Il cuore-continua

Shadows. Photography

 

 
Poiché il battito cardiaco risponde immediatamente alle variazioni dello stato mentale – ad esempio, in periodi di estrema ansia, tensione e terrore, pulsa e il polso accelera – è diventato molte culture non solo nella sede di emozioni, ma nell’anima. Si dice quindi che due fili di energia collegano la forma dell’uomo con la sua anima: la prima è quella della coscienza, ancorata nella ghiandola pineale della testa; il secondo o filo della vita è ancorato nel cuore, nel nodulo seno-atriale, una massa di tessuto che governa il battito cardiaco. Questo nodulo riceve fibre dal nervo vago ed è chiamato nella tradizione biblica il “percorso per il respiro dello Spirito Santo”.

Gli indù consideravano anche il cuore la dimora del principio divino. Negli scritti tantrici, il cuore è chiamato “piccolo loto con otto petali”, la sede di Brahma, o centro della coscienza spirituale dell’uomo. Secondo questa visione, il nirvana è raggiunto quando la coscienza si concentra sul germe di Pragna, che si trova nel chakra Anahata, quello del cuore.

 

I Greci erano anche consapevoli che il cuore era la fonte della vita e che i vari aspetti di esso – i centri di coscienza chiamati “dei” – abitavano il cuore. Questa convinzione fu presa dagli egiziani, per i quali questo organo era la dimora dell’anima e non lo estrasse dal corpo durante il processo di imbalsamazione, a differenza del cervello che estraevano attraverso le narici. Hanno custodito il cuore con grande cura per accompagnare il corpo nell’aldilà dove sarebbe stato pesato sulla bilancia in presenza di Osiride.

Il cuore-continuaultima modifica: 2020-01-18T15:06:50+01:00da ASLMARIAROSA
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