Il Politically correct ormai non si ferma più. Come un panzer tedesco durante la Seconda guerra mondiale, schiacciando senza pietà tutto quanto trova sulla sua strada. In nome dell’anti-sessismo e dell’anti-razzismo.
Le vittime sono sempre più numerose e variegate. Si spazia dal Cinema ai cartoni animati passando per i fumetti. Ed ora, l’ultima vittima in ordine di tempo è Doraemon. Il simpatico gattone blu giapponese.
Protagonisti sono Nobita Nobi ed il suo gatto robot di nome Doraemon, che lo aiuta nel cambiare il suo destino. Dal manga sono state tratte 3 serie tv, nonché film e videogiochi.
Con oltre 170 milioni di copie vendute in tutto il mondo, Doraemon ora si sta anche attirando le accuse di sessismo. Vediamo perché.