“Lavali col fuoco!” è il coro che i milanesi rivolgono ai napoletani durante le partite di Inter e Milan. Anche quando le due squadre meneghine non incontrano quella partenopea. Nell’attesa, però, loro sono lavati dall’acqua putrida del Seveso. Un torrente, più che un fiume, che esonda spesso. L’ultima volta è accaduta intorno alle 3 del 15 maggio scorso, complici le abbondanti piogge cadute a Nord di Milano. Piogge che hanno causato vari danni: interruzione di corrente elettrica, allagamenti di case e cantine. In alcune strade, i tombini sono letteralmente implosi. Ancora, molti sono gli alberi cadut sui fili del tram e sui binari. Roba mai successa, assicurano alcuni abitanti della zona. Il sindaco Beppe Sala afferma che nella notte la pioggia scesa è un terzo della quantità totale di pioggia su Milano da inizio anno. Ma il problema del Seveso risale al 1800 e negli ultimi anni si è aggravato. Ripercorriamo la storia di questo torrente e perché le sue esondazioni non vengono risolte. CONTINUA A LEGGERE
Il Seveso esonda ancora: le responsabilità politiche di un problema irrisolto
“Lavali col fuoco!” è il coro che i milanesi rivolgono ai napoletani durante le partite di Inter e Milan. Anche quando le due squadre meneghine non incontrano quella partenopea. Nell’attesa, però, loro sono lavati dall’acqua putrida del Seveso. Un torrente, più che un fiume, che esonda spesso. L’ultima volta è accaduta intorno alle 3 del 15 maggio scorso, complici le abbondanti piogge cadute a Nord di Milano. Piogge che hanno causato vari danni: interruzione di corrente elettrica, allagamenti di case e cantine. In alcune strade, i tombini sono letteralmente implosi. Ancora, molti sono gli alberi cadut sui fili del tram e sui binari. Roba mai successa, assicurano alcuni abitanti della zona. Il sindaco Beppe Sala afferma che nella notte la pioggia scesa è un terzo della quantità totale di pioggia su Milano da inizio anno. Ma il problema del Seveso risale al 1800 e negli ultimi anni si è aggravato. Ripercorriamo la storia di questo torrente e perché le sue esondazioni non vengono risolte. CONTINUA A LEGGERE