Sono passati così diversi giorni; molti giorni.
Non li contano più.
Oggi non c'è crosta da mettere in bocca.
Tutto è stato strappato,
strappato, schiacciato:
prima le razioni magre,
poi la farina marcia,
i topi, i parassiti sporchi,
gli stivali bolliti di cui succhiavano disperatamente la pelle.
Ora capi e soldati giacciono ovunque,
vicino ai fuochi deboli o vicino alla posta in gioco.
È difficile distinguere i vivi dai morti.