MENO DI TRENTA

Penso e scrivo di te.


                        Mi chiedo e ti chiedo, se il paradiso esiste e se l’inferno esiste, e se è possibile che siamo entrambi in entrambi, quasi allo stesso tempo. Mi chiedo e ti chiedo, se è possibile vivere in un sogno mentre sei sveglio, se più mi sento sveglia, più i miei piedi si allontanano da terra. La risposta che cerco nelle tue labbra la scopro nei tuoi occhi, quando mi guardano, mi dicono tutto. E maledico mille volte questa distanza che passa dalle tue mani alle mie mani, è allora che penso a te di più, è allora che ti sogno di più, quando ti voglio di più. Mi guardo intorno e non riesco a trovare nulla, Non vedo nulla che non sia questa distanza, niente che non sia te e questa distanza. Mi chiedo e ti chiedo, se posso averti senza averti e toccare senza toccarti, se è possibile non vederti e guardarti. Mi chiedo e mi chiedo se si può morire di dolore ricordando un momento, o semplicemente abbracciando la tua immagine.. Mentre mi guardo le mie speranze nella speranza mai di perdere te , la speranza che questo sogno durerà per sempre senza cercare altro. E maledico ogni secondo che non è accaduto al tuo fianco, in ogni momento voglio e non posso, è quando più ci penso, è quando più ti desidero. Mi guardo attorno e non riesco a trovare nulla, non vedo nulla che non sia questa distanza, niente che non sia te e questa distanza. Ti sto cercando in giro. Mi guardo intorno e non riesco a trovare nulla. E non trovo nulla, non vedo nulla che non sia questa distanza, niente che non sia te e questa distanza…©già!