Diceva una canzone di Marco Masini che la “ragazze serie non esistono più”. E invece esistono, eccome, e fortunatamente stanno aumentando. Parliamo di una generazione di giovani che hanno capito che nella vita se non vuoi incappare in situazioni spiacevoli sarà necessario comportarsi in maniera più saggia e avveduta.
Lo rivela un’indagine di Eumetra realizzata per conto di Telefono Donna Italia che ha condotto un sondaggio tra quasi mille ragazze che spaziano nella fascia di età tra i 16 e i 25 anni. Gli anni migliori. Il fior fiore della giovinezza. Stando ai risultati, la maggior parte di essere ha dichiarato di essere consapevoli dei pericoli che si possono incontrare per strada a una certa ora, tant’è vero che la maggior parte di loro evita di camminare per strada da sole, soprattutto in certi luoghi pericolosi, o di prendere gli autobus alla sera tardi, preferendo farsi accompagnare.
Un altro dato significativo è l’abbigliamento. Le intervistate hanno confermato quanto l’abbigliamento possa veicolare messaggi negativi ai ragazzi, spingendole a optare per un “abbigliamento più discreto”. Quindi niente più minigonne o vestiti troppo scollati o troppo succinti, così da scoraggiare eventuali malintenzionati che interpretano il modo di vestire delle ragazze come un invito a provarci, finendo per rendersi colpevoli di abusi e violenze sessuali.
La ricerca ha spaziato anche dagli atteggiamenti che si tengono alle idee che si hanno fino ai canali con cui ci si informa e ai giudizi su alcune realtà, come ad esempio la musica Rap, nettamente bocciata dalle ragazze perché ritenuta irrispettosa verso le donne e istigatrice di violenza e di misoginia. Meglio, molto meglio tornare a quella musica leggera che non passa mai di moda e che ha il pregio di essere innocua, educativa anche parecchio rilassante.
Tra gli altri risultati di rilievo, da segnalare che quasi la metà delle ragazze intervistate da Eumetra accusa i coetanei di non essere sufficientemente educati all’affettività e di essere troppo interessati solo al sesso. Una buona percentuale ha dichiarato di non rincasare troppo tardi a casa la sera e per quanto riguarda la “parità di genere”, se per le ragazze è ancora lontana sul posto di lavoro, va invece meglio in casa, nell’educazione dei figli e nella gestione domestica. Inoltre, la metà di loro ha accusato i social network di trasmettere un’immagine negativa della donna, favorendo comportamenti offensivi e molestatori da parte dei maschi.