I tanti disoccupati che provocherà la fine delle auto a motore termico

I tanti disoccupati che provocherà la fine delle auto a motore termico

Il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite) ha imposto che entro il 2035 dovrà terminare la produzione di automobili a motore termico. Mentre cinque anni di proroga sono stati dati per i veicoli commerciali.

A deciderlo i vertici che vi fanno parte, tre ministeri che di concerto lavorano al Cite: Stefano Cingolani, Enrico Giovannini e Giancarlo Giorgetti. Una scelta che, ad onor del vero, è in linea con quanto ci chiede l’Unione europea. Che è il contesto in assoluto più virtuoso a livello mondiale. Con un calo di oltre il 20% delle emissioni negli ultimi 30 anni, mentre ovunque nel globo sono cresciute a dismisura. Soprattutto in Asia, con Cina e India capofile.

Se la notizia sembra ottima in chiave green, in realtà la decisione porterà un impatto positivo modesto ma un grave danno per l’occupazione. Già in sofferenza da anni nel settore automobilistico.

Ecco i dati poco confortanti.

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I tanti disoccupati che provocherà la fine delle auto a motore termicoultima modifica: 2021-12-14T09:23:09+01:00da LucaScialo
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