Cardiologia Newsletter by Xagena

 

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Cardiologia ALERT
COVID-19 – EMA: Nessun rischio da uso di ACE-inibitori e di sartani durante la pandemia
Recenti studi osservazionali condotti sugli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina ( ACE ) e sugli antagonisti del recettore per l’angiotensina ( ARB o sartani ) hanno mostrato che tali medicinali non influiscono sul rischio di contrarre l’infezione da sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19 ) e non mostrano di avere un impatto negativo sull’esito dei pazienti affetti da COVID-19.
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA ) ribadisce pertanto il parere espresso in precedenza secondo cui i pazienti devono continuare a usare gli ACE-inibitori o gli ARB come indicato dal medico. In caso di dubbi o preoccupazioni in merito al trattamento, devono rivolgersi al medico o al farmacista.
COVID-19 & Arresto cardiaco

La pandemia di COVID-19 ha aumentato i casi di arresto cardiaco extraospedaliero e le morti a New York City

La pandemia COVID-19 a New York City ha provocato un’ondata di arresti cardiaci extraospedalieri e decessi, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine, Montef …

COVID-19 & Aderenza alla terapia antipertensiva

Il trattamento antipertensivo può ridurre il rischio di mortalità in COVID-19

I pazienti con ipertensione hanno presentato un elevato rischio di mortalità associato a COVID-19 ( infezione da SARS-CoV-2 ), ma quelli che erano stati curati per l’ipertensione avevano un rischio di …

News

L’Azitromicina associata a un rischio di mortalità cardiovascolare a 5 giorni più elevato rispetto all’Amoxicillina

L’uso ambulatoriale dell’antibiotico Azitromicina è risultato associato a un rischio maggiore a 5 giorni di mortalità cardiovascolare, mortalità non-cardiovascolare e mortalità per qualsiasi causa ris …

L’insufficienza cardiaca dopo diagnosi di diabete aumenta il rischio di mortalità a 5 anni

I pazienti che hanno sviluppato insufficienza cardiaca in qualsiasi momento dopo la diagnosi di diabete mellito presentano il più alto rischio relativo e assoluto di morte a 5 anni rispetto a quelli c …

Studio EMPRISE: Empagliflozin ha dimostrato sicurezza cardiovascolare ed efficacia nella popolazione del mondo reale

Due analisi intermedie dello studio EMPRISE hanno fornito elementi a supporto l’efficacia e la sicurezza cardiovascolare du Empagliflozin ( Jardiance ), un inibitore di SGLT2, nei pazienti del mondo r …

COVID-19 & Antinfiammatori non-steroidei

Secondo l’European Medicines Agency ( EMA ), ATTUALMENTE NON CI SONO EVIDENZE SCIENTIFICHE CHE STABILISCANO UN LEGAME TRA IBUPROFENE E UN PEGGIORAMENTO DELLA MALATTIA COVID-19.
All’inizio del trattamento della febbre o del dolore in corso di malattia COVID-19 i medici devono considerare tutte le opzioni di trattamento disponibili, incluso il Paracetamolo e i farmaci antinfiammatori non-steroidei.
In accordo alle linee guida nazionali di trattamento, i pazienti e gli operatori sanitari possono continuare a utilizzare i farmaci anti-infiammatori non steroidei ( FANS ), come l’Ibuprofene, come riportato nelle informazioni del prodotto approvate dalle Agenzie Regolatorie.
Attualmente non ci sono ragioni per interrompere il trattamento con Ibuprofene. Ciò è particolarmente importante per i pazienti che assumono Ibuprofene o altri antinfiammatori non steroidei ( FANS ) per malattie croniche.
FarmaExplorer

Dapagliflozin ha ridotto l’incidenza di peggioramento dell’insufficienza cardiaca o morte cardiovascolare in una sottoanalisi dello studio DAPA-HF

Nuovi dati da una sottoanalisi dello studio di fase III DAPA-HF ( Dapagliflozin And Prevention of Adverse-outcomes in Heart Failure…

Studio real-world: la combinazione di Sacubitril e Valsartan migliora lo stato di salute nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta

In una coorte prospettica del mondo reale ( Registro CHAMP-HF ), i pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione…

Rivaroxaban a basso dosaggio riduce il rischio di arteriopatia periferica post-rivascolarizzazione

Nello studio VOYAGER PAD, i pazienti con malattia sintomatica arteriosa periferica sottoposti a rivascolarizzazione degli arti inferiori hanno presentato una…