L’unica dittatura musicale è quella che ti tocca le corde dell’anima

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Roger Waters

In onda ROGER WATERS SHEEP

L’unica dittatura è musicale ed è quella che ti tocca le corde dell’anima.

In Animals, Waters, dopo Dogs, e Pigs scrive Sheep …La trilogia di Animals che si rifà ad Orwell. L’allegorica Fattoria degli animali: Quando non si riesce più  a distinguere il maiale dall’uomoCon l’uscita di Animals nel 1977 fu liberato un maiale volante davanti la Centrale  di Battersea. La copertina del disco riporta la centrale ovviamente, e il maiale che vola . Waters quando si separò dai Floyd riportò tali brani in auge mentre Gilmour di vedute diverse, ripiegò su altro. Anche con il remix di Animals le contese tra i due non terminano. Ma L’unica dittatura è musicale ed è quella che ti tocca le corde dell’anima. E Waters sa come toccarle.

E

Io che ho un particolare rapporto con Le Ali, Tutto il resto è inutile. MILLE

….trovando Le Ali, che non hai mai pensato di possedere …!ILOVeLIFE99

I latrati se li disperde il vento, resta la musica che tocca le corde dell’anima. CROSSPURPOSES

a garanzia : Fatevi di musica non di odio.

millegaranzieperte

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note speciali:

mrhayde64

3 dicembre 1976: a Londra, presso la centrale elettrica di Battersea, sulla riva sud del fiume Tamigi, si tenne il secondo giorno di scatti fotografici per la copertina del decimo album in studio dei Pink Floyd, Animals. Il palloncino a forma di maialino, di nome Algie, iniziò ad alzarsi in cielo guidato dal vento ma si staccò dalla catena che lo teneva legato, e volò in cielo. Il maiale iniziò a vagare nel cielo, tra le rotte aeree del vicino aeroporto di Heathrow: tutti i voli in partenza furono cancellati e il povero fotografo Powell finì in carcere.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’unica dittatura musicale è quella che ti tocca le corde dell’animaultima modifica: 2021-12-15T14:14:37+01:00da MilleGaranziePerTe

11 Comments Add yours

  1. CrossPurposes scrive:

    Io ho postato Dogs e Pigs (Three Different Ones). A te Sheep 😉

    1. Grazie mille del pensiero.

  2. Renzo scrive:

    Veramente un peccato che tra i due leader dei Pink Floyd ci sia stata troppa incomprensione. Chissà quante chicche avrebbero potuto fare ancora insieme.
    Saluti

    1. Gilmour col suo carisma ha portato i Pink floyd a livelli stratosferici, e tutt’ora da solo ne ha, ma se penso alle dinamiche delle relazioni tra i componenti della banda, lo temo responsabile, in qualche modo, anche della prima separazione con Barrett. Sbaglierò ma la sua lungimiranza probabilmente traino indiscusso della band è quella che gli ha creato anche più problemi, dal punto di vista del successo che affossa gli ideali, non so. Lo dico di getto, così e per le spicce e vorrei essere smentita …Grazie Renzo per il pensiero

      1. CrossPurposes scrive:

        Gilmour fu chiamato dagli altri Floyd a sostituire Barrett perché lo conosceva da prima di loro, a 16 anni suonavano insieme per strada pezzi dei Beatles ed altri eroi dell’epoca. Fu chiamato specificatamente per replicare Barrett negli spettacoli dal vivo di fronte all’impossibilità acclarata di continuare con lui sul palco, viste le sue ultime performances catatoniche; in un concerto suonò ininterrottamente per 40 minuti lo stesso accordo. L’idea di fondo era di “usare Barrett” per comporre, visto il suo genio, e Gilmour per suonare dal vivo, sulla scorta dell’esperienza di Brian Wilson nei Beach Boys. Purtroppo però la psicolabilità di Barrett, vuoi per l’uso smodato di acidi, vuoi per altre patologie che aveva in dote (si parla anche di una sindrome di Asperger) non era più in grado di garantire ne l’una ne l’altra cosa, portando il gruppo (nella sua interezza) ad un bivio. Continuare in un altro modo, o sciogliersi. E’ diventata proverbiale la frase riportata in tutti i testi sacri: “Senza Syd i Pink Floyd non sarebbero mai esistiti, ma con Syd ormai non potevano più continuare”. Forse fu lo stesso Waters all’epoca, con la scusa di uscire un attimo a prendere un caffè con gli altri d’accordo a mollarlo in albergo al suo destino, e non riprenderlo più – ma a distanza di anni i ricordi sono sfumati e dovrei verificare, e non è questo il punto. Non fu colpa di nessuno, o se vogliamo la decisione fu responsabilità di mollarlo fu colpa del gruppo nel suo complesso, nessuno escluso. Tuttavia il fatto che Gilmour sia subentrato in corsa a sostituirlo, fa si che molti lo considerino ancora oggi un usurpatore (di che cosa, poi). Purtroppo il resto della storia testimonia l’estrema difficoltà di Barrett di tornare ad una funzione creativa compiuta. Quando nel 1970 sia Gilmour che Waters collaborarono con l’ex compagno nella realizzazione dei suoi dischi solisti “The Madcap Laughs” e “Barrett”, sia Roger che Gilmour letteralmente ammattirono nel tentare di salvare quelle idee che puntualmente Syd andava a distruggere, perché ogni volta suonava i brani in modo diverso (letteralmente li riscriveva); al punto che l’incisione fu portata a compimento dagli altri Floyd, altrimenti oggi probabilmente non ci sarebbero pervenuti nemmeno i suoi lavori solisti. Questa è la triste storia di un genio creativo che in un anno di lucidità ha illuminato la scena del rock psichedelico, per essere poi fagocitato dalla propria incandescente fragilità.

        1. CrossPurposes scrive:

          A corollario della storia, aggiungo che il senso di colpa indotto nella band è testimoniato dalla figura del genio folle che puntualmente ritorna a ispirare la loro produzione futura. il pazzo sul prato di Brain Damage in Dark Side f The Moon, tutto l’album Wish Were Here è un commosso tributo all’ex compagno. Addirittura durante l’incisione di Shine On You Crazy Diamond un uomo grasso, calvo e con le ciglia rasate si presentò in studio, e disse loro … “Bella, ma è un po’ triste”. Era Syd, che gli ex compagni non avevano riconosciuto, eccezion fatta per Waters che, testuali sue parole, si ritrovò “in fottutissime lacrime”. Per arrivare a The Wall dove Pink mescola elementi di Waters ad elementi di Syd, come quando ad esempio in Another Brick in The Wall pt. III distrugge la stanza di albergo prima di un concerto; il fatto è realmente accaduto, con la differenza che nella realtà pare che Syd abbia anche pestato a sangue la compagna dell’epoca, in preda ad un raptus di follia. Ma altri episodi dello stesso album, come Confortably Numb dove il dottore somministra per puntura dei tranquillanti a Pink, perché lo spettacolo deve continuare, possono essere tranquillamente ricondotti alla figura di Syd.

          Questo per dire, e concludo. Tutto quanto successo molti anni dopo con la band ormai sul tetto del mondo, è un’altra storia, e ognuno può farsi la propria idea su chi sia colpa di chi per cosa. Ma all’epoca di Barrett erano un gruppo che si stava affacciando su una scena liquida, di cui nessuno poteva prevedere rivoluzionarità e gittata; anzi i primi a scommettere sull’impossibilità di proseguire senza Syd furono proprio i due manager del gruppo (Peter Jenner e Andrew King) che infatti mollarono i Floyd per restare dietro a Syd (aneddoto che ho già raccontato sul post “Lo scrigno di Segreti” dedicato a Saucerful of Secrets), e la storia testimonia come i Floyd tra i grandi gruppi fu quello che impiegò più tempo di tutti a sfondare (Dark Side, nel 1973 fu soltanto l’8 album della band). Era un gruppo di ragazzi che voleva fare il proprio corso, e quel corso non era più praticabile. C’è chi si lascia, chi entra ed esce dalle band, nel caso di Barrett la questione fu più patetica e commovente, per come uscì dalla scena. Peraltro non fu risparmiato nulla sui superstiti, perché le critiche nei dischi, a seguire, furono particolarmente feroci.

          1. Grazie come sempre per gli approfondimenti…

            1. CrossPurposes scrive:

              Mi piace integrare con appunti le informazioni che per forza di cose non possono essere tutte contenute in un articolo. In questo caso, scattava una doverosa precisazione. Anzi che tu hai avuto la delicatezza di scrivere “temo” laddove molti altri, negli anni a venire, hanno sentenziato con i “secondo me”, quando non degli aperti je accuse. Purtroppo la faida che si è creata negli anni a venire all’interno dei Floyd ha portato a personificazioni che hanno indotto spesso a mistificare la realtà oggettiva dei fatti storici documentati. Davvero in quei momenti Gilmour era il meno consapevole di tutti: “Venivo da un gruppo che passava le serate a suonare pezzi di Hendrix, ritrovarmi con un gruppo di studenti di architettura seduti attorno ad un foglio capaci di dire… questo pezzo deve salire qui … qui deve fare così .. per me fu uno shock culturale”. La band durante Saucerful era più sul punto di sciogliersi che non nella consapevolezza di intraprendere una luminosa carriera. Ma questo li ha portati a guardarsi in faccia e ad ascoltarsi, portando, almeno nei primi anni ad offrire ognuno il proprio contributo.

              1. Temo che il condizionale in alcuni casi sia d’obbligo, specie in una opinione che riguarda un fatto di cui non siamo testimoni diretti e che nell’informazione diventa ricerca di notizie da più fonti fino ad affinarle. E buongiorno Mille︾

  3. grazie, provvediamo a d ascoltare quanto primaMille︾

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