Alce Nero, il capo Sioux che sfidò il generale Custer sarà santo. Al via la beatificazione.

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Alce Nero, il leggendario capo Sioux, sarà presto santo. Lo hanno dichiarato i vescovi americani

Alce Nero

Alce Nero

nell’ultima conferenza a Baltimora, precisando che si tratta di un momento storico: sarà il primo pellerossa uomo dopo Kateri Tekakwitha, la nativa americana canonizzata nel 2012.

Considerato il più influente leader indiano del ventesimo secolo, si convertì al cattolicesimo nel 1904. A differenza di Cavallo Pazzo e Toro Seduto, Falce Nero era diventato famoso per una visione avuta a nove anni nel delirio di una malattia

Nato il primo dicembre del 1863, “Black Elk”, uomo di medicina, ebbe una giovinezza attiva e travagliata: ad appena 12 anni, partecipò alla battaglia del Little Big Horn, lo storico conflitto in cui i Sioux guidati da Toro Seduto batterono un corpo dell’esercito Usa, comandato da George Armstrong Custer.

Nel 1890 girò l’Europa e anche l’Italia con Buffalo Bill, poi restò segnato per sempre dagli orrori del

Buffalo Bill

Buffalo Bill

massacro a Wounded Knee dei Sioux del cugino Cavallo Pazzo: pochi però sanno che Alce Nero era cattolico, battezzato ormai adulto nel 1904 dopo la morte della prima moglie. Considerato il più influente leader indiano del ventesimo secolo, in questa sua seconda vita Alce Nero battezzò centinaia di Sioux, insegnando il catechismo e vivendo una vita umile e giusta fino alla morte nel 1950 nella riserva di Pine Ridge del South Dakota. Adesso, sulla spinta di una richiesta della diocesi di Rapid City, la causa di beatificazione.

I missionari che lo battezzarono nel giorno di San Nicola gli diedero Nicholas come nome da cristiano. Ma anche prima della conversione Falce Nero si era distinto per la sua spiritualità e da cattolico praticò una forma di sincretismo religioso che mescolava le pratiche native raccolte negli anni Trenta nel celebre “Black Elk Speaks” di John Neihardt a quelle della religiosità occidentale.

Alce Nero

Alce Nero

L’annuncio del processo di beatificazione non ha messo d’accordo tutta la comunità indiana. Per i Sioux tradizionalisti, Alce Nero fece concessioni solo esteriori alla cultura dell’uomo bianco ma dentro di sé non cambiò mai. “In famiglia si racconta che i missionari cercavano di battezzarlo e lui correva a nascondersi sotto il letto”, ha raccontato la bisnipote Charlotte che sposa la tesi per cui i cattolici volevano tra le loro fila Alce Nero solo per la spiritualità che lo aveva reso celebre.

Kateri Tekakwitha

Kateri Tekakwitha

Non è però il primo santo pellerossa. Prima di Alce Nero c’è stata Kateri Tekakwitha beatificata da Giovanni Paolo II il 22 giugno del 1980 e canonizzata da Benedetto XVI nel 2012. Era nata a Osserneon nel 1656 e morta a Kahnawake il 17 aprile 1680.

fonte web

Alce Nero, il capo Sioux che sfidò il generale Custer sarà santo. Al via la beatificazione.ultima modifica: 2017-12-29T20:29:30+01:00da IlMambrucco

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