L’isoletta di Gaiola

Gaiola

Si dice che la piccola e bellissima isola di Gaiola sia un luogo maledetto. Sapendo che quasi tutti i suoi precedenti proprietari sono tragicamente morti, sono scomparsi misteriosamente, o hanno avuto sfortuna legata alle loro finanze e alla loro vita personale dopo l’acquisto, è facile essere convinti che questa ipotesi non è solo una superstizione locale, una storia fantastica, o qualche trucco di marketing per attirare turisti. Molti strani eventi confermano la credenza popolare della maledizione dell’isola.

Oggi l’isola è abbandonata, e molti del posto si rifiutano di raggiungerla per paura di sfidare la “Maledizione di Gaiola”, ma nel lontano passato era un luogo vibrante. L’isola si trova a circa 90 metri dalla costa della città di Napoli, nel Golfo di Napoli. In realtà, è formata da due piccole isolette rocciose collegate tra loro da un unico stretto ponte di pietra a forma di arco e lungo pochi metri, che è ora un’attrazione per i rarissimi visitatori. Alcuni studiosi pensano che sia stato costruito come un ponte, mentre altri credono che sia una parte superstite del tetto di un tunnel o di una grotta artificiale che è stata scavata nella roccia.

Attualmente è di proprietà della Regione Campania, e si trova al centro del Parco Subacqueo della Gaiola, che gestisce e conserva le antiche rovine romane e la straordinaria flora e fauna della zona. La zona costiera era una località preferita fin dall’antichità. Durante l’epoca romana, i nobili costruirono ville lungo la costa. Oggi sull’isola di Gaiola si trovano i resti di un antico tempio dedicato alla dea Venere, oltre ai resti di un’antica villa immersa nelle acque cristalline.

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