Le due donne ai vertici dell’Ue e perchè dobbiamo preoccuparci

Le due donne ai vertici dell’Ue e perchè dobbiamo preoccuparci

Si sperava che con le elezioni europee di oltre un mese fa, qualcosa nelle istituzioni europee potesse cambiare. Certo, la spallata decisiva ai due partiti tradizionali che l’hanno governata fino ad oggi – ossia Ppe, Pse e Alde – da parte dei partiti euroscettici e nazionalisti, non è arrivata. Hanno eroso molti voti, soprattutto ai socialisti, ma non si può parlare di Tsunami come si profilava.

Tuttavia, a distanza di 5 anni dalle ultime elezioni continentali, che avevano già fatto scattare un primo allarme, i voti ai partiti nazionalisti ed euroscettici sono aumentati di molto. Quindi, il campanello d’allarme ha aumentato il proprio volume.

Eppure, sembra che nulla sia cambiato tra i vertici delle istituzioni europee. Ho già parlato della nomina di David Sassoli (Partito democratico) come Presidente del Parlamento europeo. Un socialista, quindi rappresentante di un partito a livello europeo in caduta libera (l’ecatombe è stata evitata solo grazie al redivivo socialismo spagnolo e alla timida ripresa del Pd). L’unica soddisfazione che resta è che bissa la nomina di un altro italiano, il predecessore Antonio Tajani (Forza Italia).

Qui invece presento le due donne che andranno a ricoprire altri due incarichi molto importanti: per l’incarico di Presidente della Commissione europea è stata indicata infatti Ursula von der Leyen. Mentre per la presidenza della Banca Centrale Europea (BCE) è stata indicata Christine Lagarde. Ecco perché non si tratta di due belle notizie.

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Le due donne ai vertici dell’Ue e perchè dobbiamo preoccuparciultima modifica: 2019-07-09T09:51:24+02:00da LucaScialo
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