La Rai ricorda Frizzi: ma ecco come lo maltrattò da vivo

La Rai ricorda Frizzi: ma ecco come lo maltrattò da vivo

Un anno fa ci lasciava Fabrizio Frizzi, stroncato da un’emorragia celebrale alle 4 di mattina del 26 marzo 2019.

Fabrizio Frizzi aveva un tumore al cervello, di cui l’ischemia dello scorso ottobre era stata solo una terribile avvisaglia. Ma aveva ancora tanta voglia di combattere, per la giovane moglie Carlotta e la figlioletta di soli 5 anni.

Fabrizio Frizzi ci lascia a 60 anni, che nessuno gli avrebbe dato. In questi tre giorni sono stati una pioggia inarrestabile le dediche a mezzo Social. Perché Fabrizio Frizzi era uno che non si poteva odiare. Sincero, umile, professionale. Faceva tanta beneficenza senza mai ostentarlo. Anzi. Gli amici gli rimproveravano il fatto che esagerasse pure. Frizzi lascia un vuoto difficile da colmare in una Tv sempre più volgare, urlata, costruita. Lui era sincero, trasparente, pulito.

E il pubblico lo sapeva, basta guardare le immagini delle 10mila persone accorse al suo capezzale per un ultimo saluto. Così come i tanti colleghi che gli hanno dedicato un ricordo, anche quanti lavoravano a Mediaset e gli facevano pure la concorrenza. Come Paolo Bonolis e Jerry Scotti. Un avversario troppo leale, al quale era impossibile commettergli una scorrettezza.

La Rai ha sospeso molti programmi nella giornata di lunedì e per tre giorni gli ha dedicato ampio spazio. Anche la D’Urso lo ha fatto, malgrado fosse di Canale 5. Per un periodo la Mediaset lo ha anche corteggiato, ma lui è rimasto sempre fedele alla Rai. Quella Rai che oggi lo omaggia, ma che da vivo non ha mancato di umiliarlo ed emarginarlo. Come ha ricordato anche il suo amico Pupo.

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La Rai ricorda Frizzi: ma ecco come lo maltrattò da vivoultima modifica: 2019-03-26T13:28:32+01:00da LucaScialo
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