Storie di una vita mai monotona

UNA GIORNATA QUASI NORMALE


A volte capita di avere giornate “fuori dall’ordinario”..a me veramente capita spesso e quella di oggi è stata una giornata che è iniziata ieri! Sembra un controsenso ma posso spiegare! Ieri avevo deciso di mettermi a posto i capelli, è un’operazione che faccio due volte la settimana e che generalmente si risolve in 10/20 minuti al massimo…spazzola per stirarli e subito dopo piastra per renderli simili a spaghetti! Ieri mia figlia “si è prestata” a fare lei il tutto! Presa una seggiola dalla cucina, ci siamo sistemate in bagno che non è che sia Piazza d’Armi, è un bagno normalissimo dove una persona riesce a muoversi bene, senza nessun problema…ma due persone e una seggiola che occupa metà dello spazio disponibile beh…qualche impiccio l’ha provocato! Comunque strisciando, spostandoci continuamente, reggendo il filo del phon che poteva strozzarmi, mettendomi penzoloni dentro il lavandino lei è riuscita ad asciugarmi i capelli e successivamente a stirarmeli con la piastra! ….“te li stiro all’insù così fanno volume e ti stanno meglio”….io per mia natura non contesto mai molto e accetto volentieri quello che secondo lei può andare bene per me! In effetti, a lavoro finito, i capelli stavano bene, vaporosi, una bella piega..... ” non metterci niente sopra che altrimenti ti si sporcano subito e si afflosciano”…..bene, così ho fatto! Stamattina, appena sveglia, con un occhio chiuso e l’altro aperto per metà, vado in bagno per lavarmi e vestirmi..porto fuori il cane tutte le mattine..e sorpresa! Passando davanti allo specchio ho visto che avevo in testa una massa informe e gonfia…e che cappero è?!?!? Accendo la luce (cerco di fare poca confusione la mattina perché ma figlia dorme e non vorrei disturbare) e mi vedo riflessa nello specchio…oh mamma! E come faccio adesso, devo uscire col cane, non ho tempo di sistemare quel groviglio tipo Medusa che ho in testa, non posso accendere il phon perché fa rumore e nemmeno la piastra perché occorrerebbe troppo tempo…vabbè! Poco male, metto il cappello, esco e quando torno mi sistemo! E così ho fatto! Il problema c’è stato al ritorno: bagno occupato perché mia figlia si stava preparando, dovevamo uscire insieme per un giretto in città e, visto che eravamo in zona, per andare anche dalla dottoressa a farci segnare alcune impegnative! Quindi ancora un volta niente phon, niente piastra…. ma cappello! Cinque persone in attesa nello studio della dottoressa, caldo bestiale, slaccio il giaccone e mi metto calma ad aspettare….sempre col cappello in testa! Mica posso toglierlo. La sala d’attesa è di dimensioni minuscole, c’è gente e se mi togliessi il cappello uscirebbe allo scoperto quell’ammasso che ho in testa…e mica ci si sta tutti! Quindi mi sacrifico, sudo e me lo tengo in testa! Entriamo! Visto che ci sono, mi faccio misurare anche la pressione (col caldo che avevo ho pensato che sarebbe stata a duemila), tolgo il giaccone, tolgo la maglia per liberare il braccio…ma il cappello no! Non posso toglierlo, non c’è spazio lì dentro, la povera dottoressa avrebbe dovuto districarsi in mezzo al cespuglio per riuscire ad infilarmi la fascia per la pressione, poveretta! E me ne sto così, mezza spogliata ma col mio cappello ben piantato in testa! Chissà, forse avrà pensato anche di prescrivermi qualche farmaco per psicopatici ma conoscendomi da molti anni forse si è resa conto che non era il caso anche perché mia figlia, alla quale avevo spiegato il perché del cappello in testa, continuava a ridere cerando di non farsi vedere….due sceme in ambulatorio! Ci siamo sfogate all’uscita comunque, una bella risata liberatoria! E mica è finita qui, la giornata era appena a metà! In questi giorni ho scoperto un blog dove ci sono tante ricette semplici ed alla mia portata e, giorno per giorno, ne sto sperimentando alcune….sulle torte stendiamo un velo pietoso, le mie non lievitano e nonostante sulla ricetta ci sia scritto di alzare il bordo dello stampo con un accorgimento perché quella torta lievita tantissimo e rischierebbe di uscire fuori, le mie oltre a non lievitare, nemmeno ci pensano a raggiungere il livello normale dello stampo! Ho scoperto però che non è tutta mia la colpa ma in parte anche del forno , 7 cuochi si chiama ma ne funziona solo uno..gli altri saranno in sciopero! Per questo adesso mi sto dedicando ai secondi ed alle verdure! Stasera c’era una specie di torta salata fatta con le patate! Dopo aver lessato le patate (veramente sono state sul fuoco più di un’ora perché me ne ero dimenticata) ed averle schiacciate, si devono impastare con la farina, il parmigiano, un uovo e un pizzico di sale; il problema è arrivato nel momento in cui con la forchetta non riuscivo più a far amalgamare bene tutti gli ingredienti, l’impasto era abbastanza sodo e la forchetta non era sufficiente…ok! Uso le mani allora! Infilo le mani in quel coso biancastro per riuscire ad impastare bene…oh cappero! E adesso? Se tiravo su le mani veniva su anche la ciotola…e come ne esco! Chiamo mia figlia, mica può solo stirarmi i capelli, deve anche contribuire alle mie sventure! Beh come arriva attacca a ridere…scema! Io con le mani infilate in quella specie di cemento ….e lei ride!....tirami fuori di qui! Che cavolo ridi!... Insomma, bene o male siamo riuscite a mettere nella tortiera quella cosa e completare la ricetta! Era veramente buono quel coso! Ce lo siamo mangiato tutto! Non tutte le disgrazie vengono per nuocere…..la cena era veramente ottima! Rimane ancora irrisolto però il problema capelli…già! Perché col forno acceso non ho potuto accendere il phon (salta la corrente) ed io domani mattina ho appuntamento dal dentista! Cosa ci vado col cappello? Nemmeno lì posso toglierlo! Quando sarò sdraiata sulla poltrona come farà a districarsi in mezzo al cespuglio! Lo studio è piccolo: lui, la sua assistente ed io sulla poltrona che occupo quasi per intero lo spazio con quel groviglio che ho in testa….impossibile! spero solo di riuscire domani mattina a sistemarmi prima di andare altrimenti se vi capitasse di leggere su un giornale di un dentista sparito insieme alla sua assistente ed a tutti i suoi arnesi infernali sapreste per certo dove trovarli! Che vita ragazzi!