Verità supposte

La canzone di Piero Pelù è un plagio? Giudicate voi


Quando ho saputo che Piero Pelù sarebbe andato al Festival di Sanremo, mi sono venute in mente le tante canzoni che ha cantato negli ultimi quarant’anni. Contro i poteri forti, la corruzione politica, la Mafia, il Papa e la stessa televisione. Per i fan della prima ora, per esempio, già dopo il disco Tre. Quindi dalla cosiddetta Tetralogia degli elementi, partita dal disco El diablo del 1990 e proseguita lungo tutti gli anni ‘90 con Terremoto, Spirito e Mondi sommersi. Cioè da quando si sono sciolti i primi Litfiba. Dopo la partecipazione a The Voice, molti fan sono rimasti basiti per la partecipazione a Sanremo con il brano Gigante, ha suscitato un buon riscontro di critica e pubblico. Tuttavia, la fase post-Sanremo – in attesa di scoprire il concreto o mancato successo del nuovo disco da solista – si sta rivelando alquanto amara. Infatti, per Piero Pelù sono giunte due batoste: una accusa di plagio e un maxi risarcimento da pagare a Matteo Renzi. Ecco nel dettaglio entrambe le situazioni. CONTINUA A LEGGERE