Lunaeva racconta...

Passioni clandestine


Tanta poesia e tanta musica raccontano della passione, soprattutto quando questa è ostacolata, in qualche modo, dalla realtà oggettiva. Un poeta anche passionale è stato Iosif Brodskij. In questa sua "io ero solamente ciò" racconta una passione forte e intensa, che però, come una sfera, ruota e va... E pensando alle passioni clandestine o comunque contrastate e finite, una canzone di Agnes Obel, "Familiar", racconta l'amore clandestino e la sofferenza per questa clandestinità. In questo video dal vivo la particolarità di questa musicista e dei suoi arrangiamenti, oltre alle bravissime polistrumentiste che l'accompagnano dal vivo. Buona lettura e buon ascolto. :-) IO ERO SOLAMENTE CIO' [Iosif Brodskij] Io ero solamente ciò che tu toccavi, quello su cui - notte fonda, corvina - la fronte reclinavi tu. Io ero solamente ciò che tu là in basso distinguevi: sembiante vago, prima, e poi molto più tardi, tratti. Sei tu ardente, che sussurrando hai creato la conchiglia dell'udito a destra, a manca, là, qui. Tu che nell'umida cavità, tirando quella tenda, hai messo voce, perché potesse te chiamare. Cieco ero, nulla più. Tu, sorgendo, celandoti, hai dato a me la facoltà di vedere. Si lasciano scie così, e si creano così mondi. Spesso, creati, si lasciano ruotare così, elargendo regali. E, gettata così, in caldo, in freddo, in ombra, in luce, persa nell'universo, ruota la sfera e va.