La vita è bella

La tristezza ha il sonno leggero


Somiglia a una commedia italiana (della nostra più felice tradizione) la narrazione di Marone, capace di raccontare con sensibilità e crudezza, pudore ma persino divertimento. Un romanzo che vive di rimandi e ispirazioni non solo letterarie: "Il giovane Holden", Franzen, "La famiglia" di Scola. Con il pregio di non strizzare l'occhio ai conflitti in corso, o al conformismo sui desideri delle coppie. Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezzo e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, in bilico tra due famiglie e ancora in cerca di se stesso. Sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, così trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nel¬lo stomaco, somatizzando tutto. Finché un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con il suo destino. Circondato da un carosello di personaggi mai banali, Erri deciderà di affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto. Imparerà così che per essere felici dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, a volte è indispensabile ribellarci. Anche a chi ci ama. Sarà pronto, ora, a prendere la decisione più difficile della sua esistenza?