Improvvisamente dal silenzio che rimango come uno stigma, accovacciato nel buio, il tuo nome viene fuori, riverberando nella mia testa ... e i tuoi occhi, le tue labbra, le tue mani, le tue corpo ... il tuo sesso, la tua umidità ... e la tua privacy ... e disegnando cerchi in ogni momento, ci dipingo aromi ... sapore, odore, desiderio ... Improvvisamente mi sono ricordato di nuovo, senza le tue unghie non sono niente ...