Se per il vostro matrimonio avete optato per un rito civile dovete tenere presente che, anche se celebrando un matrimonio civile avrete meno obblighi e di conseguenza minori preoccupazioni e compiti da svolgere, anche in questo caso sarà necessario seguire un ben preciso iter burocratico.
Il matrimonio civile viene scelto tendenzialmente da persone atee, ma come accade per il rito religioso la coppia dovrà accettare una serie di obblighi, diritti e doveri che scaturiscono proprio dal rito civile.
Il primo consiglio in merito all’organizzazione di un matrimonio civile è quello di iniziare a pianificare il tutto almeno un paio di mesi prima della data concordata, in modo da non trovarsi in situazioni di difficile gestione all’ultimo momento.
Vediamo ora nel dettaglio i vari aspetti da considerare.
LE TEMPISTICHE E LE FASI BUROCRATICHE
Nella maggior parte dei casi il matrimonio civile si svolge presso il Comune di residenza di uno o di entrambi gli sposi, ma nulla vi vieta di decidere per il Comune di un altro paese o città. In questo caso dovrete spiegare al Comune di residenza, per iscritto, i motivi per cui avete effettuato una scelta alternativa ed ottenere da questo una delega che andrà presentata al Comune presso il quale si vorrebbero celebrare le nozze.
Una volta che il Comune avrà svolto le varie pratiche pertinenti, la coppia sarà contattata per fissare la data del giuramento, il quale dovrà avvenire alla presenza di almeno un genitore di uno degli sposi, questo per avere testimonianza di non consanguineità tra i fidanzati, e di un testimone. Nel caso non ci fosse la possibilità di partecipare al giuramento da parte di nessun genitore della coppia sarà necessario munirsi di una copia dell’atto di nascita dei futuri sposi.
Dopo il giuramento dovrete presentarvi in comune per il consenso; quel giorno richiederete le pubblicazioni e comunicherete la data delle nozze. Le pubblicazioni hanno lo scopo di rendere nota alla comunità l’intenzione della coppia di convolare a nozze affinché chiunque, con un valido motivo, possa opporsi alle nozze.
La pubblicazioni resteranno affisse alla Porta della Casa Comunale per 8 giorni; trascorsi 4 giorni dal termine delle pubblicazioni il Comune, in caso non abbia ricevuto alcuna opposizione, rilascerà il nullaosta in cui sarà dichiarato che la celebrazione non presenta impedimenti agli effetti civili e che la coppia può celebrare le proprie nozze.
Il termine per potersi sposare è di 180 giorni a partire dalla data di scadenza delle pubblicazioni, oltre questo tempo la validità dei documenti verrà ritenuta nulla e sarà necessario ripetere tutto l’iter burocratico.
I DOCUMENTI
Nel caso si decida di sposarsi presso il comune di residenza l’iter burocratico da seguire sarà molto semplice, grazie alla legge Bassanini 13/5/97 n.127 i futuri sposi dovranno semplicemente presentarsi presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune con un documento valido e una dichiarazione su carta semplice o modulo prestampato che attesti la loro intenzione di sposarsi. Se uno dei due fidanzati si trovasse impossibilitato a presentarsi di persona sarà sufficiente che l’altro porti una fotocopia del suo documento d’identità, al resto e alla verifiche su residenza, cittadinanza e stato libero penserà direttamente il Comune.
Nel caso uno dei due futuri sposi sia straniero, dovrà presentare al proprio Comune un nullaosta che viene rilasciato dal consolato o dall’ambasciata del proprio Stato di provenienza, e successivamente legalizzato dalla prefettura; fatto questo sarà sempre il Comune ad procurare tutti i documenti che servono.
Se uno dei due fidanzati è divorziato, dovrà fornire la sentenza di divorzio, nel caso sia vedovo sarà necessario presentare l’atto di morte del coniuge defunto.
Chi celebrerà il rito civile
Normalmente il matrimonio civile viene celebrato dal Sindaco o da un suo delegato, in Comune e in presenza di due testimoni che abbiano compiuto la maggiore età. Ad ogni modo, secondo quanto stabilito dal vigente decreto, ogni maggiorenne che non abbia perso i propri diritti civili può essere scelto dagli sposi per officiare al matrimonio.
È quindi possibile richiedere che a celebrare le nozze sia un amico o un parente della coppia, previa firma di alcuni documenti e indicazione di tutte le sue generalità.
La location
Generalmente il matrimonio civile si svolge presso la sede comunale, che potrà essere addobbata con decorazioni floreali proprio come accade per il rito religioso in chiesa. Le amministrazioni cittadine possono però mettere a disposizione location alternative, quali dimore d’epoca o ville con parchi, dove potersi sposare con rito civile.
Il rito civile
Il rito del matrimonio civile è molto più breve e semplice rispetto a quello religioso; durerà all’incirca 20 minuti ed è diviso in 5 passaggi:
Sapevate che digitando in Google ‘sposarsi…‘, il primo risultato che appare nelle ricerche degli utenti è ‘… in comune‘?
Già, il matrimonio civile negli ultimi dieci anni è la scelta più gettonata tra le coppie di sposi italiani: secondo i dati ISTAT, già nel 2012 il rito civile aveva operato un netto sorpasso soprattutto nel Nord Italia, dove prevaleva con il 51,7% rispetto al 48,3% sulle nozze celebrate in chiesa. Nelle regioni meridionali prevaleve il rito religioso con un 76,3% ed al Centro le due cerimonie si contendevano entrambi un emblematico 50%. I dati non operavano alcuna distinzione tra le coppie che optavano per una doppia cerimonia sposandosi prima in comune e poi in chiesa, e chi solo celebrava uno dei due rituali.
Mentre l’ultimo annuario statistico dell’Istat ci rivela che nel 2013 i matrimoni celebrati con il solo rito civile sono stati 82.512 la loro quota sul totale raggiunge il 42,5% del totale.
Insomma, una tendenza in aumento, come può rilevare ogni giorno anche il nostro staff, che ha a che fare con centinaia di coppie provenienti da tutto il mondo che si rivolgono a Zankyou per creare il sito per il proprio matrimonio e la loro lista nozze online, oltre che per consultare i fornitori della loro zona grazie alla nostra fornitissima directory, dove potrete per esempio contattare le ville per matrimoni più belle di Roma.
Per queste ragioni oggi vogliamo proporvi la guida definitiva al matrimonio civile: grazie all’aiuto dei nostri rinomati esperti, di seguito troverete tutto quello che c’è da sapere per chi ha scelto di sposarsi in comune, dagli aspetti burocratici alla scelta dell’abito, passando per il beauty look della sposa e le decorazioni.
Documenti ed aspetti burocratici
“Il matrimonio civile non vale anche per la chiesa. Mentre sposandosi in chiesa, gli effetti sono anche civili”. E’ questo il primo punto che ci illustra la wedding planner Stefania Guastini di Guastini Style Weddings & Events. Un aspetto di importanza fondamentale da considerare qualora abbiate deciso di optare per il rituale civile. Ma qual è l’iter burocratico da intraprendere? Grazie al nuovo Ordinamento dello Stato Civile e all’introduzione delle autocertificazioni, la procedura è notevolmente più snella e le formalità preliminari al matrimonio civile possono essere intraprese circa due mesi prima della data stabilita per il Grande Giorno.
Monia Re, la prima wedding planner certificata d’Italia, titolare dell’agenzia Kairòs e docente di vari corsi, tra cui quello che si terrà a Milano il 23,24 e 25 ottobre presso la società Komax, ci riassume di seguito la procedura burocratica per sposarsi in comune in Italia, prendete nota
– La richiesta di pubblicazione è presentata all’Ufficiale di Stato Civile di uno dei due comuni di residenza dei futuri coniugi. Possono presentare tale richiesta solo gli sposi oppure una persona munita di procura speciale;
– i futuri sposi devono dichiarare: nome, cognome, luogo e data nascita. Residenza e cittadinanza. Libertà di stato, assenza di impedimenti di parentela od affinità. Assenza di interdizione mentale e di non avere una condanna.
– Fatte le dichiarazioni, l’ufficiale redige il processo verbale, che ha sostituito il vecchio registro delle pubblicazioni. E’ quindi necessario verificare che i dati siano esatti, per poi sottoscrive il tutto insieme agli sposi.
– A quel punto, l’ufficiale espone l’atto di pubblicazione (adesso ci sono anche le pubblicazioni online) per 8 giorni interi, poi rilascia certificato di avvenuta pubblicazione. Se uno dei due sposi abita in un altro comune, bisogna chiedere anche la pubblicazione nell’altro comune, che deve affiggere le pubblicazioni sempre per 8 giorni.
– Se si opta per il solo rito civile il matrimonio può essere celebrato dopo soli 4 giorni dall’avvenuta pubblicazione. Il matrimonio civile può svolgersi in un terzo comune, diverso da quello dove sono state affisse le pubblicazioni. In questo caso tutta la documentazione va trasmessa nel comune che è stato scelto per la celebrazione civile.
– Il matrimonio va svolto nelle sale comunali o in una location appartenente al comune. Unica eccezione è l’infermità oppure un altro impedimento che va giustificato preventivamente da uno da entrambi gli sposi.
Sempre riguardo alla scelta della location, Stefania Guastini consiglia di considerare quelle che abbiano uno spazio adibito a questo scopo, e riconosciuto legalmente. ‘Questo costituisce una grande comodità – continua la wedding planner milanese – dato che una location che faccia anche da casa comunale permette agli sposi e soprattutto ai loro ospiti di trovarsi giá sia nel luogo della cerimonia che in quella del ricevimento”. E noi sappiamo bene che la comodità della location scelta per il matrimonio è al centro delle aspettative che ogni invitato ha quando prende parte a dei festeggiamenti nuziali!
Riguardo ai testimoni di nozze, aggiunge la wedding planner, gli sposi di solito ne scelgono due o tre per ciascuna della parti, ma attenzione, solo uno potrà firmare. Di solito si opta per fratelli o sorelle, ma anche le migliori amiche di sempre possono essere un’ottima scelta. Per ciò che concerne la richiesta di avere come celebrante un familiare o un amico, è necessario che costui sia in primis maggiorenne, ovviamente, e che non abbia perso i diritti civili, in quanto eleggibile come consigliere comunale. L’unico limite imposto dalla legge è quello delle parentele verticali: nonni, genitori o figli. Mentre se scegliete un fratello o un cugino non ci sarà alcun problema.
Decorazioni & Cerimonia: 10 tips per centrare l’obiettivo
“Molte spose mi hanno confidato che per loro il rito civile dura troppo poco e l’emozione è meno palpabile rispetto a una cerimonia in chiesa – ci racconta Benedetta Terzaghi, wedding and event planner di White Dreams – per questo io consiglio loro di puntare tanto sulla personalizzazione, sul rendere quel momento davvero speciale”.
La musica può essere un esempio, essendoci più libertà di scelta rispetto al rito religioso, e la sposa può fare il suo ingresso sulle note di una canzone che avrà per lei e il futuro marito un significato importante, come ricordare il loro primo bacio o il loro primo incontro.
Sulla parità di importanza dei due rituali è perfettamente d’accordo Giorgia Fantin Borghi, titolare della sua omonima agenzia di wedding planning, importante punto di riferimento su territorio milanese e nazionale: “che matrimonio civile venga celebrato nella piccola stanza del Municipio o in una location preposta al rito – ricordate che per avere valore legale deve necessariamente essere definita ‘casa comunale’- l’importante è che non rivesta assolutamente un ruolo marginale ma che sia considerata solenne un tutto e per tutto così come lo è quella religiosa”.
Ecco i miei 3 piccoli consigli per non sbagliare, continua Giorgia:
1. Addobbi riutilizzabili
Identificate tre punti focali e decorateli in modo ricco e scenografico ma anche facilmente removibile. Normalmente questi sono: l’entrata, il tavolo delle firme e le sedie degli sposi. A volte è presente anche un appoggio alle spalle del celebrante: una balausta (specie all’esterno), un mobile o un caminetto. Addobbare per bene questi punti vi consentirà di incorniciare superbamente il vostro Sí, ritrovandovi foto piene zeppe di fiori, e di riutilizzare le decorazioni per successive fasi della giornata. Una ghirlanda di fiori ad esempio potrà diventare parte integrante dell’addobbo per il tavolo della torta mentre le composizioni da appoggio potranno essere riproposte per il tavolo del buffet dei dolci o per la confettata. Ricordatevi che i fiori si modificano nelle forme e nei colori di sera, complice l’avvolgente buio della notte e la luce soffusa delle candele. Sfido chiunque ad accorgersene!
Riguardo alla personalizzazione dell’ambiente circostante, interviene anche Benedetta Terzaghi con qualche idea tutta da copiare: “per esempio se gli sposi scelgono di sposarsi in campagna, perché non utilizzare delle sedute di fieno al posto delle sedie? Oppure se il matrimonio sarà di mattina e all’aperto si potrebbero distribuire dei ventagli di cartoncino sui quali far stampare le promesse che si scambieranno gli sposi”.
2. Music Direction
Se, come spesso accade, deciderete di utilizzare come sottofondo della musica riprodotta da un i-Pod dovrete selezionare i brani più adatti ad ogni singolo momento della cerimonia. Questo però non basta! Sarà fondamentale incaricare qualcuno che possa fungere da “regista del suono” perché si occupi di modulare l’intensità della musica nella maniera più adeguata. L’entrata degli sposi ad esempio necessita di un volume assai più sostenuto rispetto a quello moderato della lettura dei codici, così come il momento dell’applauso (che scatta sempre, gradito e inevitabile) dovrà essere ben sottolineato regolando il suono su livelli piuttosto decisi!
3. Una scaletta a regola d’arte
Il rito civile è di per sé un po’ più essenziale rispetto a quello religioso, ecco perché una personalizzazione è assolutamente necessaria. Oltre alla celebrazione vera e propria dal valore civile esiste la possibilità di concedere ad alcuni amici o parenti di leggere o recitare un pensiero dedicato agli sposi. Fate in modo che questi siano il più possibile personali. Concordate con il celebrante la scaletta della cerimonia, definite insieme una posizione specifica per i lettori che sia ben visibile a tutti e, se possibile, richiedere l’ausilio di un microfono (il meno invasivo possibile) perché con l’emozione le voci risultano spesso flebilissime. Infine preparate un cartoncino ben scritto con la scaletta e i nomi dei lettori in ordine di apparizione, il celebrante non dimenticherà nulla e tutto sembrerà assolutamente perfetto!
4. Rituale simbolico
Spesso in comune sposano la mattina -interviene ora Stefania Guastini: quindi dimenticatevi il tramonto…!). Conclusione, se ci si vuole sposare in mezzo al lago, nel giardino dei sogni o sotto ad un albero centenario si può, ma se questi luoghi non sono riconosciuti come casa comunale potete andare in comune al mattino e di pomeriggio sposavi in maniera simbolica;
5. Un concentrato di emozioni
La cerimonia civile di per sé dura davvero poco e all’interno di essa si trovano letture del codice, veramente poco romantiche. Suggerisco sempre ai miei sposi di personalizzare, questa è la parola chiave, non solo il ricevimento ma anche la cerimonia. Non solo dal punto di vista delle promesse, magari aggiungendo gli interventi dei propri cari che desiderino parlare in pubblico: ‘si può proporre ai propri invitati di leggere delle poesie, dei racconti oppure possono essere gli sposi stessi a scambiarsi delle tenere promesse ricordando episodi importanti della loro vita insieme’ aggiunge Benedetta Terzaghi. ” Cercare di inserire dei piccoli discorsi di amici, parenti, o chiunque in quel momento voglia esprimere un pensiero sul vostro amore che si consoliderà in quella giornata è un momento fondamentale perchè il rito civile ha una durata brevissima” concorda Daniele fotografo di Morlotti Studio. Immancabile, naturalmente, la musica di sottofondo, perfetta per ricreare quella commozione solita delle cerimonie nei luoghi di culto: l’intrattenimento musicale durante e dopo il rito è uno strumento necessarioa e rendela celebrazione più suggestiva, intima e romantica.
D’accordo al 101% Valeria Ferrari, wedding planner di La petite Cocò, e autrice di uno dei blog più inspirational d’Italia secondo la nostra redazione (potete vedere la nostra classifica qui) “Per un matrimonio civile consiglio di non liquidare la cerimonia come una mera formalità ma di renderla il più possibile coinvolgente. Non dovendo rispettare le regole del rito religioso, potete sbizzarrirvi e creare qualcosa di davvero speciale! Curate gli allestimenti, scambiatevi le promesse, selezionate con cura le letture e fate in modo che parlino di voi. Non rinunciate mai all’accompagnamento musicale, che siano archi o una chitarra elettrica non importa: la giusta colonna sonora cambia tutto, in meglio!”
6. Occhio ai raggi del sole!
Se ci si sposa all’aperto valutare bene l’inclinazione del sole – suggerisce Stefania – per evitare che il vostro sì si traduca in un accecante sole a picco per 40 minuti sugli ospiti a mezzogiorno, con conseguenti foto con occhi chiusi. Sarebbe un vero peccato!Del resto non considerare le condizioni metereologiche è una delle cose che le spose più spesso dimenticano durante i preparativi, insieme a queste altre 20…
7. Location alternative
Se non vi è la possibilità di sposarsi in un’aula comunale allestita a dovere, Daniele consiglia di scegliere una spiaggia, un giardino, una vista mozzafiato, un chiostro o un qualunque posto dove si possa creare un’ atmosfera magica. In questa tipologia di rito credo che comunque si renda necessario avere degli allestimenti di carattere, magari rivolgendosi ad un wedding planner con esperienza, per rendere quel momento unico creando il mood che più sia di vostro gradimento e che si sposi ad hoc con la location da voi scelta.
8. Gli inviti di nozze
Riguardo a cosa scrivere sulle partecipazioni di nozze, abbiamo di recente raccolto qualche idea qui grazie ai nostri esperti di inviti. Ma come comportarci per annunciare ai nostri cari una cerimonia civile? Sara di Nozzeggiando ci regla qualche dritta: “Che il matrimonio sia religioso o civile, le partecipazioni sono il biglietto da visita delle proprie nozze. Sempre più spesso chi sceglie il rito civile decide di sposarsi e festeggiare nella stessa In questo caso sarà possibile omettere il classico cartoncino di invito allegato alla partecipazione. Nella partecipazione, in cui si annunciano le nozze, si potrà inserire la frase “I festeggiamenti preseguiranno dopo la cerimonia”. Se si vuole aggiungere qualche informazione in più potremo scrivere: “I festeggiamenti preseguiranno sulla spiaggia” / “Seguirà rinfresco a bordo piscina” / “Dopo la cerimonia i festeggiamenti preseguiranno nella Sala delle Rose”. Indipendentemente dal tipo di matrimonio, ricordatevi di scegliere un invito di nozze in linea con lo stile generale che vorrete per il vostro giorno più bello!
9. Discorso, discorso!
Negli ultimi anni i matrimoni civili aumentano a vista d’occhio – concorda Sabrina, wedding planner di TiamoTisposo – e gli sposi sia italiani che stranieri scelgono la soluzione della cerimonia civile con l’integrazione della promessa di nozze. Ci tengo particolarmente che la cerimonia abbia oltre che un valore legale un forte impatto emotivo, purtroppo così come si presentano, le letture degli articoli del codice civile sono ben lontane dal suscitare grandi emozioni. Per questa ragione noi di TiamoTisposo.com chiediamo, dove è possibile di creare una piccola introduzione alla cerimonia e integriamo la forma classica con le promesse che gli sposi decidono di scambiarsi per rendere ancora più’ personale e unico questo momento. Non servono discorsi lunghi e complessi, basta far parlare il cuore e condividere le emozioni con parenti e amici.
10. Le fotografie
Ultimo consiglio, ma non per importanza – conclude Daniele di Morlotti Studio – scegliete bene il fotografo che sarà chiamato a raccontare i vari momenti che comporranno il vostro giorno più bello, dal bacio degli sposi agli abbracci passando per il lancio del bouquet e tutti i dettagli che comporranno il vostro Big Day!
I consigli di Enzo Miccio
Dopo averci concesso un’intervista in esclusiva ed averci presentato uno dei suoi real wedding più speciali, potevamo forse non coinvolgere in questa maxi guida il wedding planner più noto d’Italia? Enzo Miccio, arbiter elegantia e jewel designer in collaborazione con Comete Gioielli, risponde così alle nostre domande.
1. Quali sono gli accorgimenti che Enzo Miccio consiglia ai propri sposi di tenere in conto se optano per un rito civile?
Personalizzate il vostro matrimonio il più possibile. Il vantaggio della cerimonia civile, infatti, è proprio quello che è caratterizzata da una minore formalità e che permette un ampio margine di personalizzazione dell’intero evento. Davvero vorreste una celebrazione dove vi vengono letti ad alta voce gli articoli legali, come se steste andando da un notaio per acquistare un immobile? No, vero? Allora, che sia celebrato con rito religioso o civile il matrimonio è l’evento più importante della vostra vita di coppia e come tale va celebrato. Non trascurate SEMPRE una colonna sonora, magari evitiamo un coro gospel da 20 elementi ma sara’ perfetta una dolce arpa, un trio d’archi o un romantico pianoforte. Personalizzate la cerimonia con qualche lettura e coinvolgete qualche vostro ospite con una preghiera o un piccolo e veloce speech affinché il tutto abbia un sapore di una cosa fatta in esclusiva per voi… Scegliere il vostro brano del cuore per il vostro ingresso e non private del lancio del riso… Pour bonheur
2. Qualche indicazione particolare per la sposa riguardo all’outfit?
Al contrario di quello che si potrebbe pensare in comune è concesso l’abito corto: personalmente consiglio per il colore del wedding dress di spaziare dalle tonalità dell’off white fino ad arrivare al color crema, ma per una cerimonia civile nulla vi vieta di optare per altri colori, purchè pastello. Inoltre se si ha la possibilità di cambiare look durante la giornata consiglio di aggiungere degli accessori come ad esempio un bel gioiello. Siete un tipo un pratico? Sì ai tailleur eleganti e raffinati e a sofisticate jumpsuit! Avete una personalità sensuale o eccentrica? Sì ad una spallina scoperta e sì ad un tocco di colore, tessuti e forme dell’abito unconventional!
Insomma (quasi) tutto quello che in chiesa non è indicato, in comune è concesso! Vi ho stupite vero? Infine non può mancare il mio “mai con”, che in questo caso lo riservo al velo, accessorio dalla valenza puramente ed esclusivamente religiosa: personalmente adoro molto aggiungere un velo (blusher, romantico e così via) a un wedding dress, ma solo se la cerimonia è tenuta in chiesa. In comune optate per un fashinator o un hair bijou che vi renderà sofisticate ed uniche
La scelta dell’abito da sposa
Enzo accennava alla scelta dell’abito da sposa. Abbiamo già trattato l’argomento qui grazie ai maggiori esperti di abiti da sposa, ma vogliamo tornare sul tema lasciando la parola a uno dei professionisti più speciali della nostra directory. Molto più che un brand ed un wedding designer, Domo Adami è il binomio perfetto di creatività e professionalità, nonché orgoglio del made in Italy riconosciuto nel settore ormai in tutto il mondo.
Stiamo vivendo ora un momento storico di cruciali cambiamenti in ambito sociale e politico – esordisce Mauro Adami. Quelle che fino a un decennio fa erano delle certezze o dei tabù talvolta, escono in questi giorni con la potenza di un torrente in piena… il progresso culturale è inarrestabile e così le tradizioni vengono travolte da ventate di novità che in epoca di globalizzazione si mescolano con le proprie abitudini e generano un nuovo costume e un rinnovato galateo cerimoniale. Tutti gli eventi che costellano la vita di un essere umano son dunque soggetti a questi rinnovamenti ed il matrimonio in primis. Oramai è l’unione di due persone che si amano ad essere al centro dell’attenzione… il rito, la funzione e il ricevimento rientrano in un disegno globale, un’unica festa per celebrare l’Amore. Tuttavia non vorrei correre troppo e mi soffermo a quanto richiesto dal tema di questa rubrica: il matrimonio civile.
Esiste ancora, ma in maniera sempre più ridotta, il concetto che le nozze celebrate civilmente siano un po’ di serie B… certo, lo squallore della sala consiliare di certi municipi potrebbe provocare quel senso di depressione e ansia quasi si stesse celebrando qualcosa di clandestino; ma fortunatamente, proprio rifacendomi a quanto espresso in apertura di questo pezzo qualcosa è cambiato e sta cambiando fortemente. Tra le varie merci, mode e ispirazioni che importiamo da oltreoceano ecco che la celebrazione del matrimonio non in un luogo di culto, sta assumendo connotazioni ben lontane dalla semplice apposizione di firme davanti al delegato comunale. Son sempre più le location abilitate a celebrare e che quindi si strutturano e decorano di conseguenza. Le sedie bianche sul prato e l’archetto di fiori non son più solo immagini di film americani ma stanno diventando, definiamola così “una moda” anche qui da noi.
Di conseguenza anche l’abito da sposa si declina al concept generale. Se un tempo sposarsi “in comune” richiedeva il buon gusto di non eccedere nella foggia del vestito che seppur in tinte chiare era per la maggior parte dei casi corto e non troppo vistoso, ora non ci son limiti e l’abito da sposa comunque si esprime al meglio e rappresenta quel sogno nel cassetto che le donne conservano da quando sono bambine… E non manca molto spesso il velo, lungo, con strascico, dimenticando che fosse un accessorio strettamente legato ai luoghi sacri. Il matrimonio come simbolo ha in qualche modo sovvertito i simboli stessi ed ora dev’essere “soltanto” una grande festa, a volte un set cinematografico perché tutti vorremmo che la nostra vita fosse un film a lieto fine….
Ringraziamo lo staff di Domo Adami per la sua preziosa opinione, e lasciamo ora la parola a Giorgia Fiore, giovane fashion designer tra i finalisti della 1° edizione di Project Runway Italia. “Anche se scegliete di fare un matrimonio con rito civile – ci racconta Giorgia – alcune regole di ‘buon costume’ vanno rispettate. Potete, invece, sentirvi magari più libere con una lieve scollatura o le spalle scoperte rispetto alla cerimonia religiosa. Spose, approfittatene per acquistare un vestito di Alta moda che magari mai nella vita vi capiterà più di indossare, credo che nel 2015 la sposa in bianco certe volte sia un po’ passata; i colori pastello sono molto adatti e donano un aspetto più contemporaneo, purché non si scelgano nuance troppo accese o stampe e ricami troppo invadenti.
Per quanto riguarda i gioielli per la sposa, la tradizione vuole che la sposa non porti nessun gioiello all’altare perché il suo unico gioiello sarà la fede nuziale. Si può sicuramente chiudere un occhio per dei punti luce per orecchini, ma io approfitterei per indossare bellissimi fermagli gioiello; non intendo diademi o corone, che nonostante a Kate Middleton stessero divinamente, è meglio lasciare appunto ai reali. Riguardo invece alle scarpe da sposa, non devono essere per forza bianche o comunque legate al mondo wedding: potrete scegliere una scarpa che reindosserete, un classico, uno stiletto in vernice, pastello o color nude è l’ideale sotto ogni abito, e sopratutto i giorni dopo nessuno vi vieta di non indossarli sotto un paio di jeans”.
Il beauty look della sposa
Come già abbiamo visto in più occasioni, il look nuziale perfetto non è garantito dal solo abito, ma dalla scelta armonica delle varie parti. Perché una sposa appaia al top è quindi necessario che venga studiato con cura ogni singolo aspetto, da testa a piedi. Riguardo al make up da sposa abbiamo quindi pensato di interpellare due dei massimi esperti d’Italia.
Iniziamo col dare la parola a Giorgio Forgani, Global Make-up Artist di Pupa Milano, che ci aveva già dato qualche preziosissimo consiglio qui. Mentre in Chiesa è d’obbligo optare per un trucco dai toni più neutri – ci racconta Giorgio – un matrimonio civile permette alla sposa di optare per un look più originale: via libera, infatti, a tailleur ed abiti colorati, ma anche a linee meno scenografiche rispetto al classico abito bianco con ampia gonna ad A che si esibisce durante il rito religioso. La sposa che decide di sposarsi in comune potrà optare per un look sobrio ma ricco di personalità, giocando in particolare sui colori di labbra ed unghie, laddove l’abito lo consenta. Un accorgimento da tenere a mente è quello di optare per una base opaca dato che i luoghi in cui viene celebrato il rito civile sono di solito piuttosto bui: in questo modo, il flash del fotografo non genera sul volto della sposa effetti luce troppo brillanti. Da non dimenticare di dare all’amica di fiducia un kit d’emergenza contenente cipria, blush e gloss e rossetto, per un ritocco velce del make up, sempre aportata di mano!
Che ne pensa invece una delle migliori truccatrici di Napoli? “Secondo me bisogna innanzitutto sfatare il mito del ‘trucco da sposa’ – esordisce Luisa Festa, autrice di questa imperdibile guida – nel senso che per me il trucco della sposa è comunque un trucco adeguato alla persona stessa, quindi strettamente legato alla sua personalità. Perché diciamocelo pure: la bellezza viene soprattutto dal sentirsi bene con sé stessi, e non è necessariamente legata ad aspetti fisicii ed estetici, anzi [lo sappiamo bene noi di Zankyou che vi abbiamo proposto questo originale articolo sul tema – NdR]. Lo stesso discorso vale dunque per chi decide di sposarsi in chiesa, o per chi sceglie il Municipio. Insomma, il giusto ‘bridal look’ è secondo me sempre molto personalizzato. I colori che più si addicono ad una sposa, a prescindere dal luogo, sono sempre i colori naturali, e quindi la scelta può cadere sui toni del marrone caldo o freddo, sul castagna, sul miele e sul color cioccolato, ed ancora il melanzana, il bronzo, l’arancio, i toni ramati tutti declinati in varie nuances e abbinati ad un punto luce shimmer che dia luce e risalto alla sfumatura, alle guance, alle labbra delineate e poi sfumate con tutti i toni del rosa da quello opaco a quello lucido o brillantinato.
Fondamentale è badare che tutti i colori usati siano in perfetta sintonia fra loro, poiché è il risultato quello che conta, e quello vincente è sempre unico! Tutti gli sguardi dei presenti non potranno che restare affascinati da tanta incommensurabile bellezza sprigionata da una sposa che punti sui propri pregi e sulla propria personalità!”
Chiudiamo in dolcezza!
E per quanto riguarda la scelta del menù nuziale, ci sono indicazioni particolari per un rituale civile? “Se fino a qualche anno fa il classico banchetto nuziale costringeva gli invitati a tavola durante ore a ore, ora il maxi pasto pantagruelico non è più l’ unica soluzione- riflette con noi Margo Schachter, Food&Lifestyle editor e contributor per numerose riviste-. Questo sia perché il modo di ricevere è cambiato, sia perché vi sono formule completamente nuove tra cui scegliere e che permettono di stanziare il budget in modo più furbo”. Per la giornalista è quindi fondamentale che il menù nuziale si adatti al mood dell’intera cerimonia, esattamente come l’abito e la location, e ne rispecchi l’armonia. “Perché optare per un banchetto esotico a base di sushi – si chiede Margo – se ci sposiamo in un fantastico agriturismo nella campagna toscana?”
E riguardo alla scelta della wedding cake? Non potevamo che lasciare la parola al guru del settore, Renato Ardovino che con il progetto Le Torte di Renato è il cake designer più richiesto, e che crea artigianalmente le sue torte su richiesta di centinaia di clienti, realizzando i sogni di chi vuol rendere ancor più memorabile il proprio evento speciale.
“Sono un campano DOC e devo dire che, forse, il matrimonio civile non è così famoso come il rito religioso. Ma quando due sposi decidono di celebrarlo esclusivamente in comune ciò non toglie nulla all’unicità dell’evento. Anzi! Molti matrimoni civili sono elegantissimi, sobri e decisamente più intimi. La pomposità si ridimensiona. Per quanto riguarda la torta, un po’ come in tutte le tipologie di nozze, deve essere affine ai gusti della sposa e dovrà combinarsi alla perfezione con l’insieme delle nozze. Torta contestualizzata, insomma! Vedrei benissimo una torta bianca con qualche reiferimento colorato: colori tenui, freschi che la renderanno raffinata e non meno scenografica. La torta sarà, in ogni matrimonio, l’elemento che chiude l’evento e lascia tutti a bocca aperta!”
Allora, che ne pensate di questa nostra maxi guida? Speriamo possa davvero risultarvi utile per organizzare al meglio il vostro giorno più bello! Non dimenticate che con Zankyou potrete anche voi creare un sito web completamente gratuito per condividere con tutti gli invitati i dettagli del vostro matrimonio. Foto, video, mappe e molto altro in pochi click: date un’occhiata alle nostre DEMO, e non dimenticate che all’interno del vostro sito potrete creareuna lista nozze online composta da idee virtuali che vi permetteranno di ricevere comode somme di denaro.