antiacidi o altri medicinali, che a lungo andare producono seri danni alla salute.
Analogamente fanno in altre malattie. In tal modo la malattia tende a persistere e magari ad aggravarsi. Se i malati guariscono è perché, l’organismo vivente fortunatamente, il più delle volte, riesce a rimettersi da sé, malgrado le cure farmacologiche, non grazie ad esse.
Ho letto una quarantina di libri di igienismo e vi ho trovato relazioni di guarigioni di malati ritenuti incurabili dalla medicina ufficiale o che erano stati curati molto a lungo senza ottenere la guarigione.
Si trattava – limitandomi ai casi più notevoli – di anasarca, artrite, asma, tumori della pelle o di altri organi, cirrosi epatica, colite ulcerosa, depressione anche con tentativi di suicidio, diabete ai primi stadi, flebite, ipertensione essenziale, morbo di Parkinson, spondilite, ulcere gastriche o intestinali e pure di patologie che secondo i medici potevano essere affrontate solo con un intervento chirurgico per asportare i calcoli o amputare una gamba per un disperato cattivo stato del cuore.
Quest’ultimo caso è riferito da IL DIGIUNO, MIGLIOR RIMEDIO DELLA NATURA di Albert MOSSÉRI.
Altri casi sono riferiti soprattutto nel capitolo 34 del libro DIGIUNARE PER RIVIVERE – ugualmente di Albert MOSSÉRI – che dovrebbe uscire prossimamente in italiano.
Pertanto, non è affatto da escludere che anche Luca Coscioni, Piergiorgio Welby, Stefano Borgonovo e tanti Italiani sconosciuti avrebbero avuto buone possibilità di guarire, se avessero fatto tempestivamente ricorso all’igienismo, poiché per il successo della terapia igienista, non occorre che la scienza abbia scoperto che cosa manca all’organismo al punto di farlo ammalare. È sufficiente che negli alimenti somministrati al malato sia presente la sostanza necessaria. Lo stesso vale per gli altri fattori vitali.
L’eventuale buona accoglienza dell’igienismo da parte della popolazione non solo consentirebbe un netto miglioramento delle probabilità di guarigione, ma anche il risparmio di alquanti miliardi nel settore sanitario per interventi chirurgici, per altre terapie, per esami clinici e per medicinali che diventerebbero superflui.
Inoltre, la popolazione assumerebbe un atteggiamento meno fatalista e diventerebbe più attenta ad assicurarsi una buona nutrizione e a vivere sanamente.

 

La capacità di autoguarigione può essere constatata anche nelle piante. Come diversivo io coltivo un piccolo orto. Avevo messo a dimora sei piantine di cavolo, ma col sole troppo caldo della scorsa estate si erano quasi seccate tutte.
Tra esse una era in condizioni disperate. Allora, utilizzando una tavola, feci in modo che la luce del sole non potesse raggiungerle nelle ore più calde della giornata.
Cinque su sei si sono riprese bene e perfino la sesta aveva rigettato nuovi rametti. Poi, incautamente, le scoprii tutte e la sesta si seccò definitivamente, ma se avessi continuato ad usarle ancora dei riguardi, forse anch’essa sarebbe sopravvissuta.

 

Le macchine costruite dall’uomo hanno bisogno del carburante appropriato e quando si guastano occorre ricorrere a qualcuno che sia capace di ripararle.
Anche gli organismi viventi hanno bisogno di un carburante appropriato, – gli alimenti giusti – per funzionare bene, ma quando si guastano si riparano da soli, sia pure con dei limiti, come sono capaci di guarire, da loro stessi, dalle ferite e dalle fratture, senza bisogno che il medico dica loro che problema hanno e cosa devono fare.

 

Se non si fa questo, con le medicine si possono solo ottenere dei benefici momentanei, ma non la guarigione, si getta al vento molto denaro e ci si procurano anche ulteriori danni alla salute.
Un episodio riferito dall’oncologa Maria Rosa Di Fazio, nel suo libro MANGIARE BENE PER SCONFIGGERE IL MALE costituisce un’involontaria testimonianza a favore dell’igienismo. Alcuni pazienti avevano visto risalire i marcatori tumorali qualche tempo dopo che erano stati sottoposti alla chemioterapia.
La dottoressa si limitò a prescrivere loro una dieta rigorosa che in due mesi riportò alla normalità i marcatori. Ciò mostra, a mio parere, che la sola alimentazione appropriata produce risultati insperati senza bisogno di ricorrere a devastanti e costose terapie farmacologiche.

 

Ritengo probabile che altrettanto avverrebbe con l’epatite C, magari allungando un poco il tempo della scomparsa dei sintomi, invece di spendere 40.000 euro per ogni paziente, come sta facendo il governo italiano. Si è mai provato a somministrare gli antivirali senza cambiare la dieta dei malati o altri fattori?
Qualora i pazienti non guarissero in questa eventualità, ciò significherebbe che il ricorso a quegli antivirali è inutile e costituisce uno sperpero di denaro della collettività. Chi si occupa della salute pubblica dovrebbe sempre ricorrere ai gruppi di controllo per valutare l’efficacia delle terapie anziché fidarsi ingenuamente dei rappresentanti farmaceutici.

 

2) La lobby medico – farmaceutica guadagna con le malattie.
Per essa la buona salute della gente rappresenterebbe la rovina. Ciò vale sia per chi produce i farmaci, sia per chi li inventa e sia, infine, per chi li prescrive o vende al pubblico. A loro, sul piano economico, conviene che i malati magari vivano più di cento anni, ma preferibilmente non guariscano mai. È, dunque, ingenuo fidarsi ciecamente di loro e pensare che essi parlino esclusivamente per la salute pubblica senza essere influenzati da preoccupazioni per il loro portafoglio.
Bisognerebbe tener conto che il fatturato annuo mondiale per farmaci ha raggiunto i trecento miliardi di dollari. Pertanto, con un solo centesimo di tale importo l’industria farmaceutica avrebbe un budget di tre miliardi per ingraziarsi, con le donazioni, il mondo dell’informazione e della politica e per assicurare lauti stipendi a scienziati, inventori di medicine, sieri, vaccini ed essere difesa da loro, dalle cui labbra pende la popolazione.
Ad esempio, non sono solo gli igienisti ad affermare che i vaccini sono una truffa, sostenendo che essi indeboliscono la capacità di reazione dell’organismo anziché renderlo più resistente alla malattia, ma contengono anche sostanze cancerogene. Infatti, anche sul sito vivereconilcancro.it, creato da medici ufficiali, si legge la medesima accusa di truffa.

 

3) Una legislazione iniqua ed assurda.
La sentenza numero 34200 della nostra Corte di Cassazione pronunciata il 6 settembre 2007 condannò un omeopatico, con la motivazione che ciò che è rilevante non è la capacità di eseguire delle cure o l’esito di esse ma semplicemente il possesso dei titoli prescritti dalla legge che sono il conseguimento della laurea in medicina, il superamento dell’esame di Stato e l’iscrizione all’Albo dei medici.
Tale sentenza è ineccepibile dal lato formale, se è vero che il giudice deve applicare la legge, ma è quantomeno rivelatrice dell’assurdità e iniquità della legislazione italiana dal lato della sostanza, poiché al malato interessa l’esito della cura e non i titoli del suo medico curante.
Il risultato di tale normativa è che ai medici è assicurata l’impunità anche se tutti i malati affetti da una data patologia, ad esempio l’AIDS, muoiono, mentre il contrario avviene per i professionisti di altre scuole, quand’anche essi riuscissero a salvare la vita a novantanove pazienti su cento, poiché allora la colpa della morte del centesimo sarebbe attribuita alla mancanza di laurea in medicina o al non aver somministrato al malato le (inefficaci) terapie della medicina ufficiale.
Infatti, la rivista Les hygiénistes numero 16 pagina 13 affermava che dei perfino dei medici in perfetta regola con i titoli di legge erano stati condannati quantunque avessero guarito dei malati di AIDS.
In aggiunta il solito Mosséri affermava di essere soggetto a minacce di morte, per le sue critiche alla medicina ufficiale.

 

4) Ignoranza pressoché universale delle altre scuole di salute.
Si può rilevare una quasi universale ignoranza sulle alternative possibili in campo medico: probabilmente pochi sanno che non esistono solo maghi e cartomanti al di fuori della medicina tradizionale e quelli che lo sanno, pensano che si tratti solo di teorie fantasiose e che solo la medicina sia scientifica.

 

La stessa enciclopedia TRECCANI – che nella pubblicità viene descritta come la più diffusa tra le famiglie italiane – definisce l’igienismo esclusivamente come tendenza a praticare con scrupolo eccessivo le norme dell’igiene, quando in realtà da almeno quarant’anni è stato scelto questo termine per intendere un vero e proprio sistema terapeutico, che in America si chiama IGIENE NATURALE.
Perfino i medici sono tenuti accortamente tenuti all’oscuro dell’esistenza delle altre scuole mediche – tanto che uno di loro nel 1976 mentre certificava la guarigione col metodo igienista di un malato che non aveva tratto durevole beneficio dalle cure farmacologiche affermò che non aveva mai sentito parlare di tale metodo di cura (Capitolo 34 di DIGIUNARE PER RIVIVERE) – o altrimenti si seminano in loro dei pregiudizi.

 

Se non fosse per le rare teste pensanti, come Copernico e Galilei, ancora crederemmo che è il sole e magari l’intero universo a ruotare intorno alla Terra. Così oggi pensiamo che siano le medicine a guarire le malattie, semplicemente perché esse sono efficaci a far sparire per un po’ di tempo qualche sintomo della malattia.
Bisogna, pertanto, comunicare alla generalità dei cittadini l’esistenza di altre scuole mediche, nei momenti e luoghi in cui essi sono più disponibili ad accogliere idee nuove.

 

5) Almeno per i malati che la medicina sa di non poter guarire
o per i quali non sa offrire che interventi chirurgici, perso per perso si restituisca ai cittadini il diritto di scelta, ora attribuito di fatto alla lobby, per quanto riguarda la loro vita.
Penso che buona parte delle persone che non sono soddisfatte dei risultati conseguiti con le terapie usuali preferirebbero provare, anche a loro spese e rischio, le terapie di altre scuole mediche, se le conoscessero.

 

Ecco, dunque, la mia proposta di legge:

 

1) Abrogare il requisito dell’iscrizione all’albo dei medici, quale condizione indispensabile per l’esercizio, almeno privato, della professione medica, per togliere alla lobby la possibilità di mettere in riga i medici con la minaccia di gettarli sul lastrico.
Chi ci può garantire, infatti, che le industrie farmaceutiche, grazie a quello che incassano ogni anno con la vendita dei medicinali, non siano in grado di scegliere a chi assegnare certe cariche, come quella di gestire l’Albo dei medici o di scegliere i docenti universitari o chi mettere al comando delle facoltà di medicina, analogamente a quanto faceva la loggia massonica P2?
Infatti l’igienista Mosséri, lamentava di essere costretto a rifiutarsi di ammettere nella sua casa di cura i casi più pietosi per non rischiare il carcere.
Ciò viene fatto anche contro medici tradizionali, quando vanno contro gli interessi della lobby non utilizzando le terapie sue, come scriveva la rivista Les hygiénistes numero 16 a pagina 13, come si può constatare dalla fotocopia allegata.

 

2) Abrogare l’obbligo del medico di denunciare chi – secondo la legislazione attuale – esercita abusivamente la professione medica, ora previsto dal codice di deontologia professionale.
Anzi gli dovrebbe essere tolta anche la legittimazione a farlo poiché deve essere il cittadino – o chi esercita su di lui la patria potestà o la tutela o il suo più stretto congiunto- a scegliere da chi essere curato e a portarlo in tribunale nel caso che ritenesse di essere stato ingannato con la dichiarazione di titoli o competenze immaginarie.

 

3) Prevedere nel codice penale il reato di truffa sanitaria,
con pene triple di quelle previste per la truffa di tipo patrimoniale, stabilendo che integrasse la fattispecie di tale reato la falsa dichiarazione del possesso di titoli accademici o di iscrizione all’albo dei medici, o di aver studiato tale o tale altra materia, o più in generale qualsiasi falsa dichiarazione volta ad attribuirsi conoscenza di questa o quella materia.
Ossia sostituire all’obbligo dei titoli l’onesta dichiarazione della verità ai clienti. Che solo chi ha conseguito la laurea in medicina e superato l’esame di Stato si definisca medico. Gli altri dovrebbero qualificarsi con altro nome, ad esempio quello di terapeuta (con la specificazione Igienista, Macrobiotico o altro).
Solo il laureato in medicina che ha superato l’esame di Stato ed è iscritto all’albo dovrebbe avere pieno titolo all’esercizio della professione medica, senza dover comunicare nulla ai clienti.

 

4) Istituire due pubblici registri presso le AUSL, stabilendo che nel primo fossero registrati i medici tradizionali e nel secondo si iscrivessero obbligatoriamente tutti i terapeuti di altre scuole – compresi gli omeopatici, giacché l’omeopatia è scarsamente nota al pubblico – che svolgessero tale attività in modo abituale contro compenso.
Ciò consentirebbe di ridurre le truffe da parte di sedicenti medici o specialisti, di cui la pubblica autorità attualmente non è al corrente, e un minimo di controlli a posteriori, oltre a scoraggiare le false dichiarazioni.
Ovviamente tutti coloro che svolgono già o iniziano attività di tipo terapeutico – salvo coloro che sono già iscritti come medici presso le AUSL – dovrebbero essere obbligati a farlo entro un breve termine.
Questi pubblici registri consentirebbero ai delusi dalle cure mediche di sapere anche a chi rivolgersi.
La spesa per l’istituzione e la tenuta di tali registri da un lato si potranno ottenere con una tassa di qualche decina di euro da pagare al momento della dichiarazione di inizio o proseguimento di attività terapeutica oltre a una tassa annuale. D’altro lato il ricorso di una parte dei malati ad altri terapeuti consentirà di risparmiare sui medicinali e su altre terapie tradizionali.

 

5) Obbligare medici e altri terapeuti che non hanno i titoli fino ad oggi necessari, a farne – una tantum – comunicazione scritta ai propri pazienti rilasciandone loro una copia e ad affiggere un avviso analogo nella sala di attesa dell’eventuale proprio ambulatorio.
Inoltre, anche nelle eventuali ricette mediche dovrebbe essere precisato, secondo i casi, “non iscritto all’Albo dei medici” oppure “radiato dall’Albo dei medici”.
Nella comunicazione ai clienti, chi fosse stato radiato dall’albo dei medici dovrebbe precisarne anche la motivazione, accompagnata, se il medico lo vuole, dagli argomenti a sua difesa.
I terapeuti senza laurea in medicina dovrebbero dichiarare ai loro clienti le materie studiate, eventuali corsi seguiti, libri sui quali hanno studiato ed eventualmente fornirne la documentazione. Inoltre dichiarare a quale scuola medica si considerano – prevalentemente – affiliati.

 

5) Obbligare le AUSL ad affiggere un avviso ben leggibile e in posizione ben visibile nelle sale di attesa per le impegnative in cui si affermi che:
si permette a scopo sperimentale che anche terapeuti di altre scuole mediche – come l’igienismo, la macrobiotica, l’omeopatia, la naturopatia, lo yoga ed altre ancora – non laureati in medicina possano esercitare la loro attività a favore di volontari che se ne assumano i rischi e le spese – (eccettuate queste ultime per l’omeopatia già riconosciuta dallo Stato italiano) in vista dell’eventuale loro riconoscimento a carico del Servizio sanitario nazionale e dell’istituzione di appositi corsi di laurea,
che ci si potrà procurare le generalità di tali terapeuti presso la stessa AUSL oppure on line
e si invitino coloro che si rivolgono – o i loro congiunti – a tali scuole a riferire alla AUSL i risultati conseguiti.

 

6) Ancora prima di far studiare l’inglese o l’informatica ai bambini – nelle scuole elementari – bisogna insegnare loro a nutrirsi bene per conservare il prezioso bene della loro salute, per risparmiare a loro stessi le sofferenze; e alle loro famiglie o ai contribuenti le spese derivanti dalle malattie.
Infatti, nel libro MANGIARE BENE PER SCONFIGGERE IL MALE si racconta la storia di un bambino divenuto diabetico già a 11 anni, si afferma che oggi l’80% dei bambini è affetto da steatosi epatica grazie ai cibi spazzatura in libera vendita tramite i distributori automatici e si auspica l’abolizione di questi ultimi nelle scuole come si è già fatto in altri Paesi oppure che siano consentiti, ma solo per cibi e bevande sani.

 

7) Certi signori vi stanno convincendo a reimporre le vaccinazioni o ci sono già riusciti. Siete sicuri che lo facciano per il bene degli Italiani, anziché per il loro portafoglio o per il bene dell’industria farmaceutica loro nutrice? Avete valutato i pro e i contro delle vaccinazioni? Forse il mio blog con indirizzo http://igienismo2013.blogspot.it, particolarmente attraverso la pagina Vaccinazioni o altrimenti il libro ALLA RICERCA DI UNA SALUTE PERFETTA di Albert MOSSéRI con le citazioni in fondo al capitolo 44, potrebbe mettervi qualche pulce nell’orecchio.
In occasione dell’influenza suina nella mia provincia di centocinquantamila abitanti morì una bambina in seguito alla vaccinazione. Ipotizzando che fosse avvenuto altrettanto nelle altre provincie del nostro Paese, sarebbero morte quasi quattrocento persone in tutta l’Italia, mentre di morti per influenza suina se ne contavano alcune decine.

 

8) Il giorno in cui si istituissero corsi di laurea in questa o quella medicina alternativa, non si dovrebbe obbligare a studiare le medesime materie della medicina tradizionale e in particolare la farmacologia, salvo al più quei pochi farmaci per le situazioni di emergenza, come i medici non sono obbligati a studiare la macrobiotica, l’omeopatia o l’igienismo. E’ già tanto vasto il programma di studio di ogni singola scuola medica! Infatti, queste altre scuole non utilizzano i farmaci della medicina ufficiale e hanno un loro metodo per fare le diagnosi.
Mario Rosati, Rieti.

 

AVVERTENZA

Avevo messo i link per andare alle altre pagine di questo blog ed essi funzionavano, ma poi non hanno funzionato più probabilmente perché questo blog dà fastidio alla lobby medico -farmaceutica.

Allora bisognerà trascrivere manualmente il nome della pagina a destra dell’indirizzo attuale di questa pagina web.

Cioè per saltare alla pagina contenente i primi diciotto capitoli di Digiunare per rivivere aggiungere digiunare-1-18/ così da ottenere l’indirizzo:  blog.libero.it/wp/libertadicura/digiunare-1-18/

Precisamente: cliccare sull’indirizzo blog.libero.it/wp/libertadicura/  per farlo apparire evidenziato.

Poi usare il tasto FINE,

Inserire la barra cioè il segno / (usare il tasto delle maiuscole e il tasto 7)

digitare Digiunare-1-18/

Premere il tasto INVIO

 

Invece per tornare da Digiunare-1-18 (o da qualsiasi altra pagina) alla home page, cioè a questa pagina, cliccare sull’indirizzo

Premere il tasto FINE

Utilizzare il tasto Backspace fino a cancellare il nome della pagina, ad esempio Digiunare-1-18/

Premere INVIO

 

Analogamente fare con le altre pagine.

Il nome di tutte le pagine è il seguente:

Digiunare-1-18
Digiunare-19-33
Digiunare-34-35
Alla-ricerca-1-18
Alla-ricerca-19-39
Alla-ricerca-40-59
Gulag-dell-AIDS
Salute-radiosa-1-10
Salute-radiosa-11-20
Salute-radiosa-21-30

 

     Avvertenza

 

      Affinché la gente possa scoprire questo scomodo ma validissimo ed economico metodo di cura, ho trascritto in apposite pagine di questo blog la mia traduzione di quattro della ventina di libri scritti dell’eminente igienista francese Albert MOSSÉRI, il quale non era solo un teorico, ma metteva in pratica nella sua casa di cura il risultato dei suoi studi restituendo la salute a migliaia di malati, magari considerati incurabili dalla fanfarona medicina ufficiale.

 

      Avevo messo i link per saltare alle varie pagine e funzionavano, ma ben presto ho dovuto toglierli, probabilmente perché questo blog dà fastidio alla lobby medico – farmaceutica e, allora, qualche suo compare, deve aver fatto in modo che i link, oltre a non funzionare più, producessero anche l’errore 404, NOT FOUND, causando così l’uscita dal blog.

 

      Pertanto, per visualizzare tali pagine sarà necessario aggiungere in coda all’indirizzo della home page il nome della pagina che si desidera leggere. Ad esempio: l’indirizzo per andare alla pagina Digiunare-1-18 dovrà essere http://blog.libero/wp/libertadicura/digiunare-1-18 o sostituire il nome della pagina che si sta visitando col nome della pagina che si vuole visitare. Ecco qui di seguito tali nomi:

 

      Digiunare-1-18 che riporta i primi 18 capitoli del libro DIGIUNARE PER RIVIVERE

 

      Digiunare-19-33

 

      Digiunare-34-35

 

      Alla-ricerca-1-18 che riporta i primi 18 capitoli del libro ALLA RICERCA DI UNA SALUTE PERFETTA

 

      Alla-ricerca-19-39

 

      Alla-ricerca-40-59

 

      Gulag-dell-aids che riporta l’intero libro IL GULAG DELL’AIDS

 

      Salute-radiosa-1-10 che riporta i primi 10 capitoli del libro SALUTE RADIOSA COL DIGIUNO

 

      Salute-radiosa-11-20

 

      Salute-radiosa-21-30

 

      Viceversa, per tornare alla home page occorrerà cancellare dall’indirizzo il nome della pagina web corrente. Chi non sapesse come farlo, veda la riga seguente.

 

      Per cambiare pagina,
cliccare sull’indirizzo di questa pagina, per evidenziarlo.
Premere il tasto FINE per portare il cursore in fondo all’indirizzo,
premere il tasto BACKSPACE, fino a cancellare l’indirizzo di questa pagina
e poi digitare l’indirizzo della nuova pagina. Naturalmente se si tratta di un’altra parte del medesimo libro, basterà spostarsi indietro con la freccia sinistra e modificare solo il numero del capitolo iniziale e di quello finale.

 

In realtà, qui – trattandosi della home page – basta aggiungere il nome della pagina a cui si vuole saltare dopo wp/libertadicura/