LA SFIDA

Zucchero.FilatoLa stanza era in penombra.

Ferma sulla soglia lo osservava mentre era seduto sulla poltrona di pelle rossa. Le dita della mano sinistra tamburellavano sul bracciolo e nella destra stringeva un bicchiere di (forse) scotch.

Dalle casse fuorisciva una musica in sottofondo, che riconobbe appartenere ad un suo vecchio cd. 

“Sei in ritardo”. La voce bassa  e roca le arrivò a malapena.

“Non ti aspettavo.”

Lui si mosse appena sulla poltrona. Gli si avvicinò, ma prima si tolse le scarpe con il tacco. Sapeva che lui non avrebbe approvato, ma non se ne curò. Gli arrivò davanti. La guardava. Lei si chinò lasciando cadere sul parquet le scarpe che fecero un rumore sordo. Appoggiò le mani sul bracciolo e si avvicinò a pochi centimetri dalla sua bocca. Il suo profumo di marca le solleticò le narici.

Inspirò.

Poi virò verso il suo collo e gli strappò un sospiro, ma salì verso il suo orecchio. 

“Felice di rivederti”. Gli sussurrò

Lui sorrise.

“Sei sempre bellissima”.  Le rispose.

“Lo so”. Poi si sedette sulle sue gambe. “Ma non permetterti mai più di entrare di nascosto in casa mia”.

Lui scoppiò in una fragorosa risata.

“Non ci contare” disse scuotendo la testa poi bevve un sorso di scotch mentre il ghiaccio tintinnava all’interno del bicchiere.

Era il suo essere così risoluto e sicuro di sè, che la attirava e nel contempo le faceva venir voglia di sfidarlo. Era un gioco eccitante, e spesso la posta in gioco valeva l’impegno speso per raggiungere l’obiettivo.

Si alzò lentamente mentre, era sicura,  Lui la stava osservando senza toglierle gli occhi di dosso.

“Vedremo” gli disse.  E lasciò la stanza.

La sfida aveva avuto inizio.

 

 

 

 

 

LA SFIDAultima modifica: 2024-05-08T16:48:43+02:00da MA.GNE.TI.CA


8 pensieri riguardo “LA SFIDA”

          1. Tutto si basa sul tempo. A volte è troppo tardi, altre volte è troppo presto. Ne parleremo in privato ;-). Buona serata :-*

  1. Comincia la sfida, la sfida che tutti gli amanti devono affrontare, e ogni loro storia insegna qualcosa. Insegna che per restare insieme si devono fare errori. Si deve piangere e litigare, essere deboli, incoerenti e lunatici. La ragione non ha nulla a che fare con i sentimenti. È il sogno la loro giusta dimensione. Bisogna credere nell’impossibile…

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