Le tre Nightwish. Chi non ha mai volato lontano

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I cambiamenti più rilevanti nella storia dei Nightwish sono stati l’uscita dal gruppo del bassista Sami Vänskä sostituito da Marco Hietala, il cambio della cantante da Tarja Turunen a Anette Olzon e da Anette Olzon a Floor Jansen. Ultimo, l’abbandono del gruppo da parte di Marko Hietala nel gennaio 2021,  ritiratosi per rigenerarsi/reinventarsi.

Il genio compositivo dei Nightwish è il tastierista finlandese Tuomas Holopainen, il loro mondo culturale e musicale, fatto di scenari incantati, fiabeschi, di meraviglie naturali incredibili viene esaltato dalle frontwomen che si sono avvicendate. Tre per l’esattezza. Dai mille brividi della nordica Tarja Turunen voce soprano potente con un’estensione di tre ottave (influisce sullo stile metal della band) a Floor Jansens, la valchiria olandese (sposata con Hannes Van Dahl, batterista dei Sabaton). Chi non ha mai volato lontano sulla lunga lirica a volte drammatica di Tarja, quasi un folletto sul palco, glaciale e altera;  chi non si è mai raccolto nel grembo materno della Jansens negli ultimi 4 minuti di “The poet at the pendulum”  parte 5 Father and Mother, dopo lo sconcerto duro ed epico. Metal Sinfonico femminile come lo definisce lo stesso Tuomas.

The story of Nightwish's Imaginaerum | LouderLa terza, cioè la cantante di mezzo, Anette Olzon, non riesce a sostenere il carattere dell’opera di carattere metal sinfonico. Con  Storytime (L’ora della favola),  traccia che apre dopo Taikatalvi (Magia d’inverno) il settimo album dei Nightwish Imaginaerum,  puramente fantasy e introspettivo, ci lascia un episodio con cui ricordarla , senza dimenticare che la sua  NIGHTWISH AMARANTH, 2007,  risulta essere la seconda hit più amata nelle classifiche dei Nightwish.

*

Tarja Turunen ha reso indimenticabili i maestosi brani symphonic dei Nightwish, che dopo il suo addio hanno faticato non poco a tornare agli stessi livelli nel cuore dei fan.  Il Brano per innamorarvi di lei: Nemo.
Floor Jansens, altro soprano drammatico dalla voce potente e dalla presenza scenica imponente potente ed espressiva quanto Tarja è elegante e tecnica, la signora in questione domina il palco dall’alto dei suoi 185 cm di altezza a cui aggiunge, ovviamente, tacchi vertiginosi. 
Brano per innamorarvi di lei: My Choice (After Forever)”

La svolta più marcata di tutta la carriera dei Nightwish è il loro ultimo “HUMAN. :II: NATURE”, 2020,  “qui Flore dovrà interpretare delle parti complesse, difficili e sempre diverse; dai cori al cantato più pop, passando  a quello più operatico, ai vocalizzi fino ad arrivare allo scream: La singer dovrà spingere la sua voce e le sue abilità al massimo tirando fuori delle linee vocali a dir poco meravigliose.” (Metalforce)

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in copertina Tarja Turunen, in pagina Flora Jansens e i Nightwish , centro pagina Anette Olzon

 

Le tre Nightwish. Chi non ha mai volato lontanoultima modifica: 2021-12-04T01:04:30+01:00da MilleGaranziePerTe

14 Comments Add yours

  1. madeinfrance6 scrive:

    Le donne circondano l’uomo

  2. Donne in musica è la rubrica che mi piace di più ciao 爪丨ㄥㄥ乇

  3. CrossPurposes scrive:

    Ottimo escursus sulle agitate vicissitudini che hanno tormentato i sogni del “Desiderio Notturno”. Si discute molto a proposito delle tre singer su chi sia più brava e per quale ragione, ma come hai ben scritto, il cuore e l’anima compositiva del gruppo è il tastierista Tuomas, quindi sarebbe più opportuno ragionare sull’evoluzione della musica del gruppo nel suo complesso. In ragione di questo, sono affezionato ai primi Nightwish di Tarja, anche indipendentemente da lei, sebbene sia palese che alcuni brani siano stati cuciti su misura per le sue qualità. Ma erano brani più epici nel complesso, non solo per il canto da opera. Chitarristicamente parlando c’è stata una netta involuzione tra i primi e i seguenti Nightwish, prima c’erano assoli speed al fulmicotone (Stargazers, Gethsemane, Sacrament of Wilderness, Wishmaster), ora si fatica a trovare un assolo degno di tal nome, la chitarra è relegata ad un ruolo prettamente ritmico. Anche nelle ballad, senza dover fare pezzoni epici da 15-20 minuti come Pendolum o Greatest Show (dove si alternano parti sublimi ad altre ordinarie) … bastavano 4-5 minuti senza cedimenti, dove anche gli assoli con poche note erano carichi di Pathos ad Epos. Swanheart, Sleeping Sun, Two for Tragedy, Dead boys Poem, dove sono finiti pezzi del genere? A me pare che i Nightwish degli ultimi anni replichino se stessi più con l’estetica che con l’anima. Avranno seguito architetture più complesse e strutture apparentemente più sinfoniche ma pur essendo molto affezionato a loro, non sono riuscito più a stargli dietro con lo stesso interesse che nutrivo agli esordi. Ci sta che una band evolva nel corso degli anni, anche alla luce della turnazione dei propri membri, ma dischi come Oceanborn per me restano lassù, lontani anni luce.

  4. Grazie Cross per il resume dei migliori album dei Nightwish. Credo che gli impetuosi Nightwish dell’epoca Tarja siano indimenticabili per molti, come il volar lontano. Non è un caso che in copertina ci sia la Turunen!
    Excursus a parte delle Tre, che credo di aver trattato molto sinteticamente, ponevo l’accento proprio sulla capacità del gruppo di introdurre in una dimensione fantastica, potente e lontana. Di quel Nord le cui sorprese musicali sono incessanti. Che fanno leva sull’eroicità del tumulto
    E delle Donne in Musica, quale il loro contributo concreto all’autorialità di una Band. ᗰIᒪᒪE

  5. ..inoltre il mio sforzo, e per quanto mi è possibile, è concorrere alla storia della musica (ormai tanto nota tanto da considerarsi patrimonio dell’Umanità), con informazioni più sottili e che arrivano direttamente dalle esperienze personali, così come i tuoi contributi Cross; grazie mille ancora.

    1. CrossPurposes scrive:

      Cara MilleEUnaPassione, e allora contribuiamo ancora, in modo tanto sottile quanto incisivo.

      Nel parlare delle singer non possiamo ignorare che il rapporto che Tuomas ha avuto con Tarja non l’ha avuto con nessun’altra. Mi risulta, da quel poco che ho potuto leggere nel corso degli anni sul web, che Tarja e Tuomas fossero amici d’infanzia, che sono cresciuti insieme, che quindi Tuomas l’ha poi coinvolta nel suo progetto musicale non da perfetta estranea. Si vocifera anche da più parti, che Tuomas fosse piuttosto invaghito di Tarja, secondo alcuni addirittura perdutamente innamorato. Secondo me l’epica dei primi Nightwish non può prescindere da questo legame che, probabilmente, ha contribuito a trascendere la loro dimensione fantastica, che era reale, non immaginaria. Poi Tarja si innamora e si sposa con un’altro che diventerà anche il suo manager. E viene liquidata alla fine della tournée di Once, in modo piuttosto inelegante con i suoi c**** messi in piazza. Con una lettera aperta in cui la si accusava di essere cambiata per colpa del marito, di essere interessata ai soldi, e in quanto tale non rientrava più nello spirito dei Nightwish. Senza preavviso, senza averci parlato, senza nemmeno essersi confrontati con lei. Tarja risponderà con grande rammarico con un’altra lettera aperta. Volendo pigiare sul tumulto, non pare casuale che nell’album successivo all’uscita di Tarja, Tuomas compone “The poet and the pendolum” in cui arriva a simulare la sua morte, per poi tornare alle origini con la struggente sezione Father e Mother, in cui torna bambino, con i genitori che si prenderanno sempre cura di lui. In molti hanno visto in questo brano tanto una dichiarazione di dolore quanto di amore per la perduta Tarja.

      Insomma, pare che Tarja sia stata più che una semplice singer/membra della band per il buon Tuomas, direi ..MilleEUnTormento.

      (poi, volendo, possiamo parlare delle tre come cantanti dei Nightwish).

      1. …intanto linko lo stupendo Oceanborn ♥
        https://www.youtube.com/watch?v=pvacJYXBcBk&list=PLOG_dt6zFUAg6esqV42xm923iV5Xu4Kfc

        e aggiungo che oltre gli assoli al fulmicotone di Erno, anche l’assenza del carismatico Marko Hietala snatura oggi, e forse anche solo visivamente perdonami l’apostrofo rosa, l’immagine di questa straordinaria banda finlandese…
        爪丨ㄥㄥ乇€☋♫☂⊙☈♔€♫☂⊙

  6. CrossPurposes scrive:

    La presenza di Marco è sicuramente importante, di sicuro impatto, soprattutto dopo la dipartita di Tarja. Tuttavia, i Nightwish, prima che Marco Hietala sostituisse Sami Vänskä , avevano già scritto Oceanborn e Wishmaster, che per me restano le vette della dimensione epica dei Nightwish (Oceanborn nel suo complesso, Wishmaster a tratti). Già da Century Child loro avevano preso una china diversa, con una ricerca forse più elaborata, ma che aveva perso l’irruenta forza delle origini. Il punto di transizione tra il vecchio e il nuovo dei grandi componimenti del dopo Tarja resta Ghost Love Score, 10 minuti di epica senza cedimento alcuno. Brano che, beninteso, è stato interpretato alla grande anche da Floor Jansen che l’ha re-interpretato e fatto suo.

    1. come si fa a non avere MilleEUnaPassione così Cross;-) diciamo che se il blog dovesse trasudare di passione musicale …significa aver centrato l’obiettivo♫⊙♔ . La sollecito e altrettanto ne ricevo .puntualmente ., e dai tuoi interventi che ancorano alla time lime di Millenium i punti salienti delle questioni in discussione, linko il capolavoro segnalato:♥
      con Tarja https://youtu.be/YODCM26JXOY
      con Floor https://youtu.be/JYjIlHWBAVo

      e: NIGHTWISH – The Poet And The Pendulum
      https://youtu.be/N4Vfy5yCy-c

      1. CrossPurposes scrive:

        Visto che nei primi link hai citato il live “End of an Era” (l’ultimo con Tarja) ne approfitto per fare un po’ di Cross_Over, con un altro gruppo di cui abbiamo parlato.

        In quel DVD è presente una cover di High Hopes dei Pink Floyd.

        E’ l’unico pezzo in cui non è presente Tarja, la parte vocale è affidata a Marco Hietala.
        A me personalmente piace, perché i Nightwish non si sono limitati a ‘scimmiottare’ lo standard (che sarebbe risultata poco credibile), l’hanno interpretata a modo loro. Al di là del tono greve di Marco, e delle tastiere algide di Tuomas, piacciono molto i due soli di Erno; il primo con la chitarra elettrica in sostituzione della chitarra acustica suonata da Gilmour; il secondo, sempre con la elettrica (senza slide) in luogo della lap steel suonata da Gilmour con lo slide (e qui ha anche cambiato il ‘solo’).


        La cover dei Nightwish (da End of an Era):
        https://www.youtube.com/watch?v=9DLtMinPcZU&list=RD9DLtMinPcZU&start_radio=1
        .
        L’originale dei Pink Floyd (da Pulse):
        https://www.youtube.com/watch?v=pDKPz6KD8fs

  7. Eugenio scrive:

    Brani non troppo amati da un patito del metal come me…live noto la grande voce femminile lirica (in Italia col mondo musicale congelato da case discografiche ed impresari radiofonici mai succederà), il grande, fin troppo, uso di tastiere ed una chitarra ritmica che ricorda gli 80’s

    1. Mi premeva portare sulla scena le tre front woman dei Nightwish e anche se il metal puro ha un suo fondamento indiscutibile il metal sinfonico non mi dispiace …comq sarebbe interessante portare qui Yngwie Malmsteen, no? ciao EuⲘⳔⳑⳑⲉ

      1. Eugenio scrive:

        non attendo altro…hehe

    2. CrossPurposes scrive:

      Ciao Eugenio, fatta salva l’impostazione lirica e il grande uso di tastiere (del resto la mente compositrice è proprio il tastierista Tuomas) c’è stato anche un periodo in cui i Nightwish sono stati più speed con brani a velocità doppia e anche qualche bel assolo veloce di chitarra (mi riferisco al periodo Oceanborn – Wishmaster) , poi hanno avuto questa evoluzione, o, per molti, involuzione. A me alcune cose non dispiacciono (sarà che vengo più da altri generi anche se non disdegno il metal), però obiettivamente l’impressione che a lungo andare abbiano replicato sé stessi con l’estetica, più che con l’anima, c’è. Degne di nota comunque le singer, che un bel post lo meritano (visto che comunque, uno degli argomenti del blog è proprio “le donne in musica”): Tarja più operistica (non solo come voce, proprio come impostazione sul palco) più Metal Valchiria e di interazione con il pubblico Floor (e comunque anche lei ha una voce da brividi, è riuscita in molti brani storici a non far rimpiangere Tarja). Anette ha una sua dolcezza, però rispetto all’impeto delle altre due penso abbia meno impatto.

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