Diversi casi di vaiolo delle scimmie, un virus raro che si trova solitamente in alcune parti dell’Africa, sono stati confermati in Europa, Regno Unito e Stati Uniti. Gli esperti non sanno esattamente come, dove e da quanto tempo si è diffuso il virus.

Monkeypox è un virus che si trova comunemente in alcune parti dell’Africa centrale e occidentale. I casi segnalati in altre parti del mondo sono rari e generalmente legati a viaggi in queste regioni.

Il virus non si diffonde facilmente da paziente a paziente e può essere trasmesso attraverso il contatto ravvicinato con un animale o paziente infetto o con materiali contaminati come asciugamani o lenzuola, principalmente attraverso goccioline respiratorie, ma anche attraverso il contatto con fluidi corporei o piaghe da vaiolo.

I primi sintomi del vaiolo delle scimmie sono febbre, dolori muscolari, mal di testa, brividi, esaurimento e ingrossamento dei linfonodi. In molti casi, un’eruzione cutanea può comparire entro cinque giorni dall’inizio della febbre.

Può assomigliare alla varicella o alla sifilide , l’eruzione cutanea si evolve e attraversa diverse fasi. Le lesioni sono ricoperte da croste che alla fine cadono.

Un paziente è contagioso fino a quando tutte le croste non sono cadute e la pelle sotto le croste non è intatta. Tuttavia, le croste possono ancora contenere liquido infettivo.

Il virus è generalmente lieve e scompare da solo entro un mese. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i bambini sono più a rischio degli adulti, ma il virus può portare a complicazioni durante la gravidanza, tra cui natimortalità e vaiolo congenito. Il tasso di mortalità può variare tra l’1 e il 10% .

Casi di vaiolo delle scimmie sono stati confermati nel Regno Unito, Spagna, Portogallo , Stati Uniti e Francia. Altri casi sono sotto inchiesta. Inoltre, in Canada si sospettano più di una dozzina di casi . Nessuno di questi casi è legato al viaggio in una delle aree in cui il vaiolo delle scimmie è più comune. Le autorità ritengono quindi che questo aumento dei casi indichi che il virus sta circolando nella società.

La maggior parte dei casi di vaiolo delle scimmie è stata riscontrata in uomini gay e bisessuali o uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Sebbene non sia noto che sia trasmesso sessualmente, alcuni esperti ritengono che lo schema attuale suggerisca che si tratti di una nuova modalità di trasmissione. Il capo dell’unità per le malattie emergenti dell’OMS, Maria Van Kerkhove , ha detto a STAT News che si dovrebbe stare attenti alla tendenza a concentrarsi solo sugli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. È possibile che questo modello sia correlato al luogo in cui i funzionari sanitari cercano la maggior parte dei casi o che corrisponda a un gruppo di pazienti che si recano maggiormente alle cliniche di salute sessuale, ad esempio.

Molto è ancora sconosciuto sugli attuali casi di vaiolo delle scimmie. Mentre gli esperti ritengono che il modello di infezione indichi che il virus si sta diffondendo nella società, non è chiaro esattamente come e se le diverse infezioni siano collegate. Non si sa nemmeno da quanto tempo circola il virus. Tuttavia, Maria Van Kerkhove ha dichiarato a STAT News che è “ovvio che il virus si stia diffondendo da alcune settimane. »

 

Inoltre, ci sono due principali ceppi di vaiolo delle scimmie, uno che circola nell’Africa occidentale e l’altro nel bacino del Congo. Il ceppo dell’Africa occidentale, che le autorità ritengono sia coinvolto nell’attuale epidemia, ha un tasso di mortalità di circa l’1% . Secondo tutti i dati raccolti fino ad oggi, il ceppo del bacino del Congo ha un tasso di mortalità molto più alto, fino al 10% . Inoltre, gli scienziati non conoscono l’ospite animale del virus. Il nome “vaicella delle scimmie” è un termine improprio. Il nome del virus deriva dal fatto che è stato identificato nelle scimmie da laboratorio negli anni ’50 . Gli esperti ritengono che i roditori siano il probabile ospite.

Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie , non esiste un trattamento sicuro e provato per il vaiolo delle scimmie. I focolai possono essere gestiti con vaccini contro il vaiolo (un virus strettamente correlato), antivirali e immunoglobine vaccinali, un trattamento derivato dal sangue di persone vaccinate contro il vaiolo. Sebbene ci siano più opzioni per affrontare il vaiolo, sono ancora limitate e le forniture scarseggiano, poiché la malattia è stata eradicata oltre quarant’anni fa, il che significa anche che pochissimi pazienti di età inferiore ai 40 o 50 anni sono stati vaccinati contro di essa.

Fonte: forbes.fr