Verità supposte

I tanti primati di Napoli e del Sud prima dell'Unità d'Italia


L’Italia pre-unitaria era un insieme di stati e regni, e l’Italia post-unitaria doveva mantenere questo spirito. Un po’ come ipotizzava Carlo Cattaneo: un’Italia federale, con ogni territorio che avrebbe mantenuto una certa autonomia politica e finanziaria. Ma i maneggioni che hanno voluto l’Unità per un proprio tornaconto finanziario prima che politico, hanno preferito che la nostra Repubblica diventasse romano-centrica; e che al Nord giungessero le ricchezze del sud all’indomani della vittoria dei Savoia nel Meridione grazie a quei Mille guidati da Garibaldi. Poi scartato perché non serviva più e perché forse era diventato scomodo. Il sud è stato sempre trattato secondo convenienza del centro-nord. Lasciato territorio povero, agricolo e analfabeta fino alla seconda guerra mondiale – vanificando così i pur pochi progressi e i vanti dell’epoca borbonica – dal dopoguerra sono piovuti soldi in modo indiscriminato, facendo arricchire pochi amministratori locali al potere e lasciando molte opere incomplete o mai avviate. Il tutto appannaggio anche delle criminalità organizzate. Eppure il Regno delle due Sicilie era all’avanguardia in diversi campi: scientifico, tecnico, dei trasporti, medico, del welfare. Di seguito una lunga lista dei primati del Meridione prima che la violenta unità d’Italia si realizzasse. CONTINUA A LEGGERE