MENO DI TRENTA

Dalle metafore alle metafore


        Dalle metafore alle metafore, striscio su un pavimento desiderando che i tuoi passi seguano. È così sciocco, lo so. Il modo in cui ti chiamo, senza averti mai guardato nel profondo dei tuoi occhi neri, propone l'anticipazione di una sofferenza futura, che non potrà mai esistere. Il tuo sorriso spezza l'angoscia che avvolge le mie dita nel cercarti nei giorni di nostalgia. Il modo in cui recita testi che non possono mai essere cantati, incanta le mie orecchie che sono così sensibili alla sua armonia.